Domani, sabato 26 settembre, anche ad Agrigento si svolgerà, in piazza Cavour, dalle ore 14 alle 20, la quinta edizione della giornata nazionale di sensibilizzazione per incentivare i giovani a donare il midollo osseo. Si tratta della campagna “Ehi, tu! Hai midollo?”, sostenuta dai volontari dell’ Admo, l’Associazione donatori midollo osseo, in 92 piazze italiane. Domani pomeriggio ad Agrigento in piazza Cavour sarà presente una emoteca mobile con a bordo la dottoressa Simona Carisi medico specialista in immuno – ematologia al reparto di Patologia Clinica dell’ Azienda sanitaria di Agrigento, la dottoressa Angelita Butera biologo specialista in microbiologia nello stesso reparto, il dottore Pasquale Gallerano direttore del reparto Medicina trasfusionale dell’Azienda sanitaria di Agrigento, insieme ad operatori sanitari e giovani volontari. Interventi musicali e di intrattenimento con l’ l’associazione “Pani ca’ musica” e Franco Sodano dei Dioscuri.
Omicidio Truisi, 3 arresti a Licata
La Squadra mobile e la Procura di Agrigento arrestano i 3 presunti responsabili dell’ omicidio a Licata di Angelo Truisi, 24 anni. Il movente, forse, legato al traffico di droga. I poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, agli ordini di Giovanni Minardi, del Commissariato di Licata, diretto da Marco Alletto, e la Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il sostituto Carlo Cinque e l’aggiunto Ignazio Fonzo, hanno arrestato a Licata Diego Catania, 22 anni, Angelo Cannizzaro, 20 anni, e Salvatore Gueli, 40 anni, indagati di omicidio in concorso perché con un fucile calibro 12, detenuto illegalmente, avrebbero ucciso a Licata il fabbro Angelo Truisi, 24 anni, colpito all’addome. L’ ipotesi di omicidio è aggravata dai motivi abietti del movente : Angelo Truisi sarebbe stato ucciso per un debito, tra i 2 e i 3 mila euro, legato al traffico di cocaina. L’ omicidio è aggravato inoltre dalla crudeltà perché i 3 indagati, il 2 gennaio scorso, a Licata, in un luogo isolato, all’esterno di una villa disabitata in contrada Nicolizia a 6 chilometri dal centro abitato e a 20 metri dal mare, avrebbero prima percosso violentemente Angelo Truisi, poi gli avrebbero sparato con un fucile calibro 12 avente particolare capacità distruttiva nei confronti di una persona, e poi avrebbero appiccato il fuoco sulla vittima per occultare le tracce del reato commesso. Il cadavere di Angelo Truisi, del quale a Licata non vi è stata più traccia dal 2 gennaio, è stato poi scoperto nello stesso luogo il 21 gennaio. A firmare gli ordini di arresto è stato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. Le indagini si sono avvalse di particolari e sofisticate attività medico – legali, oltre che tecniche. Salvatore Gueli, che è nato a Gela, è stato arrestato in Germania, a Colonia, dove si è trasferito a casa di parenti 3 giorni dopo la scoperta del cadavere di Angelo Truisi, il 24 gennaio. Il procuratore di Agrigento, Renato Di Natale, e l’ aggiunto Ignazio Fonzo, hanno commentato : “Licata è una terra il cui ambiente è particolarmente degradato. Lo dimostrano i continui, efferati, omicidi”.
Omicidio Truisi, 3 arresti a Licata
I poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, agli ordini di Giovanni Minardi, del Commissariato di Licata, diretto da Marco Alletto, e la Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il sostituto Carlo Cinque e l’aggiunto Ignazio Fonzo, hanno arrestato a Licata Diego Catania, 22 anni, Angelo Cannizzaro, 20 anni, e Salvatore Gueli, 40 anni, indagati di omicidio in concorso perché con un fucile calibro 12, detenuto illegalmente, avrebbero ucciso a Licata il fabbro Angelo Truisi, 24 anni, colpito all’addome. L’ ipotesi di omicidio è aggravata dai motivi abietti del movente : Angelo Truisi sarebbe stato ucciso per questioni di debiti legati al traffico di cocaina. L’ omicidio è aggravato inoltre dalla crudeltà perché 3 indagati, il 2 gennaio scorso, a Licata, in un luogo isolato, all’esterno di una villa disabitata in contrada Nicolizia a 6 chilometri dal centro abitato e a 20 metri dal mare, avrebbero prima percosso violentemente Angelo Truisi, poi gli avrebbero sparato con un fucile calibro 12 avente particolare capacità distruttiva nei confronti di una persona, e poi avrebbero appiccato il fuoco sulla vittima per occultare le tracce del reato commesso. Il cadavere di Angelo Truisi, del quale a Licata non vi è stata più traccia dal 2 gennaio, è stato poi scoperto nello stesso luogo il 21 gennaio. A firmare gli ordini di arresto è stato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. Le indagini si sono avvalse di particolari e sofisticate attività medico – legali, oltre che tecniche.
Raffadali, depuratore in bilico…
Sopralluogo di “Agrigento punto e a capo” a Raffadali, ai piedi del depuratore minacciato da una frana in corso da tempo. Il VIDEO al Videogiornale di Teleacras in onda oggi, venerdì 25 settembre.
Corso formazione giornalisti a Canicattì
Domenica prossima, 27 settembre 2015, a Canicattì, al complesso monumentale Badia, nella sala Saetta e Livatino, dalle ore 10 alle 13, si svolgerà un corso di formazione per i giornalisti sul tema “Abusivismo professionale”. Sui temi della legalità professionale e del rispetto delle regole deontologiche interverranno Riccardo Arena, Enzo Gallo, Stelio Zaccaria e Teresa Di Fresco. La partecipazione offre 5 crediti formativi deontologici. Il link per iscriversi ISCRIZIONE .
Firetto replica a Raso e Buscemi su raccolta differenziata
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, corregge i dirigenti della Cgil, Massimo Raso ed Alfonso Buscemi, i quali hanno accusato Firetto, da sindaco di Porto Empedocle, di avere prodotto una delle percentuali di raccolta differenziata più basse della provincia di Agrigento, l’ 1,2 %. Lillo Firetto afferma : “Quando sono stato sindaco a Porto Empedocle il servizio di nettezza urbana è stato svolto da Gesa Agrigento 2, mica dal Comune. Inoltre – sottolinea Firetto – il Comune di Porto Empedocle sotto la mia sindacatura è stato il primo a fuoriuscire dall’ Ato in direzione dell’ Aro e delle Srr”.
Mostra “Fotografa…” ad Agrigento, Guida non partecipa
I familiari del compianto collega giornalista, Leonardo Guida, Loredana, Luisa, Giuseppe e Francesca Guida, non parteciperanno oggi ad Agrigento alla premiazione e mostra del concorso Fotografa la Sagra e San Calogero, dedicate alla memoria di Leonardo Guida. La famiglia Guida apprezza l’ iniziativa dell’ organizzatore, però rileva un difetto di comunicazione poiché della dedica al familiare ne ha appreso soltanto oggi, e dunque, per ragioni logistiche, essendo alcuni anche fuori Agrigento, non sarà possibile partecipare all’ iniziativa. La famiglia Guida sottolinea : “Non si tratta di sminuire l’evento. Si è trattato solo di un disguido e di un difetto di comunicazione”.
Iniziato ad Agrigento un corso di arabo
Ad Agrigento è iniziato un corso gratuito di lingua araba. La prima lezione si è svolta nei locali dell’Istituto Congregazione Femminile delle Serve dei poveri “Boccone del povero”, in via Orfane 6. Il corso, sostenuto da una docente madrelingua, è gratuito ed è rivolto al personale che opera nel settore dell’immigrazione. L’ iniziativa è organizzata dal Centro di accoglienza Sgm Tomasi Onlus di Agrigento. Le lezioni si svolgono il giovedì e il venerdì, dalle ore 9 alle 12. I servizi di volontariato del Centro di ascolto Tomasi sono essenzialmente orientati ad offrire accoglienza, assistenza, orientamento, consulenza, informazione a tutti coloro che vivono ai margini della società o che per vari motivi versano in un temporaneo stato di bisogno.
Agrigento e sviluppo, briefing al Palazzo Filippini
Ad Agrigento, domani mattina, sabato 26 settembre, in via Atenea, al Palazzo Filippini, dalle ore 9.30 in poi, l’ Amministrazione comunale di Agrigento sarà impegnata nella riunione preparatoria del Tavolo partenariale Pubblico-Privato per lo sviluppo economico e sociale del territorio agrigentino.
A Canicattì la vendemmia antimafia
A Canicattì è iniziata la raccolta di uva da tavola nei vigneti in contrada Vecchia Dama, confiscati alle famiglie mafiose della zona. Il personale della cooperativa sociale “Lavoro e non solo” è giunto da Corleone, dove ha la sua sede legale e operativa, e raccoglierà circa 500 cassette di uva che saranno destinate ai mercati sociali della Toscana ed anche al circuito siciliano di numerose associazioni. Dopodiché si procederà alla raccolta dell’uva da mosto, che frutterà l’ormai famoso vino “Cento passi”, rosso e bianco. La vendemmia antimafia coincide con le manifestazioni organizzate a Canicattì dall’associazione d’impegno civico e antimafia “Tecnopolis” ed “Amici del Giudice Rosario Livatino” per ricordare Rosario Livatino ucciso il 21 settembre 1990, e il giudice Antonino Saetta, ucciso, insieme al figlio Stefano, il 25 settembre del 1988.