Ad Agrigento, in Tribunale, si è svolta un’udienza nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Demetra”, dal nome dell’operazione dei Carabinieri e della Procura che il 28 giugno 2013 provocò l’arresto di 6 persone, 2 divieti di dimora e 87 indagati, per truffe all’Inps e all’Inail. Sarebbero state create false aziende, con posti di lavoro simulati, al fine di incassare gli indennizzi per infortuni altrettanto simulati. Alle domande del pubblico ministero, Andrea Maggioni, ha risposto Luca Di Stefano, 34 anni, di Porto Empedocle, coinvolto nelle indagini e già sottoposto al divieto di dimora. Di Stefano collabora con gli inquirenti e ha rivelato di essere stato minacciato affermando: “In strada uno sconosciuto si è avvicinato a me, e mi ha detto che dovevo cambiare atteggiamento, altrimenti mi sarebbe successo qualcosa di grave. Non ha aggiunto a cosa si riferisse, ma credo che non vi sono altri motivi per cui qualcuno poteva avercela con me. Non ho voluto cambiare la mia decisione perché ho una famiglia e non potevo dare il brutto esempio.”
Procura Agrigento, chiesto giudizio per presunto truffatore seriale

La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite la pubblico ministero, Simona Faga, ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio di Salvatore Tuttolomondo, 32 anni, di Porto Empedocle, imputato di un nutrita serie di reati, che sarebbero stati commessi simulando di essere un esponente delle forze dell’ordine, o corriere di una ditta di trasporti. Tuttolomondo, millantando tali ruoli, avrebbe truffato una moltitudine di persone intascando denaro in modo fraudolento. La prima udienza preliminare è in calendario il 20 febbraio prossimo innanzi al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfonso Malato.
“Affari con i Piromalli”, scarcerato l’imprenditore di Cammarata, Filippo Migliore

Accogliendo le istanze del difensore, l’avvocato Eugenio Longo, il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare e ha scarcerato Filippo Migliore, 47 anni, di Cammarata, imprenditore, arrestato lo scorso 21 gennaio dalla Guardia di Finanza e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria nell’ambito di un’inchiesta contro affari e presunti affiliati al clan della Ndrangheta dei Piromalli. Le indagini hanno scoperto il velo su un presunto impero economico, costruito tramite un cartello di 60 imprese colluse con la Ndrangheta che avrebbero controllato e turbato gli appalti pubblici nelle province di Reggio Calabria e Cosenza, il tutto contando sui solidi legami con la potente cosca dei Piromalli di Gioia Tauro. Sono stati 35 complessivamente gli arresti.
Agrigento, si ripristina il manto stradale in Via dei Fiumi
Ad Agrigento la società Girgenti Acque annuncia che, in ottemperanza all’ordinanza sindacale emessa dal Comune di Agrigento, sono stati avviati i lavori di ripristino del manto stradale in Via dei Fiumi al Villaggio Mosè. Le opere sono necessarie dopo gli scavi compiuti per eseguire alcuni lavori di manutenzione della rete idrica. Nel corso delle attività è stata apposta l’apposita segnaletica stradale che vieta il transito nella zona ad esclusione dei residenti. Si confida nella rapida conclusione dell’intervento di ripristino, a meno di condizioni meteo particolarmente avverse.
Il capo della Polizia Gabrielli inaugura ad Agrigento l’archivio digitale
Ad Agrigento giovedì prossimo 9 febbraio il capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli, sarà presente in Questura alla cerimonia di inaugurazione degli uffici dell’archivio digitalizzato “Telemachus”. Si tratta di un sistema digitale che ha consentito alla Questura di Agrigento l’adozione, dal dicembre del 2013, del protocollo unico informatico. E’ stato ridotto l’archivio cartaceo attraverso l’informatizzazione degli atti, e dal 2014 in poi la Questura ha adottato l’archivio digitale unico, favorendo una più facile e rapida consultazione del fascicolo da trattare, completo ed aggiornato in tempo reale. Gli uffici della Questura ed i 5 Commissariati della provincia condividono lo stesso e unico archivio. Franco Gabrielli, dopo aver presenziato all’inaugurazione, incontrerà il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civica.
“Fobia meningite”, 16mila agrigentini vaccinati
Non si attenua la corsa ai vaccini contro la meningite. Nella provincia agrigentina, durante l’anno 2015, sono state appena mille le dosi di vaccino somministrate. Invece, ecco l’impennata, nel 2016, e da luglio a dicembre scorso, sono stati 16mila gli agrigentini che si sono vaccinati. La campagna mediatica dei casi di meningite ha alimentato certamente la fobia e l’assalto alle Aziende sanitarie o ai medici di famiglia. L’Azienda sanitaria di Agrigento, come secondo normativa in materia, offre il vaccino gratuito. Il direttore del settore Epidemiologia, Gaetano Geraci, afferma: “L’azienda sanitaria ha cercato, e continua ancora a farlo, di estendere la copertura per raggiungere il 75 per cento della popolazione. Prima il target era fermo al 40-45 per cento.”
Cupa Agrigento, “Euro, progettazioni e professioni”
Ad Agrigento, al Polo Universitario, nell’aula “Luca Crescente”, è stato presentato il Master Universitario di primo livello in “Euro – progettazione e professioni europee”, proposto dall’Università di Palermo e dal Consorzio Universitario di Agrigento, in collaborazione con l’Istituto di Project Management. L’iniziativa offre 1.500 ore di attività didattiche e di stage per formare professionalità di elevato livello, in grado di saper progettare nell’ambito della programmazione comunitaria 2014/2020. Le interviste sono in onda oggi martedì 7 febbraio al Videogiornale di Teleacras.
Mafia e colletti bianchi
La mafia rurale che assalta le città, la Cosa nostra del secondo dopoguerra, se non la si legge adesso la si leggerà al più presto nei libri di storia. Infatti, la criminalità organizzata di stampo mafioso, in ampia parte, si è infiltrata nelle pubbliche amministrazioni, dagli scarponi campagnoli ai colletti bianchi. E ciò è testimoniato da un report del Centro Pio La Torre, che si è basato sui dati a disposizione del Tribunale di Palermo. Ebbene, solo al Comune di Palermo, dal 2012 al 2016 i reati contro la pubblica amministrazione sono raddoppiati: da meno di 100 a oltre 200 sono i procedimenti innanzi ai giudici delle indagini o delle udienze preliminari. E meno di 50 sono poi sfociati nel dibattimento. Ancora secondo la ricerca del “Pio La Torre”, i Comuni siciliani sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2016 sono stati 55: 24 nella provincia palermitana, 8 Catania, 7 Agrigento, 6 Trapani, 4 ciascuno tra Caltanissetta e Messina, e uno nelle province di Siracusa e Ragusa. I reati più ricorrenti, ancora tra il bianco dei colletti della pubblica amministrazione, sono peculato, malversazione, corruzione e concussione, e a fronte di ciò sono aumentate le denunce, che in Italia sono state 1266 nel 2010, 1300 nel 2011, 1527 nel 2012 e poi 1420 nel 2013 e 1346 nel 2014. Nel frattempo, la Direzione investigativa antimafia ha radiografato le condizioni di salute dei clan mafiosi e ha depositato le lastre al ministero dell’ Interno. Nell’ultimo periodo di tempo ai raggi x, tra il primo gennaio e il 30 giugno 2016, secondo la Dia “Cosa nostra agrigentina si presenta, ancora, come un’organizzazione strutturata in modo unitario, in contatto diretto con altri gruppi mafiosi e operativa secondo codici comportamentali arcaici che si perpetuano nel tempo. Quanto alle aree di influenza, si conferma, per Cosa nostra, la presenza di 7 mandamenti e di 41 famiglie, mentre relativamente alla Stidda, sarebbero presenti 8 sodalizi operanti nei comuni di Bivona, Camastra, Campobello di Licata, Canicattì, Naro, Palma di Montechiaro, Favara e Porto Empedocle, non più in aperta opposizione con la principale organizzazione mafiosa.”
Ritorna SpazioCinema con “Marrakech Express”
Prosegue nella CHIESA DI SAN PIETRO di Agrigento la rassegna cinematrografica curata dal regista agrigentino Leandro Picarella. Il secondo ciclo di proiezioni sarà un viaggio nell’Italia anni ’80. Dopo “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi un altro film-mito:
Venerdì 10 FEBBRAIO – MARRAKECH EXPRESS (1989) di Gabriele Salvatores.
Con Antonio Cederna, Cristina Marsillach, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Gigio Alberti, Giuseppe Cederna. Un film in cui si è riconosciuta un’intera generazione. Al di là dei toni ironici della commedia, vi è un’emblematica fotografia del crinale sul quale si è trovata la generazione dei trenta-quarantenni di allora, che sembrano interrogarsi sul percorso della loro vita, in bilico fra le spinte alternative di pochi anni prima e una esistenza ormai scivolata nei canoni consumistico-borghesi degli anni Ottanta e Novanta. Fra un’idea individualista dei rapporti umani e la nostalgia per un’amicizia cameratesca che in qualche modo viene ritrovata.
Gli ultimi due venerdì del mese saranno invece dedicati ad un EVENTO SPECIALE promosso da NOMADICA (in collaborazione con Fondazione Fava):
17 e 24 FEBBRAIO – SICILIANI, 6 film/episodi di e con GIUSEPPE FAVA (regia Vittorio Sindoni).
Scopriremo la televisione di Pippo Fava, vedremo un lato amaro e atroce della Sicilia nella narrazione documentaristica di Fava realizzata per l’allora Rai tre regionale, oggi documento rarissimo.
APPUNTAMENTO OGNI VENERDI’. Inizio proiezione ore 21.
Proiezione+Aperitivo: € 8.
INFO: 0922 29742 – 392 6869736
“Regionali”, 5 Stelle in cammino
Alla conquista della poltrona di sindaco di Palermo, il Movimento 5 Stelle è in corsa con il proprio candidato, l’ avvocato Ugo Forello. Verso la Presidenza della Regione, i 5 Stelle sono pronti ad intraprendere il cammino e annunciano che da sabato prossimo 11 febbraio fino al 12 marzo saranno a lavoro in 150 piazze siciliane per scrivere insieme ai cittadini il programma di governo. L’iniziativa è intitolata “iDay”, ed è stato Beppe Grillo a lanciarla con un post sul suo blog, dove si legge: “Questo sarà un anno di grande impegno e di grandi emozioni per i siciliani. Le elezioni regionali si avvicinano e per il Movimento 5 Stelle discutere e confrontarsi sui temi è una prassi irrinunciabile. Per questo motivo la scrittura del programma, col quale ci presenteremo alla competizione elettorale, avverrà grazie al contributo di tutti i siciliani.” Ovviamente, come consuetudine in casa 5 Stelle, si procede attraverso il web. Il candidato a sindaco di Palermo è stato scelto sulla piattaforma Rousseau.

E Candidato alle primarie per le Regionali su internet sarà certamente il già candidato presidente nel 2012, Giancarlo Cancelleri. Poi vi sarebbero altri deputati regionali del Movimento intenzionati a gareggiare, e poi ancora trapelano, senza conferma ufficiale, altre personalità pronte alla disputa, come il notaio di Favara, Andrea Bartoli, fondatore della Farm Cultural Park, e il magistrato antimafia Nino Di Matteo, che ha recentemente e pubblicamente elogiato il codice etico varato dal Movimento. Il tour nelle 150 piazze dell’Isola verterà su 5 settori ritenuti prioritari: acqua, ambiente, energie, lavoro e diritti, e, secondo le intenzioni, “non sarà solo una collezione di idee ma il progetto di rinascita di un grande popolo: i siciliani”. La competizione elettorale per la Regione Sicilia è ritenuta strategica dallo staff di Grillo e Davide Casaleggio: in Sicilia il Movimento 5 stelle ritiene di vincere incassando la prima Regione a guida 5 Stelle. Ecco perché, tra l’altro, nel 2016, l’annuale congresso nazionale del Movimento, “Italia 5 Stelle”, si è celebrato a Palermo.