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Agrigento, udienza preliminare “Gioventù bruciata”

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Ad Agrigento, in Tribunale, il pubblico ministero Matteo Delpini, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione per Fouad Haobari, 23 anni, e a 2 anni e 6 mesi per Faisal Haourari, 22 anni, agrigentini ma con genitori di origine nordafricana. I due imputati sono stati ammessi al patteggiamento della condanna nell’ ambito dell’ inchiesta antidroga cosiddetta “Gioventù bruciata”. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna di altri 4 imputati giudicati in abbreviato : 4 mesi di carcere per Flavio Napoli 23 anni, 5 anni per Giuseppe Contrino 29 anni, 2 anni per Salvatore Pirrone 30 anni, e 2 anni e 4 mesi per Sergio Rotondo 28 anni. Altri 5 imputati, Gianluca Infantino 28 anni, Marco Venturini 30 anni, Giuseppe Pisano 56 anni, Gaspare Valenti 47 anni, e Giovanni Silvestre Russo 24 anni, sono stati rinviati a giudizio.

Sicilia, boom “Garanzia Giovani”

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In Sicilia è boom Garanzia Giovani. Secondo gli ultimi dati sono oltre 27 mila i giovani tra i 15 ed i 29 anni che hanno aderito al progetto. E, in totale, sono più di 140 mila i partecipanti che si sono registrati sul sito. In nessun’ altra regione di Italia vi è un numero così elevato. Nonostante le difficoltà, gli intoppi burocratici e i ritardi nei pagamenti, i giovani siciliani coltivano dunque tanta speranza in un progetto dai contorni spesso poco delineati. I settori più quotati sono commercio all’ingrosso ed al dettaglio, poi meccanico e i servizi di alloggio e ristorazione. A proposito dei pagamenti, l’ Inps ha appena comunicato di aver avviato il pagamento delle prime mensilità, per una cifra che supera 4 milioni di euro. L’ Inps, inoltre, è in attesa di nuovi fondi, per un ulteriore milione di euro. Ed ancora, sempre in relazione al progetto Garanzia Giovani, l’ assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ha annunciato che entro metà ottobre saranno stanziati circa 30 milioni di euro per finanziare le iniziative imprenditoriali secondo l’ apposito bando per l’auto – impiego. I giovani potranno richiedere sussidi economici per start – up, ossia per intraprendere nuove aziende e attività imprenditoriali di vario genere.

Incidente sul lavoro a Canicattì, grave romeno

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A Canicattì un incidente sul lavoro ha provocato il grave ferimento di un uomo originario della Romania e domiciliato a Canicattì, intento, insieme ad altri colleghi, a vendemmiare in un vigneto. L’ uomo è stato travolto da un trattore. E’ stato prima soccorso all’ ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì e poi trasferito in eliambulanza all’ospedale “Civico” di Palermo, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione. La prognosi sulla vita è riservata. Sull’incidente indagano i poliziotti del Commissariato di Canicattì.

Incidente, licatese muore in Lombardia

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In Lombardia, lungo l’ autostrada A1, in direzione Milano, nei pressi del comune di Somaglia, in provincia di Lodi, un incidente stradale ha provocato la morte di un camionista di Licata, Giuseppe Grillo, 42 anni, diretto a Milano alla guida del suo tir che, all’improvviso e per cause da accertare, si è schiantato prima contro il guardrail e poi ha travolto alcuni mezzi da cantiere posteggiati a margine della corsia.

Lampedusa, due arresti per furto d’automobile

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A Lampedusa i Carabinieri hanno arrestato per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale R A sono le iniziali del nome, 22 anni, operaio, e D S , 21 anni, entrambi di Lampedusa, sorpresi in contrada Cala Croce, a bordo di automobile Citroen Mehari, rubata poco prima da un autonoleggio del luogo. I due hanno violato l’alt al posto di blocco, sono fuggiti ma sono stati rintracciati e reclusi ai domiciliari poco dopo.

Evasione, arrestata casalinga agrigentina

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I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno arrestato per evasione una donna agrigentina di 33 anni, M R sono le iniziali del nome, casalinga, sottoposta agli arresti domiciliari nella comunità terapeutica assistita dell’Azienda sanitaria locale. La donna è stata sorpresa lungo il Viale della Vittoria ed è stata tradotta nuovamente nella stessa struttura in regime di arresti domiciliari.

Operazione “antirame” a Porto Empedocle

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La Capitaneria di Porto Empedocle, in collaborazione con la Polizia, ha compiuto un’operazione di contrasto al traffico illecito di rame. Nel porto di Porto Empedocle, lungo il Molo Crispi, sono state sorprese 3 persone intente ad occultare alcuni ingombranti sacchi nell’area dell’ex cantiere “Bonsignore” in prossimità dei magazzini portuali adibiti alla commercializzazione di prodotti ittici. I tre sono fuggiti. Dentro i sacchi è stato scoperto oltre mezzo quintale di rame ricavato da tubi, rottami e cavi elettrici. Il tutto è stato sequestrato. Alla Procura della Repubblica di Agrigento è stata inoltrata una denuncia contro ignoti per i reati di furto e violazione di sigilli. Indagini sono in corso anche avvalendosi delle immagini registrate dalle telecamere di video – sorveglianza.

Incidente stradale mortale tra Aragona e Favara

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Incidente stradale mortale lungo la strada provinciale 3 tra Favara e Aragona. Per cause in corso di accertamento si sono scontrati un furgone e un’ automobile Fiat Punto. L’ impatto ha provocato la morte di un giovane originario della Romania. Altri due connazionali sono gravemente feriti ma non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Stradale di Agrigento, e le ambulanze del 118, poi dirette all’ ospedale “San Giovanni di Dio”.

Ad Aragona la scuola “Laura e Carmelo Mulone”

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Ad Aragona la scuola “Fontes Episcopi” sarà intitolata a Carmelo e Laura Mulone, i fratelli di 7 e 10 anni vittime del tragico incidente nella riserva Maccalube ad Aragona il 27 settembre 2014. Il sindaco di Aragona, Salvatore Parello, è impegnato nelle procedure burocratiche affinché la scuola frequentata dai due bambini sia a loro intitolata. In occasione dell’ anniversario sarà celebrerà nella Chiesa Madre del paese una messa in ricordo di Carmelo e Laura. Dopo la messa, i genitori, accompagnati da rappresentanti delle forze dell’ordine, si recheranno alle Maccalube per deporre dei fiori e un’opera stabilmente all’ ingresso del luogo.

“Cgil”, Firetto e Fontana sono basiti…

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Il sindaco di Agrigento e l’ assessore all’ambiente replicano alla richiesta della Cgil di commissariale il servizio di nettezza urbana. “Falsità ed errori di interpretazione”.Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, e l’ assessore comunale all’ambiente, Mimmo Fontana, sono basiti. Hanno appreso della richiesta alla Regione da parte della Cgil di commissarimento del servizio di nettezza urbana ad Agrigento, e dichiarano di essere basiti. Il segretario regionale della Cgil Funzione pubblica, Claudio Di Marco, e il segretario provinciale di Agrigento, Alfonso Buscemi, invocano il commissario perché ad Agrigento le regole non sono rispettate, e la revisione dell’ appalto salvaguardando i livelli occupazionali sarebbe stata possibile aggrappandosi all’appiglio della raccolta differenziata, “ma il Comune – ecco l’accusa della Cgil – ha sempre risposto no”. Ed ecco perché Firetto e Fontana adesso sono basiti e spigano il perché : “Basiti perché l’ intervento della Cgil contiene plateali falsità, clamorosi errori di interpretazione delle norme, e si chiede il commissariamento della prima amministrazione della storia della città di Agrigento impegnata a provare a tutelare gli interessi dei cittadini piuttosto che quelli delle imprese che svolgono i servizi di pubblica utilità. La Cgil, come gli altri sindacati, ha incontrato più volte l’ amministrazione per affrontare la questione. Le proposte della Cgil non sono state ritenute praticabili per ragioni di inopportunità e di illegittimità. In particolare, la proposta attinente alla raccolta differenziata è improponibile, perché non vi è alcun imprevisto che possa giustificare una variante del bando. Come è stato spiegato più volte alla Cgil, se ciò fosse sarebbe compiuta una palese illegalità. E poi, in riferimento alla richiesta di commissariamento, i sindacati così come ogni cittadino hanno l’obbligo civile di rivolgersi alla magistratura quando ritengono che siano stati compiuti atti contrari alla legge. Ecco perché, prima ancora che all’assessore regionale Vania Contrafatto, la Cgil avrebbe dovuto rivolgersi alla magistratura amministrativa. E non risulta che la Cgil abbia chiesto l’ intervento della magistratura, così come non ha mai richiesto un intervento della Regione per il mancato rispetto delle percentuali minime di raccolta differenziata ad Agrigento. Stranamente invece accade adesso, quando vi è una nuova amministrazione da soli tre mesi e che non ha alcuna responsabilità nelle scelte del commissario che ha indetto la gara della nettezza urbana. Noi lavoriamo alacremente per diffondere la raccolta differenziata domiciliare in tutta la città. Le imprese che hanno vinto la gara della nettezza urbana ad Agrigento hanno offerto un ribasso d’asta enorme, il 35%, ed è per tale motivo che oggi sono in difficoltà nel mantenere i precedenti livelli occupazionali. L’amministrazione ha già più volte contestato tale circostanza, e la Cgil dovrebbe agire allo stesso modo, allineandosi agli altri sindacati, piuttosto che sostenere proposte prive di sbocchi reali, oltre che di logica”.