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400 chili di rame, due arresti della PolFer Agrigento

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Gli agenti della Polizia ferroviaria di Agrigento hanno arrestato per ricettazione due persone e una terza è stata denunciata. In manette Calogero Filippo Barone, 49 anni, di Racalmuto residente a Grotte, e Dumitru Gherghisan, 31 anni, originario della Romania e residente a Grotte. E’ stato denunciato a piede libero per lo stesso reato alla Procura della Repubblica di Agrigento A S, sono le iniziali del nome, 25 anni, di Agrigento residente a Grotte. I tre sono stati sorpresi in possesso di circa 400 chili di cavi di rame nascosti in automobile.

Agrigentino insegue l’ arresto ma è solo denunciato

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In Emilia Romagna, a Parma, un agrigentino di 62 anni in precarie condizioni economiche ha inscenato una rapina per essere arrestato e ricevere così vitto e alloggio in carcere. Da una farmacista, minacciata con una spazzola per capelli brandita come una pistola, ha ottenuto 200 euro e poi si è seduto ad attendere la Polizia. In caserma, quando è stato solo denunciato per la rapina – farsa, si è scatenato in escandescenze e in danneggiamenti. E per tale motivo si è beccato una seconda denuncia.

Favarese incastrato dal suo portafogli smarrito

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A Canicattì un uomo ha consegnato alla Polizia un portafogli contenente denaro contante e documenti, trovato a terra per strada. I poliziotti hanno controllato il contenuto e poi hanno denunciato il proprietario del portafogli smarrito per possesso di documenti falsi, segnalandolo anche per detenzione di una modica quantità di hashish. Infatti, l’ uomo, 42 anni, di Favara, ha custodito nel portafogli una patente di guida falsa, non avendola mai conseguita, e una dose di hashish sufficiente per confezionare uno spinello.

Agrigento, udienza preliminare “Gioventù bruciata”

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Ad Agrigento, in Tribunale, il pubblico ministero Matteo Delpini, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione per Fouad Haobari, 23 anni, e a 2 anni e 6 mesi per Faisal Haourari, 22 anni, agrigentini ma con genitori di origine nordafricana. I due imputati sono stati ammessi al patteggiamento della condanna nell’ ambito dell’ inchiesta antidroga cosiddetta “Gioventù bruciata”. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna di altri 4 imputati giudicati in abbreviato : 4 mesi di carcere per Flavio Napoli 23 anni, 5 anni per Giuseppe Contrino 29 anni, 2 anni per Salvatore Pirrone 30 anni, e 2 anni e 4 mesi per Sergio Rotondo 28 anni. Altri 5 imputati, Gianluca Infantino 28 anni, Marco Venturini 30 anni, Giuseppe Pisano 56 anni, Gaspare Valenti 47 anni, e Giovanni Silvestre Russo 24 anni, sono stati rinviati a giudizio.

Sicilia, boom “Garanzia Giovani”

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In Sicilia è boom Garanzia Giovani. Secondo gli ultimi dati sono oltre 27 mila i giovani tra i 15 ed i 29 anni che hanno aderito al progetto. E, in totale, sono più di 140 mila i partecipanti che si sono registrati sul sito. In nessun’ altra regione di Italia vi è un numero così elevato. Nonostante le difficoltà, gli intoppi burocratici e i ritardi nei pagamenti, i giovani siciliani coltivano dunque tanta speranza in un progetto dai contorni spesso poco delineati. I settori più quotati sono commercio all’ingrosso ed al dettaglio, poi meccanico e i servizi di alloggio e ristorazione. A proposito dei pagamenti, l’ Inps ha appena comunicato di aver avviato il pagamento delle prime mensilità, per una cifra che supera 4 milioni di euro. L’ Inps, inoltre, è in attesa di nuovi fondi, per un ulteriore milione di euro. Ed ancora, sempre in relazione al progetto Garanzia Giovani, l’ assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ha annunciato che entro metà ottobre saranno stanziati circa 30 milioni di euro per finanziare le iniziative imprenditoriali secondo l’ apposito bando per l’auto – impiego. I giovani potranno richiedere sussidi economici per start – up, ossia per intraprendere nuove aziende e attività imprenditoriali di vario genere.

Incidente sul lavoro a Canicattì, grave romeno

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A Canicattì un incidente sul lavoro ha provocato il grave ferimento di un uomo originario della Romania e domiciliato a Canicattì, intento, insieme ad altri colleghi, a vendemmiare in un vigneto. L’ uomo è stato travolto da un trattore. E’ stato prima soccorso all’ ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì e poi trasferito in eliambulanza all’ospedale “Civico” di Palermo, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione. La prognosi sulla vita è riservata. Sull’incidente indagano i poliziotti del Commissariato di Canicattì.

Incidente, licatese muore in Lombardia

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In Lombardia, lungo l’ autostrada A1, in direzione Milano, nei pressi del comune di Somaglia, in provincia di Lodi, un incidente stradale ha provocato la morte di un camionista di Licata, Giuseppe Grillo, 42 anni, diretto a Milano alla guida del suo tir che, all’improvviso e per cause da accertare, si è schiantato prima contro il guardrail e poi ha travolto alcuni mezzi da cantiere posteggiati a margine della corsia.

Lampedusa, due arresti per furto d’automobile

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A Lampedusa i Carabinieri hanno arrestato per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale R A sono le iniziali del nome, 22 anni, operaio, e D S , 21 anni, entrambi di Lampedusa, sorpresi in contrada Cala Croce, a bordo di automobile Citroen Mehari, rubata poco prima da un autonoleggio del luogo. I due hanno violato l’alt al posto di blocco, sono fuggiti ma sono stati rintracciati e reclusi ai domiciliari poco dopo.

Evasione, arrestata casalinga agrigentina

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I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno arrestato per evasione una donna agrigentina di 33 anni, M R sono le iniziali del nome, casalinga, sottoposta agli arresti domiciliari nella comunità terapeutica assistita dell’Azienda sanitaria locale. La donna è stata sorpresa lungo il Viale della Vittoria ed è stata tradotta nuovamente nella stessa struttura in regime di arresti domiciliari.

Operazione “antirame” a Porto Empedocle

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La Capitaneria di Porto Empedocle, in collaborazione con la Polizia, ha compiuto un’operazione di contrasto al traffico illecito di rame. Nel porto di Porto Empedocle, lungo il Molo Crispi, sono state sorprese 3 persone intente ad occultare alcuni ingombranti sacchi nell’area dell’ex cantiere “Bonsignore” in prossimità dei magazzini portuali adibiti alla commercializzazione di prodotti ittici. I tre sono fuggiti. Dentro i sacchi è stato scoperto oltre mezzo quintale di rame ricavato da tubi, rottami e cavi elettrici. Il tutto è stato sequestrato. Alla Procura della Repubblica di Agrigento è stata inoltrata una denuncia contro ignoti per i reati di furto e violazione di sigilli. Indagini sono in corso anche avvalendosi delle immagini registrate dalle telecamere di video – sorveglianza.