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Ricordando Mariuccia Linder al Teatro Posta Vecchia

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Mariuccia Linder

Ad Agrigento, in via Atenea, al teatro Posta Vecchia, sabato prossimo 14 gennaio alle ore 21, sarà in scena “Ricordando Mariuccia Linder – Visioni”, a cura di Alice Ferlito e Francesco Bernava. Scene e costumi sono di Vincenzo La Mendola. La ricerca musicale è di Giampaolo Terranova. Replica domenica 15 gennaio alle ore 18. L’ ingresso costa 10 euro. Informazioni e prenotazioni al telefono 0922 26 73 7.

Ex Province, al voto il 26 febbraio

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Adesso è ufficiale. A meno di intoppi, la Giunta Regionale ha fissato per il 26 febbraio prossimo la data delle elezioni dei Liberi Consorzi Comunali, che hanno sostituito le Province. Infatti, è stata pubblicata sul sito della Regione la delibera della Giunta Regionale numero 1 dell’11 gennaio 2017 con cui è indetta l’elezione dei vertici dei Liberi Consorzi per domenica 26 febbraio 2017. La riforma in Sicilia ha progettato 6 Liberi Consorzi, al posto delle Province di Agrigento, Trapani, Enna, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, e poi 3 Città Metropolitane : Palermo, Catania e Messina. Al vertice dei 6 Liberi Consorzi sarà eletto un sindaco del territorio in cui ricade lo stesso Libero Consorzio, e gli altri sindaci compongono il consiglio. A votare saranno solo i consiglieri comunali del comprensorio. Invece, a capo delle Città Metropolitane è nominato di diritto il sindaco del capoluogo, e poi saranno eletti i consigli. In provincia di Agrigento saranno alle urne circa 750 grandi elettori tra Consiglieri e Sindaci, con il meccanismo delle elezioni di secondo grado, in base al voto ponderato attribuito ad ognuno di essi. Entro il prossimo 27 gennaio dovrà essere pubblicato l’elenco degli elettori, cioè i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei 43 comuni della provincia di Agrigento. Il termine per la presentazione delle candidature a Presidente del Libero Consorzio o per i 12 componenti del Consiglio è stato fissato dalle ore 8 del 4 febbraio alle ore 12 del 5 febbraio. Il termine ultimo per la costituzione del seggio elettorale è stato stabilito per il 16 febbraio. La normativa regionale prevede che sono candidabili a Presidente del Libero Consorzio comunale i sindaci dei comuni appartenenti allo stesso libero Consorzio comunale. Non sono candidabili i sindaci sospesi di diritto dalla carica, e altrettanto non potranno votare i consiglieri qualora sospesi.

“Rinviate a giudizio il Borgo Scala dei Turchi”

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Tra agosto e settembre 2013 MareAmico di Claudio Lombardo scopre che a Scala dei Turchi, spiaggia di marna bianca a Realmonte, sono state progettate 25 villette di lusso per proprietari vip. Il Comune di Realmonte, e il sindaco dell’ epoca Piero Puccio, revocano in fretta e furia la delibera del 23 ottobre 2008 che ha approvato il piano di lottizzazione cosiddetto “Borgo Scala dei Turchi”. Poi, l’ assessore regionale a Territorio e Ambiente dell’epoca, Mariella Lo Bello, sguinzaglia i Commissari, che rilevano delle irregolarità, e la Regione ordina la sospensione dei lavori. E poi è stata la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento a sospendere le autorizzazioni di sua competenza concesse alla società di Siracusa, la Comaer. Almeno 25 villette, da vendere tra 500mila e 1 milione di euro, sono state cancellate. Anche, e ovviamente, la Procura della Repubblica di Agrigento ha indagato, e, dopo la conclusione delle indagini, adesso, tramite la sostituto procuratore, Antonella Pandolfi, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio a carico di 12 imputati, a vario titolo, dei reati di lottizzazione abusiva, abuso edilizio, abuso d’ufficio, e falsa perizia. Tra i responsabili della Comaer gli imputati sono Gaetano Caristia, 71 anni, e Sebastiano Comparato, 82 anni. Poi, tra gli amministratori e tecnici comunali di Realmonte : Giuseppe Farruggia, 63 anni, ex sindaco, Giuseppe Vella, 57 anni, a capo del settore Urbanistica ed edilizia, Cristoforo Giuseppe Sorrentino, 53 anni, funzionario dell’ Ufficio tecnico comunale e responsabile del procedimento della lottizzazione Comaer, e poi Giovanni Francesco Barraco, 56 anni, Giovanni Farruggia, 60 anni, e Daniele Manfredi, 56 anni, direttori dei lavori della lottizzazione Comaer. E poi, tra i dirigenti della Soprintendenza di Agrigento, gli imputati sono Antonino Terrana, 59 anni, Vincenzo Caruso, 61 anni, Agostino Friscia, 64 anni, e Vincenzo Carbone, 64 anni. A Realmonte la Comaer ha acquistato dei terreni per 60mila metri quadri in contrada Canalotto da un Istituto religioso di suore. E le suore li hanno ricevuti in dono dalle sorelle di un ricco medico defunto. E la società Comaer ha stipulato con il Comune di Realmonte una convenzione, nel 2008, con l’allora sindaco, l’ingegnere Giuseppe Farruggia, che poi è stato tra i direttori dei lavori. Secondo la Procura agrigentina, il progetto di costruzione del Borgo Scala dei Turchi è stato adottato non legittimamente, e sono quindi illegittime le concessioni edilizie successive. E la trasformazione del terreno, gravato da vincoli paesaggistici e archeologici, sarebbe stata eseguita in mancanza di titolo abilitativo.

Tunisini acquistano in Sicilia

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Nel 2014 la crisi investì lo storico pastificio siciliano “Tomasello”, che per oltre un secolo ha prodotto pasta a Casteldaccia, in provincia di Palermo. La società avviò le procedure di licenziamento per 50 dipendenti perchè non più in grado di sostenere i costi di acquisto del grano. All’ epoca, il prezzo del grano triplicò, complice anche la speculazione, aumentando da 0,18 a 0,50 centesimi al chilo. Non tutti sono stati capaci di reggere la concorrenza, perchè comprare grano prodotto in Sicilia o in Italia costa di più del grano importato dal Canada o dalla Russia. Adesso, molto probabilmente, il pastificio Tomasello riaprirà i battenti. Un gruppo di imprenditori tunisini e libici sono stati appena ricevuti a Palermo e salutati in conferenza dal governo regionale a Palazzo d’Orleans. E il presidente della Regione, Rosario Crocetta, con a fianco l’ assessore alle attività produttive, Mariella Lo Bello, ha annunciato : “Gli imprenditori tunisini hanno acquistato una struttura alberghiera a Palermo e una a Sciacca, e il pastificio Tomasello per produrre pasta siciliana da esportare in tutto il mondo. Non è la prima volta che imprenditori tunisini cercano interlocutori per investire in Sicilia. Parliamo di una Tunisia che diventa dinamica e vuole investire in diversi settori : nell’agroalimentare, nel commercio e nel turismo. Quando si collabora con la Tunisia ci si apre a un mercato che è quello del Maghreb arabo. I vantaggi per la Tunisia, che gode di un asse privilegiato con l’Unione europea, sono molti”. Al momento non sono stati resi noti altri dettagli, per non compromettere le trattative, ancora in corso, soprattutto con i legali e il curatore fallimentare del pastificio. Per quanto riguarda gli alberghi è trapelato soltanto che la struttura da acquistare a Palermo è nella zona della Stazione centrale. Massima attenzione è stata ovviamente riservata al pastificio di Casteldaccia, che, secondo il progetto, sarà riattivato e i 50 dipendenti riassunti sotto la nuova gestione, consolidando l’asse di interscambio di affari tra Sicilia e Tunisia.

Rifiuti, caos di gravità permanente

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E’ stato appena annunciato che colossi imprenditoriali, come una multinazionale svizzera, la Nexxuss Energy, e una società milanese, la A2A, sono pronte ad investire centinaia di milioni di euro per la costruzione di maxi inceneritori a Pace del Mela, in provincia di Messina, e a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, dove il Comune ha subito risposto ok, deliberando la variante urbanistica, attratto anche e soprattutto dai posti di lavoro che ne deriverebbero. Nel frattempo, in attesa che davvero intervenga una soluzione del genere, la Regione arranca, e nel peggiore dei modi. Le discariche sono quasi al collasso, il piano per trasportare i rifiuti all’estero è sempre, e solo, sulla carta, ormai straccia, e il nuovo piano di gestione del settore in Sicilia, ad opera del governo Crocetta, è in stallo in una torre di Babele : un assessorato attende l’ ok da Roma, e al Ministero non sono al corrente di nulla, e poi un altro assessorato regionale si aggroviglia tra beghe burocratiche e di competenze. E tanto si muove la palla, che è sempre a centrocampo, in una melina infinita, ridicola e a danno dei cittadini amministrati e contribuenti. Infatti, il nuovo piano sarebbe un semaforo verde alle alternative alle discariche, tra i termovalorizzatori non inquinanti e l’ incremento della raccolta differenziata. Stop invece al progetto dei rifiuti all’estero, e non solo a causa della marcia al tempo di lumaca, ma anche perché le offerte alla gara d’appalto hanno offerto 200 euro a tonnellata, ed è il doppio di quanto costa oggi ai Comuni conferire in discarica in Sicilia. Secondo i bene informati il nuovo piano della gestione dei rifiuti, preparato dalla giunta regionale, è nel purgatorio perché dietro le quinte si consuma un tira e molla tra Crocetta che punta sui mini termovalorizzatori distribuiti in tutto il territorio siciliano, e Roma che invece pressa per l’ ok ai maxi impianti del tipo dei già annunciati nella Sicilia orientale, tra Pace del Mela e Motta Sant’Anastasia. Altri scommettono che siccome si vota in autunno, e la proroga all’ attuale gestione scade a fine maggio, nulla sarà compiuto, e Ponzio Pilato se ne laverà le mani, rinviando le decisioni al dopo voto.

Sicilia, saldi “avanti adagio”

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A gennaio, e in Sicilia in anticipo rispetto alle altre regioni italiane, sono iniziati i saldi invernali. E, nonostante ciò, poca gente è nei negozi. Nei centri commerciali vi è invece più affollamento, ma si tratta, in ampia parte, di persone che intendono trascorrere un giorno diverso, girovagando da una parte all’altra, come se si passeggiasse. Tutto sommato, si spende e non si spande, spendendo solo per i generi alimentari e adattandosi per il vestiario. Del resto, durante il corso dell’anno, a prescindere dalla stagione dei saldi, vi sono sempre ribassi, sconti e offerte varie, e quindi si trova tutto a qualsiasi prezzo, sempre se si vuole comprare. Dunque, uno dei motivi principali, oltre la crisi, per cui i saldi invernali 2017 non sono iniziati con il botto in molte regioni d’Italia, compresa la Sicilia, sono anche i tanti sconti promossi fuori dalle stagioni ufficiali di promozioni. Ad esempio, Palermo e Catania hanno registrato un ribasso rispetto al 2016, e i negozianti, al riparo dalle telecamere, spiegano : “Ne abbiamo ideate diverse per i nostri clienti già a partire da fine novembre. E quindi non ci stupisce affatto che da quando sono cominciati i saldi non c’è stata ressa davanti ai nostri negozi”. E ConfCommercio Palermo conferma il trend negativo e auspica : “Speriamo che le vendite aumentino perché generalmente durante i saldi, sia invernali che estivi, un’attività commerciale si assicura quasi il quaranta per cento dell’intero fatturato annuo. Da parte nostra prevediamo il mantenimento dei livelli di fatturato dell’anno scorso: in base alle nostre analisi, durante il periodo dei saldi ogni famiglia spenderà circa 250 euro, e speriamo che alla fine dei due mesi previsti i nostri pronostici siano confermati. Di certo c’è da battere la concorrenza dei negozi online che a loro volta stanno rilanciando con sconti decisamente attraenti agli occhi degli utenti”.

La Sagra tra gli addetti ai lavori e non

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Ad Agrigento, terra di Pirandello per antonomasia, le polemiche non mancano mai. Abbandonate le critiche sulla nuova segnaletica, tra “Basilicata dell’Immacolata” piuttosto che “Basilica dell’immacolata”, e il più recente “Raccogliete le delezioni dei cani”, anziché deiezioni, e poi ancora sulle strisce pedonali di color rosso e bianco o del semaforo della ztl all’ingresso della Via Atenea guasto e con centinaia di multe poi annullate, adesso, come di consueto, ritornano le polemiche sulla Sagra del Mandorlo in Fiore. Ad organizzare quest’anno la 72esima edizione non sarà più il Comune di Agrigento, ma ad occuparsi di tutto sarà l’Ente Parco Valle dei Templi, diretto da Giuseppe Parello, che ha scelto un format diverso. Prima di tutto è cambiato il nome. Scompare la parola “Sagra” che sarà sostituita con “Festa”, e poi non vi sarà la formula dei quattro week-end che dovevano precedere l’evento vero e proprio, a differenza dell’anno passato, che ha portato benefici a tutto il comparto turistico, inclusi ristoratori e commercianti, ma la Festa si protrarrà solamente 8 giorni, dal 4 al 12 marzo. Una manifestazione che punta a mettere insieme sia il Festival del Folklore che le manifestazioni collaterali con eventi culturali che possano essere di richiamo per i visitatori. Sono scelte che hanno portato diverse associazioni turistiche, alberghiere e anche il Distretto turistico di Agrigento ad affermare che si tratta di un grave errore, soprattutto il non continuare con il format dell’anno scorso, perché durante quelle settimane che anticipavano la Sagra, e in particolar modo, il momento più importante, come l’accensione del Tripode e la fiaccolata lungo le vie del centro storico, vi è stata un’ affluenza maggiore di turisti con un’offerta che è riuscita ad adattarsi alle nuove esigenze del viaggiatore ed alla sua crescente “fame” di cultura e di scoperta del territorio sotto nuovi punti di vista, anche apparentemente lontani da quelli canonici…Interviste al Vg…

Sanità, il nuovo Piano di Gucciardi

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L’ estate scorsa l’ assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, preparò una proposta di nuovo piano della rete ospedaliera in Sicilia. E la consegnò ai manager responsabili delle Aziende sanitarie provinciali, affinchè la valutassero, mantenendo il riserbo sul progetto. E invece, la mappa che avrebbe ridisegnato la rete sanitaria in Sicilia fu presto tra le mani di sindacalisti, dirigenti medici, politici e amministratori. E scoppiò un pandemonio. Tutti, o quasi, contro, tanto che l’ assessore Gucciardi, in fretta e furia, ai primi di settembre, quando Renzi intervenne nella Valle dei Templi ad Agrigento, smentì : “Non vi è nessuna nuova rete, è solo una bozza”. Adesso invece, gennaio 2017, il nuovo piano, probabilmente modificato secondo e seguendo le reazioni negative di pochi mesi addietro, è pronto. L’ assessore Gucciardi lo ha presentato ai sindacati, e la prima novità, la più attesa, interessa l’ ospedale “Giglio” di Cefalù, che non sarà declassato a presidio di base, come nelle intenzioni estive, ma sarà confermato come ospedale di primo livello, conservando tutti i reparti. E poi, nel piano non vi è più traccia dei cosiddetti ospedali di comunità, solo con servizi di riabilitazione e lungodegenza, privilegiando invece la scelta degli ospedali riuniti dove ogni struttura mantiene la propria autonomia. Ad esempio, all’ospedale Civico di Palermo si affiancheranno il Policlinico Paolo Giaccone e gli ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello. E di conseguenza, i 100 posti letto in meno al Policlinico e gli altrettanti 80 in meno a Villa Sofia – Cervello, sono scongiurati. Poi, tra gli ospedali di primo livello, oltre il Giglio a Cefalù, sono confermati anche l’ospedale Buccheri La Ferla a Palermo, e poi a Trapani il Sant’Antonio Abate, riunito con gli ospedali di Salemi e di Marsala. E poi, nel bacino Agrigento – Caltanissetta – Enna, l’ ospedale Sant’Elia a Caltanissetta è stato promosso a dipartimento di emergenza – urgenza di secondo livello, e sarà quindi riferimento per tutti gli altri ospedali dello stesso bacino. Un gradino più sotto, tra gli ospedali di primo livello vi sono Agrigento, gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera, il Vittorio Emanuele di Gela e l’Umberto primo di Enna. Tra le strutture di base, invece, vi sono gli ospedali di Canicattì, Licata, Piazza Armerina e Nicosia. Sono invece ospedali di zona disagiata Mussomeli, Mazzarino e Leonforte. I sindacati apprezzano e commentano : “Apprezziamo il coraggioso impegno con cui l’assessore ha portato avanti la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Il prossimo passo però sono le assunzioni, fondamentali per assicurare servizi efficienti e per rendere la riorganizzazione veramente efficace. Il piano della rete ospedaliera non farà perdere pezzi alla sanità siciliana. Anzi, in alcuni casi, apportando le giuste modifiche, potrebbe persino migliorarne la gestione. Inoltre, ma solo dopo il via libera da Roma, si aprirebbero finalmente le porte a concorsi e assunzioni”.

Regione, primarie in rilancio

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Entrambi gli schieramenti politici, di centro destra e centro sinistra, rilanciano, tramite alcuni rispettivi esponenti, l’ opportunità che si svolgano le primarie, o di partito o di coalizione, per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Sicilia. Il neo Sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone, rilancia tale proposta e afferma : “Il Partito Democratico che ho sempre immaginato è un partito che sa ascoltare, confrontarsi anche aspramente ma alla fine decidere. Proprio per questo è necessario aprire una nuova stagione di ascolto e coinvolgimento tornando nei territori, nelle piazze, nei mercati, nei circoli, per capire cosa vogliono i siciliani, come immaginano il futuro. Ed è un percorso che ha il suo sbocco naturale nelle primarie per la scelta del prossimo candidato alla presidenza della Regione. Ma quando dico primarie intendo parlare di partecipazione. Non dobbiamo commettere l’errore di ridurre tutto a una girandola di nomi, e a questioni personali alle quali i cittadini non sono per nulla interessati. È ora di confrontarsi su idee, progetti e programmi”. Nel frattempo, dallo staff di Crocetta, che intende ricandidarsi avendo vinto le elezioni nel 2012, ricordano che lo Statuto del Partito Democratico non prevede primarie in caso di candidatura del governatore uscente. E sull’ ipotesi primarie frena anche Angelo Capodicasa, che afferma : “In prima battuta cercherei una soluzione condivisa con i nostri alleati, poi, se non si trova, facciamo le primarie, con gli alleati e di coalizione. Evitiamo fughe in avanti”. Ancora nel frattempo, sull’ altra sponda, in casa centro destra, è il già candidato presidente nel 2012, Nello Musumeci, a proporre le primarie qualora perdurino ancora ritardi e mancanza di dialogo. E Musumeci spiega : “In politica tutto è possibile. Il problema è stabilire le regole. Sarebbe facile auto candidarsi, cosa che non ho mai fatto e non intendo fare. La mia candidatura è stata proposta dal movimento civico Diventerà bellissima, e io ho risposto che non mi piacciono le candidature calate dall’alto. Ci vuole una verifica con la base, con gli elettori e con la gente che si riconosce in una posizione alternativa a Crocetta e al Partito democratico. Quindi facciamo le primarie. E su questa proposta abbiamo avuto adesione da parte di Forza Italia e il silenzio, invece, da parte dei gruppi centristi, da cui attendiamo almeno un riscontro”.

Favara, nettezza urbana news

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A Favara già da due anni è stato attivato il servizio di raccolta differenziata con il metodo porta a porta. I risultati, però, non sono stati quelli sperati e per tale motivo la nuova amministrazione pentastellata ha pensato di introdurre un nuovo metodo per incrementare la percentuale di raccolta differenziata. Le linee generali sono state tracciate direttamente dall’assessore all’Ambiente, Calogero Attardo. Mentre in alcuni punti della città il servizio funziona perfettamente, e la gente contribuisce alla riuscita del servizio, in alcuni punti invece ancora la gente fa fatica, magari lasciando il sacchetto appeso dal balcone, o abbandonando i rifiuti per i marciapiedi. L’assessore Attardo ricorda a tutti i cittadini che è possibile ritirare i contenitori gratis, cercando cosi di togliere l’uso del sacchetto appeso e dando anche un aspetto decoroso alla città di Favara, perché ormai fare la raccolta differenziata è un obbligo, non farla significherebbe uno spreco, perché solo riuscendo ad aumentare la percentuale del materiale differenziato si può diminuire il costo in bolletta. Tra le iniziative, precisa l’Assessore Attardo, bisogna rafforzare le isole ecologiche, non una soltanto, ma più di una, dove è possibile conferire, direttamente e gratuitamente altri rifiuti che per natura o dimensioni non possono essere conferiti nei contenitori a disposizione per il porta a porta, e poi basta chiamare due numeri, 329-0291496 e 347-7027351, per avere il servizio per il ritiro di materiali ingombranti direttamente a casa… Intervista all’Assessore Attardo al Vg…
Per quanto riguarda il calendario del ritiro rifiuti, resta invariato nelle giornate di lunedì, mercoledì e sabato i netturbini raccoglieranno l’indifferenziato, che comprende anche l’umido. Il martedì sarà la volta della plastica, del ferro e dell’alluminio, il giovedì del vetro, mentre il venerdì sarà il turno della carta e del cartone. Tocca ai cittadini attenersi a queste disposizioni e per chi non lo fa sarà inoltrata segnalazione ai vigili urbani per i provvedimenti sanzionatori.