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400 chili di marijuana scoperti in mare

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In mare, nella baia di Brucoli, frazione di Augusta, in provincia di Siracusa, sono stati scoperti 400 chili di marijuana divisi in pacchi da 30 chili a loro volta composti da confezioni da 5 chili. Si tratta di un prezioso carico che sul mercato avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro al dettaglio. Gli involucri di varia dimensione e peso sono stati scoperti dai pescatori che hanno avvertito subito la Polizia. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, che ha utilizzato anche il nucleo sommozzatori di Palermo per le ricerche. Il procuratore aggiunto di Siracusa, Fabio Scavone, commenta: “E’ una scoperta inquietante perché dimostra che questa è una provincia dove l’attività criminale è diffusa e fiorente. Le indagini proseguono per ricostruire chi fosse il destinatario ed il vettore di questo quantitativo così ingente. Non per forza è una provenienza estera. Potrebbe essere anche locale o nazionale.”

Aragona, illegittime le tariffe idriche determinate dal Comune

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La Corte di Cassazione si è pronunciata su un ricorso sostenuto da alcuni cittadini di Aragona tramite l’avvocato Giuseppe Farruggia. Nel dettaglio, il Comune di Aragona ha proposto ricorso in Cassazione contro le sentenze prima del Giudice di Pace e poi del Tribunale di Agrigento che hanno condannato lo stesso Comune a rimborsare agli utenti il canone idrico pagato negli ultimi 10 anni per importi pari a circa 2.500 euro per ogni utenza. Ebbene, la Cassazione ha sentenziato che le tariffe idriche determinate dal Comune di Aragona sono illegittime perchè impongono un importo da pagare uguale per tutti, che prescinde totalmente dal consumo. Il consumatore, invece, dovrebbe pagare soltanto l’acqua effettivamente consumata. L’utente, pertanto, ha diritto al rimborso dei canoni pagati nel corso degli ultimi 10 anni.

La Cisl e le “differenze della differenziata” tra Realmonte e Porto Empedocle

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La Cisl agrigentina, tramite il segretario provinciale, Maurizio Saia, rileva che il Comune di Realmonte nel piano tariffario dei rifiuti ha annunciato una riduzione del 24% della tassa a carico dei cittadini. E il Comune di Porto Empedocle, invece, un aumento del 12 per cento. In entrambi i Comuni si pratica la raccolta differenziata, nell’ambito dello stesso Aro, l’ambito di raccolta ottimale, appositamente costituito. E i due Comuni hanno indetto la stessa gara e usufruiscono dello stesso servizio. Dunque, la Cisl afferma: “Il nuovo servizio che doveva garantire una riduzione dei costi e rendere più leggere le tasse sulle famiglie si è trasformato invece, nell’ennesimo salasso per le famiglie empedocline. L’amministrazione comunale di Porto Empedocle dovrà spiegare ai cittadini cosa non ha funzionato, se le previsioni di riduzione della spesa erano inesatte e approssimative o, piuttosto, le cause sono da addebitare ad una poco efficace azione amministrativa. Porto Empedocle attende le giustificazioni.”

Lombardo e la mafia, “il fatto non sussiste”

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Il catanese Raffaele Lombardo ha 66 anni di età. E nel 2014, quando ha subito la condanna in primo grado per concorso esterno alla mafia, si è ritirato dalla politica, cantando e guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po’ nella sua casa agricola in campagna, a Grammichele. E la sua decisione all’esilio è stata ribadita anche alla vigilia della sentenza d’Appello: “Non rientro in politica, qualunque sia il verdetto”. E la Corte d’Appello di Catania lo ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, dall’imputazione del concorso alla mafia, e lo ha condannato per voto di scambio, aggravato dal favoreggiamento alla mafia, a 2 anni di reclusione, pena sospesa, e 1400 euro di multa. L’ipotesi di reato del voto di scambio risale al 2008, quando Raffaele Lombardo si è candidato alla Presidenza della Regione. E adesso sarebbe intervenuta la prescrizione se i giudici non avessero contestato e riconosciuto l’aggravante del favoreggiamento alla mafia, descrivendo tale aggravante così: “Non con i caratteri dell’intimidazione, della violenza o dell’omertà (quindi non con il metodo mafioso), ma comunque per favorire o facilitare Cosa nostra”. La sentenza di assoluzione dall’accusa del concorso alla mafia ha determinato la revoca dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e della misura della libertà vigilata, che sono le condanne accessorie inflitte dal Tribunale, a conclusione del giudizio abbreviato, il 19 febbraio 2014, a fianco della sentenza di condanna a 6 anni e 8 mesi di carcere. La Corte d’Appello, presieduta da Tiziana Carruba, ha invece sospeso Lombardo dai pubblici uffici per la stessa durata della condanna inflitta, 2 anni, e lo ha sospeso dai diritti elettorali, quindi il voto e l’eleggibilità, per 7 anni. Le motivazioni della sentenza, così come secondo prassi, saranno depositate entro 90 giorni. Nel corso della requisitoria, la Procura Generale, rappresentata da Sabrina Gambino e da Agata Santonocito, ha invocato un aggravamento di 1 anno della condanna di primo grado, 7 anni e 8 mesi anziché 6 anni e 8 mesi. In primo grado, la giudice per le udienze preliminari, Marina Rizza, ha assolto Raffaele Lombardo dall’accusa di voto di scambio, in quanto ritenuto reato assorbito dal concorso esterno alla mafia. Raffaele Lombardo dopo la sentenza di secondo grado commenta: “ Per me è finito un incubo. Non ho mai avuto niente a che fare con la mafia e la sentenza di assoluzione dal concorso esterno, perché il fatto non sussiste, lo conferma. Leggeremo le motivazioni della sentenza e sono sicuro che riuscirò a dimostrare la mia innocenza anche per il reato elettorale. Ho dichiarato più volte durante il dibattimento, e lo ribadisco con una punta di immodestia, che nessun governo della Regione ha nuociuto agli interessi della mafia come quello che ho avuto l’onore di presiedere io. Sono contento, più che per me, per i miei familiari e per le persone a me vicine, a cominciare dai miei difensori che si sono battuti per me.” E Lombardo è difeso dagli avvocati Sergio Ziccone e Alessandro Benedetti, e Benedetti commenta: “Raffaele Lombardo non c’entra nulla con la mafia. Il giudice finalmente ha smontato le menzogne dei pentiti, noi abbiamo sempre sostenuto che lui non avesse alcun rapporto con ambienti malavitosi. Resta una condanna residuale per voto di scambio a 2 anni. Adesso attendiamo le motivazioni della sentenza per comprendere quali sono i comportamenti contestati.” E il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, afferma: “E’ una buona sentenza, adesso aspettiamo le motivazioni per una valutazione più approfondita. E’ un fatto di notevole gravità che un candidato a presidente della Regione Siciliana abbia avuto i voti da Cosa nostra, e che questo abbia giovato a Cosa nostra.”

Agrigento, dibattito su Francesco Crispi al Cupa

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Francesco Crispi

Nell’auditorium del Consorzio universitario di Agrigento convegno di studio su Francesco Crispi, “Patriota e Statista”. Le interviste in onda al Videogiornale di Teleacras:

Ad Agrigento “Noi Liberi” e la Giornata sull’Autismo

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Ad Agrigento, in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo, domenica prossima, 2 aprile, il Movimento “Noi Liberi” ha organizzato un convegno intitolato “Ti racconto di mio figlio”, a Villaseta, in via Kennedy 5, alle ore 16. Ascoltiamo in proposito Angela Zicari, portavoce dell’associazione “Movimento Noi Liberi”, al microfono del Videogiornale di Teleacras:

“Possibile Palermo” e la candidatura a sindaco di Orlando

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Il coordinatore di "Palermo appena Possibile", Pietro Salemi

I comitati di “Possibile Palermo“, in merito alla posizione espressa dal Segretario nazionale Giuseppe Civati di prendere le distanze dalle recenti alleanze elettorali del candidato sindaco Orlando, dichiarano: “Come sottolineato dal nostro Segretario Civati, molti iscritti di “Possibile” a Palermo hanno aderito in totale buona fede al progetto civico-partecipativo di “Sinistra Comune“, condividendo all’interno di quest’ultima assemblea cittadina permanente, programmi, competenze ed energie. Questa è, infatti, l’unica forza che si è data la chiara missione di caratterizzare a sinistra il percorso in vista delle amministrative e mantenere alta l’attenzione sul tema dell’uguaglianza, dell’accoglienza e dei diritti sociali. Abbiamo dunque sostenuto il progetto civico-partecipativo, di medio e lungo termine, di Sinistra Comune ed auspichiamo l’apertura di un nuovo dibattito interno sul tema delle alleanze di coalizione, anche considerando che il “partito della nazione” citato dal Segretario a Palermo è ridotto a una forza frantumata costretta a camuffarsi dietro una finta lista civica”.

Formazione professionale in sciopero della fame

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Un’agrigentina, Adriana Vitale, intraprende lo sciopero della fame contro blocchi e ritardi nella Formazione professionale in Sicilia. L’intervista in onda al Videogiornale di Teleacras:

Violazione misura prevenzione, condannato il favarese Caramanno

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la giudice monocratico Maria Teresa Moretti, associandosi alla richiesta della Procura, ha condannato a 8 mesi di reclusione Alessandro Caramanno, 39 anni, di Favara, difeso dagli avvocati Daniele Re e Marco Padula, per violazione della misura di prevenzione che gli è stata imposta in ragione di altre ipotesi di reato a lui contestate, e, in particolare, maltrattamenti a danno dell’anziana madre al fine di ottenere soldi.

Sicilia, la nuova rete ospedaliera all’esame del Ministero

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L’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, ha presentato il nuovo piano della rete ospedaliera in Sicilia. La mappa che ridisegna l’assistenza sanitaria nell’Isola è stata approvata dalla Commissione Sanità all’Assemblea regionale. Lo stesso Gucciardi spiega: “Si tratta di una trasformazione radicale e innovativa della rete ospedaliera nella nostra Regione, che allinea la Sicilia al decreto Balduzzi e al decreto ministeriale del 2015. Dopo il via libera della commissione Sanità dell’Ars, il prossimo 4 aprile il testo sarà all’esame del ministero alla Sanità. Sono previsti 18.051 posti letto così ripartiti: 13.044 nelle strutture pubbliche (72%) e 5.007 nelle strutture private (28%). In Sicilia nessun ospedale sarà chiuso ma potenziato. Mancano ancora reti importanti come quella oncologica, della neuro – riabilitazione e della riabilitazione, la rete tempo – dipendente e quella delle emorragie gastro – intestinali. La nostra rete si trasforma e si potenzia, soprattutto nei settori oncologici, di chirurgia vascolare e delle malattie infettive.”