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Dissequestrata area a Porto Empedocle, i dettagli

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A Porto Empedocle è stata dissequestrata un’area in uso ad un empedoclino di 45 anni, posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza a seguito di un controllo. I legali del 45enne sono riusciti a dimostrare che non tutto quanto depositato nel sito rientrasse nella disciplina dei rifiuti, in quanto ancora in uso allo stesso soggetto, e che le lastre contestate non potevano essere considerate di amianto bensì in fibrocemento. Ad avvalorare la tesi difensiva il successivo sopralluogo effettuato da tecnici dell’Arpa e del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L’empedoclino è stato seguito per l’attività giudiziale ed extragiudiziale dagli avvocati Roberta Tuttolomondo e Francesco Messina nonché dai tecnici Ciro Messina e Luana Li Causi.

Girgenti Acque replica al consigliere Vullo su disservizi a Villaseta

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Girgenti Acque interviene in replica alla denuncia su disservizi idrici a Villaseta Agrigento diffusa dal consigliere comunale Marco Vullo, e afferma: “La zona di Villaseta, interessata come tutto il territorio di Agrigento da una riduzione delle portate idriche a causa dell’acclarata crisi idrica regionale, non è stata comunque oggetto di sospensioni di erogazione idrica. Sono esigue le segnalazioni di mancato approvvigionamento, in Via della Primavera e di conseguenza Via Kennedy, e tutte sono state debitamente riscontrate con approvvigionamento sostitutivo a mezzo autobotte. Per ciò che concerne la Via Favignana, Girgenti Acque, dopo aver effettuato i primi accertamenti il 16 e 17 febbraio scorso, ha chiesto al Comune di Agrigento di predisporre un accertamento congiunto ai tecnici dell’Ente volto a verificare la funzionalità delle condotte presenti nella zona di Via Favignana. A seguito di questa richiesta, il 27 marzo scorso, alla presenza dei tecnici di Girgenti Acque nonché dei rappresentanti del Comune di Agrigento, si è provveduto a chiudere l’erogazione idrica nella zona. Il 29 marzo, alla presenza degli stessi soggetti, si è provveduto a verificare la sussistenza del ruscellamento di acqua ai piedi del corpo di frana, a valle di Via Favignana, consentendo di accertare la sussistenza del ruscellamento, nonostante la totale chiusura del servizio di distribuzione idrica nella zona avvenuta il 27 marzo.”

“Il partigiano bambino” sabato al Centro Pasolini

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Si terrà sabato 8 aprile, presso il Centro Culturale Pier Paolo Pasolini di Agrigento, sito in via Atenea, alle ore 17.00, la presentazione del libro di Raimondo Moncada dal titolo “Il partigiano bambino – la storia di Gildo Moncada”. L’evento è stato organizzato dall’ARCI territoriale di Agrigento presieduta da Manlio Fiore che introdurrà i lavori.
La presentazione sarà mediata dal giornalista di Teleacras Gero Micciché e interverranno l’editore di “Ad estGaetano Alessi, il presidente provinciale dell’ ANPI Angelo Lauricella, Maurizio Masone del Centro Culturale Pasolini e l’autore Raimondo Moncada.
Il libro racconta la storia di un ragazzino che dalla sua tranquilla Sicilia si ritrova in Umbria durante la seconda guerra mondiale e sceglie di salire in montagna per dare il proprio contributo alla Resistenza, alla lotta per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, combattendo lungo la linea Gotica e rientrando a casa mutilato. È la storia di Gildo Moncada, che il figlio Raimondo è riuscito a ricostruire con grande trasporto emotivo nel libro “Il partigiano bambino”.
Nell’anno del 72° anniversario della Resistenza – dichiara il presidente provinciale dell’ARCI Manlio Fiore urge raccontare storie come quella di Gildo Moncada al fine di preservare quei valori di democrazia e libertà per cui lottarono i partigiani.

Agrigento, il consigliere Vullo denuncia disservizi idrici a Villaseta

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Marco Vullo

Il consigliere comunale di Agrigento del gruppo “Uniti per la città”, Marco Vullo, segnala gravi disservizi idrici a Villaseta, e afferma: “In via della Primavera da oltre 20 giorni una decina di famiglie non ricevono acqua nelle abitazioni. Nessuno interviene, e nessuno riesce a risolvere il problema. Per non parlare poi del caso di Via Favignana, dove il costone sottostante cede, crolla, ma la perdita idrica segnalata non trova alcuna risposta concreta. Tornerò a chiedere, quanto prima, una nuova interlocuzione con il Prefetto Diomede per provare, attraverso le massime istituzioni governative provinciali, a sollecitare le opportune azioni di intervento da parte degli organismi competenti, Girgenti Acque e Comune di Agrigento.”

Rinviato a giudizio Pino Maniaci

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Il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Gabriella Natale, ha rinviato a giudizio per estorsione il direttore di TeleJato, Pino Maniaci. Il processo, che inizierà il 19 luglio innanzi alla seconda sezione del Tribunale, è stato disposto anche per altri 10 imputati, tra presunti mafiosi ed estortori. Secondo l’accusa Maniaci avrebbe preteso favori e denaro da amministratori locali minacciandoli, in caso di rifiuto, di avviare campagne mediatiche negative nei loro confronti. Maniaci ha commentato in modo lapidario così: “Adesso potrò difendermi”.

Comune di Agrigento, si è dimesso l’assessore Franco Miccichè

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Franco Miccichè

Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, annuncia che si è dimesso, per ragioni personali, l’assessore Franco Micciché. Lo stesso Firetto aggiunge: “E’ stato un generoso e serio assessore, a cui va il nostro più sincero apprezzamento per il lavoro fatto insieme. Le sue deleghe saranno ripartite, in questa fase, tra gli assessori Elisa Virone, Giovanni Amico e Mimmo Fontana”. In proposito al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste ai consiglieri comunali Nuccia Palermo, Salvatore Borsellino, Gerlando Gibilaro e Giuseppe Picone.

“Arresto Arnone”, la Cassazione boccia la Procura e conferma il Riesame

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Giuseppe Arnone

La Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura della Repubblica di Agrigento e ha confermato il pronunciamento del Tribunale del Riesame di Palermo, presieduto da Antonella Consiglio, che lo scorso 28 novembre 2016 ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare e ha disposto la scarcerazione dell’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone, arrestato il 12 novembre per presunta estorsione. La Cassazione ha ritenuto, come il Riesame, carenti gli indizi di colpevolezza, confermando le motivazioni addotte dallo stesso Riesame secondo cui: “Le qualificate modalità di esecuzione della condotta in contestazione (quindi l’estorsione), ad avviso del Tribunale non consentono di ritenere il quadro indiziario neanche del delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Una condotta di transazione veicolata tra 5 avvocati e una richiesta di denaro avanzata e soddisfatta con assegni circolari, peraltro posta in essere da un avvocato penalista, non appare certo univocamente sintomatica del dolo richiesto dalla norma, non solo quella di cui all’articolo 69 del codice penale, ma anche quella di cui all’articolo 393 del codice penale sull’ esercizio arbitrario delle proprie ragioni.” E i giudici inoltre ritengono che i giudici indaganti e decidenti abbiano ignorato totalmente la norma del Codice civile che disciplina la transazione e che prevede la transazione anche per prevenire liti o contenziosi ed evitare che arrivino avanti ad un Tribunale. L’avvocato Arnone commenta: “Manifesto fraterna gratitudine per gli sforzi dei miei difensori, in primis Arnaldo Faro, vigorosamente e assai incisivamente presente in Cassazione, nonché per gli avvocati Daniela Principato e Carmelita Danile, che pure si sono spesi senza risparmio nelle fasi precedenti,anche quando sono stato in una cella carceraria.”

MareAmico ascoltata dalla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito

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L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, è stata ascoltata per quasi un’ora dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. L’audizione si è svolta nei locali della Prefettura di Caltanissetta. Claudio Lombardo afferma: “Abbiamo ribadito la necessità di conoscere perché da oltre 20 anni la richiesta d’istituzione della riserva di Punta Bianca ad Agrigento giace ferma nei cassetti della Regione Sicilia. E quale è stato il ruolo dell’Esercito Italiano in questa vicenda. E quali danni all’ambiente sono stati provocati da quasi 60 anni di esercitazioni militari nel poligono Drasy, che è nella stessa zona di Punta Bianca. Abbiamo chiesto dunque di supportare la Regione Sicilia nel trovare un sito alternativo a quello di Drasy, e di far partire un progetto di bonifica del mare antistante il poligono militare, colmo di rifiuti inquinanti e pericolosi per l’ambiente.”

Marcella Carlisi sulla lettera del sindaco Firetto a Girgenti Acque

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Marcella Carlisi

La consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi, interviene a seguito della lettera scritta dal sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, a Girgenti Acque, affinchè la società intervenga a rimedio dei gravi disservizi idrici che affliggono da mesi i residenti della Via dei Fiumi e dintorni al Villaggio Mosè. Marcella Carlisi afferma: “Abbiamo letto con stupore la lettera del Sindaco sulle negligenze di via dei Fiumi. Si tratta delle solite promesse da politicante (“fatte salve le eventuali ulteriori azioni legali che il Comune..”) che, dopo 9 mesi di disagi, giungono per cittadini stremati, e che sono assolutamente inopportune! Ma perché, anziché scrivere le lettere, non si mette a denunciare seduta stante? Con la lettera ha risolto forse tutto o si è “lavato” la coscienza? Scrive all’Ati di cui lui fa parte: in pratica ha scritto a se stesso invece di sbattere i pugni! Ha paura di farsi male? La lettera non è stata indirizzata alla Procura, nemmeno per conoscenza. Firetto ha abbandonato i cittadini e, dopo 9 mesi, non è riuscito a partorire una soluzione dignitosa per queste persone, senza servizio idrico nei limiti della decenza, neppure sostitutivo. Per comportarsi da Sindaco non basta, dato il perdurare da 9 mesi di un’emergenza igienico sanitaria che mette giornalmente in pericolo la salute (e i nervi) dei residenti, una letterina. Non è una soluzione la condivisione di responsabilità con l’Azienda sanitaria e la Prefettura, ma un colpevole scaricabarile. Sindaco, si comporti da Uomo e faccia rispettare l’articolo 36 della Convenzione col gestore, che si applica in caso di inadempienza grave del gestore qualora siano compromesse la continuità del servizio, l’igiene e la sicurezza pubblica, imponendo persino l’intervento della Regione. Ricordiamo al Sindaco che soprattutto l’articolo 38 prevede che per gravi inadempienze il contratto può considerarsi risolto di diritto. Firetto compia il suo dovere: faccia rispettare il contratto, e si guadagni il rispetto degli Agrigentini – conclude Marcella Carlisi. E oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista alla Carlisi.

Agrigento e revoche 104, Civiltà: “Primo passo a tutela delle condizioni di disagio quotidiano”

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Giovanni Civiltà

Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà, interviene a seguito della revoca da parte dell’Ufficio scolastico provinciale di Agrigento di due trasferimenti concessi in base alla legge 104, e afferma: “Finalmente, grazie al lavoro svolto dagli uffici dell’ex Provveditorato agli Studi di Agrigento, guidato dall’infaticabile Raffaele Zarbo, si è giunti alla revoca per ‘dichiarazioni imprecise’ di due trasferimenti ottenuti nel comparto scuola con la legge 104. La legge partorita nel 1992 nasce con il nobile intento da parte del legislatore di dare una risposta ai tanti lavoratori disabili o a chi abbia a carico persone con handicap quali familiari e congiunti. Riteniamo dunque un’ottima notizia quella che giunge oggi dall’Ufficio scolastico provinciale, che ha voluto verificare e approfondire un problema che ha paralizzato per troppo tempo il settore delle famiglie dei lavoratori che collaborano con la scuola. Siamo sicuri che ciò rappresenterà il primo passo verso l’affermazione del diritto a tutelare chi vive una condizione di disagio quotidiano. Invitiamo il professor Zarbo, che ha un profondo senso del dovere e di rispetto delle Istituzioni, e i suoi Uffici, a continuare l’ottimo lavoro fin qui svolto” – conclude Giovanni Civiltà.

Raffaele Zarbo