Da oggi, Giovedì Santo, 13 aprile, ricorre il Triduo Pasquale, quindi gli eventi che attraversano la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo. Anche ad Agrigento i tre giorni sono da sempre vissuti con profondo sentimento cristiano dalla comunità che si stringe con partecipazione e trasporto emotivo intorno alla Chiesa e alle manifestazioni religiose. Secondo il programma della Settimana Santa, predisposto dall’Arcidiocesi di Agrigento, nella serata di oggi si svolgeranno diversi eventi nel centro storico. Alle ore 19, nella chiesa di Sant’Alfonso, la messa in “Coena Domini”, e alle 22 la Veglia di preghiera. E poi, al Santuario dell’Addolorata, alle ore 21 è attesa la visita del cardinale Montenegro e dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, e alle ore 21,30 la Veglia Mariana. Domani, Venerdì Santo, 14 aprile, alle ore 9 inizierà la processione con Gesù dalla Cattedrale lungo il percorso tradizionale, e alle ore 10 è previsto l’incontro al Santuario dell’Addolorata tra Gesù e la Madonna. Nel primo pomeriggio di domani, alle 14, la Crocifissione di Gesù avrà luogo al Calvario allestito nella Chiesa di Sant’Alfonso. Seguiranno preghiere, meditazioni, e alle 17,30 sarà l’arcivescovo Montenegro a celebrare la Passione. Poi, alle ore 20 si svolgerà il rito della Deposizione di Gesù dalla Croce, e alle 20,30 inizierà la processione serale dell’Urna, che si concluderà in piazza San Domenico, con il tradizionale messaggio dell’Arcivescovo ai fedeli. Tra gli eventi del Sabato Santo, 15 aprile, è ovviamente di rilievo la Veglia Pasquale nella Notte Santa presieduta dal cardinale Montenegro, alle ore 23, nella chiesa di Sant’Alfonso. E infine, domenica 16 aprile, alle ore 11, nella Concattedrale di San Domenico, la Messa di Pasqua, al canto di Alleluia, Gesù è risorto.
Comune di Favara, prorogato il termine di ammissione alla massa passiva
A Favara, Comune che ha deliberato il dissesto finanziario, i commissari liquidatori hanno prorogato al 18 maggio prossimo il termine ultimo entro cui presentare le istanze di ammissione alla massa passiva, quindi il contenitore dei debiti che gravano sull’Ente. Inizialmente il termine è stato fissato al 18 aprile. Gli interessati, quindi i creditori del Comune di Favara, presentino apposita istanza in carta libera, insieme alla documentazione scaricabile dal sito internet del Comune di Favara o disponibile negli uffici comunali.
Comune Agrigento e rifiuti, Confael rivendica un incontro
Il sindacato Confael, tramite il segretario provinciale di Agrigento, Manlio Cardella, e il dirigente servizi pubblica utilità Antonio Damaso, ha presentato un’altra richiesta di incontro al Comune di Agrigento e alla Società di regolamentazione dei rifiuti. Gli stessi Cardella e Damaso stigmatizzano il mancato coinvolgimento sindacale, e affermano: “Non si comprende perché l’assessore all’Ambiente Domenico Fontana mantiene disinformate le associazioni di rappresentanza di interessi collettivi. La Confael chiede perchè alla data odierna non siano ancora state esperite le procedure di consultazione di sindacati e associazioni dei consumatori come prevede la legge, alla luce invece di sole notizie di stampa che destano allarmismi di varia natura, dove a rischio sono sempre e solo l’occupazione dei lavoratori e la tasca dei cittadini. Dopo i rilievi e le ragioni a più volte mosse dalla Confael e dai consumatori non si può accettare passivamente l’ aumento della Tari 2017 senza alcun confronto di merito sulle cause e le responsabilità di ciò. Ne è accettabile ipotizzare soluzioni come la gara ponte per l’affidamento temporaneo se non si rendono chiare ai cittadini le ragioni, le procedure di appalto, obiettivi, finalità, ricadute occupazionali e costi a carico degli utenti.”
Comune Agrigento, “Uniti per la città” replica ad Hamel su ex assessore Miccichè
I consiglieri comunali di Agrigento del gruppo “Uniti per la città”, Gerlando Gibilaro, Marco Vullo, Angelo Vaccarello e Giuseppe Picone, intervengono a seguito dell’intervento diffuso, e pubblicato, ieri dal consigliere comunale Nello Hamel, che ha apprezzato l’operato dell’assessore dimissionario Franco Miccichè invitandolo ad un ripensamento. I consiglieri di Uniti per la città apprezzano a loro volta le parole di elogio verso Franco Miccichè usate da Hamel e affermano: “Non condividiamo invece Hamel quando scrive che la politica può avere le sue ragioni, ma non può sovrastare gli interessi generali della comunità amministrata. Infatti, da quale pulpito viene la predica. Sì, perché Hamel è colui che, poco dopo le elezioni, ha abbandonato la maggioranza in evidente contrasto con l’amministrazione Firetto. Noi, a nostro avviso, sosteniamo che adesso Hamel sia rientrato nella compagine di Firetto,e quindi riteniamo che il suo comportamento non sia coerente. Ribadiamo che la nostra uscita dalla coalizione, che ha determinato le inevitabili dimissioni dell’assessore di riferimento politico, ossia Franco Miccichè, è stata dettata dalla chiusura totale del sindaco nei confronti del gruppo, messo ai margini rispetto alle scelte che riguardano la vita dell’ente e dell’intera comunità amministrata. Noi, e assieme a noi anche Franco Miccichè, ci siamo distaccati per la non condivisione di un metodo di lavoro imposto dal sindaco che mortifica la dignità dei consiglieri comunali, riducendoli a semplici notificatori. Il format governativo targato Firetto non prevede infatti confronti, partecipazione, coinvolgimento e pluralità di idee e proposte. Ecco perché abbiamo tolto l’appoggio in aula e in giunta.”
“Estorsioni a Taormina”, quattro arresti
I Carabinieri hanno eseguito a Taormina e nella provincia di Catania un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Messina su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, a carico di quattro persone ritenute affiliate a Cosa Nostra etnea e responsabili, a vario titolo, di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Si tratta di Antonio Faranda, 38 anni, Emanuele Bianco, 44 anni, Enzo Ferriero, 31 anni, e Carmelo Porto, 60 anni. L’indagine ha svelato presunte estorsioni che sarebbero state compiute dai quattro indagati a danno di due imprenditori di Taormina, ai quali è stata imposta la consegna di alcuni automezzi esposti in vendita.
300 grammi di marijuana in un locale caldaia, arrestato
I Carabinieri della Compagnia di Nicosia, in provincia di Enna, hanno arrestato Cristian Bontempo, 20 anni, per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. In un locale caldaia di un agriturismo di Regalbuto i militari, avvalendosi dei cani antidroga, hanno scoperto e sequestrato 300 grammi di marijuana. Il 20enne è stato ristretto ai domiciliari.
A Sambuca il recupero della Chiesa Madre a 50 anni dal terremoto
Dopo quasi 50 anni dal terremoto che nel 1968 colpì la Valle del Belice, è prossimo ad essere recuperato uno dei gioielli architettonici più significativi dello stesso territorio: la Chiesa Madre di Sambuca di Sicilia, il “Borgo più bello d’Italia”. Sono stati appena consegnati i lavori all’impresa che ha vinto la gara d’appalto bandita dal Comune di Sambuca per la ricostruzione del pavimento, il recupero dell’altare maggiore e alcuni interventi di consolidamento. L’importo dei lavori a base d’asta è di circa 500mila euro, ottenuti attraverso uno stralcio funzionale degli ultimi fondi previsti per la ricostruzione del Belice. I lavori, su progetto redatto dalla Società “Architettura Storica” degli architetti Antonino e Saverio Renda, saranno ultimati entro 6 mesi.
“Disabili”, ancora in attesa. A Palermo la “Marcia della dignità”
A Palermo si è svolta la “Marcia della dignità” dei disabili, ancora in attesa del mantenimento delle promesse sull’erogazione dei fondi per l’assistenza. Il corteo è stato ancora una volta capitanato da Pif, fino all’incontro con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il quale ha rassicurato che già la settimana prossima saranno pagati gli assegni. Pif, nel corso della manifestazione, ha protestato: “Sharon ha due genitori disabili e la sua adolescenza gliel’abbiamo fregata. Sharon ha fatto quello che Rosario Crocetta e tutti i parlamentari regionali dovevano fare e non hanno fatto: ha assistito i disabili. Non è plausibile che ogni voce di capitolo della Regione abbia priorità sull’assistenza ai disabili. I soldi ci sono. Tra poco passeranno due mesi e non è successo nulla. La domanda era chiara a Crocetta: quando risolverai il problema dei disabili? Crocetta ha detto due mesi. Sono passati quasi due mesi e non è successo nulla.” La Marcia della dignità ha attraversato anche la zona della Cattedrale, dove l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, si è unito alla manifestazione e ha chiesto un minuto di silenzio “per dare voce a chi non ne ha”.
“Inquinamento San Leone”, chiesto il giudizio
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini a carico degli indagati, adesso la Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio dei non più indagati ma imputati nell’ambito dell’inchiesta sul presunto inquinamento del mare a San Leone, che, tra l’altro, ha già provocato il sequestro dei pennelli di scarico fognario a mare. Si tratta di Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida, 68 anni, di Gravina di Catania, dirigente tecnico di Girgenti Acque, Calogero Sala, 56 anni, di Agrigento, dirigente tecnico di Girgenti Acque, Rita Vetro, 61 anni, di Favara, titolare del laboratorio di analisi “Bioeco Analisi”, Maurizio Carlino, 55 anni, di Favara, ingegnere progettista, Bernardo Barone, 63 anni, di Agrigento, direttore generale dell’Ato idrico di Agrigento, e Piero Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente tecnico dell’Ato idrico di Agrigento. I sostituti procuratori titolari delle indagini, Antonella Pandolfi, Alessandra Russo e Silvia Baldi, che si sono avvalse anche di numerosi video prodotti nel corso del tempo dall’associazione ambientalista “MareAmico” di Claudio Lombardo, contestano ai sette, a vario titolo, l’avere scaricato dal giugno 2008 al luglio 2013 tutti i reflui non depurati della rete fognaria della zona sud – est di Agrigento, tra San Leone, Cannatello e Villaggio Peruzzo, nel mare antistante la costa di San Leone tramite due scarichi non autorizzati, essendo scaduta l’autorizzazione. I due scarichi sono stati due condotte sottomarine, intese una “Pubblica Sicurezza” e l’altra “Padri Vocazionisti”. E tale scarico inquinante, illegale e non autorizzato sarebbe stato aggravato dalla frequente rottura delle condotte o dallo straripamento delle centraline di sollevamento anche in spiaggia, nei pressi della battigia. A fronte di ciò, ai dirigenti dell’Ato idrico è contestato, tra l’altro, la violazione dei loro obblighi di controllo verso Girgenti Acque, e quindi i dirigenti dell’Ato idrico avrebbero procurato intenzionalmente a Girgenti Acque un vantaggio ingiusto, che è stato la prosecuzione del rapporto contrattuale senza subire né multe né la risoluzione del contratto. E poi, la titolare del laboratorio di analisi “Bioeco”, Rita Vetro, è imputata perché avrebbe formato numerosi rapporti di prova ritenuti falsi su campioni di scarichi fognari. E poi, dirigenti e tecnici di Girgenti Acque e dell’Ato idrico, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria delle centrali di sollevamento e dei pennelli a mare di San Leone, avrebbero commesso irregolarità, tra il contratto d’appalto, la normativa in materia e l’esecuzione delle opere a regola d’arte, usando artifizi e raggiri a danno del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti. Il presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, ha più volte ribadito che: “Il rilascio a mare non ha mai inquinato la battigia perchè il liquame è stato pompato a 3 chilometri dalla costa. Inquina, semmai, quello che c’è a monte, la mancanza di depuratori. E la politica ha litigato per decenni su questo fronte, e adesso stanno scaricando su di noi la responsabilità. Nei due impianti, alla Pubblica sicurezza e ai Padri vocazionisti, sono stati collocati dei segnalatori con rilevamento a distanza, in collegamento telefonico, per segnalare subito eventuali sversamenti in mare. Inoltre abbiamo potenziato l’impianto con altre pompe. Sulla condotta a mare di 2 chilometri e 700 metri non passano solo le imbarcazioni turistiche, ma anche quelle dei pescatori. E spesso porzioni di condotta sono state tirate via dalla pesca a strascico. E poi l’azione marina provoca modifiche, assestamenti ed ogni volta la condotta è stata sempre sistemata, regolarmente riparata, e tenuta costantemente sotto controllo.”
L’Ugci e l’impegno dei cattolici in politica
Ad Agrigento, nella sede dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, in via Giovanni 23esimo, si è svolto un incontro – dibattito sul tema: “E’ ancora importante l’impegno dei Giovani Cattolici in Politica?” L’iniziativa è stata promossa dalla sezione agrigentina dell’Ugci presieduta dall’avvocato Pietro D’Alessandro…