La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato, ha archiviato l’indagine a carico dell’ex ministro, Calogero Mannino, e dell’Abraxas, la sua azienda vitivinicola a Pantelleria, per un presunto utilizzo di prodotti nocivi nel processo di produzione vinicola. Il difensore di Mannino, l’avvocato Nino Caleca, afferma: “Era stata la stessa Procura di Marsala a chiedere il mese scorso l’archiviazione per l’assoluta accertata infondatezza della notizia di reato a seguito di indagini che hanno in modo incontrovertibile acclarato la qualità e piena conformità ai canoni produttivi dei vini dell’Azienda Abraxas. Secondo l’originaria ipotesi accusatoria, derivante unicamente dall’ascolto di intercettazioni attivate in altro procedimento a carico di soggetti ignoti, la Procura aveva avviato indagini finalizzate ad accertare se fossero state utilizzate sostanze non ammesse nel procedimento di vinificazione. Ebbene, da un lato gli accertamenti tecnici condotti dal Nas dei Carabinieri hanno sin da subito evidenziato l’assoluta rispondenza del processo di vinificazione alle norme di legge ed alla migliore prassi produttiva. E dall’altro, le analisi chimiche eseguite dai laboratori di Catania del Dipartimento ministeriale per la tutela della qualità e la repressione frodi agro-alimentari hanno accertato la genuinità dei campioni prelevati dalla Cantina Abraxas. Ancora una volta le indagini della magistratura hanno ristabilito la verità, accertando il comportamento corretto dell’onorevole Calogero Mannino e dell’azienda Abraxas. Tuttavia la diffusione delle notizie ha nel contempo prodotto rilevanti danni economici.”
Catturato in Toscana boss latitante siciliano condannato all’ergastolo
La Polizia ha arrestato il boss latitante catanese, Concetto Bonaccorsi, 56 anni, conosciuto come “U carateddu”, ricercato dal settembre 2016 quando non rientrò nel carcere di Secondigliano a Napoli dopo un permesso premio di tre giorni. Bonaccorsi è stato condannato all’ergastolo per omicidio, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, ed è lo storico capo dell’omonima ‘famiglia’ del clan Cappello – Bonaccorsi. Le indagini della Squadra Mobile di Catania hanno consentito di rintracciarlo in Toscana, in una villa nel comune di Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia, dove è stato arrestato in collaborazione con la Polizia di Pistoia.
I deputati 5 Stelle replicano alla richiesta di rinvio a giudizio a Palermo
I tre parlamentari del Movimento 5 Stelle, Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, per i quali la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchieste sulle firme false depositate alle Amministrative del 2012 a Palermo, replicano: “Attendiamo la notificazione della richiesta di rinvio a giudizio, e poi a Roma terremo una conferenza stampa in cui racconteremo che cosa abbiamo detto ai magistrati e le novità di peso che abbiamo fatto emergere nell’interrogatorio sostenuto di recente. Ci è chiaro il tentativo di levarci politicamente di mezzo per avere campo libero, attraverso una montatura ben organizzata che, salvo ripensamento del Gup, i magistrati avranno modo di smascherare nel processo penale. Fino ad oggi abbiamo subito in silenzio menzogne e insinuazioni, sia sulla scelta di farci interrogare una volta apprese le accuse a nostro carico, sia sulla scelta di rilasciare il saggio grafico in un secondo tempo. Le tesi accusatorie si fondano sulle testimonianze di Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, le quali, avendone già dimostrato l’inattendibilità per marcate incongruenze, dovranno reggere nel processo. Abbiamo fiducia nella Giustizia e siamo certi di poter provare la nostra innocenza e i nostri tentativi di contrastare assalti mirati al gruppo politico palermitano. A riguardo daremo i particolari nella conferenza stampa dei prossimi giorni.”
Firme false 5 Stelle, chiesto il giudizio per 14 imputati
La Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio per i 14 imputati inquisiti nell’ambito dell’inchiesta sulle firme false depositate dal Movimento 5 Stelle a sostegno delle liste per le Amministrative del 2012 a Palermo. Tra i 14 vi sono tre deputati nazionali, due regionali e un cancelliere del Tribunale. I reati contestati, a vario titolo, dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Claudia Ferrari sono il falso e la violazione di una legge regionale del 1960 che recepisce il Testo unico nazionale in materia elettorale. I tre deputati sono il parlamentare nazionale Riccardo Nuti, che nel 2012 è stato candidato sindaco a Palermo, e poi Giulia Di Vita e Claudia Mannino.
Agrigento, giorni di passione in Consiglio
Sono davvero giornate di passione al Consiglio comunale di Agrigento. A quasi due anni dall’insediamento, le scosse sismiche di assestamento dopo il terremoto elettorale non si sono placate. Anzi, tutt’altro. L’epicentro tellurico è, ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti, la maggioranza di governo, dunque l’amministrazione del sindaco Lillo Firetto, quindi anche la presidente del Consiglio comunale la cui carica, come secondo il “Cencelli” di Aula Sollano, spetta alla coalizione che vince le elezioni. In principio sono stati i consiglieri del gruppo “Uniti per la città” a insorgere in occasione del voto sull’aumento della tassa dei rifiuti per il 2017 e poi a fuoriuscire dalla maggioranza. Gerlando Gibilaro, Marco Vullo, Angelo Vaccarello e Giuseppe Picone sono adesso all’opposizione e l’assessore di riferimento del gruppo, Franco Miccichè, si è dimesso. Poi, un’altra scossa ha interessato il Partito Democratico, dove si consuma, al momento sotto traccia ma non più di tanto, il disaccordo tra la segreteria cittadina del partito, che intenderebbe revisionare per un nuovo tagliando il rapporto con l’amministrazione cittadina, e i primi riferimenti del partito al Municipio, che sono la capogruppo e l’assessore alle Politiche sociali. Nel frattempo, il consigliere comunale Nello Hamel ha invitato l’ex assessore Miccichè ad un ripensamento ma è stato subito rimbrottato dai consiglieri di “Uniti per la città” che hanno replicato: “Grazie, ma Franco Miccichè condivide le ragioni per le quali abbiamo salutato l’amministrazione Firetto”. E ancora nel frattempo, la presidente del Consiglio comunale, Daniela Catalano, ha annunciato che sarà costretta a rivolgersi alle autorità competenti qualora la consigliere Nuccia Palermo prosegua “nello screditare, con asserzioni infondate e fuorvianti, la sua immagine.” Da ultimo, è Nuccia Palermo che ha diffuso alla stampa un documento congiunto tra Sicilia Futura, il suo partito di cui è anche vice coordinatrice provinciale, e il consigliere comunale di Forza Italia, Giovanni Civiltà, che interviene a titolo personale. E in risposta alla Catalano, tra l’altro, si legge: “E’ palese la poca propensione al confronto democratico da parte della presidente Catalano, che personalizza gli attacchi politici dimostrando poca attitudine al suo ruolo. La città avrebbe meritato un Presidente del Consiglio che fosse da stimolo verso l’Amministrazione e garanzia di tutti gli eletti. La posizione che intende assumere la Catalano è lesiva perché ostacola la libertà di critica politica che ogni singolo consigliere ha diritto di esporre a difesa degli interessi dei cittadini. L’attività della Catalano è stata da sempre freno e rinvio del dibattito consiliare. E l’ultimo esempio è il Bilancio di previsione 2017, già in ritardo di 14 giorni dalla scadenza entro cui avremmo dovuto deliberare. La diffida preventiva della Catalano alla Palermo è una minaccia all’intera opposizione. Ecco perché la invitiamo a valutare in maniera meno personalistica le singole affermazioni.”
Pasqua, Totò Curaba recita “U lamentu”
La Settimana Santa e le espressioni artistiche: l’attore agrigentino Totò Curaba recita “U lamentu”…
L’Ambrosini alla Mensa della Solidarietà
Pasqua e iniziative sociali: l’Istituto Alberghiero Ambrosini di Favara, presieduto da Milena Siracusa, dona agnelli e uova pasquali alla Mensa della solidarietà di Agrigento in via Gioeni, gestita dalla comunità “Porta Aperta” di suor Maria Grazia Pellitteri…
A Favara al Castello Chiaramonte si presenta il nuovo romanzo di Serena Stanzani
A Favara, giovedì prossimo, 20 aprile, al Castello Chiaramonte, alle ore 17,30, sarà presentata la quarta opera letteraria della scrittrice agrigentina Serena Stanzani. Si tratta di “Accanto al ramo di pruno”, un romanzo di formazione edito da “L’Erudita”, marchio della “Giulio Perrone Editore”, che racconta la storia di Adele Ferrante, 26enne siciliana trasferita a Roma dove lavora come stagista per una rivista culturale, “L’Italia Illustre”. Adele, a fronte di un trascorrere quotidiano alquanto ordinario e formale, non sospetta che qualcuno, da tempo, la osserva. E, infatti, la consegna di un pacco anonimo turberà il volgersi degli eventi mettendo in discussione tutte le certezze della protagonista.” Interverranno, oltre alla stessa Serena Stanzani, l’operatore culturale Antonio Patti e la poetessa Liliana Arrigo.
All’ex Provincia di Agrigento si è insediato il nuovo Commissario
Si è insediato oggi ad Agrigento, all’ex Provincia adesso Libero Consorzio comunale, il nuovo Commissario al posto di Roberto Barberi. Si tratta di Giuseppe Marino, nominato dal Governo Regionale, laureato in Giurisprudenza e assunto alla Regione nel 1982, già Direttore della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento dal 2000 e fino al 2014. Il Commissario Marino, dopo l’insediamento, ha incontrato il Segretario Generale dell’Ente Giuseppe Vella, i dirigenti e funzionari per comprendere le linee d’azione dell’attività amministrativa dell’Ente e definire l’attività dei prossimi mesi.
Comune Agrigento, ultimatum di Daniela Catalano a Nuccia Palermo
La presidente del Consiglio comunale di Agrigento, l’avvocato Daniela Catalano, annuncia che sarà costretta a rivolgersi alle Autorità competenti qualora la consigliere comunale Nuccia Palermo “prosegua – afferma Catalano – nel suo intento, oramai palese, di screditare l’immagine della Presidente attraverso personali re – interpretazioni di fatti noti e chiari. Non intendo – aggiunge Daniela Catalano – entrare in polemica diretta e controbattere agli ormai pluri – quotidiani attacchi alla mia persona che, alterando la verità, nessun beneficio arrecano al tanto declamato interesse per la collettività agrigentina, che di altro modo di far politica avrebbe bisogno. Ciò nondimeno, non potranno essere certo tollerate ulteriori fuorvianti ed ingiuste asserzioni, rispetto alle quali risulterà inevitabile adottare le opportune tutele presso le Autorità competenti.”