Ad Agrigento è emergenza idrica nella zona a valle, tra via Verdi, traversa di via Manzoni, e dintorni intorno all’Esseneto. I residenti sono indignati e avviliti. L’acqua è stata distribuita l’ultima volta lunedì scorso, giorno di Pasquetta, 17 aprile. Ebbene, il secondo turno di distribuzione, previsto per oggi, venerdì 21 aprile, dopo 5 giorni, è stato annullato. I residenti di via Verdi e dintorni si sono rivolti a Girgenti Acque: oggi no, prossimo turno lunedì 24 aprile, dopo una settimana esatta. Gli abitanti di via Verdi e dintorni commentano: “Altro che servizio idrico 24 ore su 24 come da contratto, altro che distribuzione almeno ragionevole e da paese civile. La società gestore, l’amministrazione comunale di Agrigento e l’assemblea dei sindaci che sovrintende al gestore si vergognino per il tradimento degli impegni assunti con la cittadinanza e pagati caramente dagli stessi cittadini.”
Agrigento, Caritas e MondoAltro inaugurano la “Locanda di Maria”
Ad Agrigento domani, sabato 22 aprile, la Caritas Diocesana di Agrigento e la Fondazione MondoAltro, braccio operativo della stessa Caritas, inaugureranno domani pomeriggio, nella traversa Ortolani numero 18, nella zona Ravanusella, alle ore 18, la “Locanda di Maria”, con una mensa che al mattino ospiterà corsi di cucina e alla sera sarà a disposizione delle persone segnalate dal centro di ascolto diocesano in via Lauricella. Poi, un appartamento con 5 posti letto per accoglienza di medio periodo di persone senza dimora o detenuti in permesso premio. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista al coordinatore della Caritas di Agrigento, Valerio Landri.
Agrigento, concluso il concorso cortometraggi “Legalità…un gioco da ragazzi”
Ad Agrigento, oggi, al Cine Astor, si è svolta la manifestazione “Segni di Legalità”. Sono stati premiati i vincitori tra gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato nel 2016 e nel 2017 al Concorso di Cortometraggio, nell’ambito del progetto dell’Aics finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Legalità… un gioco da ragazzi”. Si tratta di studenti delle scuole Foderà, Sciascia e Majorana di Agrigento, Ambrosini di Favara e don Michele Arena di Sciacca. Ha presentato l’evento il tutor del progetto Luigi Corbino. A premiare il cortometraggio vincitore del primo posto è stato il regista Massimo Puglisi. La giuria è composta da Maurizio Cacciatore, Beniamino Biondi e Riccardo Gaziano. Il presidente provinciale dell’Aics, Giuseppe Petix, commenta: “Questo progetto ci ha permesso di stare a contatto diretto con gli studenti che sono i cittadini non solo di oggi ma soprattutto dell’avvenire.” Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Porto Empedocle, Ida Carmina su dimissioni Maria Calabrese
Al Comune di Porto Empedocle, già in dissesto finanziario e sotto turbolenze legate all’impossibilità di adempiere ai propri oneri finanziari, subentrano anche le difficoltà di carattere politico. Infatti, si è dimessa la vice sindaco, Maria Calabrese, che è stata anche assessore ai Lavori pubblici, al Contenzioso e alla Pubblica istruzione. La Calabrese avrebbe assunto tale decisione per ragioni personali e professionali. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista alla sindaca, Ida Carmina.
Agrigento, indagini dopo rapina ai suoceri di Mariella Lo Bello
Ad Agrigento i Carabinieri sono impegnati nelle indagini a seguito della violenta rapina subita nella propria abitazione, in via Dante, da Domenico Pace, 85 anni, e dalla moglie, di 82 anni, suoceri della vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello. Il bottino è stato quantificato e ammonterebbe a circa 20mila euro, tra oggetti preziosi e denaro. Al setaccio dei Carabinieri e della Scientifica dell’Arma vi sono le immagini registrate dagli impianti di video – sorveglianza nella zona, e poi impronte digitali e mozziconi di sigaretta recuperati sul pianerottolo dove i due banditi hanno atteso l’85enne al rientro a casa.
All’Ars no al centro storico di Agrigento, l’intervento di Cimino
Il deputato e portavoce regionale di Sicilia Futura, Michele Cimino, interviene a seguito della bocciatura all’Assemblea regionale dell’emendamento alla Finanziaria che avrebbe rifinanziato la legge speciale per il recupero dei centri storici di Agrigento e Ortigia. Cimino afferma: “Quanto avvenuto in Aula con il voto dei grillini è davvero da irresponsabili. In commissione Bilancio avevamo approvato il rifinanziamento della legge speciale per Agrigento e Ortigia. Ma ora il voto di barbari all’arrembaggio ha determinato la bocciatura di un provvedimento serio per lo sviluppo e la sicurezza del territori.”
L’Ars boccia il centro storico di Agrigento, l’intervento del sindaco Firetto
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, interviene a seguito della bocciatura all’Assemblea regionale dell’emendamento alla Finanziaria che avrebbe rifinanziato la legge speciale per il recupero dei centri storici di Agrigento e Ortigia. Firetto afferma: “Si trattava di un provvedimento serio per lo sviluppo e la sicurezza del territorio. Lo scorso anno, con questa legge, avevamo potuto avere 500 mila euro per i prospetti del centro storico. Adesso, invece, trattandosi di un emendamento soppressivo, abbiamo perso clamorosamente questa opportunità per il centro storico. E’ un peccato perchè avrebbe dato continuità e rimpolpato risorse per il centro storico. Tuttavia abbiamo altre risorse previste per il progetto ‘Girgenti’ che è sullo stesso tema.”
L’Ars contro i centri storici di Agrigento e Ortigia, la reazione di Forza Italia al Comune di Agrigento
Colpo di spugna all’Assemblea regionale a danno della legge speciale che, con 750mila euro, avrebbe ricostituito i fondi per la riqualificazione dei centri storici di Agrigento e Ortigia. L’apposito emendamento alla Finanziaria, attualmente sotto esame, è stato approvato in Commissione Bilancio. Poi, in Aula, il Movimento 5 Stelle ha proposto e ottenuto che si votasse col voto segreto. E l’emendamento è stato bocciato. In proposito intervengono i consiglieri comunali di Forza Italia di Agrigento, Giovanni Civiltà, capogruppo, Pasquale Spataro e William Giacalone, che affermano: “Il voto espresso in aula, segreto, ha consentito ai tanti improvvisati della politica di votare l’eliminazione dell’importante emendamento, sopprimendo le residue speranze di riscatto di una zona, il centro storico di Agrigento, che da decenni attende interventi vitali come il consolidamento, il recupero e la riqualificazione. La Finanziaria portata in Aula non può diventare teatro e terreno di scontro su tematiche così importanti che riguardano lo sviluppo di un territorio come quello siciliano. Ancora una volta la deputazione regionale si rivela incapace di rappresentare, sostenere e, soprattutto, difendere le legittime istanze dei propri territori, tradendo il mandato elettorale e gli interessi delle comunità amministrate.”
La sentenza del “Borsellino Quater”
A Caltanissetta la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Antonio Balsamo, ha sentenziato al quarto processo sulla strage di via D’Amelio, il “Borsellino Quater”, frutto delle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, che ha stravolto la narrazione storica e processuale dell’attentato, provocando la revisione del processo e la cancellazione di sette condanne all’ergastolo. Adesso il carcere a vita è stato inflitto ai boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino, poi 10 anni di reclusione ciascuno a Francesco Andriotta e Calogero Pulci, che sono i falsi pentiti sbugiardati da Gaspare Spatuzza, che ha smentito anche il più celebre Vincenzo Scarantino, per il quale il reato è prescritto. Salvo Madonia sarebbe stato tra i mandanti della morte di Paolo Borsellino. Vittorio Tutino, invece, avrebbe partecipato alla fase esecutiva della strage. I tre falsi pentiti, Scarantino, Andriotta e Pulci sarebbero stati gli attori protagonisti del “depistaggio colossale”, come lo ha definito il magistrato Sergio Lari, che ha indotto i giudici fino alla Cassazione a costringere all’ergastolo, e alla detenzione per tanti anni, sette innocenti per i quali, appena l’attuale sentenza emessa a Caltanissetta sarà definitiva, sarà avviato il processo di revisione, già chiesto dalla Procura generale di Caltanissetta. A carico di Francesco Andriotta e Calogero Pulci, imputati di calunnia, la Procura nissena ha invocato la condanna a 14 anni di carcere. E la Procura avrebbe preteso che anche Vincenzo Scarantino fosse condannato, a 8 anni e 4 mesi, “perché – è stato spiegato in requisitoria – si sarebbe inventato di volta in volta bugie e falsità, accogliendo i suggerimenti degli investigatori e fornendo le risposte che si aspettavano per un tornaconto personale consistente nell’uscire dal carcere e avere dei benefici.” Poi però i giudici giudicanti hanno riconosciuto a Scarantino la circostanza attenuante di essere stato indotto a rendere le false accuse. E la concessione dell’attenuante ha determinato la prescrizione del reato. In riferimento a coloro che avrebbero indotto Scarantino a depistare le indagini, la Procura di Caltanissetta, dopo avere archiviato l’inchiesta a carico di Mario Bo, Vincenzo Ricciardi e Salvatore La Barbera, ha iscritto nel registro degli indagati altri sei poliziotti.
Porto Empedocle e l’attuale condizione amministrativa, l’intervento di Troja
L’ex presidente del Consiglio comunale di Porto Empedocle, l’avvocato Luigi Troja, interviene nel merito dell’attuale condizione politica e amministrativa al Comune di Porto Empedocle, e afferma: “Quale ex Presidente del Consiglio Comunale di Porto Empedocle non posso esimermi dall’osservare in quale drammatica situazione versi il mio paese, governato da un’Amministrazione assolutamente incapace di affrontare le emergenze, senza autorevolezza e senza specifiche competenze, una Sindaca ed una Giunta bravi solo a giocare allo “scarica barile”, ad attribuire ad altri le responsabilità e senza assumere sulle proprie spalle il governo della città che il voto popolare gli ha affidato.
Serietà imporrebbe alla Sindaca di governare assumendosi piena responsabilità, non piagnucolare dicendo solo “io non c’entro niente”.
I dipendenti comunali da tre mesi non percepiscono lo stipendio; i lavoratori del Comune, che sono una delle nostre risorse, vengono vilipesi ed oltraggiati da molti adepti della sindaca; anziché esprimere ai lavoratori ed alle loro famiglie la massima solidarietà ed impegnarsi con tutte le forze per garantire i loro diritti, passa l’idea che lo stipendio mensile sia una concessione e non un diritto costituzionale. Senza se e senza ma dico a gran voce che i dipendenti comunali e le loro famiglie vanno tutelate: la sindaca deve farsi carico dei loro problemi e trovare la soluzione senza usare belle e vuote parole;
I locali del Comune da tre mesi non vengono puliti. L’attuale situazione igienico-sanitaria del Comune è agghiacciante. Purtroppo l’Amministrazione Comunale non riesce neppure a “far pulire i cessi” del palazzo di Città: anche per questo scarichiamo il barile sulle spalle di altri?
Mi aspettavo che la Sindaca Carmina pacificasse il paese e favorisse una buona amministrazione, ma mi accorgo che, purtroppo, il massimo che ci possiamo aspettare è vegetare in attesa della fine di ogni speranza. L’idea del messaggio “tanto peggio, tanto meglio” rappresenta il fallimento di ogni buon vivere civile.
Faccio appello alla buona politica, al Sindacato, ai cittadini volenterosi, di riscattarsi e ristabilire a Porto Empedocle la speranza di ripianare un Comune al collasso.
Non sarà facile ed io stesso oltre 4 anni fa avevo annunciato, purtroppo inascoltato, dove saremmo andati a finire. Adesso però non è più il tempo delle cosiddette vendette politiche per le quali, nel tutti contro tutti, al governo vanno gli incapaci e la città sta a guardare.
La Sindaca e la sua Giunta facciano una seria analisi politica e di coscienza e riferiscano in un confronto aperto e pubblico con la città quali sono le soluzioni che prospettano.
Non si può vegetare per altri 4 anni.”