Con bando di gara ritualmente pubblicato il Comune di Cianciana indiceva una procedura aperta per l’affidamento dei lavori relativi agli interventi di manutenzione straordinaria presso l’Istituto Comprensivo Scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria di primo grado “Alessandro Manzoni”, sede di Cianciana, per un importo complessivo di 611.793 euro. A seguito dell’espletamento della gara veniva individuata quale aggiudicataria l’Impresa L.C. Costruzioni ; ma l’Impresa Itaca scarl , con sede in Casteltermini, via Onorevole Bonfiglio n.84, in persona del suo legale rappresentante Signora Antonella Gucciardo, proponeva un ricorso giurisdizionale davanti al TAR Sicilia, sostenendo che quattro concorrenti avrebbero dovuto essere esclusi dalla gara per carenze documentali e che, a seguito dell’esclusione delle suddette imprese, la nuova soglia di anomalia avrebbe dovuto condurre all’aggiudicazione in favore dell’impresa ricorrente. Si è costituito in giudizio il Comune di Cianciana, in persona del sindaco Santo Alfano, rappresentato e difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensiva dell’aggiudicazione; si è costituita in giudizio anche l’impresa aggiudicataria, rappresentata e difesa dall’avvocato Emilio Amoroso, che a sua volta ha proposto ricorso incidentale, chiedendo l’esclusione della ricorrente principale dalla gara per avere indicato gli oneri di sicurezza in maniera approssimativa. L’avvocato Rubino, difensore del Comune di Cianciana, in particolare ha eccepito l’inammissibilità del ricorso in applicazione del principio di invariabilità della media, secondo cui le esclusioni invocate dalla ricorrente non potrebbero mai condurre ad una rideterminazione della soglia di anomalia, e, quindi, non potrebbe mai porsi in discussione l’aggiudicazione in favore della L.C. costruzioni; le stesse difese sono state rappresentate dalla controinteressata. Già in sede cautelare il Tar Sicilia aveva respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla ricorrente; e tale ordinanza cautelare era stata confermata in secondo grado dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, che aveva respinto l’appello cautelare proposto dalla Itaca srl. Da ultimo, decidendo il merito della controversia, il Tar Sicilia, Palermo , Sezione Terza, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e Amoroso, ha respinto il ricorso principale ritenendolo infondato, condannando anche la ricorrente principale al pagamento delle spese giudiziali. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Tar, l’opera pubblica verrà realizzata dall’Impresa L.C. Costruzioni, mentre l’impresa ricorrente Itaca scarl pagherà le spese giudiziali.
Comune Agrigento, Forza Italia smentisce ingresso in giunta
I consiglieri comunali di Agrigento di Forza Italia, Giovanni Civiltà, capogruppo, Pasquale Spataro e William Giacalone, intervengono nel merito delle recenti indiscrezioni, circolate e pubblicate anche sulla stampa, in riferimento ad un probabile ingresso di Forza Italia nella giunta comunale presieduta dal sindaco Firetto. Civiltà, Spataro e Giacalone affermano: “Si tratta di una notizia destituita di ogni fondamento. E riteniamo che sia stata diffusa strumentalmente da soggetti politici adusi al cortile della politica, ossia alle beghe della politica, e non al confronto politico democratico, costruttivo e, soprattutto, coerente. E proprio in ragione della coerenza, avendo Forza Italia sostenuto la candidatura a sindaco di Silvio Alessi, con un progetto politico e amministrativo del tutto alternativo all’attuale sindaco della città di Agrigento, riteniamo non percorribile l’ipotesi del nostro ingresso in giunta, con buona pace dei pettegolanti della politica.” E in proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista a Pasquale Spataro.
A giudizio immediato i presunti assassini dell’avvocato Fragalà
A Palermo in Tribunale saranno processati con il rito immediato i presunti assassini dell’avvocato penalista palermitano, Enzo Fragalà. Così ha deciso, accogliendo la richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari, Cesare Vincenti. La prima udienza del giudizio immediato, che ricorre quando vi è l’evidenza della prova, ritenuta sufficiente a scavalcare il filtro dell’udienza preliminare, si svolgerà innanzi alla Corte d’Assise il prossimo 17 luglio. Innanzi ai giudici compariranno Paolo Cocco e Francesco Castronovo, presunti esecutori materiali del delitto, il presunto boss del mandamento di Porta Nuova Francesco Arcuri, i presunti mafiosi del Borgo Vecchio Antonino Abate e Salvatore Ingrassia, e il presunto capomafia di Resuttana Antonio Siragusa, che avrebbero pianificato il raid. Cosa nostra avrebbe punito i presunti tentativi di Fragalà di indurre alcuni suoi assistiti a collaborare alle indagini.
In coma farmacologico Gemma, la figlia del pilota Amendolia morto alla Targa Florio
A Palermo, all’Ospedale Civico, sono sempre stabili, ma nella loro gravità, con prognosi riservata e coma farmacologico, le condizioni in cui versa Gemma Amendolia, la ragazza messinese di 27 anni, navigatrice di rally, ferita nell’incidente stradale, durante la prova speciale “Piano Battaglia” della Targa Florio, che ha provocato la morte di suo padre, il pilota Mauro Amendolia, 53 anni, a bordo di una Mini Cooper, e di Giuseppe Laganà, 56 anni, originario di Lentini, un commissario di gara investito sul bordo della strada dove si è schiantata l’automobile condotta da Amendolia. La competizione agonistica della targa Florio, valevole come campionato italiano di Rally, è stata annullata. La manifestazione invece prosegue regolarmente per quanto riguarda la parte storica dell’evento. Gemma Amendolia è ricoverata nella seconda rianimazione dell’ospedale Civico, dove è stata trasportata in elisoccorso dopo un primo intervento all’ospedale di Petralia Sottana.
Agrigento, la Guardia di Finanza e il Cane “Tasco” fiutano la droga. Un arresto
Ad Agrigento la Guardia di Finanza, in collaborazione con il Cane “Tasco”, ha sorpreso in piazzale Rosselli un uomo di 20 anni, J E sono le iniziali del nome, immigrato dal Gambia e con permesso di soggiorno come rifugiato, in possesso, sull’autobus di linea appena giunto da Palermo, di una busta con dentro 5 panetti di hashish, da circa 100 grammi ciascuno, e 20 grammi di marijuana. L’africano, domiciliato a Porto Empedocle, risponderà all’autorità giudiziaria di detenzione e traffico di stupefacenti a fini di spaccio.
Agrigento, il “Bike tour trophy Akragas” in conferenza
Ad Agrigento nella sala giunta del Comune, il sindaco Calogero Firetto ha presentato in conferenza il primo “Bike Tour Trophy Akragas – Trofeo ciclistico del Mediterraneo” promosso dal Lions club Agrigento Host. La manifestazione sportiva si svolgerà domani, domenica 23 aprile, con partenza alle ore 9,30 dalla Villa Bonfiglio al Viale della Vittoria. Il percorso, che si ripete più volte, comprende il centro storico, la Valle dei Templi, il Lungomare di San Leone, via dei Giardini, viale delle Dune, via Nettuno e arrivo al Viale della Vittoria, dopo aver percorso quasi 73 chilometri. Il Lions Club Agrigento Host, presieduto da Giantony Ilardo, si avvale della collaborazione dell’apposito comitato “Achille Furioso”, e dell’associazione sportiva “Concordia” presieduta da Salvatore Pace. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, si conclude la rassegna “Jazz&Classic”
Ad Agrigento, nello Spazio Temenos della Chiesa di San Pietro, in via Pirandello, domani sera, domenica 23 aprile, si concluderà la seconda edizione della rassegna “Jazz & Classic”. Saranno in concerto alle ore 20 Vito Giordano, trombettista siciliano tra i più apprezzati in ambito europeo, accompagnato dalla splendida voce di Carmen Avellone e dai musicisti Diego Spitaleri (piano), Giuseppe Costa (contrabbasso) e Paolo Vicari (batteria). La direzione artistica è di Osvaldo Lo Iacono. Il biglietto d’ingresso costa 20 euro. Ridotto 15 euro. Informazioni e prenotazioni al numero telefonico 0922 29 742. L’intervista di lancio a Osvaldo Lo Iacono è in onda oggi al Videgiornale di Teleacras.
Al Castello di Favara “Il principe dei sogni”
A Favara il Castello Chiaramonte ospita fino al prossimo 10 maggio il musical “Il Principe dei Sogni”, scritto e diretto dal regista favarese Lillo Sorce. Con tre appuntamenti, la mattina per le scuole ed il pomeriggio per il pubblico, il regista Sorce racconta la storia di Giuseppe che per gelosia è venduto dai fratelli. Sognare e perdonare sono gli ingredienti basilari della storia che amalgamati a tratti comici e drammatici completano uno spettacolo tutto da gustare, unico nel suo genere, dove gli attori reali interagiscono con scenografie e personaggi proiettati in mapping 3D, sotto una visione tridimensionale. Musical, teatro e multimedialità quindi, un mix perfetto e innovativo realizzato dal regista Lillo Sorce e dai direttori tecnico e musicale, Riccardo Liotta e Carmelo Gallo. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Lillo Sorce.
L’avvocato Zicari rilancia l’utilità del sito opencoesione.gov.it
Territorio e infrastrutture. L’avvocato Roberta Zicari rilancia l’utilità del sito opencoesione.gov.it, offerto a disposizione dei cittadini dal governo nazionale per mantenersi aggiornati sui progetti in merito alle infrastrutture territoriali ed extraterritoriali. L’intervista alla Zicari è in onda oggi sabato 22 aprile al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, “Uniti per la città”, il perchè all’opposizione
Il gruppo consiliare di Agrigento di Uniti per la città, composto dai consiglieri Gerlando Gibilaro, Angelo Vaccarello, Marco Vullo e Giuseppe Picone, insieme al deputato regionale di riferimento, Roberto Di Mauro, hanno spiegato in conferenza, al Dioscuri Bay Palace, a San Leone, perché sono fuoriusciti dalla maggioranza Firetto e adesso sono all’opposizione. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras. Sono state quinti illustrate le ragioni che hanno spinto i consiglieri del Gruppo “Uniti per la Città” ad abbandonare la maggioranza che, al Comune di Agrigento, sostiene il sindaco Firetto. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il capogruppo Mpa-Pds all’Ars, Roberto Di Mauro. Il parlamentare agrigentino non ha risparmiato critiche all’operato del capo dell’amministrazione di Palazzo dei Giganti, reo in particolare di non intervenire in modo chiaro ed incisivo sui conti, in disordine, e sullo strumento del Prg, la cui persistente confusione frena lo sviluppo del territorio. “Lui si comporta come un monarca – ha detto Di Mauro – credendo di avere a che fare con i sudditi. Noi rifiutiamo questo modo di amministrare la cosa pubblica con un solo uomo, autoritario, al comando. E allora, per non renderci complici di questo disastro, abbiamo deciso di fare un passo indietro con il ritiro dalla giunta del nostro assessore, Franco Miccichè, assente a questo incontro per motivi personali, al quale va apprezzamento e stima per il lavoro svolto a favore della città, rimettendoci anche di tasca. Un impegno che lo ha visto protagonista con diverse iniziative che si sono tradotte in importanti servizi messi a disposizione della comunità, come, per citarne alcuni, la recente apertura del mercatino al Villaggio Peruzzo, la possibilità offerta con l’esposizione dei prodotti agricoli biologici e la realizzazione delle strisce pedonali. Nessuna pregiudiziale avrà comunque il gruppo Uniti per la Città in aula – chiarisce Di Mauro – valuterà in piena autonomia e serenità e voterà positivamente tutte quelle proposte che andranno nell’interesse esclusivo della comunità, a prescindere da dove provengano”. Il primo intervento della compagine consiliare è stato quello del capogruppo, Giuseppe Picone. “Forse era un’esperienza da chiudere prima – ha evidenziato – ci siamo attardati per senso di responsabilità, speranzosi che il sindaco potesse rivedere la propria linea di condotta, improntata sin da subito ad un format governativo privo di confronto e di partecipazione democratica. Ma le cose, purtroppo, non sono cambiate, e così di fronte ad un scenario, sempre più all’insegna del decadimento, sia amministrativo che etico, ci siamo guardati in faccia e, con coraggio e dignità, abbiamo maturato la scelta di tirarci fuori”. “Noi abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini, di non tradire la fiducia della gente”: queste le prime parole di Marco Vullo che poi ha aggiunto: “ci siamo chiamati fuori, pur nella piena consapevolezza di perdere una posizione governativa o poltrone potenzialmente di comodo. Dal punto di vista amministrativo – ha osservato Vullo – Firetto è stato fin qui un clamoroso flop. La città è invivibile. Nelle periferie imperversa il degrado, l’abbandono più totale. Tutte le frazioni sono dimenticate e lasciate al loro triste destino. Servizi inefficienti e territorio mortificato, assieme ai cittadini e agli stessi consiglieri comunali, svuotati del proprio ruolo di indirizzo e di controllo. E poi c’è il protagonismo civico, dal sindaco tanto sbandierato. Le iniziative dei privati certamente sono lodevoli e gradite, ma il Comune non è una associazione che può permettersi il lusso di vivere solo di luce riflessa. E anche sotto il profilo morale la situazione non è migliore. Vorrei ricordare le prescrizioni secondo Firetto: chi ha peccato o è indiziato di peccato non può assumere cariche istituzionali – disse ad inizio mandato. Oggi però in giunta il signor sindaco continua a difendere e a proteggere un assessore come Beniamino Biondi, il quale, manifestando per le strade di Agrigento, aveva gridato allo scandalo contro i costi della politica. Ora, però incredibilmente, questo assessore non si scandalizza per il lauto stipendio percepito mensilmente, tra l’altro in modo immeritato, perché la sua presenza è impalpabile. Ed, ancora, mi chiedo, – sottolinea Vullo – il signor Firetto non si imbarazza per la presenza nell’esecutivo di un assessore che è alle prese con delle vicende giudiziarie?”. A seguire ha preso la parola Gerlando Gibilaro, il quale ha rievocato l’amministrazione Firetto versione Porto Empedocle. “Quel modello tanto decantato si è scoperto essere ora un Comune dissestato, pieno di debiti e con dipendenti e netturbini che non percepiscono gli stipendi – ha spiegato – i giudici contabili tracciano un profilo governativo targato Firetto che non può fare stare tranquilli a chi come noi, ama questa città. E a proposito, mi chiedo: che fine hanno fatto le misure correttive prescritte dalla Corte dei Conti per correggere i numeri del Comune di Agrigento? La situazione è grave perché rischia di esplodere da un momento all’altro. A dicembre la giunta ci aveva consegnato delle carte, poi subito ritirate dopo la sonora bocciatura dei revisori in quanto bollate come buoni propositi, ma totalmente inefficaci. Per non parlare delle innumerevole interrogazioni e mozioni che per il sindaco sono solo e soltanto carta straccia. La gente ci ha votato per avere risposte serie, concrete e non per essere presa in giro con vasi o altri elementi di arredo, frutto, per di più, della generosità di qualcuno. Il tempo è galantuomo – ha affermato Gibilaro – metterà ordine e renderà omaggio alla verità”. “Firetto è un uomo che preferisce amministrare in solitudine – ha detto Angelo Vaccarello – ed è proprio l’isolamento che lo sta politicamente fiaccando e lo porterà a sbattere. Lui vorrebbe usare il Comune di Agrigento come trampolino di lancio per atterrare a Roma. Ma, se non cambierà rotta, rischia perdersi nel cielo delle velleitarie ambizioni e, cosa più grave, – ha concluso Vaccarello – di affondare questa nostra amata e bella città”.