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A Sambuca di Sicilia il Bio-distretto “Borghi Sicani”

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Sambuca di Sicilia, Lago Arancio

A Sambuca di Sicilia, venerdì prossimo, 3 marzo, in presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, sarà costituito, nel corso di una cerimonia a Palazzo Panitteri, il Biodistretto “Borghi Sicani”. Oltre a Sambuca di Sicilia, che è il comune capofila, sono parte del biodistretto Giuliana, Contessa Entellina e Caltabellotta, e tanti altri hanno già chiesto di aderire. Interverranno anche i parlamentari agrigentini del Pd, Tonino Moscatt e Giovanni Panepinto, e concluderà Michela Giuffrida, eurodeputata e componente della Commissione Agricoltura a Bruxelles. Ai produttori saranno presentate le opportunità del Psr, il Piano di sviluppo rurale, secondo il modello biologico di produzione e consumo.

Alessandro Albanese eletto presidente Camera Commercio Palermo – Enna

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Il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese, 51 anni, è il nuovo presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna. Albanese è stato eletto con 18 voti contro i 14 della rivale, Patrizia Di Dio, della Confcommercio. L’elezione è giunta alla terza votazione, in cui si è astenuto Aldo Prost, rappresentante dell’Abi, l’Associazione dei Bancari italiani. Si tratta della prima Camera di Commercio che si rinnova dopo la riforma che ha previsto una serie di accorpamenti in Sicilia.

Esportazione di valuta, due pugliesi intercettati in Sicilia

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La Guardia di Finanza di Pozzallo, in provincia di Ragusa, con funzionari delle Dogane, hanno intercettato due pugliesi diretti a Malta, in nave, con 110 mila euro. I militari sono stati indotti al sospetto dai precedenti fiscali per violazioni alla normativa tributaria e dalla mancata dichiarazione dei redditi, da 7 anni, di uno dei due. E dunque hanno perquisito il bagaglio. E nel sottofondo di una valigia hanno scoperto nascosti 110 mila euro in banconote. Il proprietario della valigia è stato denunciato per autoriciclaggio. E i soldi sono stati sequestrati quale profitto derivante dal reato di evasione fiscale.

Espulso un marocchino sospetto arrestato in Sicilia

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E’ stato arrestato lo scorso 11 gennaio a Catania, e adesso un cittadino marocchino di 33 anni è stato espulso perché ritenuto “socialmente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Il provvedimento è stato annunciato dal ministero dell’Interno. Si tratta della 16esima espulsione del 2017. E sono 148 gli espulsi dal 2015. Il marocchino è stato arrestato in Sicilia perché a Catania ha lanciato, senza motivo, sassi contro un’automobile, e poi ha opposto resistenza e violenza contro i poliziotti intervenuti. Sul suo telefono cellulare sono state trovate immagini di una pistola associata a versi del Corano e a luoghi sacri per l’Islam. Il marocchino è poi risultato in posizione irregolare sul territorio nazionale e, in occasione di un suo precedente arresto nel settembre 2016, per violenza, resistenza contro pubblici ufficiali e danneggiamento di un’auto della Polizia, aveva anche urlato frasi a favore dello Stato islamico e minacce contro l’Italia. Poi gli è stata restituita la libertà, ed è stato trattenuto nel Centro di Caltanissetta. E’ stato espulso oggi con volo diretto a Casablanca.

Crollo mortale a Catania, indagato un sopravvissuto ferito grave

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La Procura di Catania si appresta ad iscrivere nel registro degli indagati uno dei sopravvissuti al crollo della palazzina di 3 piani, in via Crispi, la notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso, che ha provocato la morte di un’anziana di 85 anni e gravi ferimenti. La Procura etnea è adesso impegnata in accertamenti tecnici irripetibili, dopodiché procederà ad iscrivere nel registro degli indagati, come atto dovuto, il 60enne ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo con la prognosi riservata per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa. I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro sono disastro e omicidio colposi. Le indagini mirano ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione che ha causato una vittima e 4 feriti, due dei quali, l’indagato e una bimba di 10 mesi, in maniera grave.

Il premier Gentiloni in visita a Catania

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Il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, sabato prossimo 4 marzo sarà in visita a Catania. Il capo del governo sarà ricevuto, alle ore 15, in Municipio, dal sindaco Enzo Bianco. Dopo un breve colloquio con il primo cittadino, il premier parteciperà, nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, a un incontro con rappresentanti delle istituzioni e del settore produttivo, la deputazione catanese e i sindaci della Città metropolitana. Subito dopo, nella Sala Giunta, Paolo Gentiloni incontrerà i giornalisti per una conferenza stampa.

Sicilia, vitalizi e caso Giletti, Ars querela la Rai

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Crocetta e Giletti

Il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, all’unanimità, ha incaricato l’avvocato Enrico Sanseverino del Foro di Palermo di valutare i profili di responsabilità delle dichiarazioni di Massimo Giletti, conduttore della trasmissione “L’Arena” su Rai Uno, durante le puntate del 19 e 26 febbraio, dedicate al tema dei vitalizi per gli ex deputati. Lo stesso Consiglio di presidenza ha inoltre incaricato il legale di – si legge nel mandato – “avviare le più opportune azioni giudiziarie in sede civile e penale nei confronti della Rai e dello stesso conduttore, per salvaguardare l’immagine e il prestigio del Parlamento siciliano.”

I disabili gravi nell’Agrigentino sono 262 e non 719

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Alcuni giorni addietro, come si ricorderà, in occasione dell’incontro – scontro alla Regione tra Pif e il presidente Crocetta sui fondi ai disabili, è esploso anche il caso dell’aumento del numero dei disabili in Sicilia tra il 2013 e il 2015, ritenuto spropositato e abnorme. E la provincia agrigentina è stata additata, in base ai dati diffusi dall’assessorato regionale alla Famiglia, come la prima in Sicilia per numero di disabili gravi, 719, e con tre inchieste pendenti su benefici e abusi nell’applicazione della legge 104. Ebbene, l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha ritenuto doveroso intervenire a smentita dei dati diffusi dall’Assessorato regionale, e afferma: “Non sono 719 i disabili gravissimi nei 7 distretti socio-sanitari di Agrigento, come risultava dai dati trasmessi dai comuni all’assessorato alla Famiglia, ma 262.”

Tar su Cupa, Civiltà: “Premiata tenacia e costanza dei vertici del Cupa”

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Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà, esprime apprezzamento verso l’operato del presidente del Polo Universitario di Agrigento, Gaetano Armao, del vice presidente, Giovanni Di Maida, e di tutto il Consiglio di Amministrazione, a seguito del pronunciamento favorevole ottenuto dal Tar nell’ambito del contenzioso finanziario con l’Università di Palermo. Giovanni Civiltà afferma: “Rivolgo un plauso al presidente Armao, al vice Di Maida e a tutto il CdA per l’attenzione costante e scrupolosa che hanno dimostrato, e dimostrano tuttora, in modo concreto a favore delle sorti del Consorzio universitario di Agrigento. La loro tenacia e competenza è stata riconosciuta e premiata dal Tar, che ha smontato la pretesa vantata dall’Università di Palermo che, qualora condivisa, avrebbe sfiancato irrimediabilmente il faticoso cammino avviato dalla nuova governance del Cupa verso il recupero e il rilancio. Ed in tale contesto, cogliamo l’occasione per rinnovare sostegno e fiducia ai vertici del Consorzio agrigentino, nel comune auspicio della conservazione e valorizzazione del prezioso e irrinunciabile polo didattico ad Agrigento.”

“Disabili ed estorsioni”, condanne in requisitoria

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Il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio

Ad Agrigento, al palazzo di Giustizia, l’avvocato Francesca Picone, 42 anni, è giudicata in abbreviato in udienza preliminare insieme alla sorella Concetta Picone, 44 anni, per estorsione e tentata estorsione. Innanzi al giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto, è stata ammessa la costituzione come parte civile delle presunte parti offese, che sono Cinzia Barbiere, difesa dall’avvocato Arnaldo Faro, il figlio disabile della Barbiere, Antonino D’Agostino, difeso dall’avvocato Giuseppe Arnone, e poi la moglie, Carmela Arcuri, di un altro disabile di Realmonte, il signor Pasquale Schembri, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica. L’imputazione ruota intorno ai compensi che sarebbero stati pagati dai disabili all’avvocato Picone, che li avrebbe pretesi, e che, secondo l’accusa, non le sarebbero stati dovuti in ragione del gratuito patrocinio che sarebbe offerto dai patronati interessati. Ebbene, la pubblico ministero, Alessandra Russo, in occasione della rituale requisitoria, anziché esporre l’atto d’accusa, ha depositato una memoria di 14 pagine, tramite cui la Procura spiega le ragioni per le quali invoca la condanna delle due imputate: 5 anni di reclusione, già con lo sconto di un terzo perché in abbreviato, e 2.800 euro di multa a carico di Francesca Picone. E poi, 1 anno e 4 mesi di reclusione e 100 euro di multa a carico di Concetta Picone. Prossime udienze conclusive il 7 e il 14 aprile. E sul deposito della requisitoria scritta da parte della Procura interviene a commento l’avvocato Salvatore Pennica, che afferma: “Rispetto la scelta della Procura di rinunciare alla requisitoria e non dire una parola su un tema sociale. Prendo atto che il Pubblico ministero di udienza ha depositato memoria scritta e ha difeso l’operato del suo Ufficio ritenendolo esente da rilievi. Quello che penso lo dirò nell’arringa assumendomi le mie responsabilità perché in questo processo bisogna che qualcuno dia voce a chi non ha voce: i diversamente abili.” E l’avvocato Giuseppe Arnone sulla sua pagina Facebook ha scritto: “La requisitoria scritta ha una valenza molto ma molto più autorevole e incisiva della requisitoria orale, perchè è atto riconducibile al procuratore Patronaggio in prima persona e non al semplice Pm d’udienza.” E il difensore di Francesca Picone, l’avvocato Angelo Farruggia, dichiara: “Non abbiamo nulla da commentare, come fatto sino ad oggi. Preferiamo il silenzio in attesa della sentenza.”