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Il mercoledì del “Mandorlo in Fiore”, dalla Fiaccolata al Teatro Pirandello

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Agrigento, la settimana del “Mandorlo in fiore”, e oggi, mercoledì 8 marzo, dopo l’accensione del Tripode, è il giorno della Fiaccolata, dalle ore 17.30 in poi, in partenza da Piazza Pirandello, innanzi al Municipio, e poi lungo la via Atenea, attraversando il viale della Vittoria e la via Crispi, fino a Piazza Pirro Marconi, innanzi alla Stazione Centrale, tra coreografie collaterali e performance di intrattenimento. Oltre ai gruppi nostrani si alterneranno i gruppi di India, Iran, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Slovacchia, Giordania, Israele, Palestina, Albania e Lettonia. E poi, in serata, al teatro Pirandello, alle ore 20.30, in occasione della Festa della donna, sarà la volta di un incontro sul tema: “La donna e le eredità culturali: la conservazione e la trasmissione dei patrimoni orali ed immateriali”, a cui parteciperà la scrittrice Simonetta Agnello Hornby. Seguirà il concerto della celebre cantante portoghese Teresa Salgueiro, accompagnata dalla sua band, con l’opening delle artiste siciliane Chiara Minaldi e Roberta Scacciaferro. Il prezzo del biglietto di ingresso è 20 euro.

Agrigento, costante attività di prevenzione e repressione della Polizia Locale

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Ad Agrigento prosegue costante l’attività di prevenzione e repressione delle infrazioni alle norme del codice della strada da parte del Nucleo Polizia stradale della Locale di Agrigento, capitanato da Cosimo Antonica. I controlli sono in corso soprattutto nelle zone più trafficate, tra il complesso scolastico Calcarelle, Esseneto, Lauricella e gli istituti scolastici dei quartieri di San Michele, Monserrato e Villaggio Mosè. Nel solo mese di gennaio 2017, gli agenti della Polizia Municipale hanno elevato 945 contravvenzioni, mentre 149 sono i verbali relativi al mancato rispetto della Ztl di via Atenea.

Ex Provincia Agrigento, approvato Piano triennale opera pubbliche

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Roberto Barberi

Il Commissario dell’ex Provincia di Agrigento, Roberto Barberi, ha approvato il progetto del programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2017/2019. Si tratta di un consistente elenco di opere e di interventi sull’intero territorio provinciale, di cui 19 solo nel 2017, e comprendono l’edilizia scolastica e la viabilità. Il piano progetta interventi per un ammontare di 5 milioni e 560mila euro per il 2017, di 25 milioni e 590mila euro per il 2018, e di 20 milioni e 496mila euro per il 2019, per un totale complessivo nel triennio di 51 milioni e 646mila euro. I primi interventi per il 2017, quando sarà garantita la disponibilità delle somme necessarie e dopo l’approvazione del bilancio di previsione, riguardano i lavori di manutenzione straordinaria del Liceo Scientifico e Scienze Umane Raffaello Politi di Agrigento, dell’Itc di Naro, l’Istituto Miraglia di Sciacca e il Liceo Linares di Licata.

Agrigento, Marcella Carlisi interroga sui canoni di depurazione

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Marcella Carlisi

La Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrigento, Marcella Carlisi, ha presentato una interrogazione all’Amministrazione comunale sui canoni di depurazione per le utenze che non sarebbero servite da impianti di depurazione. La stessa Marcella Carlisi spiega: “L’Amministrazione comunale precedente all’attuale ha trasmesso a Girgenti Acque una nota tramite cui ha chiesto che non si facesse pagare agli utenti il canone relativo alla depurazione in quelle zone non servite dagli impianti depurativi dei liquami. E tali zone sono state anche indicate: Villaggio Peruzzo, Giardina Gallotti, San Leone centro, viale delle Dune e traverse, via dei Fiumi e traverse, via Cavaleri Magazzeni, intera zona quadrivio Spinasanta, via Papa Luciani, e via Ragazzi del 99. Ho chiesto pertanto, in question time, all’Amministrazione comunale in carica ed agli uffici competenti di conoscere se in relazione alla nota a suo tempo trasmessa a Girgenti Acque si abbia avuto riscontro, e se tali utenze pagano ancora il canone di depurazione.”

Agrigento, ladri in sede distaccata dell’ex Provincia

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Ad Agrigento ignoti ladri hanno imperversato nella sede distaccata dell’ex Provincia, nella zona di via Demetra, dove hanno arraffato circa 100 euro dai distributori di alimenti e bevande. I malviventi hanno rovistato dappertutto, provocando danni ad arredi e infissi. Indaga la Polizia.

Migranti, altri due hotspot in Sicilia

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Il prefetto Franco Gabrielli

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel corso di un’audizione in Commissione migranti, ha annunciato che entro marzo saranno funzionanti altri due hotspot in Sicilia, a Messina e a Mineo, in provincia di Catania. E i due si sommano agli altri 4 già operativi, che sono a Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto. Il prefetto Gabrielli ha aggiunto: “Il 91% dei minori sbarcati nel nostro Paese non era accompagnato. In totale i minori sbarcati nel 2016 in Italia sono stati 28.223 mila. Noi abbiamo onorato gli impegni con l’Europa sui migranti, dall’apertura degli hotspot alle identificazioni, ma non mi sembra che l’Europa abbia rispettato gli impegni sui ricollocamenti. Tutti vengono a farci le pulci, ma noi i compiti a casa li abbiamo fatti, mentre l’Europa per l’ennesima volta ci ha lasciati in braghe di tela. Nell’ultimo anno sono stati rintracciati 41.473 irregolari, tutti destinatari di provvedimenti di respingimento o di espulsione con varie formule, ma quelli effettivamente allontanati dal nostro Paese sono stati 18.664.”

Favara, fucilate contro garage

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A Favara, nel centro storico, in una traversa di via Roma, sono stati sparati 4 colpi di fucile contro il garage di un imprenditore edile. Sul posto hanno lavorato, per i rilievi di rito, i Carabinieri della locale Tenenza. L’arma utilizzata sarebbe un fucile calibro 12. Indagini in corso.

Processo “Chiara La Mendola”, l’intervento del fratello

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, nel corso di un’altra udienza del processo per l’incidente stradale lungo via Cavaleri Magazzeni che il 30 dicembre 2013 ha provocato la morte di Chiara La Mendola, 24 anni, è intervenuto Ignazio La Mendola, fratello della vittima, e parte civile tramite l’avvocato Salvatore Pennica. Ignazio La Mendola, tra l’altro, ha affermato: “Sono un pluripregiudicato e sto pagando per i miei errori. Mia sorella è morta per un’amministrazione distratta e inefficiente, devono pagare anche loro. Fin dai primi istanti si puntò l’indice sulla presenza della buca e il sindaco di allora Marco Zambuto volle rabbonirci offrendoci denaro. Prima con 250 euro consegnati all’obitorio dal suocero. E poi, con la complicità di due avvocati vicini a Zambuto, 1.200 euro, con un assegno a mia moglie, attraverso un escamotage, e poi mi sono stati promessi 50 mila euro. Volevano tenerci buoni.” Il processo si svolge innanzi al giudice Giuseppe Miceli, a carico del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Giuseppe Principato, e del funzionario, Gaspare Triassi, responsabile del servizio strade comunali, imputati di omicidio colposo.

Agrigento, ancora proteste dei migranti

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Ad Agrigento ancora proteste all’interno di centri d’accoglienza per migranti. In due strutture lungo via Regione Siciliana, alcuni stranieri ospiti sono insorti perché il cibo non sarebbe di gradimento e l’acqua calda scarseggerebbe. Sono stati danneggiati alcuni mobili e suppellettili, e poi televisori, infissi e vetrate. I poliziotti della Squadra Volanti, capitanati da Rosa Malfitano, hanno lavorato per restituire ordine. Al vaglio investigativo sono alcuni degli insorti, al fine di una eventuale denuncia penale.

Spese e indennità, il caso Ingroia

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Antonio Ingroia

Secondo la Procura della Repubblica di Palermo, Antonio Ingroia, da amministratore di “Sicilia e-Servizi” avrebbe avuto diritto al rimborso solo delle spese di trasporto, quindi dell’aereo, e non anche di vitto e alloggio. Ecco perché il procuratore aggiunto Dino Petralia, i sostituti Pierangelo Padova ed Enrico Bologna, gli hanno notificato un avviso di garanzia. E un altro avviso è stato indirizzato ad Antonio Chisari, il revisore contabile della stessa società regionale, che al momento si è avvalso della facoltà di non rispondere. Antonio Ingroia, non più magistrato, ha trasferito la sua residenza a Roma. E a Palermo, per amministrare “Sicilia e-Servizi”, che è la società a capitale pubblico che gestisce i servizi informatici della Regione, sarebbe rientrato a spese della società alloggiando al Grand Hotel Villa Igiea, all’Excelsior, o al Centrale Palace Hotel. E la Guardia di Finanza, che ha sostenuto le indagini, brandisce come arma un elenco di spese presunte irregolari, dal 2014 al 2016, per circa 30mila euro. E Antonio Ingroia, assistito dall’avvocato Mario Serio, è stato interrogato e si è difeso sostenendo che il rimborso comprende non solo le spese di trasporto ma anche le altre che gli sono contestate. E poi Ingroia si sarebbe liquidato un bonus di risultato, da 117 mila euro, tra il 2014 e il 2015, a fronte di un utile della società che gli inquirenti non ritengono così meritevole, 33mila euro. E tale liquidazione di 117 mila euro avrebbe provocato un deficit di bilancio. E Ingroia replica: “Si tratta di un riconoscimento previsto dalla legge in caso di raggiungimento di determinati obiettivi e serve a integrare una indennità certamente non commisurata alle grandi responsabilità in capo all’amministratore di una società come “Sicilia e-Servizi”, che gestisce svariate decine di milioni di euro ogni anno. Inoltre, il diritto all’indennità non me lo sono certamente attribuito io ma mi è stato riconosciuto dall’assemblea dei soci e segnatamente dalla Regione Sicilia. Rivendico con orgoglio i risultati raggiunti alla guida di “Sicilia e-Servizi”, avendo salvato nel 2013 la società dal baratro del fallimento e i posti di lavoro dei dipendenti. Rivendico anche di aver fatto risparmiare alla società circa 19 milioni solo nel primo anno in cui sono stato amministratore, e un’altra decina di milioni l’anno negli esercizi successivi. “Sicilia e-Servizi” spendeva tra i 30 e i 50 milioni di euro l’anno prima del mio arrivo, mentre oggi il budget è di 5 milioni e 500mila euro.”