Ad Agrigento, in occasione dell’inizio dei lavori di manutenzione già programmati, l’Anas ha chiuso al transito il viadotto Morandi. La stessa Anas spiega: “L’interdizione è finalizzata a consentire il più celere avvio dei lavori per gli interventi di manutenzione già programmati. In vista dell’aggiudicazione, prevista per domani, dei lavori di consolidamento di alcune travi di bordo degli impalcati, saranno anticipate alcune attività propedeutiche alla cantierizzazione. Per garantire l’esecuzione in sicurezza di tali lavorazioni, è stato quindi necessario procedere alla chiusura del tratto di strada. I lavori avranno una durata stimata di circa 180 giorni dall’avvenuta consegna.” Dunque, di conseguenza, la viabilità è stata trasferita sui percorsi alternativi, tra la statale 640, 115, e il collegamento a ridosso di Villaseta.
Moscatt relatore di una proposta di legge contro la radicalizzazione terroristica
Il deputato nazionale del Partito Democratico, Tonino Moscatt, annuncia che la Commissione Difesa alla Camera, di cui lo stesso Moscatt è componente capogruppo Pd, ha espresso parere favorevole all’esame della proposta di legge sulle misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista. Moscatt è stato relatore dell’iniziativa di legge, e spiega: “La nuova norma risponde all’obiettivo di prevenire il terrorismo e provvedere al recupero umano, sociale, culturale e professionale dei soggetti già coinvolti. Si prevedono infatti un’attenzione particolare all’ambito scolastico per sensibilizzare i ragazzi al rischio che i gruppi estremisti rappresentano, e attività di comunicazione per favorire il dialogo interculturale ed interreligioso. La proposta di legge prevede inoltre per le Forze di Polizia e le Forze armate appositi corsi di formazione specialistica che permettano loro di riconoscere e interpretare segnali di radicalizzazione.”
Fruizione Scala dei Turchi, l’intervento dell’avvocato e assessore Sabrina Lattuca
L’avvocato Sabrina Lattuca, assessore comunale a Realmonte con deleghe a beni culturali e turismo, interviene nel merito delle ricorrenti polemiche ruotanti intorno alla fruizione di Scala dei Turchi. L’avvocato Sabrina Lattuca afferma: “In accordo con il sindaco, ho acquisito atti ufficiali che non confermano affatto l’asserita appartenenza a privati della Scala dei Turchi. Confermo che mi opporrò, come in effetti tuttora mi oppongo, a qualsivoglia tentativo di fare apparire come pubblica un’impropria forma di partecipazione, prevalentemente privatistica, alla gestione della Scala dei Turchi, il cui uso non sarà monetizzabile giacché bene pubblico. Qualsivoglia iniziativa recentemente formalizzata ed inviata al Comune, non solo viene contestata ed opposta, ma è da considerarsi per nulla incidente sulla volontà della Pubblica Amministrazione la quale ha già dato incarico al proprio avvocato per ogni tutela giurisdizionale di diritti ed interessi. Sono disponibile ad ogni suggerimento possa pervenire da ciascun cittadino, per contrastare qualsivoglia programma di privatizzazione della Scala dei Turchi. Si tratta di un bene che nessun privato può rivendicare come proprio o come gestibile in forma apparentemente associativa.”
Maria Iacono: “Bisogna ripristinare la Freccia del Sud”
La deputata nazionale del Partito Democratico, Maria Iacono, ha presentato una interrogazione al ministero dei Trasporti per conoscere se, e in quanto tempo, sia possibile ripristinare i collegamenti ferroviari tra le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna e la capitale. La stessa Maria Iacono spiega: “Da quasi un decennio la Sicilia centro occidentale si trova del tutto tagliata fuori dal resto del paese, a causa della sciagurata soppressione della cosiddetta “Freccia del sud”, un convoglio che per oltre mezzo secolo ha garantito i collegamenti con Roma e Milano, consentendo a centinaia di migliaia di siciliani di poter raggiungere il centro ed il nord del paese, senza dover far ricorso all’aereo. Ho chiesto il ripristino del servizio intercity notte con cuccette, che consente a chi parte nel tardo pomeriggio da Agrigento di poter arrivare a Roma nelle prime ore della mattina successiva. E’ un servizio indispensabile, se consideriamo che lo stesso potrebbe, inoltre, incrementare i flussi turistici diretti nel nostro territorio che in questi anni, tra l’altro, si è attrezzato per migliorare la qualità della propria offerta turistica.”
Nino Di Matteo alla Procura nazionale antimafia
Dopo 18 anni il magistrato Antonino Di Matteo non sarà più in servizio a Palermo. Dopo avere rifiutato il trasferimento per ragioni di sicurezza, perché sarebbe stato un segnale di resa alla mafia, adesso Di Matteo approda a Roma, alla Procura nazionale antimafia, come vincitore di concorso, entrando dalla porta principale. L’assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura all’unanimità ha decretato la nomina di Nino Di Matteo a sostituto della Superprocura diretta da Franco Roberti. Di Matteo ha lavorato alla Procura di Palermo dal 1999, dopo un’intensa esperienza alla Procura di Caltanissetta nel pool che si è occupato delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.