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I radiofarmaci, potenti killer contro il cancro

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Si allunga la vita, cresce il numero degli anziani e di conseguenza si aumenta pure il numero delle persone che si ammalano di tumori di vario genere. Circa 30 milioni di persone al mondo sono affette da questo tipo di patologie. Al contempo, però, è cresciuta di molto anche la speranza di guarigione o di aspettativa di vita.
Per alcuni tumori come quello alla mammella, al colon retto, alla prostata o per linfomi e melanomi le attuali percentuali di guarigione sono del 70/80% con aspettative di vita intorno ai 7/8 anni.
Il tumore della prostata è la seconda forma più comune di cancro maschile nel mondo e la quinta causa di morte, correlata ai tumori, negli uomini. Più di 1,1 milioni di uomini nel mondo hanno ricevuto diagnosi della malattia nel 2012. Lo stadio del tumore prostatico è uno dei più importanti fattori nel determinare le opzioni di trattamento e le prospettive di recupero. Se il tumore della prostata si diffonde o metastatizza oltre la ghiandola prostatica, spesso questo avviene nei tessuti o nei linfonodi prossimali, prima di interessare le ossa. Circa nove pazienti su 10 con tumore avanzato della prostata (90%) sviluppano metastasi ossee, che incidono sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita. Quindi, per questi pazienti è importante la diagnosi e il trattamento dei sintomi ossei al loro primo esordio.

Per il carcinoma della prostata, così come per altri tumori, non esiste una cura universale. Non a caso esistono differenti strategie terapeutiche: ogni caso va analizzato nel dettaglio per individuare il trattamento
più adatto. Non è ancora quella che i medici chiamano medicina personalizzata,
ma poco ci manca. Quando si ha a che fare con un tumore della prostata, infatti, per individuare la terapia
migliore occorre prendere in considerazione diversi fattori, dalla velocità di crescita della massa tumorale
agli effetti collaterali della cura. E in alcuni casi i medici preferiscono la cosiddetta sorveglianza attiva,
una strategia che raccoglie sempre più consensi, ma che si può prendere in considerazione soltanto se
sussistono alcuni requisiti: il carcinoma deve essere di piccole dimensioni e deve essere poco aggressivo.
Non sono pochi, infatti, i tumori della prostata che appartengono a una categoria di rischio basso o addirittura molto basso e, quindi, avranno una “storia naturale” molto lunga. Spesso non hanno una rilevanza clinica per la vita del paziente, non incidono sul rischio di morte oppure sulla salute generale. Per definire la classe di rischio gli oncologi prendono in considerazione una serie di parametri come il livello di PSA, la sua evoluzione nel tempo, il punteggio di Gleason, il numero di biopsie positive rispetto al totale.

I TRATTAMENTI
La terapia ormonale è generalmente riconosciuta come la prima scelta nel trattamento di un carcinoma prostatico con metastasi. Per crescere, infatti, le cellule del tumore della prostata hanno bisogno di testosterone. Privare la massa tumorale di questo ormone può ridurne la velocità di crescita o addirittura portare alla morte delle cellule tumorali. Prevede la somministrazione di agonisti o antagonisti dell’ormone GnRH, molecole che bloccano la cascata ormonale che porta alla sintesi del testosterone, oppure antiandrogeni, che impediscono al testosterone di interagire con i recettori delle cellule tumorali. Tale approccio non è, però, privo di effetti collaterali: possono insorgere vampate e sudorazione eccessiva, gonfiore alle mammelle, problemi di erezione, calo del desiderio sessuale, stanchezza e aumento di peso. Inoltre il tumore può diventare resistente alla terapia ormonale. A volte, invece, è necessario fare affidamento anche su altri farmaci. La nuova frontiera del trattamento dei tumori della prostata resistenti alla terapia ormonale è rappresentato, infatti, dai farmaci antiangiogenici, ormai in fase avanzata di sperimentazione clinica. Sono anticorpi che agiscono sui meccanismi di attivazione del sistema immunitario.

RADIAZIONI EFFICACI NELLE METASTASI OSSEE
In genere il tumore della prostata resta localizzato all’interno della ghiandola. Ci sono, tuttavia, forme di carcinoma prostatico più aggressive, in cui sono colpiti i tessuti circostanti, come, per esempio, le ossa, con la comparsa di varie complicanze. Uno degli obiettivi fondamentali di qualunque terapia del carcinoma
prostatico deve essere la prevenzione o il rallentamento dello sviluppo di tali metastasi. Per ottenere un’azione più mirata alle ossa si ricorre sempre più spesso alla medicina nucleare, che sfrutta l’attività dei radiofarmaci, molecole contenenti elementi radioattivi. Una volta iniettati in vena, si localizzano nelle aree delle ossa in cui si è diffuso il tumore e uccidono le cellule tumorali grazie alla radioattività. Di recente è stato approvato anche in Italia il Radio-223, il primo radiofarmaco che emette radiazioni alfa. I suoi raggi penetrano per un breve raggio nei tessuti, senza danneggiare le cellule sane. Si accumula nelle aree in cui il tessuto osseo cresce in maniera incontrollata e, quindi, è mirato sulle cellule tumorali. Alla parola “radiofarmaci” molti si preoccupano, perché l’associano alle radiazioni. È bene tuttavia chiarire che le radiazioni alfa hanno un raggio d’azione ridotto. Vengono, peraltro, schermate da un foglio di carta o dalla cute e non espongono parenti e amici del paziente a rischi di irradiazioni.

Agrigento, Urbanistica in digitalizzazione

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Comune di Agrigento, digitalizzazione in corso, accesso e utilizzo più facile del settore licenze e concessioni edilizie. I dettagli nell’intervista alla vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Elisa Virone, in onda al Videogiornale di Teleacras:

“Villa Sodano”, l’intervento dell’ex Sindaco

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Calogero Sodano

Teleacras Agrigento – Telegiornale 16.03.2017
Dunque, la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa dello scorso 3 marzo ha sancito che la villa, in contrada Maddalusa, ritenuta abusiva, della famiglia dell’ex sindaco e senatore Calogero Sodano, non sarà demolita, e la Soprintendenza, il Comune di Agrigento e Legambiente pagheranno in solido le spese legali e di verificazione. Infatti, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia, sollecitato dai difensori della famiglia Sodano, gli avvocati Girolamo Rubino e Giulio Corso, ha disposto una verificazione al fine di accertare l’esatta consistenza dell’originario fabbricato oggetto delle opere asserite da parte della Soprintendenza di Agrigento. E dalla verificazione, affidata ad un esperto, il professor Paolo La Greca, dell’Università di Catania, è emerso che la consistenza del nuovo fabbricato ricalca pedissequamente quella del fabbricato preesistente. Calogero Sodano replica alle opposizioni alla sentenza del Cga: sull’ordine di demolizione contenuto o no nella sentenza della Cassazione del 2010, e sulla prevalenza o no della stessa sentenza della Cassazione rispetto alla sentenza del Cga.
L’intervista a Sodano in onda al Videogiornale di Teleacras.

Manutenzione viadotto “Morandi”, 6 mesi chiuso

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Ad Agrigento, in occasione dell’inizio dei lavori di manutenzione già programmati, l’Anas ha chiuso al transito il viadotto Morandi.
La stessa Anas spiega: “L’interdizione è finalizzata a consentire il più celere avvio dei lavori In vista dell’aggiudicazione, prevista per domani, dei lavori di consolidamento di alcune travi di bordo degli impalcati, saranno anticipate alcune attività propedeutiche alla cantierizzazione. Per garantire l’esecuzione in sicurezza di tali interventi, è stato quindi necessario procedere alla chiusura del tratto di strada.”
Dunque, di conseguenza, la viabilità è stata trasferita sui percorsi alternativi, tra la statale 640, 115, e il collegamento a ridosso di Villaseta.
Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’inchiesta conoscitiva sulle condizioni del viadotto che collega Agrigento a Porto Empedocle. Il procuratore Luigi Patronaggio ha impegnato un fascicolo modello 45, ossia un registro degli atti che non costituiscono notizia di reato, al fine di accertare se ricorrano rischi per l’incolumità pubblica.
Agli atti vi sono i video e le segnalazioni dell’associazione ambientalista MareAmico, coordinata da Claudio Lombardo, che ha più volte sollevato il caso della presunta precarietà del viadotto.
E l’Anas, che ha sempre ribadito che il viadotto è sicuro e che presto sarebbero i lavori di manutenzione, è stata invitata a relazionare.
Nel corso delle ultime ore è stato il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, a sollecitare la chiusura del viadotto, in ragione della preoccupazione crescente da parte della popolazione.
L’intervista al Sindaco Calogero Firetto è in onda oggi al Videorgiornale di Teleacras.

Girgenti Acque azzera bollette idriche per disagi in via dei Fiumi e dintorni

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Il Comune di Agrigento annuncia che Girgenti Acque, accogliendo la proposta dell’assessore comunale Franco Miccichè, a seguito dei disagi subiti dagli abitanti di via dei Fiumi e zone limitrofe al Villaggio Mosè, provocati da rotture della condotta che non hanno permesso la normale turnazione idrica, ha deciso di azzerare il pagamento delle bollette agli utenti in questione, per tutto il periodo relativo ai disagi subiti.

L’empedoclino Piero Licata vince il campionato mondiale di Pizza bianca

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Il pizzaiolo Piero Licata

Il pizzaiolo Piero Licata

Un pizzaiolo di Porto Empedocle, Piero Licata, è il campione mondiale di pizza bianca che si è svolto a Ispica. Il maestro pizzaiolo lavora a “Il Grecale”, a San Leone, ad Agrigento. Piero Licata, oltre a classificarsi primo assoluto nella categoria pizza classica, ha dominato anche nella categoria coreografica. Il rinomato pizzaiolo commenta: “Sono molto orgoglioso di questo risultato soprattutto perché è stata una competizione con professionisti di altissimo livello con i quali è stato un piacere potersi confrontare.”

Consorzio Valle dei Templi su Premio “Paesaggio Italiano” ad Agrigento

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Il Consorzio turistico Valle dei Templi di Agrigento, tramite il presidente, Fabrizio La Gaipa, interviene a seguito della vittoria del Premio “Paesaggio Italiano” 2017 del progetto “Agri Gentium” proposto dall’Ente Parco Valle dei Templi di Agrigento, e afferma: “Oltre a gratificare l’impegno di tutti coloro i quali da anni si spendono per la valorizzazione del territorio agrigentino, il prestigioso riconoscimento pone definitivamente fine alle odiose e dannosissime mistificazioni di cui la nostra terra è stata vittima e ristabilisce definitivamente la verità di una Valle dei Templi meravigliosa ed integra i cui inviolabili confini di salvaguardia hanno assicurato ed assicurano un paesaggio stupendo che è l’autentica miniera d’oro dalla quale, attraverso il Turismo, bisogna trarre prosperità. E’ tempo che Agrigento dia un colpo di reni e faccia quel balzo in avanti che da troppo tempo le è stato negato.

“Agende Rosse”, Salvatore Borsellino a Ribera

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A Ribera Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, al cine teatro Lupo, ha ricordato il fratello Paolo a conclusione della rappresentazione della commedia brillante rappresentata in scena dall’associazione di Antonio Grosso e intitolata “Minchia Signor Tenente”. E’ stata una rievocazione emozionante, a testimonianza del rapporto tra i due fratelli nel corso degli anni, il giudice Paolo impegnato a Palermo nella lotta alla mafia e l’ingegnere Salvatore a Milano con la sua attività professionale. Una standing ovation ha salutato gli attori della compagnia romana che hanno recitato con professionalità, raccontando la storia della vita di Borsellino in una caserma dei Carabinieri, e poi il drammatico epilogo. Toccanti sono state le immagini finali proiettate sul grande schermo di tutti gli uomini delle forze dell’ordine e della magistratura, trucidati dalla mafia siciliana.

Teleacras, “Free to fly” ospite di Punto Fermo

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"Free to fly" Favara

Questa sera, giovedì 16 marzo, su Teleacras, alle ore 21, sarà in onda una nuova puntata di Punto Fermo, di Mario Gaziano e Aurelio Patti. Ospite in studio di Mario Gaziano e Maria Grazia Castellana è l’associazione “Free to fly” di Favara, con Antonio Liotta, Marisa Chiapparo, Piera Cuschera e Antonio Quaranta. Intervento artistico di Caterina e Nicola Barberi, appena vincitori del campionato regionale di danza a Catania. Mario Gaziano cura la presentazione introduttiva.

Giavarini risponde all’appello di Alessi: “Ok a un contributo per l’Akragas”

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Il presidente onorario e maggiore azionista dell’Akragas, Marcello Giavarini, dopo aver ricevuto la richiesta, pubblicata ieri, da parte del presidente Silvio Alessi di un ulteriore sostegno economico al club, afferma: “Ammiro l’atto di generosità del presidente Silvio Alessi nell’avere portato a conoscenza la tifoseria Akragantina in merito alla situazione economica dell’Akragas. Se devo essere sincero, in cuor mio immaginavo, mio malgrado, che, dopo la mia uscita di novembre, nessuna di tutte le trattative portate avanti si sarebbe realizzata. Ma speravo che gli sforzi fatti da tutte le parti potessero avere un esito positivo volto a garantire all’Akragas un tranquillo percosso di campionato. Apprezzo anche l’appello del presidente Silvio Alessi, volto nei miei confronti, al fine di un mio ripensamento e di un rientro all’Akragas come socio sostenitore economico, ma purtroppo devo comunicare che da parte mia non ci sono più le condizioni ad Agrigento da potermi indurre in un ripensamento e rientrare nuovamente in Akragas. Non vi nascondo però che i colori biancazzurri, in questi due anni, hanno lasciato un segno profondo nel mio cuore. Tuttavia, restando fermo nell’ idea che rimango fuori dalla società Akragas, non posso restare insensibile al grido di aiuto che Alessi ha lanciato nei miei confronti, e data l’amicizia che ormai si è instaurata tra di noi, e capendo tutti gli sforzi che lui sta facendo da solo per salvare l’Akragas e finire il campionato, ho deciso di aiutarlo economicamente versando all’Akragas un contributo economico per pagare gli stipendi dei calciatori tesserati e finire il campionato in corso. Invito il presidente Silvio Alessi ad apportare tutti i tagli economici e del personale per ridurre le spese del budget che la precedente assemblea dei soci ha previsto e lo ha autorizzato a mettere in atto, al fine di arrivare economicamente a finire il campionato in corso. Colgo l’occasione per augurare un grosso in bocca al lupo alla squadra per il prosieguo del campionato.”