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Addio “Archi di Pasqua” a San Biagio Platani, l’intervento di Civiltà (FI)

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Nell’Agrigentino, in occasione delle festività pasquali, è a rischio lo svolgimento della storica e rinomata manifestazione degli “Archi di Pasqua” a San Biagio Platani. A causa della mancanza di fondi, il sindaco Santino Sabella ha già lanciato da tempo un accorato appello ai privati per sponsorizzare l’evento e raccogliere i circa 100mila euro necessari. In mancanza di risposte, e in ragione dei tempi ormai ristretti per organizzare, gli “Archi di Pasqua” 2017 a San Biagio Platani non saranno sollevati. L’anno scorso 2016 il Comune è riuscito a stanziare 50mila euro. E altri 50mila euro sono stati raccolti tra i privati. In proposito interviene il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà, che punta il dito contro la Regione, “colpevole – afferma Civiltà – di avere sentenziato la morte di un’altra eccellenza artistica e turistica del territorio siciliano e, in particolare, agrigentino. La Regione Sicilia – aggiunge Giovanni Civiltà – paga centinaia di migliaia di euro ad una infinita galassia di consulenti, con i risultati avvilenti che sono giorno dopo giorno evidenti ai siciliani. Anche la “Tabella H” è servita e serve tuttora per foraggiare clientelismi di varia natura assegnando prebende spesso in mancanza di alcun rilievo di interesse. E le manifestazioni radicate nel territorio, parte della storia della Sicilia, espressione religiosa e artistica del popolo, come gli ‘Archi di Pasqua’ a San Biagio Platani, sono ignorate e condannate a morte.”

Giovanni Civiltà

Ospedale Agrigento, l’associazione “Amico” dona un elettrocardiografo

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Butera, Ficarra e Barrano

L’associazione “Amico” Onlus di Agrigento, presieduta da Riccardo Barrano, ha donato un elettrocardiografo portatile al reparto di Oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio. Lo strumento consentirà ai pazienti in cura nell’Unità operativa diretta da Alfredo Butera di eseguire gli esami elettrocardiografici propedeutici ai trattamenti direttamente in Oncologia, evitando così di doversi recare in altri reparti ospedalieri. Il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, rivolge un vivo ringraziamento all’associazione “Amico” per la donazione, e afferma: “Gesti come questo evidenziano la validità della sinergia operativa con il variegato mondo dell’associazionismo nello sforzo comune di migliorare costantemente la qualità dell’assistenza sanitaria.”

Ecco come il Comune di Agrigento rimedia alle buche stradali

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Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, in via Rosario Di Salvo, già lo scorso 24 febbraio il consigliere comunale Gerlando Gibilaro ha denunciato la presenza in strada di tante buche, documentate in fotografia, a grave rischio dell’incolumità pubblica. Gibilaro affermò: “La strada è interamente in bilico, come se fosse sospesa. La via Rosario Di Salvo è un pericolo mortale per residenti e utenti. Se ad Agrigento esiste ancora un assessore ai Lavori pubblici, batta un colpo e intervenga. I cittadini sono avviliti e rassegnati. Attendiamo un sussulto dell’amministrazione Firetto.” Ebbene, il colpo auspicato dal consigliere Gibilaro lo si è atteso alcune settimane e adesso è giunto. Le buche in via Rosario Di Salvo sono state ricoperte, in parte, con delle tavolette di legno. Gibilaro rilancia: “Come non si prova vergogna a comportarsi in tal modo. Quando al Comune di Agrigento si agisce in tal modo, si schiaffeggiano i cittadini. Ecco perché incombe tanta disaffezione verso la politica. Ecco perché gli amministratori comunali di Agrigento hanno disperso in pochi mesi dal 2015 tutto il consenso della vittoria elettorale. Quanto accaduto in Via Di Salvo è vergognoso.”

Importante sentenza della Commissione Tributaria Agrigento su notifiche accertamenti

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Davide Lo Presti
L’avvocato Davide Lo Presti, argomentando in difesa di alcuni ricorrenti innanzi alla Commissione Tributaria di Agrigento, ha ottenuto una sentenza il cui contenuto assume un particolare quanto attuale rilievo di interesse. Infatti, in riferimento alle notifiche degli avvisi di accertamento della tassa sui rifiuti al Comune di Licata, la Commissione Tributaria agrigentina ha sentenziato che le notifiche degli avvisi di accertamento devono obbligatoriamente essere eseguite da un ufficiale giudiziario, un messo notificatore autorizzato o tramite Poste Italiane. Invece, il Comune di Licata ha affidato le notifiche degli avvisi di accertamento della tassa sui rifiuti ad una società di recupero crediti, la “Rti Engineering Tributi SpA”, che si è servita di una posta privata con la conseguenza che i Giudici hanno ritenuto inesistente la notifica. Dunque, tutti gli accertamenti emessi dal Comune di Licata e affidati alla “Rti Engineering” sono da ritenersi inesistenti, con la conseguenza che, instaurando i contenziosi, il Comune di Licata dovrà correggere i propri bilanci in ragione dei minori incassi della tassa sui rifiuti.

Droga tra Agrigento e Aragona, udienza innanzi al Gup

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, nell’ambito di un’inchiesta per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio tra Agrigento e Aragona, con ipotesi di reato risalenti al 2012, tre imputati hanno chiesto di patteggiare la condanna e altri due di essere giudicati in abbreviato. I tre che, tramite i propri difensori, intendono patteggiare la condanna sono Salvatore Capraro, 27 anni, di Villaseta Agrigento, Mario Attardo, 28 anni, di Aragona, e Salvatore Terrasi, 37 anni, anche lui di Aragona. Hanno scelto il rito abbreviato Alfonso Zammuto, 29 anni, nato in Belgio ma residente ad Aragona, e Massimo Trupia, 43 anni, di Agrigento. Gli altri imputati proseguono con il rito ordinario, e si tratta dei fratelli Gaetano e Umberto Faija, 25 e 23 anni, di Aragona, Alessandro Bosco, 36 anni, di Favara, Raimondo Sorce, 29 anni, di Favara.

Agrigento, “MandorlAra” e la dieta mediterranea

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Ad Agrigento, domani, sabato 18 marzo, a Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco Valle dei Templi, alle ore 11, si svolgerà, su iniziativa del Consorzio turistico Valle dei Templi, un convegno sulla dieta mediterranea, lo show – cooking, e la degustazione finale nell’ambito dell’edizione 2017 di “MandorlAra”, la sagra del mandorlo a tavola, già protagonista durante la settimana del “Mandorlo in fiore” ad Agrigento. Tanti ristoratori, non solo agrigentini, hanno aderito all’edizione 2017 di MandorlAra, e la collaborazione tra di loro, che operano sul territorio, è la prima pietra di un ambizioso progetto per la valorizzazione e la promozione della cucina di qualità della provincia di Agrigento. Tra i relatori vi saranno il nutrizionista Pietro Fanara, poi Maurizio Artusi, critico enogastronomo, Francesco Baldacchino, delegato Ais ad Agrigento, lo chef Salvatore Gambuzza, e Totò Collura, moderatore della manifestazione.

“Il convegno è un ulteriore passo avanti del percorso intrapreso dalla ristorazione agrigentina che oggi più che mai ha il desiderio di crescere e diventare protagonista della meta turistica “Agrigento”. La dieta mediterranea è solo lo spunto per raggiungere tali obiettivi e proprio sabato verrà ufficializzato il nuovo progetto del team dei ristoratori del consorzio, ha affermato Totò Collura”.

Il team di cuochi durante lo showcooking e i relatori del convegno saranno coordinati dai ragazzi e insegnanti dell’istituto alberghiero Ambrosini di Favara, con il quale il Consorzio turistico Valle dei Templi ha attivato una convenzione per tutte le collaborazioni della filiera turistica.

“Libera Agrigento” per le vittime innocenti

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Ad Agrigento, domani, sabato 18 marzo, in occasione della 22esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, si svolgerà un corteo su iniziativa di “Libera – Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie” presieduta da Don Luigi Ciotti. In tutta Italia le manifestazioni legate alla Giornata si svolgeranno il prossimo 21 marzo, primo giorno di primavera, con manifestazione nazionale a Locri. Infatti, il Parlamento ha appena approvato, all’unanimità, l’istituzione del 21 marzo quale “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Ad Agrigento domani mattina sabato il raduno è in programma alle ore 9 al Viale della Vittoria, al Liceo scientifico Leonardo, e poi si procederà fino a piazza Stazione. “Libera Agrigento”, presieduta da Carmela Pistone, afferma: “Invitiamo a partecipare gli studenti, le istituzioni, le associazioni, alle forze sociali e sindacali e tutti i cittadini. Durante la manifestazione, che non vuole essere sterile commemorazione, ma occasione di stimolo all’impegno consapevole contro le mafie, sono previsti momenti di riflessione e condivisione e, a conclusione, la lettura degli oltre mille nomi delle vittime innocenti delle mafie.”

Agrigento, aspiranti attori a lezione

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Ad Agrigento, da oggi venerdì 17 a domenica 19 marzo, nella Casa del Musical del maestro Marco Savatteri, in via Santa Rita da Cascia 20, al Villaggio Mosè, si svolge un workshop intensivo per aspiranti attori ed attrici di ogni età, condotto dal celebre Franco Alberto Cucchini. L’iniziativa intende fornire agli aspiranti attori le tecniche e le conoscenze necessarie a sviluppare un personaggio e renderlo credibile. Gli organizzatori del corso sono il maestro Marco Savatteri, titolare della “Casa del Musical” di Agrigento, e la professoressa Vida Tarallo, coadiuvati da Antonella Speziale. Franco Alberto Cucchini conduce personalmente lo stage seguendo gli allievi negli esercizi d’interpretazione. Le interviste in onda oggi al Videogiornale di Teleacras:

“Icaro”, le 22 richieste di condanna

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La requisitoria dei pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Bruno Brucoli e Claudio Camilleri, è iniziata il 20 gennaio scorso. I magistrati hanno argomentato su 22 imputati giudicati in abbreviato nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Icaro”, dal nome del blitz della Squadra mobile di Agrigento del 2 dicembre 2015, quando 16 persone, su complessivi 34 indagati, sono state arrestate tra Santa Margherita Belice, Montevago, Ribera, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Sambuca di Sicilia, Porto Empedocle, Agrigento e Favara. I pubblici ministeri annunciarono che avrebbero diviso la requisitoria nel corso di 4 udienze, e, dopo il 20 gennaio, anche il 16 febbraio, il 2 marzo e adesso la conclusione. E i dottori Brucoli e Camilleri hanno invocato 20 anni di reclusione ciascuno, e non 28 come per errore nell’udienza del 2 marzo scorso, a carico di Francesco Messina, 58 anni, presunto capomafia della famiglia di Porto Empedocle, e di Antonino Iacono, inteso “Ninu u Giardinisi”, 61 anni, di Giardina Gallotti, presunto capo della famiglia di Agrigento, entrambi difesi dall’avvocato Nino Gaziano. E poi 12 anni per Rocco D’Aloisio, 47 anni, di Sambuca di Sicilia, e 9 anni ciascuno per Tommaso Baroncelli, 40 anni, di Sambuca, e Domenico Bavetta, 35 anni, di Montevago. E poi, in precedenza, 20 anni di carcere per Pietro Campo, 65 anni, presunto capomafia di Santa Margherita Belice, poi 12 anni per Giuseppe Picillo, 54 anni, di Favara, presunto uomo di fiducia di Antonino Iacono, poi 9 anni ciascuno per Gioacchino Iacono, 37 anni, che è figlio di Antonino Iacono, e per Giuseppe Lo Pilato, 45 anni, che è genero di Antonino Iacono. E 9 anni anche per Mauro Capizzi, 48 anni, di Ribera. E poi 12 anni per Francesco Tarantino, inteso “Paolo”, 30 anni, di Montallegro, poi 8 anni per Giovanni Campo, 26 anni, di Santa Margherita Belice, poi 14 anni per Giacomo La Sala, 48 anni, di Santa Margherita Belice, poi 12 anni per Francesco Capizzi, inteso “Il milanese”, 51 anni, di Porto Empedocle, e poi 6 anni per Pietro Guzzardo, 38 anni, di Santa Margherita. E poi 12 anni ciascuno per Gioacchino Cimino, 61 anni, di Agrigento residente a Porto Empedocle, e per Santo Interrante, 34 anni, di Santa Margherita Belice. E poi 8 anni per Francesco Pavia, 35 anni, di Porto Empedocle, 6 anni per Emanuele Riggio, 45 anni, di Monreale, e 3 anni e 4 mesi per Domenico Cucina, 48 anni, di Lampedusa. Infine, 15 anni per Diego Grassadonia, 55 anni, di Cianciana, e 8 anni per Leonardo Marrella, 39 anni, di Montallegro.

Il 24 marzo in uscita “Pericoli e ballate” del cantautore Salamone

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Pericoli e ballate” è il secondo disco del cantautore Salamone, in uscita il prossimo 24 marzo, e segue il fortunato esordio col disco “Il Palliativo”, del 2015, grazie a cui l’artista siciliano si è aggiudicato il Premio “Bruno Lauzi” ed è stato candidato al Premio “Tenco” per la migliore opera prima, segnalandosi come uno dei cantautori più interessanti della sua generazione. “Pericoli e ballate” sono 10 brani dal sapore romanzesco, che raccontano con lucida ironia la nostra epoca e rivelano una scrittura d’autore fuori dagli schemi. Sono stati composti in parte prima dell’uscita del disco d’esordio, e in parte durante il lungo tour de “Il Palliativo”: riprendono le suggestioni del disco precedente, ma vi aggiungono momenti più caldi e intimisti. Lo stesso Salamone commenta: “In ‘Pericoli e ballate’ si racchiude il mio mondo di uomo e di abitante del mondo, ma soprattutto si respirano le strade battute, la gente incontrata e l’eco della città che ti avvolge e che spesso ti astrae da tutto e ti fa riflettere. E’ un disco partorito interamente nel cuore di Palermo, e che credo si possa accostare metaforicamente a questo grande porto di mare, che racconta molto ma allo stesso tempo rivolge alcuni aspetti di sé solo a chi è capace di analizzare la realtà con una coscienza poco incline al perbenismo e alle convenzioni.”