“Un consigliere comunale di Agrigento, della maggioranza, ieri ha puntato il dito del rimprovero contro i Comuni di Ribera e Sciacca, rei di essere fuoriusciti dalla compagine societaria del Consorzio universitario di Agrigento. E il consigliere ha vantato l’amministrazione Firetto, che, invece – parole testuali del consigliere – ‘sul Consorzio universitario, e sulla cultura, non cede di un millimetro’. Non è vero: come risulta dal bilancio di previsione 2017-2019 proposto dalla Giunta e adesso sotto esame del Consiglio, l’amministrazione Firetto mantiene lo stesso contributo al Consorzio universitario per il 2017, ma lo riduce del 70% nel 2018 e nel 2019”.
Così replicano i consiglieri comunali di Agrigento, Giovanni Civiltà, Pasquale Spataro, William Giacalone e Calogero Alonge, di Forza Italia, a fronte di quanto dichiarato ieri da un consigliere della maggioranza. Gli stessi consiglieri aggiungono: “Evidentemente il Consigliere, che si permette di assurgere a cattedra contro i Comuni di Ribera e Sciacca, parla a vanvera perchè non ha letto il bilancio di previsione 2017/2019 del suo Comune, in cui se è vero che per il 2017 è confermato il contributo di 150.000 euro, per il 2018 e il 2019 il contributo è ridotto del 70%, prevedendo un contributo di 50.000 euro annuale. E quindi così la giunta comunale di Agrigento non cede di un solo millimetro? Cosi la giunta comunale darà sostegno al Consorzio universitario? Così la giunta Firetto non toglie fondi alla cultura e alla formazione dei propri giovani e, anzi, investe su di loro? La città sappia che sono loro, il sindaco, i suoi assessori ed i suoi collaboratori, che non hanno ceduto un solo millimetro, un solo euro, delle proprie ricche indennità. E loro hanno tagliato i fondi a favore della nostra università. Questi sono i dati di fatto. E non si risponda che sarà messo a disposizione il palazzo Tomasi, anche perché non bisogna dimenticare quanto successe solo due anni fa, quando l’ex Provincia propose di dare in comodato d’uso l’immobile in contrada Calcarelle e il Sindaco pretese un netta presa di posizione dell’allora Commissario, pretendendo il contributo economico o la fuoriuscita, cosa che poi accadde. Per cui ora noi chiediamo una netta presa di posizione affinchè si riporti il contributo al suo normale stanziamento perché tale atto di riduzione è grave ed è un ulteriore passo verso la chiusura della nostra università” – concludono Civiltà, Spataro, Giacalone a Alonge.
Cua, Comune non cede di un millimetro? Falso, riduce del 70%
La Resistenza nelle scuole
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Rifiuti”, alternative e soluzioni
Le opzioni in Sicilia sono gli impianti a biogas, i termovalorizzatori, la differenziata, i cementifici e le spedizioni all’estero dei rifiuti: ecco la o le soluzioni a cui si lavora nel tentativo di, quantomeno, decidere quale tracciato intraprendere. Ed è difficile, tanto che il capo dell’Ufficio speciale per la raccolta differenziata alla Regione, Salvo Cocina, ammonisce: “Leviamoci dalla testa che a questo problema ci possa essere soltanto una soluzione”. Ad esempio, per i biogas, che trasformano i rifiuti in concime o gas metano, servirebbero 12 impianti da 50mila tonnellate ciascuno. Un impianto biogas è in costruzione nei pressi della discarica della Sicula Trasporti, in territorio di Lentini. Dovrebbe entrare in funzione a gennaio, e avrà una capacità da 70mila tonnellate all’anno. Più biogas, dunque, benedetti dalle associazioni ambientaliste. Però bisogna ricercare alternative anche alla differenziata, che a pieno regime non può funzionare perché mancano gli impianti che trattano l’organico: in Sicilia ne sono attivi soltanto sette. Nel frattempo? “E nel frattempo – risponde Salvo Cocina – la Regione pubblicherà dei bandi per portare fuori dall’isola i rifiuti, ma i costi saranno molto alti. E’ una strada già testata dal governo Crocetta e scartata proprio per questo motivo. Il rischio è solo allungare i tempi”. Altra alternativa sono i cementifici da convertire in termovalorizzatori, e quindi bruciare rifiuti secchi anziché combustibili. E Cocina frena: “Sì, può essere una strada percorribile, ma non risolve il problema perché parliamo di frazioni residuali di rifiuti e perché in Sicilia c’è solo un cementificio, e anche in questo caso serve un avviso pubblico”. Infine i termovalorizzatori: a prescindere da quanto deciderà la Regione, un impianto nel Messinese, a San Filippo del Mela, forse sarà attivato perché è stato autorizzato dal ministero dell’Ambiente, e brucerà 500mila tonnellate di rifiuti all’anno. E Cocina sui termovalorizzatori risponde così: “Noi non siamo per un no pregiudiziale ai termovalorizzatori. Vogliamo impostare un ciclo virtuoso completo, che è fatto di diversi elementi. Se alla fine, per chiudere questo ciclo ed eliminare la parte di rifiuti residuale, quindi non riciclabile, servirà un termovalorizzatore, si farà. Ma non esiste un’unica ricetta”.
Ars, fumata nera per il Presidente
Fumata nera all’Assemblea regionale, riunita in seduta inaugurale, in occasione dell’elezione, all’ordine del giorno, dell’ufficio di presidenza. Nonostante i due deputati di Sicilia Futura, Edy Tamajo e Nicola D’Agostino, abbiano votato per Gianfranco Miccichè, lo stesso Miccichè non è stato eletto alla seconda votazione, dopo la prima con quorum dei due terzi a vuoto, a causa di due franchi tiratori presenti nella maggioranza. Sono necessari 36 voti ma Gianfranco Miccichè ha ottenuto 35 voti, anche perché in aula è stato assente il deputato Pippo Gennuso colpito da un grave lutto. Sala d’Ercole sarà nuovamente in Aula domani mattina sabato 16 dicembre alle ore 11, quando si procederà alla terza votazione e, come in occasione della seconda votazione, sarà necessaria la maggioranza assoluta dei voti, quindi 36. Se anche la terza votazione si dovesse concludere a vuoto, allora si voterà una quarta volta, e sarà presidente colui che riceverà più voti.
Ad Agrigento il primo corso di “Meccatronica”
La Confartigianato Imprese di Agrigento, presieduta da Alfonso Russo, annuncia che il prossimo 23 dicembre inizierà il primo corso di Meccatronica in provincia di Agrigento per Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”. Meccanici ed elettrauti potranno frequentare le lezioni nella sede di Confartigianato Imprese Agrigento, in via 25 aprile 173, ottenendo le attestazioni al fine di depositarle entro il prossimo 5 gennaio alla Camera di Commercio, e quindi potere continuare a svolgere la propria attività iscrivendosi nella nuova sezione denominata “Meccatronica”. La Confartigianato è il primo ente ad avere completato l’iter di accreditamento e ad avviare il corso in provincia di Agrigento. Altre informazioni al telefono 0922 59 44 01 o sul sito www.confartigianatoag.it.
Adas, donazione sangue nell’Agrigentino
La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà domani mattina sabato 16 dicembre ad Agrigento in piazza Cavour e a Sant’Angelo Muxaro davanti la chiesa Madre. E poi domenica mattina ad Aragona al santuario di Pompei e a Grotte in via Ingrao. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Il Consorzio universitario di Agrigento attiva nuova iniziativa formativa
Il Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento annuncia la prossima attivazione del “Modulo Integrativo e di aggiornamento della Formazione per Dirigenti Medici e Sanitari in possesso del ‘Certificato di formazione manageriale’. Il presidente del Cua, Giovanni Di Maida, spiega: “Si tratta di continuare un’ attività di alta formazione la cui prima edizione si è svolta nel 2006 ed è stata replicata negli anni 2007 e 2009. Il corso di aggiornamento si propone di sviluppare un programma formativo orientato all’approfondimento delle tematiche circa le urgenti criticità dei Servizi sanitari Nazionale e Regionale, i nuovi bisogni di salute, l’adeguamento alle più recenti normative e le logiche dei piani di rientro, al fine di garantire efficacia di scopo e sostenibilità”.
“Agrigento rinasce e cambia” su ok a Piano opere pubbliche
I Consiglieri comunali delle liste Agrigento Rinasce ed Agrigento Cambia esprimono soddisfazione a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale del Programma triennale delle opere pubbliche, e affermano: “Si tratta di argomenti e tematiche oggetto di dibattiti degli ultimi decenni che finalmente potranno vedere una loro concretizzazione ed attuazione. Apprezziamo l’operato dei Consiglieri comunali che hanno reso possibile l’approvazione del Piano e manifestiamo disappunto per il voto contrario in aula delle opposizioni, i cui “no” ci appaiono dettati da logiche e dinamiche politiche preconcette piuttosto che da una analisi nel merito degli interventi elencati nel piano triennale, e dall’individuazione e condivisione del fine ultimo che l’Amministrazione intende raggiungere ovvero la rinascita della città attraverso il recupero della sua storia ed attraverso una sua rigenerazione urbana”.
La Cassazione annulla la condanna a carico di Don Librizzi
La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna a 9 anni di reclusione dell’ex direttore della Caritas di Trapani, don Sergio Librizzi, imputato di concussione e violenza sessuale. Il sacerdote, arrestato il 23 giugno 2014, è accusato di aver chiesto e ottenuto prestazioni sessuali da immigrati che richiedevano il permesso di soggiorno. Don Librizzi, infatti, è stato componente della commissione territoriale per i richiedenti asilo. A seguito del rinvio, sarà ripetuto, innanzi ad altra Corte d’Appello, il processo di secondo grado.
Agrigento, non più ressa per i cestelli della differenziata
Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, al PalaCongressi adesso procedono più speditamente, e senza più resse, disordine e confusione, le operazioni di distribuzione dei cestelli per la raccolta differenziata. Tanti utenti se ne sono già approvvigionati, con non poche difficoltà, e quindi non incombe l’enorme afflusso di persone che ha caratterizzato le settimane scorse. In ragione di ciò l’impresa Iseda, che gestisce il servizio di nettezza urbana in città, ha deciso di consentire il ritiro dei cestelli anche ai residenti del centro urbano di Agrigento, dove la raccolta differenziata inizierà il prossimo 28 gennaio, al contrario di San Leone e Villaggio Mosè dove è già in corso dallo scorso 4 dicembre.