I poliziotti del commissariato di Porto Empedocle, coordinati dal vice questore, Cesare Castelli, hanno eseguito un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza a carico di Giuseppe Butera, 39 anni, di Porto Empedocle. L’uomo, come misura preventiva, è stato assegnato alla “casa lavoro” di Vasto, in provincia di Chieti, in Abruzzo, per la durata di due anni.
“Socialità a colpi di sgabello”, quattro condanne
Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha inflitto la condanna a 400 euro di multa ciascuno a carico di quattro detenuti nel carcere Petrusa di Agrigento. Gli imputati sono ritenuti responsabili di una rissa a colpi di sgabelli durante una partita a carte nell’ora di socialità risalente al 21 ottobre del 2011. Si tratta di Luciano Scerra, 30 anni, di Palma di Montechiaro, Raimondo Bonfanti, 31 anni, anche lui di Palma, Davide Cipolla, 29 anni, di Agrigento, e Pierangelo Giuseppe La Cognata, 37 anni, di Licata.
Ars, composte le prime commissioni speciali
Proseguono le procedure di definizione degli assetti interni all’Assemblea Regionale Siciliana. Dopo l’elezione dell’Ufficio di Presidenza, sono stati indicati, dai gruppi parlamentari, i nomi dei componenti delle commissioni speciali di Sala d’Ercole. Dunque, nella Commissione per la verifica dei poteri vi sono: Alessandro Aricò, Rossana Cannata, Carmelo Pullara, Eleonora Lo Curto, Antonio Catalfamo, Giampiero Trizzino, Baldassare Gucciardi e Matteo Mangiacavallo. Poi, nella Commissione per il regolamento vi sono: Elena Pagana, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Mancuso, Giuseppe Lupo, Giusi Savarino, Roberto Di Mauro, Nicola D’Agostino, ed Elvira Amata. E poi, nella Commissione per la vigilanza sulla biblioteca: Stefano Pellegrino, Gianina Ciancio e Francesco De Domenico.
Cateno De Luca si dimette dall’Udc e aderisce al gruppo misto
Il neo deputato regionale dell’Udc, Cateno De Luca, eletto nell’Udc, si è dimesso dall’Udc e ha aderito al gruppo misto. Lo stesso De Luca spiega: “Si tratta di una scelta non collegata alle suddivisioni di ruoli all’Assemblea regionale, anche perché il mio obiettivo è candidarmi a sindaco di Messina. La scelta nasce da un problema di metodo: il nostro movimento, Sicilia Vera, ha contribuito in modo determinante al raggiungimento del risultato elettorale dell’Udc, ma all’interno del gruppo è mancata una preventiva chiarificazione su quelle che dovevano essere le posizioni interne e i criteri di scelta. Quindi, dopo aver aspettato in più occasioni che si discutesse sul metodo e sulle conseguenti indicazioni, ho scelto di dimettermi. Non condivido la logica dei pupi e dei pupari. Senza legami con i partiti sarà più semplice fare la campagna elettorale per sindaco di Messina. In aula ho votato comunque il collega del gruppo Udc Bulla per il ruolo di questore e ora comincio a preparare la mia bozza di finanziaria”.
“Rifiuti”, la Corte dei Conti boccia la Regione Sicilia
La Corte dei Conti ha bocciato la Regione Sicilia. I giudici contabili hanno relazionato in modo alquanto severo, e, tra l’altro, nel documento di analisi, di 28 pagine, si legge: “Le verifiche effettuate hanno evidenziato l’esistenza di una situazione difficilmente superabile e alquanto preoccupante, posto che il sistema di gestione dei rifiuti delineato dalla normativa regionale vigente si è rivelato inattuabile, oltre che per inadeguatezza dell’azione di impulso e di coordinamento svolta dall’amministrazione regionale, anche per ragioni connesse alla sua incoerenza e contraddittorietà”. La Corte dei Conti ha trasmesso la relazione al ministero dell’Ambiente, e ha assegnato sei mesi di tempo al nuovo governo Musumeci per porre rimedio alle principali criticità.
“Rifiuti”, Agrigento e l’Amministrazione
Le questioni più incombenti legate alla raccolta differenziata dei rifiuti ad Agrigento: le interviste al sindaco, Calogero Firetto, all’assessore Mimmo Fontana, e al consigliere comunale, Gioacchino Alfano, sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Gli Architetti al Comune di Canicattì
L ’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento prosegue il suo percorso di incontri con le amministrazioni comunali. Adesso è stata la volta del Comune di Canicattì, dove Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli Architetti, Giuseppe Lalicata e Francesco Romano, rispettivamente segretario dell’Ordine e responsabile del dipartimento dei Lavori pubblici dell’Ordine degli Architetti, il sindaco Ettore Di Ventura e i dirigenti comunali Meli e Adamo, hanno discusso di diversi argomenti: protocollo di qualità, Onsai, censimento degli edifici del centro storico, istituzione dell’Osservatorio urbanistico per il Prg e la rigenerazione urbana, e, ancora, attivazione sportelli Sue e Suap e vademecum sulla Legge 16.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Minorenne costretta a prostituirsi, arrestato un uomo
I Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno sorpreso nottetempo un allevatore di 61 anni, originario di Gibellina, alla guida di un suo mezzo con a bordo una ragazzina di 13 anni. L’uomo, P C sono le iniziali del nome, ha millantato un rapporto di parentela tra lui e la minorenne. In verità, come accertato dai Carabinieri, l’allevatore, con precedenti penali, aveva poco prima accompagnato la ragazzina nel suo ovile affinchè si prostituisse con soggetti di nazionalità romena. La Procura della Repubblica di Sciacca è impegnata in indagini più approfondite al fine di scoprire altre eventuali responsabilità nell’ambito della scabrosa vicenda. Il 61enne è stato ristretto nel carcere di Sciacca. La ragazzina è stata affidata ad una struttura di accoglienza, dove sarà seguita da un team di specialisti.
“Politiche”, il sondaggio Demopolis
Probabilmente, e con molte probabilità, domenica 4 marzo 2018 si vota per rinnovare il Parlamento Italiano. Secondo un sondaggio dell’Istituto Demopolis, tra i più accreditati, che nel dicembre in corso si è affidato a un campione di 1500 intervistati, il Movimento 5 Stelle è oggi con il 29% il primo partito in Italia, con un vantaggio di 4 punti sul Partito Democratico che è al 25%. Se si votasse oggi per la Camera, Forza Italia avrebbe il 15%, un punto in più della Lega, che è stabile al 14%. E poi, “Liberi e Uguali”, la nuova lista unitaria di Sinistra capeggiata da Pietro Grasso, è al 7%. Poi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 5%. E poi sotto il 2%, e quindi sotto la soglia di sbarramento che è al 3%, sono le altre liste minori.
E poi, altro grafico, il trend, l’evoluzione del consenso, in meglio o in peggio, nel corso dell’ultimo anno 2017: e il Partito Democratico ha smarrito per strada 7 punti percentuali, dal 32% del novembre 2016 al 25% di oggi. Nello stesso periodo, il Movimento 5 Stelle, alle redini di Luigi Di Maio, ha guadagnato circa 2 punti in un anno, dal 27,2% al 29%.
E poi, altro grafico, il presunto peso elettorale delle coalizioni che altrettanto presumibilmente saranno formate: il centrodestra, galvanizzato dal risultato elettorale in Sicilia alle Regionali lo scorso 5 novembre, è in costante progressione positiva. Poco prima del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, il centrodestra è stato al 27%. E adesso invece, tra Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e altri, è al 36%, dunque 9 punti percentuali in più in 12 mesi. E il centrosinistra, tra Pd, Centristi, Radicali e altri, è al 28%. In competizione da soli sono i 5 Stelle al 29%. E poi i “Liberi e Uguali” di Grasso, tra Mdp e Sinistra Italiana, al 7%.
E il direttore di Demopolis, Pietro Vento, commenta: “Con la nuova legge elettorale, torna rilevante nei collegi, per l’assegnazione dei seggi nella quota uninominale, anche il peso delle coalizioni. I partiti di Centrodestra otterrebbero nel complesso il 36%, superando il Movimento 5 Stelle che, come sempre, corre da solo. In difficoltà appare oggi, al 28%, la coalizione di Centrosinistra, costituita dal Pd e dagli alleati minori. Poi la Sinistra è al 7%. Tutti gli schieramenti politici sarebbero oggi lontani, con il “Rosatellum”, dai numeri necessari per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne. Ed è uno scenario del quale l’opinione pubblica appare consapevole: appena il 33% dei cittadini immagina che le prossime elezioni di marzo avranno un vincitore. Secondo i due terzi degli italiani intervistati da Demopolis nessuna delle tre aree politiche avrà una maggioranza in Parlamento”.