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La Valle dei Templi in prima serata su Rai 1 con Alberto Angela

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Questa sera su Rai 1, alle ore 21:25, la Valle dei Templi di Agrigento sarà la prima tappa di un viaggio alla scoperta delle “Meraviglie” d’Italia, con Alberto Angela, tra arte e bellezze naturali nei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. E la prima puntata de “La Penisola delle Meraviglie” mostrerà la Valle dei Templi di Agrigento nel ventesimo anniversario della proclamazione a Patrimonio Unesco. Si tratta di un “viaggio” fra i tesori monumentali più belli al mondo: 17 regioni, 80 giorni di riprese e ospiti eccezionali come Andrea Camilleri, Monica Bellucci e Paolo Conte.

L’ex Tabella H della discordia

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Alla Regione Sicilia, un tempo, non tanto remoto, la tabella cosiddetta H è stata uno degli strumenti privilegiati per praticare il clientelismo, foraggiando di denaro pubblico orti e orticelli privati coltivati dai deputati regionali, che spesso hanno confuso il mandato elettorale in mandato clientelare. Poi si è tentato di invertire radicalmente la rotta che, in ragione del deficit stratosferico, sarebbe stata, prima o poi, di devastante collisione. Adesso la coperta è troppo corta, e l’unica soluzione praticabile sono i tagli ai contributi. E dunque enti e associazioni della ormai ex Tabella H hanno subito una severa riduzione dei contributi regionali. E il taglio sarebbe stato orizzontale, indiscriminato, anche a carico delle associazioni culturali e antimafia siciliane, che di conseguenza protestano. Ad esempio, il Centro “Pio La Torre” e la Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”. Il “La Torre” ha presentato una richiesta documentata di 279.900 euro. E gli è stato assegnato un contributo di 16.800 euro. E i responsabili del Centro replicano: “Vorremmo conoscere le motivazioni di tale misura penalizzante e sapere, dall’attuale governo e da quello precedente che l’ha predisposta, cosa pensano che il Centro Pio La Torre, dopo 32 anni di attività, abbia sbagliato”. E il deputato regionale candidato presidente de “I cento passi”, Claudio Fava, rilancia: “Se occorre tagliare i costi, nessuna obiezione. A patto che i criteri per questi tagli siano legittimi, trasparenti e non punitivi. La decisione del governo Musumeci di ridurre i finanziamenti al Centro “Pio La Torre” ad un ventesimo di quelli richiesti, non è una scelta, sia pur opinabile ma legittima, di riduzione dei costi: è un atto di manifesta, umiliante e incomprensibile ostilità”. E la presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, Maria Falcone, sorella di Giovanni, si rammarica così: “Abbiamo appreso del taglio dei fondi che la Regione avrebbe destinato alla nostra fondazione, una fondazione che da 25 anni si dedica all’educazione alla legalità e alla diffusione della conoscenza della criminalità organizzata per creare nelle nuove generazioni una consapevolezza e una coscienza antimafiosa. Troviamo francamente grave che l’attività che da un quarto di secolo portiamo avanti sia stata sottovalutata proprio da chi, come la Regione che della fondazione è socio fondatore, ne conosce l’importanza. Le parole del presidente Musumeci, che ha esplicitamente fatto riferimento a una iniquità nelle ripartizioni delle risorse stabilite dal Governo precedente, ci rendono tuttavia fiduciosi che si possa trovare una soluzione per il presente e che si torni comunque nel futuro a criteri di valutazione giusti”. E l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, conferma: “Le proteste degli enti sono comprensibili, ma noi purtroppo non avevamo scelta. Quei contributi sono il frutto dell’iter compiuto dalle commissioni interne degli assessorati che si sono a loro volta basate sulla normativa voluta dal governo Crocetta. Ci siamo quindi trovati di fronte a un bivio: potevamo decidere di annullare tutto, bloccando ognuna delle erogazioni, o limitarci a questa distribuzione, di fatto resa obbligatoria dalla legge voluta dal vecchio governo. Di sicuro c’è che vogliamo cambiare questo stato di cose: non è possibile che tanti enti prestigiosi debbano subire penalizzazioni di questo tipo”.

Lupo: “Musumeci fotografa l’emergenza rifiuti ma non propone soluzioni”

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Giuseppe Lupo

Il capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale, Giuseppe Lupo, interviene nel merito dei contenuti della conferenza di oggi del presidente della Regione, Musumeci, sull’emergenza rifiuti. Lupo afferma: “Musumeci fotografa l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, ma non fa proposte convincenti e credibili: critica la gestione emergenziale del settore dei rifiuti in Sicilia e la richiesta di poteri speciali dei presidenti della Regione degli ultimi 20 anni ma, contraddicendosi, come soluzione indica proprio lo stato di emergenza. E oltretutto non avanza una soluzione programmatica in grado di dare stabilità e certezze al sistema. Trovo oltretutto ingiusto che in questa fase si addossino responsabilità ai comuni, invece di sostenerli. Chiediamo al presidente della Regione di riferire in Aula sul programma che intende attuare per la gestione dell’assessorato all’Energia”.

Agrigento, le associazioni dei consumatori sul caso Tua

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I responsabili provinciali di Agrigento di Codacons, Pierluigi Cappello, di Unione nazionale Consumatori, Daniele Cardella, e del Movimento difesa del Cittadino, Giuseppe Spataro, invocano la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Agrigento nel merito della vertenza Tua, trasporti pubblici urbani, in atto. Cappello, Cardella e Spataro affermano: “Riteniamo urgente discutere del problema licenziamenti alla Tua Trasporti, e sulle iniziative assunte dal concessionario Comune di Agrigento in materia di controllo del servizio. E poi sul rapporto tra parco macchine e linee di servizio, la qualità del servizio, la verifica sicurezza dei mezzi di trasporto e i costi del servizio. Chiediamo inoltre l’istituzione di una Consulta Comunale Servizi di Pubblica Utilità”.

Enzo Bianco si ricandida a sindaco di Catania

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Enzo Bianco

Nella prossima primavera si vota per le elezioni amministrative in alcuni Comuni italiani compresa la città di Catania. E il sindaco uscente, Enzo Bianco, ha appena annunciato che si ricandiderà a sindaco. Lo stesso Bianco afferma: “Mi sono imposto una pausa di riflessione in questi giorni di feste, ma l’orientamento naturale è quello che mi ero dato cinque anni fa: e cioè completare questo progetto. Negli ultimi 5 anni, da primo cittadino del capoluogo etneo, ho praticato la scelta del risanamento, duro, doloroso, difficile, ma oggi la città ha “un parco progetti interamente finanziato che si chiama ‘Cantiere Catania’, che dà conto dei futuri investimenti per la città, per un ammontare, tra pubblici e privati, di quasi 2 miliardi e mezzo di euro. Voglio passeggiare nella promenade di corso Martiri e voglio passeggiarci da sindaco. Così come da sindaco voglio prendere la metro e andare sino in aeroporto”.

Emergenza rifiuti in Sicilia, Musumeci si rivolge a Gentiloni

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Musumeci e Cocina

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, insieme al responsabile del Dipartimento Raccolta differenziata, Cocina, sono stati impegnati in conferenza stampa al mattino di oggi nel merito dell’emergenza rifiuti in Sicilia. Nello Musumeci, tra l’altro, ha affermato: “Dopo 30 giorni di attività del governo credo di poter dire che la situazione della gestione dei rifiuti in Sicilia è assai grave. Parlare di emergenza di fronte ad un problema che si trascina da 20 anni è fare un torto alla lingua italiana. Preferisco usare un ossimoro: un’emergenza strutturata. La discarica di Bellolampo è l’emergenza più grave: tra un mese, se nulla cambia, la Sicilia occidentale non avrà più dove scaricare i rifiuti. La sesta vasca è colma. Bisogna intervenire per trovare spazio o attivare la settima vasca ma per farlo, secondo i tecnici, servono sette mesi. Questa situazione non può essere risolta con strumenti ordinari. Domani chiederò a Gentiloni la dichiarazione di emergenza ambientale limitatamente alla discarica palermitana di Bellolampo e ai comuni che conferiscono nel sito. Ho bisogno di poteri speciali” – ha concluso Musumeci, secondo il quale la competenza sui rifiuti in Sicilia deve essere trasferita alle ex Province.

Teatro Pirandello, audizioni per il cast di “Luna pazza”

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Il Teatro “Pirandello” di Agrigento è alla ricerca di attori e attrici da inserire nel cast dello spettacolo, di propria produzione, intitolato “Luna Pazza” di Gaetano Aronica e Marco Savatteri, e tratto dalle opere di Luigi Pirandello. La rappresentazione è in calendario il 12 e il 13 maggio, a conclusione della stagione teatrale. Le audizioni, per gli interessati dai 18 ai 60 anni, sono in programma al Teatro Pirandello, l’8 e il 9 gennaio, dalle ore 10:30 in poi.La partecipazione alle audizioni e al laboratorio successivo è del tutto gratuita. Il presidente della Fondazione Teatro Pirandello, Gaetano Aronica, afferma: “Finalmente le realtà locali potranno guardarsi in faccia e conoscersi per un progetto di ampio respiro”.

Provincia Agrigento, in scadenza il termine per i lavori sulla Sp 34

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La Provincia di Agrigento annuncia che scade il prossimo 10 gennaio il termine ultime per partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori di recupero lungo la strada provinciale numero 34 “Bivio Tamburello – Bivona”. Si tratta, nello specifico, di lavori di rimozione di alcuni frane. L’importo complessivo dell’appalto, compresi oneri per la sicurezza e costo del personale, è di 709.772 euro. I lavori sono finanziati con fondi dell’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana. L’impresa aggiudicataria avrà 365 giorni di tempo per concludere i lavori, a decorrere dalla data di consegna delle opere. La documentazione completa del bando di gara è visionabile nella sede dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia oppure sul sito www.provincia.agrigento.it.

Sostegno economico per gli Enti locali, gli interventi di Musumeci e Armao

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La Giunta regionale il 28 dicembre scorso ha deliberato l’assegnazione dei fondi, previsti dalla legge regionale numero 11 del 2010, finalizzati al sostegno economico, sotto forma di contributo, agli Enti locali che hanno manifestato interesse dopo l’avviso pubblico del precedente Governo regionale del luglio scorso. E’ stato dunque concluso il lavoro di valutazione delle commissioni nominate all’interno dei singoli assessorati. E sono state distribuite le risorse secondo i criteri stabiliti dal precedente governo. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, afferma: “Con la distribuzione delle risorse decisa dal precedente Governo si sono determinati vistosi e iniqui squilibri tra un assessorato e l’altro, e spesso a danno di Enti che hanno svolto apprezzabile attività. E’ un criterio che va subito modificato e lo faremo assai presto”.

E l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, aggiunge: “Nel condividere l’esigenza, manifestata dal presidente Musumeci, di voltare definitivamente pagina su scelte ormai incancrenite dalla spesa storica, ho voluto inserire nel provvedimento l’estensione ed il rafforzamento dei controlli sulla qualità e l’efficacia dei contributi da parte dei beneficiari già dal mese di gennaio”.

Agrigento e rifiuti, la Cgil boccia la gestione comunale

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Il segretario regionale della Funzione Pubblica della Cgil, l’agrigentino Alfonso Buscemi, boccia la gestione del servizio di nettezza urbana ad opera dell’amministrazione comunale di Agrigento. Buscemi, tra l’altro, afferma: “L’unico obiettivo al momento, raggiunto è preceduto dal segno meno: ed è quello che ha portato alla riduzione del personale di 48 unità. Questa scelta, certamente scellerata, dettata da un’esigenza meramente economica, ha pesato negativamente e influirà ancor di più nel futuro. Non è un caso, infatti, che le aziende siano state costrette a bloccare le ferie e ad allungare i turni di lavoro, oltre l’orario previsto, per evitare che alcune zone rimanessero prive di servizio. Così come è stata una scelta politica incomprensibile lasciare tantissime zone senza il netturbino che spazzasse le strade. Ma se oggi si arranca con la raccolta differenziata porta a porta in pochi quartieri, come si pensa di reggere a queste condizioni quando si arriverà ad estendere il servizio in tutta la città? Abbiamo sempre ripetuto che l’Amministrazione comunale si sarebbe assunta la responsabilità politica del fallimento e lo ripetiamo ancora. Una cosa però deve essere chiara: non tollereremo abusi contro i lavoratori che saranno sempre di più costretti a fare straordinari insostenibili. Sulle criticità del servizio di raccolta dei rifiuti l’Amministrazione Comunale si assuma le proprie responsabilità ed ammetta i propri errori e nel contempo apra un proficuo e costante dialogo con i cittadini, invitandoli e stimolandoli a collaborare per la soluzione di un problema che si fa sempre più pesante per tutti. Ove il buon senso dei cittadini ed il controllo sociale venissero meno, allora l’amministrazione comunale avrà il dovere di intervenire potenziando il corpo della polizia municipale da utilizzare per la repressione delle violazioni nel conferimento dei rifiuti”.