A Ficarazzi, in provincia di Palermo, un uomo di 61 anni, Vito D’Alcamo, è morto dopo essere stato coinvolto in un rissa che sarebbe insorta per futili motivi. Forse l’uomo ha tentato di sedare la rissa, è stato spinto e nella caduta avrebbe battuto la testa. Oppure sarebbe stato vittima di un malore. La lite si sarebbe scatenata tra due automobilisti, e Vito D’Alcamo, che ha assistito poco distante, dal suo garage, sarebbe intervenuto, insieme al nipote, per calmare i due contendenti. Il 118 e i Carabinieri, giunti sul posto, hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Indagini in corso.
Nella calza della Befana 8 miliardi di debito
Nella calza della Befana i siciliani hanno scoperto l’operazione cosiddetta “Verità” del governo regionale di Nello Musumeci. Non è il carbone, ma molto peggio: è un debito di 8 miliardi e 35 milioni di euro. I tecnici dell’apposita commissione hanno parzialmente concluso il conto, poi hanno relazionato a Musumeci e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e adesso il presidente della Regione spiega: “E’ giusto che i siciliani conoscano in che stato abbiamo trovato la Regione: un disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni e un indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni. E poi, soprattutto, strumenti di programmazione stilati senza strategie di lungo termine e senza erodere l’indebitamento. Camminiamo su un terreno minato e dobbiamo ancora approfondire la zavorra delle società partecipate e la consistenza del patrimonio della Regione. Alcuni beni non sono stati neanche catastati. Stiamo intanto riconsiderando insieme al governo nazionale gli accordi economici stipulati dal 2014 al 2017. Abbiamo già ottenuto una attenuazione dei vincoli sottoscritti dal precedente governo per il 2018 e gli anni successivi. Prenderemo ogni iniziativa per contrarre la spesa pubblica, eliminare gli sprechi e rendere più trasparenti i conti. Lavoreremo per il risanamento dell’ente e perché siano aumentati gli interventi per la crescita e lo sviluppo del territorio. Il contenimento deve essere abbinato a una manovra di crescita per fare ripartire una economia stagnante. Questa situazione finanziaria peserà sull’attività della giunta per i prossimi tre anni. E’ bene che i siciliani non si facciano illusioni. I soldi per gli investimenti arriveranno tra fondi di coesione, risorse europee e patto per il Sud: ci sono sette miliardi di euro da qui al 2020. Bisogna iniziare a spenderli perché fino ad oggi non un euro è stato impegnato. E gli investimenti portano anche gettito fiscale” – conclude Nello Musumeci. E l’assessore Armao aggiunge: “L’obiettivo è – e mi piace citare Piersanti Mattarella – avere una Regione con le carte in regola e con i conti in regola. Il debito di 8 miliardi costa alla Regione 360 milioni di interessi all’anno. Le minori entrate sono stimate in 894 milioni nel triennio 2017-2019. I debiti fuori bilancio stimati hanno un valore di 120 milioni di euro. Serve un nuovo patto tra Sicilia e Stato. E nessuno pensi che il nostro lavoro non sia stato fatto se non in piena sintonia con la Corte dei Conti: il mio primo atto da assessore è stato incontrare il presidente e il procuratore generale della Corte dei Conti che hanno apprezzato la tempestività e il metodo di lavoro. C’è stata subito una piena collaborazione. La nostra relazione sarà consegnata alla Corte dei conti e contribuirà alla predisposizione dei prossimi documenti finanziari” – conclude Gaetano Armao. E l’ex assessore all’Economia del governo Crocetta, Alessandro Baccei, replica a distanza così: “Sono numeri conosciuti e sostanzialmente esatti, ma spiegati in modo surreale e soprattutto sbagliato. Il disavanzo di 6 miliardi deriva dalla cancellazione di entrate gonfiate messe a bilancio dai precedenti governi e dalla famosa operazione di valorizzazione immobiliare di Lombardo e Armao. Gli 8 miliardi di indebitamento sono gli stessi che abbiamo trovato al nostro arrivo. Ma con la differenza che adesso ci sono i soldi per pagare gli interessi ogni anno. Pagare 360 milioni l’anno per una Regione che ha un bilancio di 13 miliardi è come pagare una rata di 500 euro per uno che ha 10mila euro di stipendio. I conti li ho lasciati in ordine. Tutto il resto sono fantasiose interpretazioni”.
Comune Agrigento, Rita Monella aderisce a “Diventerà Bellissima”
La consigliere comunale di Agrigento, Rita Monella, ha aderito al movimento politico “Diventerà Bellissima”, assumendo inoltre l’incarico di Presidente dello stesso Gruppo consiliare. La stessa Rita Monella afferma: “E’ con vera gioia e autentico convincimento che aderisco al Movimento ‘Diventerà Bellissima’, un Gruppo di nuova formazione in seno al Consiglio comunale, di cui, con orgoglio ed onore, ricoprirò la carica di Presidente del Gruppo. Mi auguro che nei giorni prossimi un ulteriore e folto numero di Consiglieri comunali possano aderire al Gruppo consiliare “Movimento Diventerà Bellissima”, accogliendo con entusiasmo tale progetto politico per dare nuovo impulso al consesso civico ed alla città di Agrigento”.
Agrigento, Borsellino: “Un Consiglio straordinario sul caso Pronto Soccorso”
Agrigento, il polso alla differenziata
La raccolta differenziata “è alle porte” per tutto il resto della città di Agrigento, non solo nel senso letterale del termine, ma anche nel senso pratico. Dal 28 gennaio prossimo, infatti, il servizio, già ricorrente in gran parte del territorio comunale, sarà esteso a tutte le abitazioni e in tutti gli esercizi commerciali del centro di Agrigento. Il punto in cui poter ritirare il kit completo dei cestelli, come ormai da tempo, è il cosiddetto front-office, il centro distribuzione, allocato nel PalaCongressi, al Villaggio Mosè, dove sono stati riuniti tutti gli sportelli inizialmente distribuiti nei vari quartieri. Sono state dunque potenziate le postazioni, e ve ne sono 8 per servire in modo più veloce e fluido l’utenza. L’ufficio del Palacongressi servirà l’utenza del Villaggio Mosè, di San Leone e di Agrigento centro. E allora, come comportarsi per il ritiro del kit: occorre recarsi al front-office e scrivere il proprio nome nella lista. Bisogna essere muniti della fotocopia del codice fiscale e del documento di riconoscimento. Per chi, invece, ritira con delega scritta, i documenti richiesti sono: la fotocopia del codice fiscale e del documento di riconoscimento del delegante e del delegato. Gli orari sono: la mattina dalle 9 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 17:00. Abbiamo compiuto un sopralluogo per fare il punto della situazione: considerato che il centro è aperto da circa un mese, non vi sono più la calca e la coda di folla interminabile dell’inizio. Il servizio scorre in modo agevole, e durante il giorno si registrano, secondo stime non ufficiali ma per approssimazione, dai 300 ai 500 utenti circa. E la zona del Villaggio Mosè e di San Leone è stata servita per l’80%. Ascoltiamo alcuni utenti…interviste al Vg….
Il servizio offerto dal centro di distribuzione lascia tutto sommato soddisfatta l’utenza. Sorgono alcune criticità dettate dalla difficoltà del trasporto dei cestelli, per chi soprattutto dovrà servirsi di più kit. Paventato fra la gente è il pagamento dei cestelli: non è vero, i cestelli sono gratuiti.
Accordo tra “Noi con l’Italia” e l’Udc, l’intervento di Romano
Verso le elezioni Politiche: è stato concluso un accordo programmatico tra “Noi con l’Italia” e Udc, che sarebbe la cosiddetta “quarta gamba” della coalizione di centrodestra insieme a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Così annuncia il palermitano ex ministro, Saverio Romano, vicepresidente di “Noi con l’Italia”. Romano spiega: “Con l’accordo programmatico tra ‘Noi con l’Italia’ e Udc si costruisce la casa per il Centro, riferimento naturale per la tradizione politica liberale e popolare. Niente trucchi ed effetti speciali: solo la politica delle cose vere. Una buona notizia per la buona politica. E’ un Centro che crede in se stesso, nei valori che può rappresentare e nella voce che può dare ad un elettorato che chiede buona politica, riforme e rispetto delle istituzioni democratiche, per una vera partecipazione e contro le sirene dei populismi e la demagogia di chi alimenta divisioni e paure. L’accordo politico tra Udc e ‘Noi con l’Italia’ è per la politica italiana la più bella notizia con cui dare avvio a questo 2018. Ci organizziamo e ci strutturiamo ancora di più nel territorio perché la nostra sarà come sempre una politica a contatto con i cittadini, senza effetti speciali e senza trucchi e fake news. Una politica fatta di concretezza e partecipazione”.
Busalacchi al Tar: “Elezioni Regionali in Sicilia da annullare”
Il già aspirante candidato alla Presidenza della Regione Sicilia alle scorse elezioni del 5 novembre, Franco Busalacchi, ha presentato un ricorso al Tar per l’annullamento delle elezioni in Sicilia. Franco Busalacchi, leader del movimento “I Nuovi Vespri”, spiega: “L’elezione di Musumeci è illegittima e quindi è posta sul nulla. Le illegittimità della nostra lista evidenziate dal Tar sono il nulla rispetto alle irregolarità commesse nella compilazione e presentazione delle altre liste. Ci sono irregolarità di forma, ci sono persone che quando hanno presentato la candidatura erano a Trezzano sul Naviglio e al loro posto un notaio presentava la candidatura ad Agrigento. Questo è un esempio di falso ideologico e documentale. Se cade un candidato, cade una lista e poi le altre fino a far cadere il quorum. Il nostro ricorso è nelle mani del Tar. In Piemonte e in Basilicata i giudici amministrativi hanno annullato le elezioni, mandando a casa Cota e Iorio”.
Omicidio Mattarella, Procura di Bologna in contatto con Palermo
Domani, sabato 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ricorre il 38° anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella, il già presidente della Regione Sicilia fratello dell’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ed è notizia di oggi che la Procura generale di Bologna, che da fine ottobre ha avocato a sé l’inchiesta sui mandanti della strage di Bologna del 2 agosto 1980, è in contatto con la Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Piersanti Mattarella. Si mantiene però uno stretto riserbo e non si aggiunge nulla sugli approfondimenti in corso che potrebbero collegare l’attentato e l’omicidio del presidente della Regione Siciliana. La Procura generale di Bologna, diretta dal già procuratore di Agrigento, Ignazio De Francisci, ha riavviato l’inchiesta sui mandanti della strage del 2 agosto 1980, assumendo su di sé il fascicolo, sollecitato dall’associazione dei familiari delle vittime.
Alla Regione Sicilia un disavanzo di quasi 6 miliardi
Alla Regione Sicilia, un’apposita Commissione tecnica incaricata dal presidente, Nello Musumeci, è impegnata in una “operazione verità” sulla condizione finanziaria. Ebbene, secondo i primi esiti delle attività compiute, vi è un disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni di euro e un indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni di euro. E si tratta di una relazione ancora parziale sulla contabilità regionale. Il dato tecnico, evidentemente da brivido politico, è stato annunciato dallo stesso Musumeci in conferenza insieme alla nuova segretaria generale della Regione, Maria Mattarella, che ha partecipato alla conferenza insieme all’assessore all’Economia, Gaetano Armao. E a proposito della nomina della Mattarella, lo stesso Musumeci ha sottolineato: “La scelta di Maria Mattarella come segretario generale della Regione non è stata sollecitata da alcuno ma è stata ponderata e determinata solo dalle competenze dell’avvocato, e dalla stima di cui gode all’interno della pubblica amministrazione”.
Adas, donazione sangue tra sabato e domenica
L’Adas ha organizzato una raccolta di sangue domani, sabato 6 gennaio, ad Agrigento, in piazza Cavour, dalle ore 8 alle 13, e poi domenica 7 gennaio a Camastra, innanzi alla Chiesa Madre, e a Naro, in piazza Garibaldi, alla stessa ora. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.