Talenti e maestri nostrani dell’arte del cucinare. E’ il caso di uno chef agrigentino di 35 anni, Gerlando Carratello, poliziotto attualmente in servizio al Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle. Ebbene, le capacità e la passione di Carratello hanno trionfato nella ribalta nazionale di “Masterchef Italia”, dove si è classificato fra i primi 40 aspiranti chef, su migliaia di contendenti provenienti da tutta Italia. Gerlando Carratello è riuscito nell’ardua impresa di ottenere una valutazione positiva dai quattro giudici in commissione, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri, Antonia Klugmann e Joe Bastianich. Lo chef-poliziotto ha preparato e presentato alla giuria un piatto intitolato “Tradizione, cultura, passione”, poi un tortino di pesce spatola a beccafico con cuore di cipolla in agrodolce e panatura di mandorle, poi triglia sfilettata al profumo di limone, e il tutto su un letto di macco di fave e seppioline salate, con una cialda di cannolo neutra. Il blog di Gerlando Carratello si intitola “Tavula misa e pani minuzzatu”, in versione pagina Facebook, profilo Instagram e giallozafferano. Carratello, da buon agrigentino, si è anche esibito innanzi alla giuria in versione folk, con tamburello e friscalettu.
Chef-poliziotto agrigentino trionfa a Masterchef Italia
L’Akragas incontra gli iraniani, trattativa per la vendita
Ad Agrigento nello studio legale Caponnetto si è svolto un incontro tra la società Akragas calcio e la delegazione di una società iraniana che milita nel massimo campionato. In proposito, il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, afferma: “Nel corso degli incontri sono stati esposti tutti gli aspetti amministrativi e sportivi riguardanti la società, nonchè quelli strutturali relativi allo stadio Esseneto. La delegazione iraniana ha anche visitato il campo di Fontanelle per avere un primo contatto con la squadra, lo staff tecnico e sanitario, e successivamente si è recata allo stadio Esseneto per visionare la struttura. La delegazione, preso atto di tutte le componenti relative all’eventuale subentro in società, si è manifestata comunque soddisfatta ed interessata a sposare il progetto Akragas, poiché la società dei Templi potrebbe rientrare in un progetto molto più ampio anche per la crescita sportiva della stessa società calcistica iraniana. Gli stessi, pertanto, si sono riservati di comunicare quanto prima una definitiva decisione”.
Teatro Pirandello, ecco “Dopo il silenzio” (video interviste)
Ad Agrigento, nel foyer “Pippo Montalbano” del teatro Pirandello, è stato presentato lo spettacolo “Dopo il silenzio”, tratto dal libro di Pietro Grasso, per la regia di Alessio Pizzech. Alla conferenza hanno partecipato, tra gli altri, gli interpreti Sebastiano Lo Monaco, Elisabetta Pozzi, Turi Moricca, e il sindaco Lillo Firetto. Lo spettacolo sarà in scena l’11 e il 12 gennaio, giovedì e venerdì.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
La Regione Sicilia e il deficit da brivido (video interviste)
La Regione Sicilia e il buco abissale nella cassa: l’indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni di euro e il disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni.
In proposito le interviste al presidente Musumeci e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, “Palacongressi in fiore”
Ad Agrigento procedono speditamente i lavori di manutenzione straordinaria del Palacongressi al Villaggio Mosè. La corsa contro il tempo, iniziata lo scorso 10 agosto, per rendere la struttura almeno parzialmente agibile in occasione della prossima festa del Mandorlo in fiore, in programma dal 3 all’11 marzo, avrebbe sortito esiti positivi. Infatti, entro la settimana del Mandorlo le sale interne Zeus, Empedocle e Concordia, e il foyer, saranno a disposizione degli spettacoli della kermesse folclorica. Le opere di manutenzione nel frattempo proseguiranno per rendere il Palacongressi del tutto utilizzabile. La svolta nell’ambito della restituzione alla città del Palacongressi la si è avuta allorchè la struttura, che è un bene della Regione, è stata affidata in gestione ad un organo periferico della Regione, quale è l’Ente Parco della Valle dei Templi.
Rifiuti, “il dito anzichè la luna”
Se in Sicilia, come più volte sollecitato dal governo nazionale, si fossero costruiti due maxi termovalorizzatori, uno per la Sicilia occidentale e l’altro per l’orientale, l’emergenza rifiuti non sarebbe mai insorta. E invece no, si sono susseguite elezioni e presidenti di Regione, 2001, 2006, 2008, 2012 e 2017, e nulla è stato compiuto. E non è colpa degli ambientalisti: loro svolgono il proprio lavoro, come il sacerdote e come il sindacalista. E se gli ambientalisti non diffidassero dei termovalorizzatori, perché così impone la narrativa ambientalista – mai però, e purtroppo, aggiornata – non sarebbero ambientalisti. Oggi nel 2018 gli inceneritori di ultima generazione sono ad impatto ambientale zero, e, anzi, funzionano anche come riciclatori dei rifiuti, come se fossero impianti di smaltimento della differenziata. E’ il progresso, che in Sicilia non è stato ancora colto, e ci si danna tra discariche sature e chiuse come attualmente lo è la palermitana di Bellolampo, e poi cassonetti, cestelli, differenziata, rifiuti all’estero, costi del servizio esorbitanti e bollette criminali a carico dei cittadini contribuenti. E non solo: nell’ambito di tale agitarsi inconsulto, e del guardare al dito anziché alla luna, ci si arrovella sulle polemiche a distanza e gli scontri tra Roma e Palermo. Il ministro all’Ambiente, Galletti, ha appena risposto piccato alla richiesta del presidente Musumeci di ottenere ‘poteri speciali’ in materia di rifiuti. Il ministro ha tuonato: “Sono 20 anni che voi governatori di Sicilia chiedete ‘poteri speciali”, e non avete mai risolto l’emergenza. Sapete parlare solo alla pancia dei cittadini” – ha sottolineato Galletti, in riferimento alla recente proposta di trasportare i rifiuti fuori dalla Sicilia. E Musumeci ha replicato altrettanto piccato così: “Se non avessi spirito istituzionale direi che il ministro Galletti è in campagna elettorale. Siccome voglio avere spirito istituzionale e rispetto per il ministro, e spero che lui ne abbia per me, ritengo che gli sia stato portato un parziale comunicato stampa: io non soltanto non parlo alla pancia dei cittadini, ma ritengo di avere fatto in parte quello che lo stesso ministro mi ha consigliato di fare con un documento firmato a Roma alcune settimane fa, e cioè portare i rifiuti fuori dalla Sicilia e al tempo stesso avviare un crono-programma di opere che andavano realizzate 10-15-20 anni fa e che invece dovrò realizzare io nello spazio di un anno e mezzo. Certo che è una vergogna, moltiplicata per 5, perchè sono 5 i presidenti di Regione che si sono avvicendati dal 1998, e sono stati proclamati cinque stati di calamità, si è fatto ricorso agli strumenti in deroga, ma non hanno portato a nulla. Io non parlo alla pancia, ma alla testa e al cuore dei cittadini a cui dico che tutti devono assumersi la loro responsabilità, dai Comuni in forma associata alla Regione perchè nello spazio di un anno, un anno e mezzo, si risolva questo problema. Ma mi aspetto dal governo nazionale un minimo di senso di responsabilità”.
Sarebbero 64 i morti vittime del naufragio dell’Epifania
Sarebbero 64 i migranti morti nel naufragio dell’Epifania a largo delle coste libiche. Così stima Flavio Di Giacomo, portavoce italiano dell’Oim, l’Organizzazione per le migrazioni. Secondo le testimonianze raccolte dalla stessa Oim a Catania, al momento della partenza il gommone, che poi è naufragato, trasportava 150 persone. Sul numero delle vittime e dei dispersi mancano dati ufficiali: la ong tedesca Sea Watch ha riferito di 25 morti. La Guardia costiera ha recuperato nell’area del naufragio 8 cadaveri e 86 superstiti trasferiti a Catania con una nave della Marina Italiana.
Agrigento, in itinere il progetto “Ravanusella”
Ad Agrigento, risolto un contenzioso civile e amministrativo, è in itinere il progetto di recupero della piazza Ravanusella. Sarà rimosso il rifornimento di carburante nell’ambito del progetto cosiddetto “Ravanusella”, e saranno ricavati 16 alloggi a canone sostenibile. Inoltre, 57 residenze saranno del tutto ristrutturate. Non mancheranno le opere di urbanizzazione. Prevista anche una struttura per il mercato, così come un tempo, all’epoca di uno storico mercato ortofrutticolo nella zona. La Regione Siciliana ha già anticipato il 20 per cento della somma necessaria, pari a 155 mila euro.
Illuminazione pubblica, impegno di spesa di 230mila euro ad Agrigento
Il Comune di Agrigento ha impegnato complessivamente la somma di 230mila euro per la gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione e dei semafori in città. Il dirigente del terzo settore Sanità, Ecologia ed Energia, Giuseppe Principato, ha approvato la proposta avanzata dal responsabile unico del procedimento, Salvatore Tedesco, relativa all’impegno di spesa per la gestione degli impianti, come da convezione Consip “Servizio luce 2” e “Servizio luce 3”. L’impegno di spesa per 230mila euro è previsto per il 2018. E la stessa cifra è stata stimata anche per l’anno successivo.