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Agrigento, Spataro: “L’Ufficio Urbanistica non motore ma zavorra”

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Pasquale Spataro
“L’Ufficio Urbanistica rappresenta la punta del compasso di un efficiente e proficuo funzionamento di un Comune, e non è tollerabile, invece, che sia reso una zavorra, appesantita e improduttiva, a danno delle attese e delle istanze dei cittadini”.
Così afferma il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, che aggiunge:
“L’Ufficio Urbanistica del Comune di Agrigento risulta fermo e immobile a causa delle scelte sbagliate del Sindaco nella gestione della macchina organizzativa del Comune. E ciò anche a causa di una rotazione dei dirigenti che si è rivelata inefficace e dannosa. L’edilizia privata – e quindi lavoro, occupazione, indotto e sviluppo economico – lancia un grido di allarme, ed il Sindaco non riesce a raccoglierlo offrendo le giuste risposte sul piano organizzativo. Infatti, il procedimento delle autorizzazioni e delle concessioni è difficile e complicato, non adeguato alle richieste di privati e degli imprenditori che, qualora il servizio urbanistico fosse efficiente, potrebbero garantire una boccata di ossigeno anche alle casse comunali tramite, tra l’altro, gli oneri di urbanizzazione. E così è anche per le sanatorie, ferme al palo: basterebbe incentivare il personale con gli introiti delle stesse sanatorie, auto-finanziandosi e smaltendo le migliaia di pratiche non evase. Il Sindaco – conclude Spataro – piuttosto che ipotizzare giunte di salute pubblica al solo fine di garantirsi maggioranze consiliari, renda un segnale alla città partendo dalle giuste scelte nella macchina organizzativa comunale, con persone, mezzi e procedure che riportino l’economia agrigentina ai livelli minimi di una città che sia degna di definirsi tale”.

Agrigento, il compleanno di una devozione centenaria

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L’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Agrigento, oggi diretta dal Superiore Andrea Papia, ha compiuto 427 anni. Una messa è stata celebrata presso il coretto della Cattedrale da Don Giuseppe Pontillo, parroco della Cattedrale e assistente spirituale. Ospiti della manifestazione sono stati i componenti della Confraternita Santissimo Crocifisso di Naro diretta da Enzo Dainotto.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Ex trafugati in mostra a Palma di Montechiaro

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A Palma di Montechiaro, nei locali del Palazzo Ducale, la Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento, diretta da Gabriella Costantino, in collaborazione con il Comune di Palma di Montechiaro, ha inaugurato una mostra di reperti archeologici provenienti da sequestri operati dalle Forze dell’ordine. L’esposizione è intitolata: “Il Patrimonio ritrovato. Percorsi di legalità nella Terra del Gattopardo”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Armi, arsenale a Sciacca

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Per il cane dei Carabinieri sarà stato un compito facile scoprire le armi e le munizioni nascoste dentro la cuccia del cane. Il cagnolo segugio avrà fiutato l’odore canino amico, e nella sua tana ha poi scovato la ferramenta esplosiva. E i Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno arrestato il detentore di un arsenale nascosto, in parte, nella cuccia del suo cane. L’irruzione dei militari è scattata lanciando all’arrembaggio non solo le unità cinofile, ossia i cani, ma anche i metal detector. Il bottino del sequestro è di 12 pistole, tra semiautomatiche e revolver, e alcune con la matricola abrasa, un fucile di fabbricazione artigianale, oltre 400 cartucce, e poi dispositivi per la pulizia e la manutenzione delle armi. I Carabinieri hanno pedinato l’uomo armato, un anziano 80enne, probabilmente perché, a seguito di alcuni indizi, hanno sospettato di lui, solito a rapportarsi con altre persone in incontri che gli investigatori, assecondando il loro “fiuto investigativo”, definiscono “strani”. Nell’abitazione del vecchietto le armi e le munizioni sono saltate fuori non solo dalla cuccia ma anche da dei calzini, eccoli nelle immagini, come fossero della Befana…E poi da un paio di stivali e da un barattolo di vernici. Lui, l’armato, ha ritenuto di distribuire sapientemente l’armamento ovunque, al fine di depistare eventuali ricerche, e invece il tentativo di occultamento si è rivelato inutile. Peraltro, una pistola gli è stata subito scoperta nella giacca che ha indossato quando è scattata la perquisizione implacabile dei Carabinieri. Le armi, efficienti e pronte a sparare, sono adesso a Messina, all’attenzione dei Carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche, per accertare se davvero abbiano già sparato, rendendosi protagoniste di atti delittuosi. L’anziano è stato arrestato. Ai magistrati della Procura saccense risponderà di detenzione illegale di armi e munizioni.

L’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Agrigento compie 427 anni

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Oggi l’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Agrigento compie 427 anni. Infatti, è stata fondata nella Cattedrale di Agrigento il 10 Gennaio 1591. Attualmente è diretta dal Superiore Andrea Papia. In occasione dell’ evento, oggi, alle ore 18, sarà celebrata una messa presso il coretto della Cattedrale da Don Giuseppe Pontillo, parroco della Cattedrale e assistente spirituale. Saranno ospiti della manifestazione, i componenti della Confraternita Santissimo Crocifisso di Naro diretta da Enzo Dainotto.

Ancora una strage di migranti nel Mediterraneo

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Ancora una strage di migranti a largo delle coste della Libia, dove un gommone è affondato ed almeno 50 persone, secondo quanto hanno raccontato i sopravvissuti, sono annegate. Per la Guardia Costiera di Tripoli però le vittime potrebbero essere anche il doppio. E’ stata la stessa Guardia costiera libica a soccorrere tre gommoni in difficoltà, riuscendo a salvare 300 persone. Uno dei gommoni è stato rinvenuto quasi sott’acqua e solo 16 persone a bordo si sono salvate. Molti tra i sopravvissuti, che sono stati trasferiti nella base navale a Tripoli, hanno raccontato che a bordo del gommone affondato vi sono state almeno 70 persone al momento della partenza da Khoms, ad est della capitale.

Siculiana, in scena al Centro sociale una commedia di Giuseppina Mira

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"Libero gruppo teatrale" Siculiana

A Siculiana il “Libero Gruppo Teatrale” rappresenterà in scena, sabato prossimo, 13 gennaio, al Centro Sociale, alle ore 20:30, la commedia in due atti, di Giuseppina Mira, intitolata “E accussì sia”. Gli interpreti sono Maria Rita Guarragi, Carmelo Santino, Roberto Navarra, Maurizio Manzella, Giuseppina Guadagnano, Lorella Guadagnano, Biagio Piro, Leonardo Santino, Roberta Callea, Ilenia Siracusa, e Veronica Zambito. Suggeritrice: Aurelia Guadagnano. Regia di Gruppo. Direzione artistica di Giuseppina Mira. L’evento è promosso dall’Amministrazione Comunale, con il sindaco Leonardo Lauricella, gli assessori Enzo Zambito e Antonino Vaccarella, e dall’ACSI, Comitato Provinciale Agrigento, presieduta da Giuseppe Balsano. La commedia rilancia alla ribalta usi, costumi, modi espressivi del passato per conoscere le nostre radici. Giuseppina Mira afferma: “Cerchiamo, in un mondo inondato dall’angoscia, di non affondare, salendo sulla zattera del teatro che liberi l’emotività con la comicità. Si sa che ridere di cuore fa bene al cuore e alla salute”.

“Libero gruppo teatrale” Siculiana

Politiche e candidature, il Pd agrigentino “punta i piedi”

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Ad Agrigento si è riunito il coordinamento dei segretari dei circoli del Partito Democratico della provincia di Agrigento, per un confronto sull’attuale situazione politica in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo. In proposito, il segretario provinciale, Giuseppe Zambito, afferma: “Al termine del dibattito, insieme ai segretari di circolo, abbiamo condiviso le perplessità, già manifestate dalla federazione del PD di Caltanissetta, in merito al mancato coinvolgimento degli iscritti nella scelta delle candidature. Ritenendo necessario un momento di dibattito aperto alla base del partito, si è decisa la convocazione di tutti i circoli della provincia, al fine di condividere un documento politico da sottoporre all’approvazione della prossima direzione provinciale e da trasmettere alla segreteria nazionale. L’iniziativa vuole sollecitare il Partito, a tutti i livelli, a ricercare un confronto con i territori, per evitare che scelte non condivise producano un disimpegno nel nostro elettorato. Non è soltanto una questione di nomi, ma soprattutto di metodo, che al momento contraddice la natura stessa del PD e svuota di significato parole chiave del nostro vocabolario come “democrazia dal basso” “partecipazione” “insieme”.

“Vertenza Tua alla Regione”, l’intervento della Confael

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Manlio Cardella

Il sindacato Confael di Agrigento, tramite il segretario provinciale, Manlio Cardella, interviene a seguito dell’incontro a Palermo con l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, nell’ambito della vertenza Tua ad Agrigento. Manlio Cardella afferma: “La Confael ha proposto la revoca dei provvedimenti di licenziamento e l’avvio di un tavolo sindacale aziendale finalizzato alla verifica delle singole posizioni dei lavoratori interessati, a garanzia sia della continuità lavorativa dei dipendenti che di una corretta, funzionale ed efficiente esecuzione del servizio di trasporto pubblico urbano. L’assessore Falcone ha condiviso le ragioni del sindacato e ha chiesto ai dirigenti della Tua Trasporti di derubricare i licenziamenti a sanzioni meno gravi, quale segnale di apertura di una nuova fase di dialogo sia nei confronti della Regione che delle relazioni sindacali. La Confael auspica che il Comune di Agrigento, concessionario del servizio, convochi adesso un incontro per una complessiva disamina del Contratto di affidamento provvisorio del servizio di trasporto pubblico in vigore”.

Ars, si lavora per ripristinare il tetto agli stipendi

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All’Assemblea Regionale Siciliana si procede a ricostruire il tetto agli stipendi dei dipendenti, scaduto lo scorso 31 dicembre. Il deputato-questore Giorgio Assenza, delegato dal Consiglio di presidenza dell’Assemblea a trattare con i sindacati, ha comunicato ai sindacalisti delle sette sigle che rappresentano 144 dei 179 dipendenti dell’Ars, che l’intenzione è riproporre i tetti agli stipendi del personale, già introdotti nell’accordo scaduto a fine anno, e che per i dirigenti impone la soglia massima di 240 mila euro lordi omni-comprensivi. Lo stesso onorevole Assenza afferma: “Chiederemo ai sindacati di rispettare i tetti degli stipendi previsti dalla norma scaduta il 31 dicembre scorso o quantomeno di introdurre dei limiti per il risparmio della spesa pubblica. L’obiettivo è di non ripristinare il trattamento economico previsto prima dei tagli del 2015. Prima di quell’accordo, lo stipendio dell’ex segretario generale dell’Ars, adesso in pensione, ammontava a circa 500 mila euro. L’idea del Consiglio è di inserire nella proposta stipendi meno onerosi per i nuovi assunti. Su una pianta organica di 251 dipendenti, attualmente quelli in servizio sono 179”.