A Gela la Guardia di Finanza ha sequestrato una vasta struttura turistico-alberghiera di Marina di Butera, il “Sikania Resort”, un villaggio-vacanze con circa 800 posti letto sulla costa tra Gela e Licata. Il provvedimento è stato emesso dal sostituto procuratore Ubaldo Leo in ragione di “condotte di inquinamento ambientale e distruzione o deturpamento di bellezze naturali”. In particolare gli inquirenti hanno accertato come la realizzazione dell’area balneare del villaggio turistico sia avvenuta in violazione delle prescrizioni delle concessioni poiché il sito ricade all’interno di un’area sottoposta a vincolo naturalistico. L’autorità giudiziaria ha imposto un amministratore/custode giudiziario.
Sequestrato il “Sikania Resort” a Marina di Butera
Antimafia “Scacco matto”, assoluzione e condanne
La Corte d’Appello di Palermo, interessata anche da sentenze di annullamento con rinvio da parte della Cassazione, ha sentenziato a carico di alcuni imputati nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Scacco matto”. Si tratta dell’indagine che il 4 luglio del 2008 provocò 34 arresti ad opera dei Carabinieri per mafia, estorsioni e appalti pilotati a carico dei clan della parte occidentale della provincia di Agrigento. Ebbene, è stato assolto Filippo Campo, 50 anni, di Menfi, imprenditore nel settore del calcestruzzo, difeso dall’avvocato Tommy De Lisi. Poi, a Giovanni Campo, fratello di Filippo, 56 anni, sono stati inflitti 9 anni e 6 mesi di reclusione. Poi 9 anni e 4 mesi sono stati inflitti a Rosario Cascio, 76 anni, di Santa Margherita Belice. E 8 anni al collaboratore di giustizia Vito Bucceri, 46 anni, di Menfi.
Conclusa la visita di Mattarella a Catania
Altra tappa del presidente della Repubblica in Sicilia. Sergio Mattarella, dopo Partanna in occasione del 50esimo anniversario del terremoto del Belice, è stato a Catania.
In proposito, oggi, al termine del Videogiornale, sarà in onda uno speciale.
Vigili del fuoco precari in assemblea ad Agrigento
Ad Agrigento, nei locali del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, si è svolta un’assemblea organizzata dai Vigili del fuoco discontinui agrigentini. I relatori, Diego Motisi, Coordinatore provinciale dell’Unione sindacale di base, e Domenico Fazio, del coordinamento della stessa Usb Precari, hanno aggiornato i partecipanti sulle ultime novità contenute nella legge 205 del 2017 relativa al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e pluriennale per
il triennio 2018-2020, tra assunzioni nella Polizia e nei Vigili del Fuoco, e stabilizzazione dei precari. L’assemblea è stata occasione di confronto costruttivo, risolvendo molteplici dubbi che gli intervenuti interessati hanno rivolto ai relatori.
Agrigento, si presenta il programma della Festa del Mandorlo in fiore
Ad Agrigento, lunedì prossimo, 22 gennaio, a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi, alle ore 10:30, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, insieme al direttore dell’Ente Parco dei Templi, Giuseppe Parello, e al commissario Bernardo Campo, presenteranno ufficialmente alla stampa il programma dell’edizione 2018 della “Festa del Mandorlo in fiore”.
Da Legambiente appello a Musumeci contro fallimento politiche depurazione
Il presidente regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna, rilancia il fallimento delle politiche di depurazione in Sicilia. Lo stesso Zanna afferma: “Per le inadempienze nell’attuazione della Direttiva europea in materia di depurazione, l’Italia ha già subito due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea. Si va dagli oltre mezzo milione di abitanti non depurati di Palermo sino a comuni più piccoli. Da quando il servizio è stato affidato a privati, i nuovi impianti costruiti si contano sulle dita di una mano e i vecchi sono al limite della loro vita, ed in cambio i cittadini pagano depurazioni inesistenti. Ancor più grave è la questione del mancato recupero e riutilizzo delle acque reflue in periodi di siccità, che saranno sempre più gravi e frequenti. La vastità del fallimento, che in ben 27 anni non ha visto nessun adeguamento della Sicilia alle norme nazionali ed europee, richiede che il presidente Musumeci instauri al più presto un tavolo tecnico con le associazioni ambientaliste che da tempo denunciano l’inconsistenza della Regione Siciliana, lasciando fuori tutti coloro che in questi anni si sono occupati del settore. Non c’è più tempo per dare la parola a chi ha fallito nel campo dei rifiuti e delle acque”.
Ad Agrigento in mostra “Lillo Mossuto”
Ad Agrigento, domenica prossima, 21 gennaio, nei locali della nuova galleria d’arte “Q art and crafts”, in via Atenea 291, alle ore 18 sarà inaugurata la mostra “Lillo Mossuto – senza catene”. Su iniziativa di Mario Passarello saranno esposte alcune delle numerose opere inedite pittoriche e grafiche realizzate da Lillo Mossuto nel corso della sua vita. L’artista, deceduto nel dicembre scorso, sarà ricordato, non solo per la sua scelta di vita, ma anche per la sua carriera di artista, che sarà raccontata attraverso il ricordo di coloro che lo hanno conosciuto, come Mario Passarello e Luisa Lo Verme. Interverranno anche Francesco Novara, presidente dell’associazione culturale Koinè, e l’artista Sergio Criminisi, con un intervento video in suo ricordo. Interventi musicali con chitarra acustica a cura dei musicisti Antonina D’Anna e Fulvio Fucà. L’evento è organizzato dall’Associazione Koinè.
Tar rigetta ricorso di Ignazio Cutrò contro revoca protezione
L’imprenditore di Bivona, e testimone di giustizia, Ignazio Cutrò, presidente dell’associazione nazionale Testimoni di Giustizia, annuncia, suo malgrado, che il ricorso presentato al Tar del Lazio contro la revoca, da parte della Commissione Centrale, delle speciali misure di protezione adottate nei suoi confronti e della sua famiglia, è stato rigettato. Lo stesso Ignazio Cutrò commenta: “Continuerò a testimoniare gli ideali di giustizia e proseguirò il mio impegno contro le mafie ed a sostegno dei testimoni di giustizia nonostante lo Stato oggi abbia unilateralmente voltato le spalle a me, mia moglie ed i miei figli. Le ragioni della mancata proroga delle speciali misure di protezione non consistono nel venir meno del rischio pericolo di vita, né tanto meno a causa delle mie proteste. Nulla di tutto ciò! Io sono ritenuto colpevole di
avere dato voce a chi, con coraggio civile, aveva affidato la propria stessa vita allo Stato, ed in cambio aveva ricevuto solo sofferenza e isolamento. Alquanto ridicola è poi l’affermazione che la famiglia Cutrò non è esposta ad alcun concreto pericolo di vita. Forse una passeggiata per Bivona aiuterebbe la Commissione Centrale a
schiarirsi meglio le idee”.
Marijuana e hashish, arrestata minorenne nigeriana a Caltanissetta
A Caltanissetta la Polizia ha arrestato una donna originaria della Nigeria di 17 anni, sorpresa in possesso di un chilo e 500 grammi di marijuana, 837 grammi di hashish e circa 5mila euro in contanti. La Polizia ha posto sotto osservazione l’abitazione della nigeriana, nel quartiere Saccara, nel centro storico, frequentata da assuntori di droga. E’ scattata la perquisizione all’interno dell’appartamento abitato dalla minorenne. La droga, divisa in panetti, in buste e in dosi già confezionate, è stata sequestrata, insieme ad un bilancino elettronico di precisione e diverso materiale per confezionare le dosi da spacciare. Lo spaccio della droga sequestrata avrebbe fruttato al dettaglio circa 65.000 euro. Proseguono le indagini della Squadra Mobile alla ricerca di eventuali altre persone coinvolte nell’attività di traffico e spaccio di stupefacenti.
Aziende presunte contigue al clan Rinzivillo, maxi sequestro antimafia
La Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta ha sequestrato cinque aziende ritenute contigue alla famiglia mafiosa dei Rinzivillo di Gela. Si tratta di società tutte con sede a Gela, del valore di 1 milione e 200mila euro: la G.l. costruzioni, la M.s.g. metal sud gas, la M.s.g. costruzioni, la Tecnomed, e la R.m. saldatura. I presunti prestanome individuati dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta sono Valerio Longo, 45 anni, Monica Rinzivillo, 43 anni, Vasile Roman, 29 anni, Giuseppe Guaia, 55 anni, Cristoforo Palmieri, 46 anni, e Francesco Cardizzone, 23 anni. Sono tutti indagati, in concorso, di intestazione fittizia di beni per agevolare il clan Rinzivillo di Gela. Le attività investigative condotte dalla Dia di Caltanissetta sono state avviate nel 2015 a seguito dell’analisi di segnalazioni di operazioni bancarie sospette. Le indagini hanno consentito di scoprire, con accertamenti bancari ed economico-patrimoniali, le fittizie intestazioni nelle società gelesi. Le imprese si occupano della fornitura di manodopera altamente specializzata nel settore degli impianti petroliferi in tutta Italia e all’estero.