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Inchiesta “Assumificio”, l’intervento di Michele Catanzaro

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Michele Catanzaro
Il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, interviene a seguito dei risvolti giudiziari nell’ambito dell’inchiesta “Assumificio” a Girgenti Acque. Catanzaro afferma: “L’inchiesta dei magistrati di Agrigento su Girgenti Acque, qualunque sarà l’esito finale, contribuirà a fare chiarezza, ed è ciò di cui c’è bisogno. Nel frattempo noto con piacere che, in merito alla qualità tutt’altro che esaltante del servizio idrico erogato da Girgenti Acque in provincia di Agrigento, il Comune di Sciacca non è più solo, visto che anche altri comuni, come Raffadali e Favara, hanno deciso di condividere la stessa battaglia. Se, dopo undici anni dall’entrata in vigore della nuova gestione, così tanti cittadini protestano, allora vuol dire che non c’è più alcuna alternativa alla necessità di addivenire alla risoluzione del contratto. Sosterrò, anche nella mia qualità di vicepresidente della Commissione Attività produttive, oltre che di parlamentare, ogni iniziativa utile a restituire dignità ai cittadini agrigentini, vessati da un servizio inadeguato a fronte di bollette particolarmente esose”.

Inchiesta “Assumificio”, l’intervento dell’Inter.Co.Pa

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Franco Zammuto

L’Inter.Co.Pa, il Comitato intercomunale per l’acqua pubblica, di Agrigento, interviene a seguito dei risvolti giudiziari emersi nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Assumificio” a Girgenti Acque. Il coordinatore di Inter.Co.Pa, Franco Zammuto, afferma: “Esprimiamo apprezzamento e vicinanza alla Procura di Agrigento, agli agenti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, per l’importante attività investigativa e l’impegno profuso nel ricostruire quella che appare una lotta di pochi contro un intero sistema complice di una gestione opaca e criminogena, da sempre oggetto delle nostre azioni e dei nostri esposti. Non possiamo non notare come tra gli indagati (e non per la prima volta) troviamo alti dirigenti e consulenti dell’ex Ato idrico, oggi Ati, ai quali sono demandate le azioni di controllo e tariffazione del servizio idrico nella provincia di Agrigento. Chiediamo dunque all’Ati, oltre alla risoluzione del contratto con il gestore privato, se non ritengono, anche alla luce di queste indagini, di cambiare e affidarsi a nuovi e motivati collaboratori che possano porsi come interlocutori più credibili nel tentativo di ricucire il senso di ingiustizia e di impotenza che questa mala-gestione ha causato nella provincia”.

“Revisione processo Dell’Utri”, è conflitto di compentenza

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La Corte d’Appello di Caltanissetta ha rinviato all’8 marzo prossimo la decisione sull’eventuale scarcerazione di Marcello Dell’Utri. Il rinvio interessa, in particolare, la revisione del processo nei confronti dell’ex deputato e co-fondatore di Forza Italia. In proposito la Corte d’Appello di Caltanissetta si è rivolta alla Procura nissena e alla Cassazione e ha sollevato un conflitto di competenza. I difensori di Dell’Utri ritengono applicabile la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo già adottata per l’ex dirigente del Sisde Bruno Contrada. Dunque, il conflitto di competenza risiede nella ricerca di quale sia il giudice competente a valutare il caso nell’ipotesi in cui la Corte europea estenda i principi della sentenza Contrada a Marcello Dell’Utri, annullando la sua condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno alla mafia.

Depositate le motivazioni della condanna a 11 anni di Genovese

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Sono state depositate le motivazioni della sentenza di condanna a 11 anni di reclusione del parlamentare, prima Partito Democratico e poi Forza Italia, Francantonio Genovese, nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti “Corsi d’oro” della Formazione professionale siciliana. Tra l’altro, e tra le complessive 500 pagine, i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta da Silvana Grasso, scrivono: “E’ stata una sistematica quanto capillare depredazione di risorse pubbliche, attraverso un’attenta regia delinquenziale, così privando migliaia di giovani disoccupati della speranza di trovare occupazione. Le ragioni di ciò appaiono fin troppo evidenti: non è il desiderio di offrire una speranza di occupazione alle migliaia di giovani disoccupati che, di regola privi di un personale bagaglio formativo, hanno intravisto nei corsi di formazione una concreta possibilità di riscatto. Non è il perseguimento di alcun fine nobile. L’ente di formazione è, per un verso, un imponente bacino cui attingere consenso elettorale e, per altro verso, solo lo strumento per appropriarsi di denaro pubblico”.

Fortitudo Moncada basket in consuntivo dopo il girone d’andata

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Cristian Mayer

La conclusione del girone d’andata della Fortitudo Moncada basket nel campionato di serie A2.
In proposito oggi al termine del Videogiornale è in onda una intervista speciale al direttore sportivo, Cristian Mayer.

“Stipendi Ars”, Miccichè: “I Vescovi si informino prima di lanciare accuse”

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Gianfranco Miccichè

Il presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, replica alla reprimenda della Conferenza episcopale siciliana sugli stipendi dei burocrati all’Assemblea Regionale. Gianfranco Miccichè afferma: “Se è reale il loro interesse nei confronti delle azioni che la politica intende intraprendere per aiutare chi vive in povertà, i vescovi siciliani si informino direttamente con chi ha questa responsabilità, anziché lanciare strali attraverso comunicati stampa. Il documento dei vescovi siciliani non tiene conto del primo incontro dell’amministrazione con le sigle sindacali dell’Ars alle quali è stato proposto di mantenere i tetti stipendiali uguali a quelli percepiti fino allo scorso 31 dicembre. Non ci sarà, cioè, nessun aumento contrattuale ed eventuali nuovi assunti avranno stipendi ridotti. I vescovi siciliani farebbero bene ad informarsi prima di lanciare accuse generiche alla politica. Anche per non ingenerare confusione nella campagna elettorale già iniziata per il rinnovo del Parlamento nazionale”.

I Vescovi siciliani contro gli “stipendi d’oro” all’Ars

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Un capitolo del documento conclusivo della Sessione della Conferenza episcopale siciliana, che comprende i vertici delle 18 Diocesi dell’Isola, è stato riservato ai cosiddetti “stipendi d’oro” ai burocrati dell’Assemblea Regionale. E nel documento, tra l’altro, si legge: “I Vescovi, attenti ascoltatori del grido dei poveri, manifestano convinta condivisione alla denuncia di quanti, anche presbiteri, hanno evidenziato la distanza tra il sentire della nostra gente e le prospettive di chi è interessato a salvaguardare i privilegi economici di pochi burocrati, a discapito di chi non ha un livello di vita dignitoso. Per parte loro, le Chiese di Sicilia assicurano che continueranno a venire incontro alle diverse povertà, nelle forme suggerite localmente dalla fantasia della carità, utilizzando anche le risorse derivanti dai fondi dell’otto per mille che i contribuenti destinano alla Chiesa Cattolica”.

La Dia confisca beni per 25 milioni di euro

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La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha confiscato beni per 25 milioni di euro a un imprenditore di Campobello di Mazara, Andrea Moceri, 57 anni, e ai suoi familiari. Lo stesso patrimonio ha già subito il sequestro, anticamera della confisca, nel novembre 2015. A Moceri sono stati imposti anche due anni di sorveglianza speciale. I provvedimenti sono stati disposti in ragione della presunta pericolosità sociale dell’imprenditore, tra operazioni illegali nella commercializzazione di auto, nuove e usate, nell’appropriazione di rilevanti quantità di merci e di denaro contante, nell’assunzione in nero di numerosi lavoratori, e altri in regola costretti ad accettare salari molto più bassi rispetto a quelli risultanti dalle buste paga. Il capitale accumulato, interamente sottratto al fisco, sarebbe stato utilizzato da Moceri anche per praticare l’usura. Il patrimonio confiscato comprende 35 unità immobiliari, tra Campobello di Mazara e Castelvetrano, 35 appezzamenti di terreno, cinque complessi aziendali, quote di partecipazioni in varie società di capitali, numerosi conti bancari e polizze assicurative.

Immigrazione, ancora sbarchi e morti

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Non si placa l’ondata di sbarchi di migranti in Sicilia, nonostante il periodo insolito per le traversate del Mediterraneo, quale è il mese di gennaio. Altri 494 migranti sono stati soccorsi e trasportati a Pozzallo da una nave di una organizzazione non governativa spagnola. A bordo anche tre salme, tra cui due bambini. Ad Augusta sono invece approdati altri 179 migranti a bordo di una nave del dispositivo Eunavformed, e poi 400 sono attesi a Messina. Sono 11 le operazioni di soccorso che si sono susseguite negli ultimi giorni a largo delle coste della Libia. Sono state salvate 1.457 persone a bordo di un barcone, 7 gommoni e tre pescherecci. I soccorsi sono stati coordinati dalla sala operativa della Guardia costiera di Roma.

Naro, scuole e recupero (video interviste)

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Naro

A Naro si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’appena ristrutturata scuola media “Sant’Agostino”. I lavori, diretti dall’ingegnere Francesco Puma e seguiti dal dirigente Nino Comparato, hanno interessato il prospetto, gli infissi, gli impianti ed anche l’annessa palestra che oggi è diventata più funzionale. Il plesso può ospitare adesso tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado del Comune di Naro.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.