Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto, ha rinviato a giudizio S M, sono le iniziali del nome, 40 anni, originario di Sant’Angelo Muxaro. L’uomo, difeso dall’avvocato Daniela Posante, è imputato di stalking con l’aggravante di perpetrarlo a danno della moglie seppur in fase di separazione, tra insulti, schiaffi, pugni e minacce di morte contro lei e di suicidarsi lui.
Favara, arrestati due baristi per furto d’acqua
I Carabinieri hanno arrestato due favaresi, V A sono le iniziali del nome, 39 anni, e D G, 36 anni, per allaccio abusivo alla rete idrica. Si tratta di due baristi, in attività nel centro cittadino, che hanno asportato l’acqua fraudolentemente da un pozzetto della condotta pubblica, trasferendola, tramite un tubo di 30 metri, nella cisterna di 10mila litri del loro bar. I militari della locale Tenenza hanno accertato la mancanza del contratto di fornitura di acqua per l’esercizio commerciale. L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.
Armi a Favara, il pm invoca due condanne
Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero, Simona Faga, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno a carico di Antonio Bellavia, 44 anni, e di Calogero Bellavia, 27 anni, entrambi di Favara. I due sono giudicati in abbreviato perché il 14 giugno 2017 sono stati arrestati dai Carabinieri della Tenenza di Favara e del Nucleo Operativo Radiomobile di Agrigento, sorpresi in possesso, ad un controllo stradale, di una pistola Smith & Wesson calibro 38 special con matricola abrasa e con 5 colpi in canna, e di una pistola Taurus modello Tracker calibro 357 magnum con 7 colpi in canna, risultata rubata a Carmelo Nicotra, 35 anni, di Favara, bersaglio di colpi d’arma da fuoco lo scorso 23 maggio a Favara, in via Torino. Nicotra ha detenuto legalmente la pistola. I Bellavia sono difesi dagli avvocati Salvatore Pennica e Maria Alba Nicotra. La sentenza del giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto, è attesa il 17 aprile.
Raccolta differenziata e rete idrica, l’assessore Hamel ospite di “Tema” (video)
La raccolta differenziata ad Agrigento e il progetto di ricostruzione delle rete idrica in città: l’assessore Nello Hamel è ospite di “Tema” su Teleacras in onda oggi, mercoledì 21 marzo, alle ore 15 e alle ore 21.
Scuole e prevenzione oncologica (video interviste)
Al Liceo scientifico Leonardo ad Agrigento gli studenti incontrano l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Conoscenza e prevenzione.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Ricordando Manganelli (video interviste)
Ad Agrigento, al Circolo Empedocleo, il Cepasa, Centro di promozione azione sociale, presieduto da Paolo Cilona, e l’Anioc, Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche, delegazione di Agrigento, diretta da Gaetano Marongiu, hanno ricordato, nel corso di un incontro-dibattito, Antonio Manganelli, prefetto-capo della Polizia.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, la Questura “Montana” (video interviste)
Ad Agrigento il palazzo sede della Questura è stato intitolato al commissario capo della polizia, Beppe Montana, agrigentino, già capo della sezione “Catturandi” della Squadra mobile di Palermo, Medaglia d’oro al valor civile, ucciso a Porticello, frazione di Palermo, il 28 luglio 1985, in un agguato mafioso. L’evento coincide in occasione della “Giornata nazionale delle vittime innocenti della mafia”. Tra gli altri, sono intervenuti il capo della Polizia, Franco Gabrielli, e i familiari di Montana tra cui il fratello Gigi Montana. La scopertura della targa di intitolazione del palazzo a Montana, un annullo filatelico da parte di Poste italiane, e poi, ai piedi di una magnolia, un cippo con una targa e la frase di Peppino Impastato “la mafia uccide, il silenzio pure”.
Le immagini e le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Sgarbi, finanziaria e bilancio (video)
I 5 Stelle contro Sgarbi: “Dimissioni o mozione di censura”. Il governo approva il bilancio. Ancora no la finanziaria. Forse una proroga all’esercizio provvisorio.
Vittorio Sgarbi, con garbo o sgarbatamente, si prepari le valige. Ecco in sintesi riassunto l’intervento del vice presidente dell’Assemblea Regionale. Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 Stelle, è intervenuto a Sala d’Ercole, e le sue parole, perentorie, sono state: “Se entro fine marzo non saranno pervenute formalmente le dimissioni dell’assessore ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, la Conferenza dei capigruppo formalizzerà la mozione di censura nei suoi confronti, presentata dal Movimento 5 Stelle”. Lui, Sgarbi ha annunciato “che – sono parole sue – se ne andrà perché cacciato, ma non prima di concludere alcuni progetti”. Il critico d’arte impegnato in politica, eletto il 4 marzo alla Camera dei Deputati, sarebbe intenzionato a mantenere la carica in Sicilia fino a maggio, quando a Gangi, in provincia di Palermo, si svolgeranno gli Stati Generali dei Beni culturali. E in proposito lo stesso Sgarbi, indossando le vesti di fautore e organizzatore, spiega: “Docenti universitari, archeologi, ingegneri, architetti, esponenti del mondo politico ed istituzionale e operatori pubblici e privati del settore si ritroveranno in uno dei borghi più belli d’Italia per discutere di conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali”. Nel frattempo, la giunta regionale ha approvato il bilancio. Ancora no invece la finanziaria perché il governo Musumeci si è impantanato sullo stralcio dell’esercizio provvisorio, ossia sulle norme che a dicembre scorso sono state escluse dall’esercizio provvisorio varato per tre mesi fino al prossimo 31 marzo. All’orizzonte, come ormai rituale consolidato, si profila la proroga di un mese, l’ultima consentita, allo stesso esercizio provvisorio, dunque fino al 30 aprile. Sarebbe infatti molto arduo, e quindi improbabile, che l’Assemblea, pur ricevendo in settimana dalla giunta la finanziaria approvata, riesca in appena dieci giorni ad approvare il tutto nelle commissioni di merito, in commissione bilancio e poi in Aula. A decidere sarà una decisiva conferenza dei capigruppo a Sala d’Ercole, già convocata lunedì 26 marzo, all’alba dell’ultima settimana “santa” a disposizione. Tra gli elementi cardine della prima finanziaria Musumeci vi sono due riforme: la prima è la fusione in un unico maxi ente di Irfis, Ircac e Crias, che sono le tre casseforti della Regione. E la seconda è l’accorpamento degli Istituti autonomi per le case popolari in uno o, al massimo, due enti, che saranno l’agenzia per la casa. Poi, la chiusura dell’Eas e la relativa cessione ai Comuni del servizio di distribuzione idrica, poi interventi nelle infrastrutture, i fondi per i disabili, e poi, nell’ambito della formazione, un piano giovani edizione 2018, ovviamente corretto rispetto ai precedenti.
Akragas – Trapani vietata ai trapanesi
L’Akragas calcio informa che, su decisione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, la partita contro il Trapani, in programma domani, mercoledì 21 marzo, allo stadio “Nicola De Simone” di Siracusa e segnalata come gara ad elevato profilo di rischio, si giocherà senza la presenza dei sostenitori ospiti. La società biancoazzurra recepisce pertanto quanto disposto dalla Prefettura di Siracusa che, per ragioni di ordine pubblico, ha imposto il divieto di trasferta per i tifosi trapanesi.
Miccichè d’accordo con Musumeci: “Aboliamo il voto segreto all’Ars”
Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, risponde a stretto giro di posta al presidente della Regione, Nello Musumeci: “Sì, sono d’accordo all’abolizione del voto segreto a Sala d’Ercole”. Gianfranco Miccichè afferma: “Sono assolutamente d’accordo col presidente Musumeci: il voto segreto è un cancro della democrazia, prova ne è che è stato abolito ovunque, tranne che in Sicilia. Ogni volta che nelle passate legislature l’Assemblea ha valutato il superamento di questo cimelio, l’abolizione del voto segreto si è arenata sugli scogli di maggioranze svogliate e poco motivate. Negli anni, per evitare che venisse abolito, si è fatto persino ricorso a modalità segrete di voto. Ed è un circolo vizioso che ne ha decretato la sopravvivenza fino ad oggi. Ebbene, è arrivato il momento di darci un taglio”.