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Sciacca, due condanne per violenza sessuale

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Il Tribunale di Sciacca

La sezione penale del Tribunale di Sciacca, presieduta da Antonio Tricoli, accogliendo quanto richiesto dal pubblico ministero, Carlo Boraga, ha condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione Lino Conticello, 48 anni, e a 5 anni e 6 mesi Giuseppe Marciante, 38 anni, entrambi di Sciacca. I due sono imputati di violenza sessuale su un minore: Conticello ne avrebbe abusato, e Marciante avrebbe procurato il contatto tra i due. A carico degli imputati, che si sono sempre dichiarati innocenti, è stato imposto, in solido, il risarcimento del danno con una provvisionale di 20mila euro subito esecutiva. Il minore e la madre si sono costituiti parte civile assistiti dall’avvocato Maurizio Gaudio.

Olio extravergine siciliano, a Casa Sanfilippo il concorso “Morgantinon” (video interviste)

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Ad Agrigento a Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco Valle dei Templi, si è svolto il settimo concorso regionale “Morgantinon” sugli oli d’oliva extravergini siciliani, organizzato dall’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo. Al concorso hanno partecipato oltre 70 aziende produttrici di olio d’oliva extravergine, che hanno inviato 90 campioni di differenti tipi di olio. L’iniziativa rappresenta una preziosa occasione per la valorizzazione qualitativa dell’olio d’oliva extravergine siciliano. Al concorso, promosso dall’Esa, hanno collaborato la Camera di Commercio di Enna e il Comune di Aidone.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Parco dei Templi, assessorato annulla revoca Campo

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La Regione, tramite l’assessore regionale ai Beni Culturali, ha annullato il provvedimento di revoca della nomina di Bernardo Campo a presidente del Consiglio del Parco della Valle dei Templi. L’assessorato ha firmato un decreto che riconosce come illegittimo il documento firmato dal precedente assessore che, accogliendo le osservazioni del Comune di Agrigento che si è rivolto al Tar, ha revocato l’incarico a Campo. L’assessore Sgarbi ha invece sancito che in tale caso non ricorrono i requisiti per l’annullamento, configurabile solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse. Pertanto Bernardo Campo è rientrato in carica.

Ecco le “Giornate di Primavera” (video interviste)

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Sabato 24 e domenica 25 marzo si svolgerà la 26esima edizione delle Giornate di Primavera del Fai, il Fondo Ambiente Italiano. Il programma degli eventi nell’Agrigentino è stato presentato in conferenza stampa oggi, ad Agrigento, al palazzo Filippini, in via Atenea, a cura della sezione agrigentina del Fai, presieduta dall’avvocato Giuseppe Taibi.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento, l’Ande dibatte su “I profili della violenza” (video interviste)

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Agrigento, il Circolo Empedocleo

Ad Agrigento, al Circolo Empedocleo, l’Ande, l’Associazione nazionale donne elettrici, sezione di Agrigento, presieduta da Carola Depaoli, ha organizzato un incontro-dibattito sul tema: “I profili della violenza”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Fratelli La Gaipa”, ratificato il patteggiamento

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La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha ratificato il patteggiamento, proposto dai difensori, gli avvocati Diego Galluzzo e Calogero Petix, con parere favorevole della pubblico ministero Gloria Andreoli, a due anni, pena sospesa, per Fabrizio La Gaipa, 42 anni, arrestato lo scorso 14 novembre per presunta estorsione a danno di alcuni dipendenti del suo albergo, e ad 1 anno e 8 mesi, pena altrettanto sospesa, per il fratello, Salvatore La Gaipa, 46 anni, oltre al risarcimento del danno.

Appalto rete idrica Agrigento, accertamenti in corso

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Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, e l’assessore comunale alle risorse idriche, Nello Hamel, martedì scorso, 20 marzo, hanno annunciato in conferenza stampa che è stata conclusa la procedura burocratica legata all’appalto per la ricostruzione della rete idrica cittadina. E che i lavori, per 31 milioni e 500mila euro, inizieranno al più presto e si protrarranno tre anni, assicurando, al termine, l’erogazione idrica 24 ore su 24. Nel frattempo, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Assumificio” a Girgenti Acque, il pool di magistrati indaganti, composto da Salvatore Vella, Paola Vetro e Alessandra Russo, coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio, sono, tra l’altro, impegnati ad accertare se 10 anni addietro, nel 2008, l’affidamento dell’appalto della rete idrica di Agrigento a Girgenti Acque sia stato regolare e se si siano rispettate le normative relative soprattutto alla partecipazione alla gara e ai requisiti. In tale contesto istruttorio è compresa anche la convenzione stipulata all’epoca dall’Ato idrico, presieduto dal presidente della Provincia, e Girgenti Acque.

Un tecnico al posto di Sgarbi (video)

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Il presidente della Regione annuncia che sarà un tecnico il successore di Sgarbi in giunta. Musumeci ottimista su bilancio e finanziaria.

Il presidente della Regione annuncia che l’assessore che sostituirà Vittorio Sgarbi ai Beni Culturali sarà un tecnico. Lo stesso Sgarbi, premettendo di non essere intenzionato ad imporre nulla, ha sottolineato che la scelta del suo successore spetta a Forza Italia. Nello Musumeci, al momento, insiste per il tecnico, e le sue parole sono: “C’è bisogno di un profondo conoscitore dei beni culturali siciliani, come del resto è il professore Sgarbi, che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno. Sarà un tecnico, che darà impulso con una presenza maggiore e non riferibile necessariamente a un partito. Un tecnico al di sopra delle parti”. Sgarbi, però, altrettanto al momento, non è intenzionato a trasferirsi da Palermo a Roma. E ribadisce: “Se dovessi scegliere fra l’essere un semplice parlamentare e l’assessore dei Beni culturali della Sicilia, scelgo di fare l’assessore. Nessun passo indietro: mi dimetterò da parlamentare quando sarà chiaro il quadro politico. Intanto aspetto che la Giunta convalidi le elezioni”. E ciò, secondo il vocabolario del politichese, significherebbe che Vittorio Sgarbi si dimetterà da assessore in Sicilia solo se nominato ministro dei Beni Culturali. Nel frattempo, ancora Musumeci è tormentato dalla crisi della sua maggioranza, e dai rimpalli, con tanta melina a centrocampo, dei documenti contabili, il bilancio e la finanziaria. Lui, il presidente, coltiva ottimismo, è fiducioso, e prospetta: “Siamo assolutamente in tempo per approvare il bilancio in 2-3 giorni. Se c’è la buona volontà, se non si ricorre all’ostruzionismo. Penso a un bilancio asciutto: non 60-70 articoli, come è avvenuto ogni anno, soprattutto improntati a criteri di clientela, ma 32-33 norme assolutamente essenziali. Non abbiamo la maggioranza, ma è risaputo, l’ho detto per primo, perchè la legge elettorale non lo consente. Ma sui provvedimenti si può trovare”. Poi, il politico catanese lancia un appello rivolto soprattutto all’opposizione: “Chi nell’opposizione vuole votare proposte del governo, lo faccia alla luce del sole: chi intende votare anche contro i provvedimenti per le fasce deboli lo faccia, ma sempre alla luce del sole. Se volessi potrei portare deputati dell’opposizione alla maggioranza, come ha fatto il mio predecessore quando sono passati da una parte all’altra 40 deputati. Io non lo faccio, non è tempo di mercato nero, ognuno resti al proprio posto”.

La morte di Laura, convalidato l’arresto dell’assassino reo confesso

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Innanzi al giudice del Tribunale di Siracusa, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere Paolo Cugno, 27 anni, l’operaio di Canicattini Bagni che ha confessato l’omicidio della sua compagna Laura Petrolito, 20 anni. Cugno, arrestato per omicidio e occultamento di cadavere, è recluso in carcere. Nel frattempo, la famiglia dell’assassino reo confesso, tra padre, madre e fratello, si sarebbero allontanati dal paese per non appesantire una situazione ambientale già molto tesa. Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo della ventenne e sono state riscontrate almeno sedici coltellate, tra cuore, polmone e intestino. Solo successivi esami potranno permettere di stabilire con esattezza se Laura è morta prima o dopo essere stata gettata nel pozzo e quali siano state le lesioni fatali.

Mimmo Fontana nell’ufficio di Presidenza di Legambiente nazionale

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L’ex assessore comunale di Agrigento, Mimmo Fontana, già presidente di Legambiente Sicilia e componente della Segreteria nazionale, è adesso parte del ristretto numero dei dirigenti che costituiscono l’Ufficio di Presidenza nazionale di Legambiente. In proposito interviene Legambiente Sicilia, che afferma: “Legambiente Sicilia esprime a Mimmo Fontana, ed a tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza di Legambiente, il pieno sostegno ed incoraggiamento. Fontana, già qualche mese addietro, aveva motivato pubblicamente le sue dimissioni da assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento con la richiesta venutagli da Roma di tornare a mettere le sue riconosciute competenze e capacità a servizio dell’associazione a tempo praticamente pieno. Durante i 12 anni in cui ha ricoperto la carica di presidente regionale Mimmo Fontana ha dato ampia prova di possedere visione politica, capacità di confronto e di sintesi sui temi più caldi, nonché di saper tessere alleanze, guadagnando stima e credito dentro e fuori la Legambiente. Anche nell’assunzione di questo nuovo impegno, saprà mettere a frutto l’esperienza acquisita nel tempo contribuendo fattivamente e con entusiasmo al lavoro di squadra con cui si continueranno a perseguire gli obiettivi che l’associazione si è data al congresso nazionale del 2015 e rispetto ai quali i nuovi vertici opereranno in assoluta continuità”.