La Procura di Caltanissetta ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio di Antonello Montante e altri 23 imputati nell’ambito dell’inchiesta “Double Face”. I dettagli.
La Procura della Repubblica di Caltanissetta, capitanata da Amedeo Bertone, e il suo braccio investigativo, la Squadra Mobile nissena capeggiata da Marzia Giustolisi, hanno concluso le indagini su una delle due associazioni a delinquere contestate all’ex presidente di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”. Si tratta della “tela del ragno”, una rete di spie e di favori che Montante avrebbe allestito per beneficiare di soffiate e informazioni su indagini che lo avrebbero coinvolto più o meno direttamente. E la Procura ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio degli indagati, adesso imputati. Bertone, insieme ai sostituti Gabriele Paci, Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, ha firmato la richiesta del processo a carico di Antonello Montante, detenuto dallo scorso 14 maggio per associazione a delinquere, e gli altri 23 sono: per concorso in tale associazione a delinquere l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, inizialmente indagato solo per rivelazione di notizie riservate e favoreggiamento nei confronti di Montante. E poi l’ipotesi del concorso in 416 è contestata ad Andrea Grassi, dirigente della prima divisione Servizio centrale operativo di Roma, poi Andrea Cavacece, capo reparto dell’Aisi, che è il servizio segreto civile, e poi Angelo Cuva, docente universitario: e i tre avrebbero contribuito ad eludere le investigazioni della Procura di Caltanissetta tramite la rivelazione di notizie coperte da segreto d’ufficio. E poi Massimo Romano, imprenditore, che avrebbe assicurato assunzioni di appartenenti alle forze dell’ordine. E poi, come scrive la Procura, “dietro elargizione di favori per loro stessi o per amici e familiari, avrebbero eseguito attività del loro ufficio in maniera tale da soddisfare gli interessi di Antonello Montante”: Gianfranco Ardizzone, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta e poi Capo centro della Direzione investigativa antimafia, Ettore Orfanello, comandante della Tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, e Mario Sanfilippo, appartenente al Nucleo di polizia tributaria. E poi Giuseppe D’Agata, comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, che avrebbe fornito a Montante informazioni riservate. E poi, Diego Di Simone, capo della squadra sicurezza di ConfIndustria Sicilia, Marco De Angelis, sostituto commissario della Polizia, e Salvatore Graceffa, vice Sovrintendente della Polizia di Stato, e i tre, “al fine di tutelare gli interessi di Montante, avrebbero reperito, attraverso accessi abusivi nella banca dati delle forze dell’ordine, informazioni di natura riservata”. E poi, Arturo Esposito, comandante della Legione Carabinieri Sicilia e Capo di Stato maggiore dei Carabinieri, si sarebbe occupato di promozioni e trasferimenti e avrebbe veicolato informazioni di natura riservata. E poi, ancora, Salvatore e Andrea Calì, titolari di una impresa di intelligence, e che rispondono di favoreggiamento, e poi il colonnello Letterio Romeo, ex comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Caltanissetta, che avrebbe occultato una relazione di servizio e risponde di soppressione di atti. E poi il dirigente generale dell’assessorato Attività produttive, Alessandro Ferrara, imputato di favoreggiamento, così come il sindacalista Maurizio Bernava. E poi Carlo La Rotonda, direttore di Confindustria Centro Sicilia, imputato di simulazione di reato, così come Salvatore Mauro, dipendente dell’impresa dei Calì. E poi sono imputati per favoreggiamento anche Vincenzo Mistretta, ritenuto uomo di fiducia di Montante, e le collaboratrici di Montante, Rosetta Cangialosi e Carmela Giardina: la notte del blitz a Milano, il 14 maggio scorso, avrebbero aiutato Antonello Montante a distruggere, prima di essere arrestato, pen drive e appunti, poi lanciati dalla finestra in un pozzo luce. Nel frattempo sono ancora in itinere le indagini, che si avvalgono anche della collaborazione di un dirigente regionale, relative all’altro tipo di associazione a delinquere contestata ad Antonello Montante, in concorso, in tale caso, con l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta e gli ex assessori alle Attività produttive della sua giunta Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, oltre il già presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, e un gruppo di imprenditori. Gli inquirenti ipotizzano un accordo tra Montante e Crocetta per pilotare i fondi dell’assessorato regionale alle Attività produttive.
“Montante”, chiesti 24 rinvii a giudizio (video)
A Casa Sanfilippo si presenta “Il trionfo di Esseneto” (video interviste)
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Il Tar conferma il cattolicese Giuseppe Termine a capo di un Ipab
La Corte d’Appello sconfessa il Comune di Ravanusa
Cgil agrigentina a lutto, è morto Giovanni D’Angelo
La Cgil agrigentina è in lutto a seguito della morte di Giovanni D’Angelo, per tanti anni dirigente del sindacato, con importanti incarichi di categoria e confederali. Il segretario provinciale della Cgil di Agrigento, Massimo Raso, ricorda così Giovanni D’Angelo: “E’ stato un validissimo direttore provinciale dell’Inca, il patronato della Cgil, presidente dell’Inps di Agrigento, componente della segreteria provinciale del sindacato pensionati della Cgil, amministratore locale, sindaco di Ravanusa, la sua città natale, consigliere provinciale e vice presidente della Provincia di Agrigento. Una persona onesta, un grande lavoratore, un punto di riferimento della Sinistra Agrigentina. Mai allineato, con una sua visione del mondo che difendeva con orgoglio, combattivo. Una persona garbata, elegante e mite. Avrebbe sicuramente, in ragione della sua preparazione e delle sue capacità, meritato di più dalla politica e dal suo sindacato, la Cgil, che non lo dimenticherà. Muore nel giorno del 112° “compleanno” della Cgil. Parte di quella storia, nella nostra provincia, l’ha scritta lui”.
Ad Agrigento “Diamoci una scossa”
Ad Agrigento, domani, domenica 30 settembre, in piazza Cavour, si svolgerà l’iniziativa “Diamoci una scossa”, la prima giornata nazionale della prevenzione sismica. All’evento, promosso e patrocinato da Inarcassa, parteciperanno architetti e ingegneri esperti in materia che, con la loro professionalità e competenza tecnica, saranno a disposizione dei cittadini per spiegare in modo chiaro il rischio sismico, le variabili che possono incidere sulla sicurezza di un edificio, e le agevolazioni finanziarie oggi a disposizione per migliorare la sicurezza della propria abitazione, come il Sismabonus e l’Eco Bonus. Ai cittadini, ed anche ai professionisti, sarà distribuito del materiale informativo, e, sempre durante la stessa giornata, sarà possibile prenotare un sopralluogo gratuito da parte di tecnici qualificati che potranno fornire delle primarie informazioni sulle condizioni di un immobile, individuando quindi eventualmente la necessità di successivi approfondimenti.
Semaforo verde all’Esseneto, domenica Akragas-Vallelunga
La società Akragas calcio annuncia che lo stadio Esseneto di Agrigento ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni per ospitare le partite interne. Pertanto, la partita Akragas – Vallelunga, valida per la quarta giornata di andata del campionato di Promozione, si giocherà domani, domenica 30 settembre, alle ore 15, allo stadio Esseneto. Sono attivi solo la tribuna coperta, biglietto 8 euro, e la curva sud, biglietto 4 euro.
Ecco gli spettacoli in calendario al teatro “Pirandello” stagione 2018-2019
1. sabato 17 e domenica 18 novembre 2018: QUARTET di Ronald Harwood, regia di Patrick Rossi Gastaldi, con Paola Quattrini, Giuseppe Pambieri, Erica Blanc, Cochi Ponzoni
2. sabato 24 e domenica 25 novembre 2018: IL BERRETTO A SONAGLI di Luigi Pirandello, regia di Francesco Bellomo, con Gianfranco Jannuzzo
3. sabato 8 e domenica 9 dicembre 2018: MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW con Massimo Lopez, Tullio Solenghi
4. sabato 22 e domenica 23 dicembre 2018: LA GOVERNANTE di Vitaliano Brancati, con Ornella Muti, Enrico Guarneri
5. sabato 19 e domenica 20 gennaio 2019: LE SORELLE MATERASSI di Aldo Palazzeschi, regia di Geppy Gleijeses, con Lucia Poli, Milena Vukotic
6. sabato 2 e domenica 3 febbraio 2019: WE CAN BE HEROES di e con Gaetano Aronica e The Blue sensation electric dreams
7. sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019: L’ARIA DEL CONTINENTE di Nino Martoglio, regia di Pippo Pattavina, con Pippo Pattavina
8. sabato 2 e domenica 3 marzo 2019:L’OPERAZIONE scritto e diretto da Stefano Reali, con Antonio Catania, Nicola Vaporidis Maurizio Mattioli, Gabriella Silvestri
9. sabato 30 e domenica 31 marzo 2019: IL GIORNO DELLA CIVETTA di Leonardo Sciascia, adattamento e regia di Gaetano Aronica, produzione Fondazione Teatro Pirandello
10. martedì 9 e mercoledì 10 aprile 2019: SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare, regia di Massimiliano Bruno, con Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido, Paolo Ruffini
11. sabato 13 e domenica 14 aprile 2019: IL PIACERE DELL’ONESTA’ di Luigi Pirandello, regia di Liliana Cavani, con Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina
Fuori abbonamento: giovedì 6 dicembre 2018 – ore 21.00: UNO NESSUNO CENTOMILA di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Alessandra Pizzi, con Enrico Lo Verso
Abbonamenti a 11 spettacoli: platea e palchi in prima fila € 200 – palchi in seconda fila € 180.
Biglietti sui posti residui: platea e palchi in prima fila € 23 – palchi in seconda fila € 18 – giovani fino a 18 anni € 10.
Conferma posti abbonati della precedente stagione: entro venerdì 20 ottobre 2018.
Botteghino: da lunedì a venerdì ore 9,00-13,00 – 15,00-18,00.