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Gibilaro: “Riaccendete la luce a San Leone!”

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Gerlando Gibilaro

Gerlando Gibilaro
Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, si è rivolto all’amministrazione comunale affinchè intervenga urgentemente a rimedio di gravi carenze nell’illuminazione pubblica a San Leone. Gibilaro afferma : “Sulla terrazza del lungomare di San Leone l’illuminazione funziona al cinquanta per cento. Da diversi giorni ho rilevato che nelle ore serali la terrazza del lungomare di San Leone risulta parzialmente illuminata con grave pericolo per la pubblica e privata incolumità nonché per la sicurezza dei cittadini residenti, dei turisti e dei bambini che usufruiscono del parco giochi”.

Due favaresi prosciolti dall’imputazione di tentata estorsione

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Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Alessandro Quattrocchi, ha prosciolto, per intervenuta prescrizione dell’ipotesi di reato contestata, Antonio e Carmelo Ferraro, di 75 e 44 anni, di Favara, padre e figlio, imputati di tentata estorsione all’imprenditore agrigentino Sergio Vella, titolare di un’impresa che opera nel settore dei rifiuti. I Ferraro avrebbero minacciato Vella di morte qualora non avesse assunto il figlio al posto del padre. I due favaresi sono stati assistiti dall’avvocato Giuseppe Barba.

Affari marittimi e pesca in Sicilia, lo “stato dell’arte” (video intervista)

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Il presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Politiche agricole Edy Bandiera, e il direttore del Dipartimento Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta, hanno presentato alla stampa l’attuale stato di spesa e di prospettiva di investimenti dei fondi del Feamp 2014-2020, che è il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e dei Flag, che sono i gruppi di azione locale della pesca.

In proposito un’intervista allo stesso Dario Cartabellotta è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il caso “guida turistica Agrigento”, la Feltrinelli risponde a Firetto

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La direzione del gruppo editoriale “Feltrinelli” ha risposto al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, che ha invocato una correzione della recensione turistica su Agrigento, ritenuta screditante e non veritiera, contenuta nella guida, edita da Feltrinelli, “Easy Rough Guide”. La “Feltrinelli” afferma: “Precisiamo di prestare da sempre particolare attenzione alla valorizzazione di tutto il territorio del nostro Paese, e lo dimostrano le nostre scelte editoriali, i nostri palinsesti televisivi, la cura che riponiamo nel rendere tutte le nostre librerie sul territorio dei luoghi a servizio della cittadinanza e degli spazi di scambio e di promozione del pensiero. Non appartiene alla nostra identità e al nostro linguaggio qualunque intento denigratorio nei confronti di regioni e città. Ancor meno quando si parla di una terra intrisa di storia e colma di bellezze come quella siciliana, che ha peraltro regalato alla nostra letteratura degli autentici capolavori. Precisiamo altresì che ‘Feltrinelli’ è il concessionario italiano di ‘Rough Guide’, uno dei marchi più autorevoli dell’editoria di viaggio, nato in Inghilterra nel 1982 e oggi distribuito in tutto il mondo. Le ‘Rough Guide’, note per lo stile diretto e l’approccio personale al viaggio, riportano considerazioni di carattere soggettivo, frutto di un’esperienza dell’autore stesso nei luoghi raccontati. Sarà nostra cura condividere il punto di vista del sindaco Firetto con la sede centrale di ‘Rough Guide’ a Londra, con l’obiettivo, nei limiti della dovuta salvaguardia di libertà e autonomia di pensiero, di stimolare un adeguamento, sotto un profilo sostanziale e formale, di alcune parti della guida ‘Sicilia’ in vista di eventuali nuove edizioni italiane ed internazionali”.

Iscrizione figlio da omo-genitori, “violata la legge”

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A seguito dell’iscrizione nel registro dell’Anagrafe e dello Stato civile di Agrigento del figlio nato da una coppia omo-genitoriale da parte del sindaco, Calogero Firetto, interviene il comitato “Difendiamo i nostri figli della Sicilia”, che afferma: “Il sindaco, con un atto di prepotenza, ha scavalcato il legittimo operato dell’ufficio di Stato Civile, trascrivendo illegittimamente all’Anagrafe comunale l’atto di nascita di un bambino concepito da una donna con la tecnica della fecondazione eterologa. In virtù di tale atto arbitrario del sindaco, la madre naturale del bambino e la di lei compagna hanno ottenuto di figurare nei registri anagrafici come genitori legittimi (madre-madre) del bambino. Il sindaco ha tradito non soltanto la legge, ma anche la verità, facendo dire al Comune di Agrigento, con un atto di prepotenza frutto della cosiddetta ‘ideologia del desiderio’, che un bambino può essere figlio di due madri ed essere privo di padre. Chiediamo al sindaco, quale ufficiale territoriale di Governo, di rispettare la legge e di non violarla. Con la sua amministrazione si occupi dei veri gravi problemi che interessano la comunità civile. Auspichiamo un intervento della Procura competente per territorio, per la violazione dell’ordine pubblico interno che la trascrizione dell’atto illegittimo, ha comportato”.

Il sindaco Firetto registra il figlio di una coppia omo-genitoriale ad Agrigento

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Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha registrato all’Anagrafe del Comune il figlio nato da una coppia omo-genitoriale di Agrigento. Firetto ha firmato l’atto di riconoscimento del bambino partorito da una delle due giovani donne all’ospedale di Agrigento avvalendosi della tecnica della procreazione medicalmente assistita. L’atto è stato firmato personalmente dal sindaco a seguito di un indirizzo politico espresso da tutta la giunta comunale che ha condiviso le valutazioni poste alla base di tale scelta. Il responsabile dell’ufficio Anagrafe e Stato Civile del Comune ha manifestato la volontà di non procedere all’iscrizione. Pertanto è intervenuto il sindaco. Al termine della registrazione, e si tratta della prima volta di casi del genere ad Agrigento, la coppia omo-genitoriale agrigentina ha ringraziato sindaco e impiegati comunali presenti, offrendo dei confetti. Lo stesso Firetto commenta: “Al di là delle sensibilità di ciascuno, è un dato di fatto che un bambino che nasce acquisisce i propri diritti. È un bambino atteso con amore e accolto con amore. Ora è accolto da tutta la città e Agrigento si adegua all’orientamento già seguito da alcuni anni da altre città italiane, in cui i diritti della persona sono difesi con fermezza e, quando necessario, anche con atti di coraggio”.

Indagini a Sciacca su fantoccio e manifesti offensivi

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A Sciacca proseguono le indagini a seguito del rinvenimento di un fantoccio adagiato su di una panchina in piazza Marconi e di alcuni manifesti offensivi. Sono stati, in particolare, acquisiti i filmati degli impianti di video sorveglianza nella zona. Il fantoccio, che è stato sequestrato, contiene al viso la foto dell’ex senatore Nuccio Cusumano con la scritta sul petto: “Il padrone di Sciacca”. E i nove manifesti, altrettanto sequestrati, contengono offese verso lo stesso Cusumano, la sindaca Francesca Valenti e l’ex vice sindaco Filippo Bellanca.

Nettezza urbana e il nuovo appalto (video intervista)

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Il transito verso il nuovo appalto della nettezza urbana ad Agrigento. Novità sul servizio di spazzamento delle strade.
L’intervista all’assessore Nello Hamel è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Montante”, chiesti 24 rinvii a giudizio (video)

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Antonello Montante

La Procura di Caltanissetta ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio di Antonello Montante e altri 23 imputati nell’ambito dell’inchiesta “Double Face”. I dettagli.

Antonello Montante

La Procura della Repubblica di Caltanissetta, capitanata da Amedeo Bertone, e il suo braccio investigativo, la Squadra Mobile nissena capeggiata da Marzia Giustolisi, hanno concluso le indagini su una delle due associazioni a delinquere contestate all’ex presidente di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”. Si tratta della “tela del ragno”, una rete di spie e di favori che Montante avrebbe allestito per beneficiare di soffiate e informazioni su indagini che lo avrebbero coinvolto più o meno direttamente. E la Procura ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio degli indagati, adesso imputati. Bertone, insieme ai sostituti Gabriele Paci, Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, ha firmato la richiesta del processo a carico di Antonello Montante, detenuto dallo scorso 14 maggio per associazione a delinquere, e gli altri 23 sono: per concorso in tale associazione a delinquere l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, inizialmente indagato solo per rivelazione di notizie riservate e favoreggiamento nei confronti di Montante. E poi l’ipotesi del concorso in 416 è contestata ad Andrea Grassi, dirigente della prima divisione Servizio centrale operativo di Roma, poi Andrea Cavacece, capo reparto dell’Aisi, che è il servizio segreto civile, e poi Angelo Cuva, docente universitario: e i tre avrebbero contribuito ad eludere le investigazioni della Procura di Caltanissetta tramite la rivelazione di notizie coperte da segreto d’ufficio. E poi Massimo Romano, imprenditore, che avrebbe assicurato assunzioni di appartenenti alle forze dell’ordine. E poi, come scrive la Procura, “dietro elargizione di favori per loro stessi o per amici e familiari, avrebbero eseguito attività del loro ufficio in maniera tale da soddisfare gli interessi di Antonello Montante”: Gianfranco Ardizzone, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta e poi Capo centro della Direzione investigativa antimafia, Ettore Orfanello, comandante della Tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, e Mario Sanfilippo, appartenente al Nucleo di polizia tributaria. E poi Giuseppe D’Agata, comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, che avrebbe fornito a Montante informazioni riservate. E poi, Diego Di Simone, capo della squadra sicurezza di ConfIndustria Sicilia, Marco De Angelis, sostituto commissario della Polizia, e Salvatore Graceffa, vice Sovrintendente della Polizia di Stato, e i tre, “al fine di tutelare gli interessi di Montante, avrebbero reperito, attraverso accessi abusivi nella banca dati delle forze dell’ordine, informazioni di natura riservata”. E poi, Arturo Esposito, comandante della Legione Carabinieri Sicilia e Capo di Stato maggiore dei Carabinieri, si sarebbe occupato di promozioni e trasferimenti e avrebbe veicolato informazioni di natura riservata. E poi, ancora, Salvatore e Andrea Calì, titolari di una impresa di intelligence, e che rispondono di favoreggiamento, e poi il colonnello Letterio Romeo, ex comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Caltanissetta, che avrebbe occultato una relazione di servizio e risponde di soppressione di atti. E poi il dirigente generale dell’assessorato Attività produttive, Alessandro Ferrara, imputato di favoreggiamento, così come il sindacalista Maurizio Bernava. E poi Carlo La Rotonda, direttore di Confindustria Centro Sicilia, imputato di simulazione di reato, così come Salvatore Mauro, dipendente dell’impresa dei Calì. E poi sono imputati per favoreggiamento anche Vincenzo Mistretta, ritenuto uomo di fiducia di Montante, e le collaboratrici di Montante, Rosetta Cangialosi e Carmela Giardina: la notte del blitz a Milano, il 14 maggio scorso, avrebbero aiutato Antonello Montante a distruggere, prima di essere arrestato, pen drive e appunti, poi lanciati dalla finestra in un pozzo luce. Nel frattempo sono ancora in itinere le indagini, che si avvalgono anche della collaborazione di un dirigente regionale, relative all’altro tipo di associazione a delinquere contestata ad Antonello Montante, in concorso, in tale caso, con l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta e gli ex assessori alle Attività produttive della sua giunta Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, oltre il già presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, e un gruppo di imprenditori. Gli inquirenti ipotizzano un accordo tra Montante e Crocetta per pilotare i fondi dell’assessorato regionale alle Attività produttive.

A Casa Sanfilippo si presenta “Il trionfo di Esseneto” (video interviste)

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Agrigento, Casa Sanfilippo

Agrigento, Casa Sanfilippo
Ad Agrigento, nella Valle dei Templi, a Casa Sanfilippo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento “412 a.C – Il trionfo di Esseneto, atleta di Akragas e campione ai giochi olimpici”, in programma sabato 6 e domenica 7 ottobre. E’ stato presentato il programma delle due giornate, in presenza del direttore del Parco della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, e degli archeologi dell’associazione Pastactivity, organizzatrice dell’evento, Laura Danile, Zelia Di Giuseppe e Giovanni Virruso.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.