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La Giunta regionale approva il Disegno di legge di riforma degli Ipab

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Il governo regionale ha approvato il disegno di legge di riforma degli Ipab, gli Istituti pubblici di assistenza e beneficenza. Adesso la proposta di legge sarà trasmessa all’Assemblea Regionale. In proposito interviene il presidente della Regione, Nello Musumeci, che spiega: “Si tratta di mettere ordine in modo organico, per la prima volta in Sicilia, al variegato mondo delle circa cento Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, adeguando la legislazione regionale a quella nazionale. Da un lato intendiamo ridare nuova linfa agli Istituti, nati per volontà di fondatori privati, con una proficua gestione del loro patrimonio e, dall’altro, determinare la riorganizzazione con la chiusura di quelli che non possono più raggiungere i propri scopi. Il disegno di legge mira, in ogni caso, a creare un sistema integrato di interventi e servizi ristabilendo la rilevanza sociale degli Enti. Gli Ipab rappresentano, attualmente, una realtà significativa nel sistema socio-assistenziale della Regione, sia per la quantità e la qualità dei servizi erogati, che per le risorse umane e strumentali impiegate. Al loro ruolo, assai significativo sul piano sociale, però non corrisponde più una normativa adeguata, visto che è superata da quella nazionale a seguito dei principi fissati dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione”.

Di Matteo sulla “trattativa”, la strage di via D’Amelio e l’agenda rossa

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Nino Di Matteo
Il magistrato Nino Di Matteo, tra gli istruttori del processo sulla presunta trattativa Stato – mafia all’epoca delle stragi, è intervenuto all’Agi nel merito della recente sentenza della Corte d’Assise di Palermo e delle severe condanne inflitte. Di Matteo, tra l’altro, ha affermato: “Dal processo di Palermo è emerso non solo che la ‘trattativa’ ci fu e il dialogo con i vertici di Cosa nostra venne iniziato e venne cercato da esponenti dello Stato, ma anche che questo non evitò altro sangue, anzi provocò un ulteriore inasprimento della linea stragista, perché il boss Totò Riina si convinse che quello era il momento per fare altre stragi, per buttare sul piatto della bilancia della ‘trattativa’ la violenza di altro sangue. Credo assolutamente plausibile che la ‘trattativa’ abbia giocato sull’accelerazione improvvisa dell’intenzione di uccidere il dottor Borsellino, il quale probabilmente aveva, se non saputo, cominciato a intuire qualcosa sull’esistenza della ‘trattativa’ e che qualcuno avesse da temere che avesse annotato quei suoi sospetti nell’agenda rossa che portava sempre con sé. Possiamo affermare, secondo un criterio di buon senso e logica ed esperienze di chi da molti anni si occupa di processi di mafia, che l’agenda rossa non può essere stata fatta sparire dai mafiosi che hanno partecipato alla strage ma con ogni probabilità da uomini di uno Stato deviato che già in quel momento ha voluto nascondere elementi importanti per la ricostruzione del movente dell’uccisione del giudice e degli agenti della scorta”.

Controlli dei Carabinieri nel fine settimana, gli esiti

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In tutta la provincia agrigentina, durante il fine settimana, è stato attuato dal Comando Provinciale Carabinieri Agrigento, retto dal colonnello Giovanni Pellegrino, un servizio coordinato finalizzato ad intensificare le attività di prevenzione e contrasto della criminalità. Per quanto attiene al rispetto del Codice della Strada, sono state elevate una ventina di sanzioni, tra cui alcune per guida senza patente e per uso del telefono cellulare alla guida. Poi a Ribera è stato denunciato B A, sono le iniziali del nome, 48 anni, sorpreso in possesso di oltre 10 grammi di hashish e di uno spinello, sequestrati. Ancora a Ribera è stato arrestato C D, 30 anni, di Milano, inseguito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sciacca per scontare 3 anni di reclusione per rapina. E sempre a Ribera una donna di 25 anni, C C, è stata arrestata per evasione dagli arresti domiciliari.
A San Giovanni Gemini è stato denunciato un giovane di 20 anni sorpreso in possesso di un coltello di genere vietato, a serramanico, della lunghezza di circa 20 centimetri.
A Favara è stato arrestato L A, sono le iniziali del nome, 25 anni, che sconterà 4 anni di reclusione per ricettazione e reati in materia di armi.
A Campobello di Licata è stato arrestato C A, di 18 anni, che sconterà 2 anni e 6 mesi di reclusione per rapina.
A Canicattì è stato arrestato un commerciante di 38 anni, L G, che sconterà 4 mesi di reclusione per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Scongiurato il blocco dei collegamenti nello Stretto di Messina

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Scongiurato, almeno per il momento, il blocco dei collegamenti marittimi veloci nello Stretto di Messina in occasione della scadenza del contratto con la compagnia Liberty Lines lo scorso 30 settembre. La stessa compagnia di navigazione trapanese spiega: “La compagnia Liberty Lines ha fatto tutto ciò che era possibile per continuare a garantire i collegamenti marittimi veloci sullo Stretto di Messina. Ancora adesso, a poche ore dalla scadenza del contratto triennale di servizio, attendiamo un riscontro da parte del ministero dei Trasporti al quale abbiamo manifestato la massima disponibilità a proseguire il servizio in regime di proroga, senza interruzione, a decorrere dalla corsa delle ore 6 dell’1 ottobre, in attesa che la questione sia stabilmente risolta con una nuova gara. Il contratto tra ministero e Liberty Lines prevede lo svolgimento del servizio per tre anni, fino al 30 settembre 2018, con possibilità di proroga di 12 mesi. Il 14 settembre scorso la compagnia ha comunicato che, in assenza della proroga, il servizio sarebbe cessato. Il 28 ha comunicato la piena disponibilità a proseguire il servizio”.

Associazioni di categoria: “Musumeci attivi l’Irca”

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Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai denunciano il ritardo da parte della Regione nell’attivare l’Irca, ovvero l’istituto per il credito alle imprese che ha sostituito Crias e Ircac. Le stesse associazioni di categoria annunciano che chiederanno nel merito un incontro al presidente della Regione, Nello Musumeci, e affermano: “Ogni giorno che passa invano, in attesa di accedere al credito agevolato, parecchie attività sono costrette a segnare il passo con il serio e concreto rischio di finire sul lastrico. Ma questo sembra proprio non interessare a nessuno. Era il 29 giugno scorso quando l’Assemblea ha approvato l’articolo del collegato alla Finanziaria che ha istituito l’Irca. Da allora non si muove foglia. Nessuno ha avvertito la necessità, ad oggi, di doverci convocare per raccogliere le nostre istanze, le nostre proposte, per capire meglio come strutturare questo nuovo Istituto che rimane una scatola vuota. Musumeci innesti una marcia veloce al processo di riavvio che riguarda l’accesso al credito agevolato, da troppo tempo ormai lasciato al suo destino, non più al servizio dell’anemico tessuto produttivo siciliano”.

Agrigento, allarme furti in abitazione

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Ad Agrigento è allarme furti in appartamento. Durante le settimane appena trascorse sono state numerose le abitazioni bersaglio di ladri che agiscono spesso approfittando della temporanea assenza dei proprietari. L’ultimo caso del genere è accaduto nel fine settimana, in via Guido Reni, dove la padrona di casa rientrando nella sua abitazione ha indotto, di conseguenza, un ladro, presente sul posto, ad una fuga repentina. Tanti cittadini preoccupati invitano le forze dell’ordine a potenziare i servizi di pattugliamento, a deterrente e repressione dei malintenzionati.

Sabotata la rete idrica a Vittoria

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I rubinetti sono stati a secco per alcuni giorni a Vittoria, in provincia di Ragusa, a causa del sabotaggio delle rete idrica. L’ex prefetto, Filippo Dispenza, uno dei commissari del Comune esprime “indignazione per la manomissione della rete idrica e il furto delle aste di manovra”. I tre commissari straordinari del Comune di Vittoria, che reggono il comune sciolto per mafia a luglio scorso con decreto del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si dichiarano indignati per il vergognoso atto ostile compiuto nei confronti della città e dei cittadini e aggiungono: “Si tratta di un gesto criminale, odioso e irresponsabile, perché l’acqua è vita. Un simile atto è segno, oltre che di criminalità mafiosa, anche di assoluta barbarie e inciviltà”.

Il “Gruppo folk città di Agrigento” al Columbus Day negli Usa

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Il “Gruppo folk città di Agrigento”, presieduto da Riccardo Cacicia, da 43 anni alla ribalta del folclore internazionale, sarà presente alle celebrazioni del Columbus Day negli Stati Uniti, nel New Jersey. Il gruppo, legato alle tradizioni popolari siciliane, è pronto alla tourneè negli Stati Uniti nelle prime due settimane di ottobre. Il “Gruppo folk città di Agrigento” è stato invitato ufficialmente da una comunità siciliana a partecipare alle celebrazione del “Columbus Day”, con esibizioni negli Stati del New Jersey e New York, e in città come Philadelphia e Atlantic City. Lo stesso Riccardo Cacicia commenta: “Il gruppo ‘Città di Agrigento’ è sicuramente una delle più belle realtà artistiche siciliane, ed in particolar modo agrigentine della tradizione folklorica, della musica popolare e del canto tipico della nostra terra, e che, dall’alto della sua lunga storia artistica – 43 anni di attività – è stato definito ‘Ambasciatori della Cultura Agrigentina’ in tutto il mondo”.

Revolver “galeotto” per un pensionato di Grotte

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A Grotte i Carabinieri, allarmati da una telefonata al 112, sono intervenuti in un’abitazione in contrada Altavilla teatro di un animato litigio tra un pensionato di 70 anni e la moglie. E’ stata la donna a rivolgersi ai Carabinieri segnalando la lite in corso con il marito. I militari hanno restituito ordine, hanno identificato l’uomo e la donna e poi, nel corso di un controllo, hanno scoperto in casa un fucile ed una pistola regolarmente denunciati, ed una pistola revolver calibro 25, di fabbricazione estera, risultata clandestina in quanto priva del numero di matricola. Il pensionato, M G sono le iniziali del nome, originario di Castrofilippo, è stato arrestato ai domiciliari per illegale detenzione di arma da fuoco clandestina. La pistola è stata sequestrata e sarà inviata agli specialisti dei Carabinieri del Ris, per verificarne la provenienza e se sia stata utilizzata in atti delittuosi.

Donazione di “A cuore aperto” ai volontari vincenziani

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L’associazione onlus “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo agrigentino Giovanni Ruvolo, ha donato ai diversi gruppi di volontari vincenziani della provincia di Agrigento dei misuratori automatici di pressione. La consegna è avvenuta ieri nel corso del convegno interprovinciale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano che si è svolto a Montevago nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario del terremoto del Belìce. Ha partecipato all’iniziativa anche il cardiologo Fabio Triolo, tra i medici volontari di “A Cuore Aperto”. Sono stati donati inoltre dei kit per la misurazione della glicemia grazie alla collaborazione dell’associazione regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolci” presieduta dal professor Orazio De Guilmi. Lo stesso professor Giovanni Ruvolo afferma: “Il volontariato è fondamentale per cercare di sopperire a delle carenze che a volte ricorrono nel campo della sanità e in altri campi con l’alibi della mancanza di risorse economiche. Come associazione ‘A Cuore Aperto’ abbiamo sempre collaborato con diverse associazioni tra cui i Gruppi di Volontariato Vincenziano, e abbiamo promosso nell’Agrigentino diverse giornate per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Vogliamo sempre cercare di rafforzare questo concetto di unione tra le associazioni per meglio offrire i servizi”.