La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha interrogato, in sede di udienza di convalida dello stato di fermo di indiziato di delitto, Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni, di Ravanusa, arrestato dai Carabinieri lo scorso 2 ottobre perché ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, 61 anni, ucciso a Licata il 2 aprile scorso vittima di due colpi di pistola calibro 9. Orazio Rosario Cavallaro ha respinto ogni accusa e, in riferimento al giubbotto che gli è stato sequestrato – lavato con candeggina ma su cui sono state scoperte tracce di sangue di Carità – ha risposto: “Il giubbotto me lo ha regalato la Caritas”. Cavallaro è assistito dall’avvocato Antonino Casalicchio.
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Si aggravano i ritardi sulle statali 640 e 189
A Genova il sindaco Bucci, neo commissario straordinario sul ponte, ha promesso che il nuovo ponte sarà costruito entro 16 mesi. Più in giù, e non solo nel senso geografico, in Sicilia, invece, si aggravano i ritardi nei lavori in corso sulla statale 640 Agrigento – Caltanissetta, che saranno ultimati non prima della metà del 2019, e sulla statale 189 Agrigento – Palermo, dove si profila un ritardo fino al 2020. L’Anas ha già contestato il ritardo sulla 640 e spiega: “Il ritardo è stato contestato formalmente all’appaltatore che è la ‘Cmc’, a cui sono comminate le sanzioni intermedie recentemente introdotte dall’Azienda nazionale autonoma per le strade nel contratto di appalto al fine di imporre il necessario stimolo alla ripresa. Ad oggi il ritardo accumulato, che è oggetto di sanzioni economiche applicate al contraente generale, lascia prevedere una ultimazione dei lavori entro l’estate 2019”. E poi, lungo la 189, nel tratto di “Bolognetta”, a seguito delle ulteriori lavorazioni introdotte con una perizia di variante tecnica in corso di approvazione presso la direzione generale Anas di Roma, i tempi di ultimazione saranno traslati a tutto il giugno del 2020. L’Anas assicura però che si procederà all’apertura progressiva dei tratti già ammodernati”.
Ricercati tra Favara e Palma di Montechiaro (video)
Anche i Carabinieri del Ris lavorano alla ricerca di Jessica Lattuca a Favara. A Palma di Montechiaro ancora nessuna traccia di Gioacchino Vella.
Nell’Agrigentino sono ricercati Jessica Lattuca, 27 anni, di Favara, di cui non vi è più traccia dallo scorso 12 agosto, e Gioacchino Vella, 42 anni, di Palma di Montechiaro, assente all’appello dal 25 settembre. A Favara lavorano i Carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche di Messina, armati di luminol, che è un composto chimico utile per rilevare tracce biologiche, e dei cani molecolari, ossia cani capaci di riconoscere l’impronta di una persona anche se è trascorso parecchio tempo dal suo passaggio. I Carabinieri hanno ispezionato la casa in campagna di Filippo Russotto, ex compagno di Jessica Lattuca, e padre di tre dei quattro figli di lei. L’abitazione è in contrada Burraitotto, al confine tra Favara e Naro. E’ stata disabitata, e solo recentemente è stata ereditata dalla famiglia Russotto. Filippo Russotto, che non è indagato, ha assistito alle attività investigative, e ha commentato: “Jessica conosceva questo posto, è normale che lo conoscesse, è la mia compagna. Io sono tranquillissimo. I carabinieri, il Ris sono qua, è giusto che facciano i loro controlli. La speranza è di ritrovarla viva. Questo voglio io, i miei figli domandano sempre della mamma. Io spero di ritrovarla”. L’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento è ancora a carico di ignoti, e i magistrati procedono ipotizzando il reato di sequestro di persona solo al fine di potere svolgere alcuni accertamenti tecnico-investigativi, come attualmente sono in corso, non solo in contrada Buraitotto ma anche in via Fratelli Gracchi, traversa di via Agrigento, a Favara, nella casa dove abita Filippo Russotto. Nel frattempo, dopo l’attivazione del Piano provinciale di ricerche in Prefettura, il territorio tra Palma di Montechiaro e dintorni è battuto e perlustrato attentamente alla ricerca di Gioacchino Vella. Polizia, Carabinieri, Protezione civile comunale e provinciale, e Vigili del fuoco lavorano senza sosta. La famiglia ha presentato formale denuncia di scomparsa e si spera che si sia trattato solo di un allontanamento volontario.