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Agrigento, crollato un immobile disabitato nel centro storico

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Ad Agrigento, nel centro storico, in via Gravano è crollata una palazzina di due piani fatiscente e disabitata da anni. L’area è stata transennata. Il Comune ha ordinato precauzionalmente lo sgombero di quattro abitazioni confinanti con l’immobile crollato.

Ancora danneggiamenti vandalici ad Agrigento

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Ancora danneggiamenti vandalici ad Agrigento. Dopo i vetri di automobili rotti a pietrate in via Garibaldi, Empedocle e via Dante, adesso sono state bersaglio altre due automobili posteggiate in via Porta di Mare, una Fiat Punto e una Fiat Panda. Da un’auto è stata rubata anche la radio. I proprietari hanno formalizzato denuncia contro ignoti. Indagini sono in corso.

Arrestato il re de tir

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Giuseppe Salamone

Giuseppe Salamone
La Guardia di Finanza di Palermo, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura e firmato dal Tribunale di Termini Imerese, ha arrestato Giuseppe Salamone, 49 anni, imprenditore di Bagheria operante nel settore dei trasporti. Sotto sequestro, per un valore di circa 1 milione e 500 mila euro, sono le società Salamone Group, Transervice Scarl e Transport’s World Scarl, e poi conti correnti, immobili, automezzi e quote societarie nella disponibilità di quattro imprese. Sono indagate altre sei persone. Dalle indagini è emerso che Salamone avrebbe intestato fittiziamente le aziende temendo che fossero sequestrate. L’inchiesta ha tratto origine da alcune verifiche fiscali svolte dalle Fiamme gialle nei confronti delle aziende gestite dall’imprenditore, e da cui è emerso un ampio movimento di fatture per operazioni inesistenti.

Fondi europei, corsa contro il tempo (video)

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La Regione Sicilia ancora ultima in Italia per la spesa dei fondi europei. Corsa contro il tempo a fronte della scadenza del 31 dicembre prossimo.

La Sicilia è ancora ultima in Italia nella spesa dei fondi europei. E il regolamento europeo impone che i finanziamenti 2014-2018 siano restituiti al mittente se la destinataria Sicilia non impegnerà le somme a disposizione entro il 31 dicembre 2018. La ministra per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, del Movimento 5 Stelle, conferma ma nutre ancora fiducia, e le sue parole sono: “È vero, la Sicilia è quella che presenta maggiori criticità, ma siamo riusciti a recuperare oltre la metà del ritardo e forse riusciremo a recuperare qualcosa di più”. Parte della responsabilità è anche della mancanza di capacità nelle amministrazioni locali e regionali a progettare, e bandi e fondi sono possibili solo in presenza di progetti. Ecco perché la ministra Lezzi ha deciso di inviare in Sicilia dei consulenti tecnici che sopperiscano a tali lacune. E spiega: “L’agenzia per la Coesione territoriale, che è l’agenzia nazionale che si occupa della spesa dei fondi strutturali, possiede tantissimi consulenti con contratti tra i sei e i sette anni. Abbiamo deciso che l’Agenzia debba andare nei territori per stare a fianco delle Regioni e dei Comuni. In questa programmazione dobbiamo occuparci dell’accelerazione della spesa. Nessuno deve avere alibi. Con la Sicilia abbiamo fatto così: abbiamo fatto un patto a tre che vede come firmatari me, la commissaria europea per la coesione Corina Cretu, e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Tutti e tre ci siamo impegnati e abbiamo messo la faccia per recuperare 800 milioni di spesa entro il 31 dicembre” – conclude. Inoltre, nell’ambito dei fondi europei, alla Sicilia per l’assistenza tecnica sono destinati 153 milioni di euro. E il governo Musumeci ha annunciato che intende usare tali fondi per arruolare, tramite il Formez, un centinaio di consulenti da affiancare ai dipartimenti che gestiscono i fondi europei, al fine di elevare quantità e qualità della spesa. I fondi europei capaci di alimentare di speranza le sorti della Sicilia sono quattro: il fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il fondo sociale europeo (Fse), il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).

Firetto sull’assoluzione contabile (video intervista)

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“Nessun artificio contabile per eludere lo sforamento del patto di stabilità a Porto Empedocle”: la Corte dei Conti assolve il sindaco Firetto. La conferenza.
L’intervista al sindaco è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il Fai e le “Giornate d’autunno” (video interviste)

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Ad Agrigento, nella sala Giglia della Provincia, il Fai, il Fondo Ambiente Italiano, ha presentato alla stampa l’iniziativa “Ricordati di salvare l’Italia”, una campagna nazionale di raccolta fondi, e poi le “Giornate Fai d’autunno”, itinerari a tema a cura delle delegazioni e gruppi Fai Giovani, alla scoperta di luoghi finora poco valorizzati in tutta la Regione Sicilia.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Il trionfo di Esseneto” nella Valle dei Templi (video interviste)

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Ad Agrigento, nel corso del fine settimana, nella Valle dei Templi, si è svolto l’evento: “412 a.C.: il Trionfo di Esseneto”, organizzato, nell’ambito delle “Giornate Archeologiche 2018”, da Laura Danile, Giovanni Virruso e Zelia Di Giuseppe dell’Associazione Pastactivity, e dal Parco della Valle dei Templi.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Busta con proiettile per Claudio Fava

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Claudio Fava
Amaro inizio di settimana al mattino di oggi per il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. Una lettera contenente un proiettile calibro 7.65, indirizzata al presidente della commissione parlamentare d’indagine sulla mafia, è stata recapitata a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale. La Digos ha già provveduto al sequestro della busta e del contenuto. Fava è stato eletto alla presidenza della Commissione regionale antimafia lo scorso 16 maggio. Già dal mese successivo, la Commissione ha avviato un’indagine conoscitiva sul cosiddetto “sistema Montante”, mentre da luglio indaga anche sul fronte dei depistaggi sulla strage di via D’Amelio emersi dalla sentenza del Borsellino quater. Nei giorni scorsi all’Assemblea è stata approvata la legge proposta da Claudio Fava sull’obbligo per i parlamentari regionali di dichiarare la propria eventuale appartenenza a logge massoniche.

A Palermo la casa massonica del “Grande Oriente” aperta al pubblico

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Al culmine, in corso, della polemica per la legge approvata dall’Assemblea Regionale siciliana che obbliga i deputati a dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche, il Grande Oriente d’Italia ha deciso di aprire al pubblico la sua ‘Casa massonica’ a Palermo. I templi di piazzetta Speciale saranno aperti per la visita, solo su prenotazione, sabato prossimo, 13 ottobre, dalle ore 10 alle 12. “Un’occasione – spiega il Grande Oriente – per poter vedere con i propri occhi gli ambienti ricchi di simbologie, porre domande e confrontarsi con il mondo dei massoni, certamente riservato, ma non segreto”.

“Hanno fatto bene ad ammazzare u parrinu”

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“Hanno fatto bene ad ammazzare u parrinu”. Così a Palermo, a Brancaccio, un uomo si è rivolto a Maurizio Artale – presidente del centro “Padre Nostro” fondato da don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia – durante un’animata discussione in strada, innanzi alla Casa museo del beato don Pino Puglisi, appena visitata da Papa Francesco. A riferire i contenuti del diverbio, al quale hanno assistito alcuni giovani volontari del centro di Brancaccio, è lo stesso Maurizio Artale in un lungo post su Facebook dove, tra l’altro, si legge: “Un ‘energumeno’, uscendo dal portone della propria abitazione, proprio vicino alla Casa museo, si è scagliato contro di me sostenendo che da quando ci sono io nella piazza non c’è più pace, e che per colpa mia non può più posteggiare la moto sotto il balcone perché la sosta è vietata, e prima non lo era”.