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Licata, scoperta un’evasione dell’Imu da 800mila euro

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La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Agrigento ha scoperto un’evasione fiscale di imposte di circa 800mila euro, da parte di soggetti economici proprietari di fabbricati destinati ad attività turistiche e commerciali nel porto turistico “Marina di Cala del Sole” a Licata.
Le indagini del Nucleo di polizia economica e finanziaria, nei confronti di società operanti all’interno della struttura portuale, hanno riguardato il corretto assolvimento dell’Imu dal 2013 al 2017. Ebbene, dai controlli incrociati con gli uffici del Comune di Licata, è emersa un’evasione dell’Imu per circa 800mila euro, nonché l’esistenza di 394 posti barca, dai 4 ai 70 metri, presenti nello specchio d’acqua antistante il porto, non censiti al catasto, e per i quali, ai fini della quantificazione dell’imposta evasa, provvederanno gli enti competenti. Le società che non hanno adempiuto ai previsti pagamenti saranno soggette anche ad una sanzione amministrativa del 30% dell’importo dovuto, nei casi in cui i ritardi nei pagamenti siano superiori ai 90 giorni. L’intervento della Guardia di finanza è stato di impulso anche alle attività di controllo del Comune che sarà sostenuto nella fase di accertamento e riscossione attraverso strette forme di collaborazione con le Fiamme Gialle.

“Jessica Lattuca”, iscrizione formale di Russotto come indagato

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Gessica Lattuca

Gessica Lattuca
Proseguono le indagini e gli accertamenti scientifici ad opera dei Carabinieri del Ris su pertinenze immobiliari e oggetti personali di Filippo Russotto, l’ex compagno e padre di tre dei quattro figli di Jessica Lattuca, la donna di 27 anni di Favara di cui non vi è più traccia dallo scorso 12 agosto. Russotto è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati per il reato di sequestro di persona. Si tratta di un atto meramente formale ma necessario per compiere gli accertamenti investigativi in corso in contraddittorio e con la presenza della parte interessata a tali accertamenti. A Filippo Russotto sono stati temporaneamente sequestrati la casa in via Fratelli Gracchi, l’appezzamento di terreno in contrada Malvizzo e la casa di campagna in contrada Burraitotto o Fontana degli Angeli, dove è stato anche accuratamente scandagliato un pozzo artesiano. E poi l’automobile, una Ford Focus, e un furgoncino.

Minacce e proiettile per Bertone (video)

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Amedeo Bertone

Ancora intimidazioni eccellenti in Sicilia: dopo Patronaggio e Fava, nel mirino il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone. Ipotizzata una strategia della tensione.

Amedeo Bertone

La Protezione Civile ha lanciato l’allerta meteo in Sicilia dalla mezzanotte di oggi venerdì 12 ottobre. E in Sicilia è anche allerta intimidazioni eccellenti. A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, è stata recapitata una busta con dentro una lettera di gravi minacce e un proiettile. Il mittente è anonimo. Il destinatario è il procuratore Amedeo Bertone, a capo della Procura che attualmente, forse, è la più esposta in Sicilia sotto il profilo del peso specifico delle inchieste in corso, tra il depistaggio sulla strage di via D’Amelio e il cosiddetto “Sistema Montante”. E nella lettera spedita a Bertone vi è un riferimento minaccioso anche a tale indagine per la quale la Procura nissena ha appena chiesto il rinvio a giudizio di Montante e di altri 23 imputati, tra cui alcuni vertici degli apparati investigativi dello Stato e delle Forze dell’ordine. Sull’intimidazione al procuratore Amedeo Bertone indaga la Procura di Catania, che ha disposto gli accertamenti scientifici alla ricerca di tracce sul proiettile e sulla lettera. Ed il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, ha rafforzato la scorta di Bertone. Lunedì scorso, 8 ottobre, un’altra busta con dentro un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale, a Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia, anch’essa impegnata in indagini conoscitive e audizioni sul depistaggio “Borsellino” e sul “Sistema Montante”. E poi, ed ecco perché alcuni ipotizzano il tracciato di una “strategia della tensione”, lo scorso 12 settembre ad Agrigento al palazzo di giustizia è stata recapitata una busta al procuratore, Luigi Patronaggio. Da dentro è saltato fuori un proiettile da guerra e una lettera con minacce di morte. “Zecca, sei nel mirino” è stato scritto con un pennarello nero. E poi il simbolo di Gladio, una organizzazione paramilitare e parallela, con connotazioni politiche di estrema destra, che in Italia durante gli anni della guerra fredda ha operato clandestinamente a difesa del fronte atlantico contro lo spettro dell’invasione sovietica, e che recentemente è stata oggetto di indagine anche su alcuni delitti eclatanti a Palermo. E il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava, commenta: “Al procuratore di Caltanissetta abbiamo espresso la nostra stima e la nostra solidarietà. E’ chiaro che in Sicilia c’è un clima ostile contro chi tocca i nervi scoperti del sistema di potere e delle sue collusioni mafiose. E questo ci preoccupa molto”.

Il conclave dei Commercialisti (video interviste)

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Ad Agrigento si conclude oggi al PalaCongressi, al Villaggio Mosè, un convegno nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, sul tema “Commercialisti e imprese, un binomio per la crescita”. Partecipano circa 1.000 professionisti economici provenienti da tutta Italia.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il “Nicolò Gallo” incontra l’Arma (video intervista)

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L’Arma dei Carabinieri ospite dell’Istituto “Nicolò Gallo” di Agrigento. Dibattito su bullismo, cyberbullismo e consumo di droga.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia” (video intervista)

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Ad Agrigento, a San Leone, all’Hotel Dioscuri Bay Palace, domani, venerdì 12 ottobre, dalle ore 9 in poi, si svolgerà il 20esimo Congresso provinciale della Cgil Spi pensionati, sul tema “Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia”. Interverranno, tra gli altri, il segretario provinciale Cgil Agrigento, Massimo Raso, il segretario regionale Cgil Spi Sicilia, Maurizio Calà, e relazionerà il segretario provinciale Cgil Spi di Agrigento, Vincenzo Baldanza.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista allo stesso Baldanza.

Sopralluogo al cantiere Bolognetta della statale 121 Palermo-Agrigento

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Giusi Savarino

Giusi Savarino
La Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale, presieduta da Giusi Savarino, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, hanno compiuto oggi un sopralluogo, insieme a dirigenti dell’Anas, nel cantiere della CmC a Bolognetta, lungo la statale 121 Palermo – Agrigento. A conclusione, la stessa Savarino afferma: “Come promesso col Presidente Musumeci saremo noi ad inaugurare questa strada, non permetteremo che sulla Palermo – Agrigento ci siano ulteriori ritardi. I siciliani hanno avuto fin troppa pazienza in questi anni. Bisogna che la Regione stia col fiato sul collo della società che esegue i lavori, controlli e pretenda rispetto degli impegni presi a partire dal numero degli operai in cantiere. Gli imprenditori di questo territorio sono al collasso, ci sono in ballo centinaia di posti di lavoro. Piuttosto che occuparsi di ammortizzatori sociali e di assistenzialismo, la politica si preoccupi di creare e tutelare posti di lavoro veri”.

Raffadali, denunciato giovanissimo ladro seriale

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I Carabinieri della stazione di Raffadali hanno denunciato un giovanissimo ladro “seriale”. Si tratta di un ragazzino di 14 anni di Raffadali, incastrato soprattutto da numerosi filmati registrati da telecamere di video-sorveglianza, che hanno testimoniato quattro episodi di furto in due mesi. Il primo ad inizio agosto, ai danni di un negozio di telefonia di Raffadali, dove sono stati asportati vari telefoni cellulari per un valore di circa 5mila euro. Poi, un furto in abitazione dove sono stati arraffati denaro contante, circa un centinaio di euro, gioielli tra collane e un bracciale in oro, ed un telefono cellulare. Poi un altro furto in abitazione, sempre a Raffadali, in cui sono stati sottratti 7 pregiati cardellini del Venezuela (del valore stimato di circa mille euro) ed infine, un furto ai danni di un bar del centro, in cui sono stati rubati i soldi (circa 50 euro) contenuti nella cassa. Nel corso di una perquisizione domiciliare, i Carabinieri sono riusciti anche a recuperare gran parte della refurtiva ed a restituirla ai legittimi proprietari. A seguito di tale escalation di furti commessi, il Tribunale per i Minorenni di Palermo ha disposto nei confronti del giovane la misura cautelare del collocamento presso un’apposita comunità.

Il deputato agrigentino Di Caro interroga il Governo su presunti danni ambientali

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Giovanni Di Caro
Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Governo regionale sul presunto danno ambientale che sarebbe stato provocato in diversi comuni nell’Agrigentino, e in particolare ad Agrigento, Aragona, Raffadali, Santa Elisabetta e Joppolo Giancaxio, dove vi è un centro di compostaggio, sotto sequestro e oggetto di indagini della Procura di Agrigento. Lo stesso Di Caro spiega: “Ritengo necessario ed urgente predisporre un piano di monitoraggio ambientale del territorio e indagini finalizzate anche a rassicurare ulteriormente la cittadinanza. Chiedo al presidente della Regione e all’assessore regionale al Territorio di mettere in campo i controlli del caso, con l’ausilio delle istituzioni competenti, per verificare lo stato di inquinamento dei luoghi, insieme, eventualmente, a un programma di interventi per la bonifica dell’area”.

Michele Sodano relatore alla Camera sul Def

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Oggi alla Camera dei Deputati si vota la programmazione economica del Governo indicata dal Documento di Economia e Finanza, il documento economico più importante che disegna il quadro di finanza pubblica e di programmazione macro-economica dello Stato. Il deputato agrigentino del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano, è relatore. E afferma: “Per la copertura delle misure, alla base del programma del Movimento 5 Stelle, abbiamo previsto un rapporto deficit/pil al 2,4% che rilancia l’economia italiana, incentiva il lavoro e fornisce strumenti di sicurezza finanziaria per i cittadini. Se il Partito Democratico e Forza Italia, se i commissari Europei Junker e Moscovici a fine carriera, e se i grandi gruppi finanziari ci attaccano senza tregua può solo essere un segnale positivo. Significa che stiamo facendo bene, che abbiamo cominciato a invertire la rotta e a dare potere ai cittadini della Repubblica e non ai potenti. Chiariamo subito una cosa: i vecchi partiti non hanno rappresentato che i propri interessi personali, arrivando addirittura a svendere l’Italia in Europa e tradendo il mandato popolare. Come relatore di questo Documento di Economia e Finanza voglio condividere con tutti i Siciliani la grande gioia di rappresentare ogni giovane costretto ad emigrare, ogni genitore che perde il lavoro, ogni imprenditore strozzato dalle tasse di Equitalia, ogni pensionato o disabile che non riesce arrivare a fine mese. Sono fortemente convinto che, con i 36 miliardi di euro della manovra in spesa sociale e investimenti, stiamo lavorando per il bene di tutti”.