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Sicurezza territorio, 767mila euro per opere a Licata e a Comitini

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Il fiume Salso a Licata

Il fiume Salso a Licata
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha disposto l’impiego di 5 milioni di euro per ripulire, nell’ambito di 22 interventi complessivi in Sicilia, fiumi e torrenti di 6 province. Nell’Agrigentino sono state finanziate, per un totale di 767 mila euro, due opere. La prima a Licata e si tratta della rimozione dell’ostruzione della foce del fiume Salso e il miglioramento della funzionalità idraulica per 487mila euro. La seconda a Comitini, con la manutenzione di un tratto di alveo del torrente Cantarella, per una spesa di 280mila euro. Le priorità sono state individuate dal Genio civile che eseguirà i lavori entro metà dicembre. Le risorse stanziate sono dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, appena istituita su proposta del governo regionale dopo decenni di ritardo rispetto al resto d’Italia. E Musumeci commenta: “La sicurezza del territorio è uno degli impegni programmatici del mio governo. Per troppo tempo gli alvei dei corsi d’acqua sono stati abbandonati, senza manutenzione ordinaria, né straordinaria. Dopo anni di incuria e degrado, stiamo intervenendo per recuperare il tempo perduto, eliminando situazioni di pericolo che possono esser causa di sciagure”.

Favarese evaso arrestato sul tetto di casa

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I Carabinieri hanno sospettato che un uomo di Favara di 39 anni, evaso da una comunità di Salemi, in provincia di Trapani, dove sconta una condanna a 5 anni di reclusione per una violenta aggressione a colpi di scalpello, si nascondesse a Favara. E il sospetto si è rivelato fondato. I militari della Tenenza di Favara hanno sorpreso il 39enne nei pressi della sua abitazione, lui ha tentato la fuga salendo sul tetto ma sul tetto si è imbattuto nei Carabinieri che hanno previsto bene di circondare il luogo anche schierandosi sul tetto. Il favarese non ha opposto alcuna resistenza ed è stato condotto in carcere.

Donazione “samaritana” di un rene a beneficio di un’agrigentina

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A Palermo, al centro trapianti di rene “Leonardo Sciascia” dell’ospedale Civico, è stato trapiantato un rene ad una donna di 32 anni della provincia di Agrigento in lista d’attesa da 10 mesi. La donatrice è una donna di 60 anni di Padova che ha donato a scopo altruistico. Si tratta della cosiddetta “donazione samaritana”. L’intervento è stato eseguito dall’equipe composta da Silvio Morini, responsabile dell’attività chirurgica di trapianto di rene, coadiuvato dal chirurgo Saverio Matranga. La coordinatrice regionale del centro trapianti di rene “Leonardo Sciascia”, Bruna Piazza, commenta: “Il trapianto da vivente da donazione samaritana rappresenta un’ulteriore opportunità per i pazienti in attesa di un organo compatibile. Esprimo grandissima gratitudine alla donatrice samaritana e ringrazio i colleghi del Veneto e di Padova. Questo è un ulteriore ottimo esempio della collaborazione della rete nazionale trapianti”.

Rischio frana, a Monserrato via Favignana in conferenza

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Ad Agrigento, domani, giovedì 18 ottobre, a Monserrato, in via Favignana, alle ore 10, il consigliere comunale Marco Vullo e i residenti hanno organizzato una conferenza stampa contro la perdurante indifferenza degli organi competenti verso l’urgenza del recupero sicurezza del costone sovrastante la via Favignana. Vullo commenta: “Il costone rischia seriamente di franare. Le recenti e abbondanti piogge cadute hanno fatto innalzare il rischio che si verifichi questa ipotesi. Occorre intervenire con immediatezza al fine di scongiurare il peggio”.

Ad Agrigento il congresso provinciale della Cgil

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Segreteria Cgil Agrigento 2017

Segreteria Cgil Agrigento 2017
Ad Agrigento, domani mattina, giovedì 18 ottobre, dalle ore 9:30 in poi, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, si svolgerà il 18esimo congresso provinciale della Cgil di Agrigento. L’assemblea segue in calendario i singoli congressi di categoria del sindacato che si sono svolti nelle settimane appena trascorse. La relazione è attesa dal segretario provinciale in carica Massimo Raso. E le conclusioni saranno affidate a Mimma Argurio, della Segreteria Regionale della Cgil.

La Seap Aragona gioca in casa al Palasport “Nicosia” di Agrigento

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Il questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, ha autorizzato, con apposita licenza, la squadra di pallavolo di Aragona, la Seap Aragona, che milita nel campionato di serie B2 femminile, a giocare le partite casalinghe al palasport “Nicosia” di Agrigento. A seguito di ciò la dirigenza della società Seap Aragona, presieduta da Nino Di Giacomo, afferma: “Ringraziamo il questore Maurizio Auriemma, i suoi collaboratori, il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, i responsabili dell’ufficio tecnico comunale, e il presidente della Real Basket, Alessandro Bazan, per la sensibilità dimostrata e la fattiva collaborazione nel consentire il rilascio alla società della licenza per la disputa delle gare interne al Palasport Pippo Nicosia di Agrigento nel campionato di serie B2. È stata una proficua sinergia tra gli enti preposti, ognuno per le proprie competenze, che ha portato, in tempi celeri, all’ottenimento del necessario certificato che consente alla Seap Aragona di poter disputare le partite interne nel glorioso e rinnovato palazzetto dello sport. Dunque, la partita di sabato prossimo tra la Seap Aragona e la Mediolanum Energia Volley Pizzo, valevole per la seconda giornata del campionato di serie B2, si disputerà regolarmente al “Nicosia” in presenza del pubblico”.

Pioggia e allagamenti a Porto Empedocle, chiesto un Consiglio straordinario

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A Porto Empedocle, a seguito del ripetersi di allagamenti e gravi disagi a danno della cittadinanza in occasione della pioggia, i consiglieri comunali Bartolotta Salvatore, Di Emanuele Valentina, Iacono Giuseppe, Lattuca Rino, Puccio Dario, Scimè Alfonso e Todaro Giuseppe hanno chiesto la riunione di un consiglio comunale straordinario. E affermano: “Visti i tanti disagi avvenuti con le prime piogge nella parte bassa del paese, riteniamo giusto sapere il perché di questi problemi. E visto anche il ripetersi di questi allagamenti nel giro di qualche settimana, crediamo sia giusto fare chiarezza e sapere quale sia la causa di questi problemi, che danneggiano non poco l’immagine della città oltre che i commercianti che operano nelle vie maggiormente colpite. Al consiglio comunale sia invitata anche la società Girgenti Acque per venire a capo di tale problema che danneggia non poco la città di Porto Empedocle”.

Chiesti oltre 170 anni di carcere per la famiglia mafiosa di Borgo Vecchio

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A Palermo, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero, Amelia Luise, a conclusione della requisitoria, ha chiesto oltre 170 anni di carcere a carico dei 19 imputati nel processo contro i clan mafiosi di Borgo Vecchio che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, e che, secondo gli inquirenti, sarebbero le nuove leve del mandamento di Porta Nuova. L’indagine è frutto delle precedenti operazioni Pedro (luglio 2011), Hybris (dicembre 2011), Panta Rei 1 e 2 (dicembre 2015 e novembre 2016), che hanno azzerato l’organigramma della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio. Tutti gli imputati sono stati arrestati in occasione di un blitz dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo che scattò all’alba del 10 novembre scorso. Dall’inchiesta è emersa l’ennesima pagina di una città soggiogata al pizzo. I commercianti avrebbero consegnato i soldi a Giuseppe Tantillo, che nel frattempo si è reso collaboratore di giustizia.

La sala avvocati del Tar Sicilia intitolata a Leonardo Cucchiara

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L'avvocato Leonardo Cucchiara

L’avvocato Leonardo Cucchiara
A Palermo la sala avvocati del Tar Sicilia, il Tribunale amministrativo regionale, è stata intitolata a Leonardo Cucchiara, l’avvocato, originario di Sciacca, che lo scorso 6 dicembre è morto improvvisamente, all’età di 43 anni, a causa di un aneurisma. Il foro del diritto amministrativo palermitano ha intestato all’avvocato Cucchiara la sala di Palazzo Benso, sede del Tribunale amministrativo regionale, in occasione di un seminario di diritto amministrativo che è stato moderato dal Presidente del Tar Sicilia Calogero Ferlisi. Sono intervenuti in ricordo di Leonardo Cucchiara i presidenti degli ordini degli avvocati di Sciacca e Palermo, i rappresentanti della società italiana degli avvocati amministrativi e dell’associazione avvocati amministrativi della Sicilia.

Dopo la revoca dei domiciliari, Orlando invita Lucano a Palermo

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Mimmo Lucano

Mimmo Lucano
Il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti domiciliari ma ha imposto il divieto di dimora a Riace al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, nell’occhio del ciclone giudiziario e mediatico allorchè indagato per alcune presunte irregolarità nella gestione dei flussi di migranti nel proprio comune. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha invitato il sindaco di Riace a Palermo, nell’adempimento del divieto di dimora. Orlando afferma: “La revoca dei domiciliari restituisce la libertà a Mimmo Lucano ma non ferma la battaglia legale e civile perché possa continuare e possa rafforzarsi l’esperienza di Riace e la cultura di accoglienza e convivenza diffusa che essa rappresenta. Ho già espresso a Mimmo Lucano, come hanno fatto i sindaci di tante città fra cui Parigi, la mia solidarietà e la volontà di dare vita ad iniziative coerenti con il coinvolgimento di comuni di tutta Europa. Gli ho anche rivolto l’invito a venire a Palermo, già nei prossimi giorni e in occasione del Festival delle letterature migranti, per condividere la sua storia ed esperienza e costruire insieme un percorso che trova nelle comunità ed amministrazioni locali la sua forza”.