La Fortitudo basket Agrigento domani, domenica 4 novembre, gioca in casa, al PalaMoncada, a Porto Empedocle, alle ore 18 contro Cassino, in occasione della sesta giornata del campionato di serie A2.
Oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’allenatore Franco Ciani alla vigilia della gara.
A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio Scopelliti
Ad uccidere Ignazio Scopelliti a Palma di Montechiaro sarebbe stato il cognato. Arrestato per omicidio volontario Raimondo Burgio. I dettagli. A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio ScopellitiA Palma di Montechiaro è morto il giorno dei Morti Ignazio Scopelliti, bracciante agricolo, 45 anni di età. Lui sarebbe scappato correndo dalla casa dei familiari della moglie, è stato inseguito e ucciso a colpi di pistola. Il cadavere ha insanguinato un tratto della via Palladio, nel centro urbano del paese del Gattopardo. Ignazio Scopelliti avrebbe litigato a casa dei suoceri, e non sarebbe stata la prima volta. Lui già da tempo non avrebbe esitato a maltrattare la moglie, Lucrezia Burgio, e i quattro figli. E ciò tanto che il difensore della donna, l’avvocato Santo Lucia, si è rivolto ai Carabinieri affinchè, in un modo o in un altro, si frenasse l’escalation di violenza che, invece, sarebbe stata risolta premendo il grilletto. La coppia non è stata ancora separata ma, in ragione dei rapporti tesi, è stata distante. E lui, Scopelliti, avrebbe più volte tentato molestamente di riallacciare la relazione con la Burgio, intransigente, invece, nella separazione. E il padre e il fratello di Lucrezia Burgio hanno altrettante volte denunciato ai Carabinieri il genero e cognato per molestie e violenze. E l’ultima denuncia risale alla sera di giovedì scorso. Poi venerdì mattina Scopelliti si è ripresentato a casa Burgio, manifestando scalmanato le proprie pretese. Il cognato, Raimondo Burgio, 35 anni, si sarebbe spazientito fatalmente, avrebbe impugnato una pistola e lo avrebbe ucciso. I Carabinieri e la sostituto procuratore di Agrigento, Emiliana Busto, hanno trascorso nove ore ad interrogare Raimondo Burgio e suo padre Salvatore, 72 anni, ed entrambi hanno negato responsabilità. Poi Raimondo sarebbe stato incastrato dalle immagini registrate da alcune telecamere di video-sorveglianza nella zona. Ed è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per omicidio volontario. Martedì prossimo si svolgerà l’udienza di convalida. Il suo difensore, l’avvocato Santo Lucia, è lo stesso della sorella, che non ne ha più bisogno. Salvatore Burgio, che avrebbe nascosto la verità pur essendone a conoscenza, è stato denunciato per favoreggiamento. L’arma del delitto è stata sequestrata: è una pistola semiautomatica calibro 9, legalmente detenuta da Raimondo Burgio.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci
Il presidente della Regione Sicilia, Nello MusumeciIl presidente della Regione, Nello Musumeci, interviene ancora a seguito dei danni provocati in Sicilia dal maltempo, complice, se non effetto, la mancata manutenzione del territorio da parte degli organi preposti. Musumeci afferma: “La conta dei danni è in corso e si aggiunge ai danni dei giorni scorsi nelle province di Catania, di Siracusa e di Enna. E’ una situazione drammatica perché da anni non si fa manutenzione. Ho scoperto che in passato erano state date disposizioni con risorse finanziarie, ma gli uffici non hanno dato seguito agli atti formali e nessuno si è preoccupato di accertare le responsabilità delle gravi omissioni degli uffici.
Sono stati stanziati fondi, ma poi gli uffici hanno fatto sì che quei soldi non arrivassero dove dovevano arrivare. In provincia di Enna, per esempio, il fiume Calderai rientrava in un elenco di interventi del Genio civile dell’agosto 2015: il Calderai è esondato, l’acqua ha invaso aziende agricole e alla fine ci si è accorti che in quel fiume la manutenzione non si faceva da oltre 20 anni. Sono gli uffici del Genio civile che nel passato hanno predisposto i progetti, dopo aver compiuto dei sopralluoghi, ma è l’assessorato regionale all’Ambiente che doveva verificare se poi i progetti finanziati andavano in gara. C’è stata una negligenza grave, e voglio sperare non il dolo, per la quale ho avviato una indagine nei giorni scorsi negli uffici del Genio civile di Catania e di Palermo, per esempio, seguita poi dalle immediate dimissioni dei due capi uffici, quello di Catania e quello di Palermo. Insomma, occorre che l’organo politico non solo dia disposizioni ma vigili perché certa burocrazia finisca per lasciare il denaro congelato e i progetti non eseguiti”.
A Grotte, domenica prossima, 4 novembre, con il patrocinio del Comune, in piazza Marconi, dalle ore 18 in poi, si svolgerà la Festa di San Martino, tra mignolate tipiche grottesi e vino novello locale, e con le esibizioni del gruppo folk Herbessus, dei Tamburinari “Città di Grotte, e, alle ore 21:30, il cabarettista Marco Manera.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al promotore dell’iniziativa, Aristotele Cuffaro.
Nello HamelL’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, esprime un pubblico ringraziamento ed apprezzamento agli operatori ecologici che, nonostante la grave perturbazione in corso, con sacrificio, hanno assicurato la continuità della raccolta differenziata affrontando sia la pioggia che le forti raffiche di vento. Hamel aggiunge: “Se oggi Agrigento, con la sua alta percentuale di raccolta differenziata, si posiziona al primo posto tra i capoluoghi di provincia in Sicilia ed ai primissimi posti a livello nazionale, il merito va anche ai lavoratori che ogni giorno, anche nei festivi infrasettimanali e con qualsiasi situazione climatica, affrontano generosamente gli impegnativi ritmi del loro lavoro”.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia in carcere a carico di Leo Sutera, 68 anni, boss di Sambuca di Sicilia e presunto capo di Cosa nostra agrigentina. Il provvedimento di fermo, firmato dalla Procura antimafia di Palermo, è stato eseguito all’alba di lunedì scorso dai poliziotti della Squadra Mobile di Palermo e Agrigento e dallo Sco. Leo Sutera, difeso dall’avvocato Carlo Ferracane, libero dal 7 agosto del 2015, dopo avere scontato una seconda condanna per associazione mafiosa, si sarebbe occupato della gestione del mandamento di Sambuca di Sicilia assurgendo a capo provincia, un ruolo che avrebbe rivestito fino al 26 giugno del 2012, il giorno dell’operazione “Nuova Cupola”.
Ad Agrigento la pioggia ha provocato il crollo di una porzione di roccia calcarenitica nei pressi della chiesa dell’Addolorata in via Garibaldi. A seguito di un sopralluogo congiunto tra i Vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento e i tecnici dell’ufficio di protezione civile comunale è stato deciso di vietare al traffico veicolare e il transito pedonale nella via Volpe. Verifiche tecniche sono in corso per una eventuale riapertura, in tempi brevi, dell’importante arteria di collegamento.
Maltempo e forti raffiche di vento anche nel centro città ad Agrigento, dove un albero si è abbattuto sul Viale della Vittoria. I Vigili urbani, subito intervenuti sul posto, hanno provvisoriamente bloccato il transito in attesa della rimozione e del recupero sicurezza.
L’ondata di maltempo ha provocato l’esondazione del torrente Cansalamone, in territorio di Sciacca. Un tratto della strada statale 115 è stato chiuso e poi restituito al transito. La sindaca di Sciacca, Francesca Valenti, ha firmato un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e del cimitero comunale. Provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, anche la strada statale 189 “della Valle dei Platani”, nei pressi di Lercara Friddi in provincia di Palermo.
A Favara in via Belluno è stato cosparso di liquido infiammabile e poi incendiato il portone di casa dell’ex impiegato delle Poste che lo scorso febbraio si è appropriato di circa 450mila euro e da allora non vi è più alcuna traccia di lui. Indagini sono in corso ad opera dei Carabinieri della locale Tenenza .