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Agrigento, crollo calcinacci in un condominio

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Ad Agrigento un residente in un condominio della Rupe Atenea segnala il crollo di alcuni calcinacci da un balcone. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. In tali casi sarebbe opportuno che i condomini si rivolgessero ad un avvocato civilista per ottenere, perdurando l’eventuale omissione del proprietario, la manutenzione del balcone.

Porto Empedocle, rinviata a domenica 11 la “Passeggiata in bicicletta”

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A Porto Empedocle, a causa del maltempo, non si svolgerà domani domenica 4, come annunciato, ma domenica 11 novembre, la “passeggiata in bicicletta”, organizzata dalla comunità missionaria “Porta Aperta”, coordinata da suor Maria Grazia Pellitteri, come occasione di aggregazione. Ci si iscrive gratuitamente, per partecipare a dei sorteggi premio, da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 20, alla tenda in piazza Empedocle a Porto Empedocle. Il raduno è dunque in programma domenica mattina 11 novembre innanzi al PalaMoncada a Porto Empedocle alle ore 9.

La Procura di Palermo chiede l’archiviazione per Edy Tamajo

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Edy Tamajo

Edy Tamajo
La Procura di Palermo, tramite il procuratore aggiunto Sergio Demontis e la sostituto Laura Siani, ha firmato la richiesta di archiviazione delle indagini nei confronti del deputato regionale di “Sicilia Futura”, Edmondo “Edy” Tamajo, inquisito di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. La posizione di Tamajo è stata stralciata da altri co-indagati, nell’ambito di una presunta compravendita di voti. Edy Tamajo ha sempre ribadito la correttezza del proprio operato, si è presentato in Procura accompagnato dagli avvocati Giovanni Castronovo e Nino Caleca ancora prima che intervenisse l’avviso di conclusione delle indagini, e ha chiesto di essere interrogato, spiegando di non conoscere i nomi dei galoppini che avrebbero indotto a votare per lui promettendo 25 euro in cambio di ogni singola preferenza. Il voto sarebbe stato inquinato, ma nella catena delle responsabilità non si è risaliti a Tamajo.

Dai candidati manager della Sanità anche il pedigree giudiziario

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Ruggero Razza

Ruggero Razza
Sono in corso le procedure volte alla scelta dei nuovi manager delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia. L’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, ha introdotto ulteriori criteri di selezione. Si tratta di una richiesta, inoltrata a tutti i candidati inseriti nelle apposite liste, di una dichiarazione autenticata con la quale ciascuno dovrà rendere noto se imputato o indagato in procedimenti penali o sottoposto a procedimenti innanzi alla Corte dei Conti. Ciascun candidato dovrà inoltre dichiarare di non essere sottoposto a misure di prevenzione ai sensi del codice antimafia e di non avere parenti entro il secondo grado imputati o condannati per associazione mafiosa o delitti aggravati dal metodo o dal favoreggiamento mafioso. Lo stesso assessore Razza spiega: “Lo spirito dell’iniziativa, nel momento in cui la Giunta di governo sarà chiamata a scelte di natura discrezionale, è legata alla volontà di conoscere il profilo individuale di ciascun candidato, anche in relazione a circostanze che nell’ambito di una procedura concorsuale non possono prevedere l’esclusione ma che certamente devono essere valutate quando occorre compiere scelte consapevoli”.

La Fortitudo attende Cassino al PalaMoncada

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La Fortitudo basket Agrigento domani, domenica 4 novembre, gioca in casa, al PalaMoncada, a Porto Empedocle, alle ore 18 contro Cassino, in occasione della sesta giornata del campionato di serie A2.

Oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’allenatore Franco Ciani alla vigilia della gara.

Omicidio Scopelliti a Palma, arrestato il cognato (video)

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A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio Scopelliti

Ad uccidere Ignazio Scopelliti a Palma di Montechiaro sarebbe stato il cognato. Arrestato per omicidio volontario Raimondo Burgio. I dettagli.

A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio Scopelliti
A Palma di Montechiaro è morto il giorno dei Morti Ignazio Scopelliti, bracciante agricolo, 45 anni di età. Lui sarebbe scappato correndo dalla casa dei familiari della moglie, è stato inseguito e ucciso a colpi di pistola. Il cadavere ha insanguinato un tratto della via Palladio, nel centro urbano del paese del Gattopardo. Ignazio Scopelliti avrebbe litigato a casa dei suoceri, e non sarebbe stata la prima volta. Lui già da tempo non avrebbe esitato a maltrattare la moglie, Lucrezia Burgio, e i quattro figli. E ciò tanto che il difensore della donna, l’avvocato Santo Lucia, si è rivolto ai Carabinieri affinchè, in un modo o in un altro, si frenasse l’escalation di violenza che, invece, sarebbe stata risolta premendo il grilletto. La coppia non è stata ancora separata ma, in ragione dei rapporti tesi, è stata distante. E lui, Scopelliti, avrebbe più volte tentato molestamente di riallacciare la relazione con la Burgio, intransigente, invece, nella separazione. E il padre e il fratello di Lucrezia Burgio hanno altrettante volte denunciato ai Carabinieri il genero e cognato per molestie e violenze. E l’ultima denuncia risale alla sera di giovedì scorso. Poi venerdì mattina Scopelliti si è ripresentato a casa Burgio, manifestando scalmanato le proprie pretese. Il cognato, Raimondo Burgio, 35 anni, si sarebbe spazientito fatalmente, avrebbe impugnato una pistola e lo avrebbe ucciso. I Carabinieri e la sostituto procuratore di Agrigento, Emiliana Busto, hanno trascorso nove ore ad interrogare Raimondo Burgio e suo padre Salvatore, 72 anni, ed entrambi hanno negato responsabilità. Poi Raimondo sarebbe stato incastrato dalle immagini registrate da alcune telecamere di video-sorveglianza nella zona. Ed è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per omicidio volontario. Martedì prossimo si svolgerà l’udienza di convalida. Il suo difensore, l’avvocato Santo Lucia, è lo stesso della sorella, che non ne ha più bisogno. Salvatore Burgio, che avrebbe nascosto la verità pur essendone a conoscenza, è stato denunciato per favoreggiamento. L’arma del delitto è stata sequestrata: è una pistola semiautomatica calibro 9, legalmente detenuta da Raimondo Burgio.

Musumeci: “La burocrazia responsabile dei danni del maltempo”

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Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, interviene ancora a seguito dei danni provocati in Sicilia dal maltempo, complice, se non effetto, la mancata manutenzione del territorio da parte degli organi preposti. Musumeci afferma: “La conta dei danni è in corso e si aggiunge ai danni dei giorni scorsi nelle province di Catania, di Siracusa e di Enna. E’ una situazione drammatica perché da anni non si fa manutenzione. Ho scoperto che in passato erano state date disposizioni con risorse finanziarie, ma gli uffici non hanno dato seguito agli atti formali e nessuno si è preoccupato di accertare le responsabilità delle gravi omissioni degli uffici.
Sono stati stanziati fondi, ma poi gli uffici hanno fatto sì che quei soldi non arrivassero dove dovevano arrivare. In provincia di Enna, per esempio, il fiume Calderai rientrava in un elenco di interventi del Genio civile dell’agosto 2015: il Calderai è esondato, l’acqua ha invaso aziende agricole e alla fine ci si è accorti che in quel fiume la manutenzione non si faceva da oltre 20 anni. Sono gli uffici del Genio civile che nel passato hanno predisposto i progetti, dopo aver compiuto dei sopralluoghi, ma è l’assessorato regionale all’Ambiente che doveva verificare se poi i progetti finanziati andavano in gara. C’è stata una negligenza grave, e voglio sperare non il dolo, per la quale ho avviato una indagine nei giorni scorsi negli uffici del Genio civile di Catania e di Palermo, per esempio, seguita poi dalle immediate dimissioni dei due capi uffici, quello di Catania e quello di Palermo. Insomma, occorre che l’organo politico non solo dia disposizioni ma vigili perché certa burocrazia finisca per lasciare il denaro congelato e i progetti non eseguiti”.

A Grotte la festa di San Martino tra mignolate e vino (video intervista)

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A Grotte, domenica prossima, 4 novembre, con il patrocinio del Comune, in piazza Marconi, dalle ore 18 in poi, si svolgerà la Festa di San Martino, tra mignolate tipiche grottesi e vino novello locale, e con le esibizioni del gruppo folk Herbessus, dei Tamburinari “Città di Grotte, e, alle ore 21:30, il cabarettista Marco Manera.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al promotore dell’iniziativa, Aristotele Cuffaro.

Agrigento, differenziata anche col maltempo, Hamel apprezza

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Nello Hamel

Nello Hamel
L’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, esprime un pubblico ringraziamento ed apprezzamento agli operatori ecologici che, nonostante la grave perturbazione in corso, con sacrificio, hanno assicurato la continuità della raccolta differenziata affrontando sia la pioggia che le forti raffiche di vento. Hamel aggiunge: “Se oggi Agrigento, con la sua alta percentuale di raccolta differenziata, si posiziona al primo posto tra i capoluoghi di provincia in Sicilia ed ai primissimi posti a livello nazionale, il merito va anche ai lavoratori che ogni giorno, anche nei festivi infrasettimanali e con qualsiasi situazione climatica, affrontano generosamente gli impegnativi ritmi del loro lavoro”.

Convalidato il fermo di Leo Sutera

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Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia in carcere a carico di Leo Sutera, 68 anni, boss di Sambuca di Sicilia e presunto capo di Cosa nostra agrigentina. Il provvedimento di fermo, firmato dalla Procura antimafia di Palermo, è stato eseguito all’alba di lunedì scorso dai poliziotti della Squadra Mobile di Palermo e Agrigento e dallo Sco. Leo Sutera, difeso dall’avvocato Carlo Ferracane, libero dal 7 agosto del 2015, dopo avere scontato una seconda condanna per associazione mafiosa, si sarebbe occupato della gestione del mandamento di Sambuca di Sicilia assurgendo a capo provincia, un ruolo che avrebbe rivestito fino al 26 giugno del 2012, il giorno dell’operazione “Nuova Cupola”.