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Agrigento, scoperta una lapide per Empedocle Gaglio

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Ospedale Italiano Il Cairo

Ospedale Italiano Il Cairo
Ad Agrigento, in piazza San Giuseppe, è stata scoperta una lapide in onore del medico agrigentino Empedocle Gaglio, fondatore dell’Ospedale Italiano “Umberto primo” al Cairo in Egitto, ed in occasione dei 150 anni dalla nascita. L’iniziativa è promossa dal Cepasa, il Centro promozione azione sociale di Agrigento, diretto dal professor Paolo Cilona.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Rapina, canicattinese condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione

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Vincenzo Tiranno

Vincenzo Tiranno
Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, la giudice per le udienze preliminari, Luisa Turco, ha condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Vincenzo Tiranno, 37 anni, di Canicattì, imputato di due rapine perpetrate nel dicembre scorso a danno di una tabaccheria.

Favara, a fuoco anche saracinesca garage dell’ex impiegato “ladro”

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A Favara lo scorso 31 ottobre in via Belluno è stato cosparso di liquido infiammabile e poi incendiato il portone di casa dell’ex impiegato delle Poste di via Carlo Alberto che lo scorso febbraio si è appropriato di circa 450mila euro e da allora non vi è più alcuna traccia di lui. Ebbene adesso il fuoco è stato appiccato alla saracinesca di un garage di proprietà dello stesso uomo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Indagini sono in corso ad opera dei Carabinieri della locale Tenenza.

I morti a Cammarata. Venerdì i funerali. Inchiesta della Procura

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Cosimo Fustaino

Cosimo Fustaino
Il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha avviato un’inchiesta, al momento solo conoscitiva, a seguito della morte dei coniugi Cosimo Fustaino, 54 anni, originario di Valledolmo, e della moglie Nikol, 47 anni, tedesca, travolti da una frana e scaraventati in un burrone a bordo della loro automobile in contrada San Martino, nei pressi di Cammarata. Nel frattempo il sindaco di Cammarata, Vincenzo Giambrone, ha proclamato il lutto cittadino a Cammarata due giorni, giovedì 8 e venerdì 9 novembre. I funerali della coppia, da tempo residente a Francoforte in Germania, si svolgeranno venerdì a Cammarata alle ore 15:30 nella Chiesa Madre.

Crollata parte della casa dei nonni materni di Andrea Camilleri (galleria foto)

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L’ondata di maltempo che si è abbattuta anche nell’Agrigentino non ha risparmiato la casa di campagna della famiglia Fragapane – Camilleri, ovvero la casa a Porto Empedocle dei nonni materni dello scrittore Andrea Camilleri, luogo dei pellegrinaggi estivi della gioventù di Camilleri, raccontati più volte nei suoi testi. L’immobile è stato scelto per essere la sede della Fondazione Camilleri, di cui sarebbero stati parte la famiglia di Andrea Camilleri, la casa editrice Sellerio e il Comune di Porto Empedocle. Alcuni anni addietro l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Calogero Firetto concluse un accordo di compensazione con l’Enel, titolare del progetto del rigassificatore, per il restauro della casa. Poi l’accordo è svanito così come il rigassificatore. Adesso il Comune ha ipotizzato un bando di sponsorizzazione rivolto ai privati. Nel frattempo però è crollata la parte centrale della casa, e l’Ufficio tecnico comunale, impegnato a valutare i danni, non esclude che sia necessaria l’intera demolizione. La famiglia Camilleri ha già offerto la massima disponibilità affinchè si proceda al recupero sicurezza. Il presidente dell’associazione “La strada degli scrittori”, Felice Cavallaro, auspica il salvataggio di tale patrimonio culturale e la costituzione della Fondazione.

“Sciagura maltempo”, reazioni e indagini (video)

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La sciagura di Casteldaccia, la reazione e i provvedimenti di Musumeci, le indagini della Procura di Termini Imerese, il botta e risposta tra Sindaco e Consiglio di Stato.

Il maltempo, i morti ed il banco degli imputati, tra fiumi, torrenti, corsi d’acqua, alvei e costruzioni a ridosso, nel posto sbagliato fin quando sopraggiunge, improvviso, il momento sbagliato, come nella villetta abusiva a pochi metri dal fiume Milicia a Casteldaccia in provincia di Palermo, straripato la tarda sera di sabato 3 novembre, dove sono morte nove persone. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, annuncia e promette: “Diramerò una nota con la quale si diffidano i sindaci a consentire, anche a uso temporaneo e di villeggiatura, di abitare nelle case nei pressi degli alvei dei fiumi e in prossimità delle coste. Sul fiume Milicia vi sono almeno quattro villette a ridosso. Chi parla di sanatoria in casi come questi lo denuncio per crimine contro l’umanità. Basta, abbiamo il dovere di fare tutti la nostra parte, a cominciare dal cittadino, che deve avere rispetto per il territorio ed essere meno egoista. Il fiume Milicia era tra gli interventi previsti nel 2015 da parte dell’assessorato all’Ambiente: era inserito in un elenco ma ho accertato che non c’era nè la copertura finanziaria sufficiente e neppure il progetto, quindi è rimasto sulla carta. Stiamo predisponendo interventi su un’ottantina di fiumi. Avviamo subito a lavoro un migliaio di operai tra lavoratori dei consorzi di bonifica e forestale per collaborare nella pulizia degli alvei dei fiumi, per rimuovere tronchi d’alberi, fango e detriti. Ho chiesto l’intervento dell’Esa che assicurerà l’attivazione di operai e mezzi meccanici nelle strade interpoderali e nelle strade di campagna” – conclude Musumeci. Nel frattempo, a seguito della sciagura, le indagini sono in corso, e il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, spiega: “Indaghiamo per disastro colposo e omicidio colposo. Siamo nelle primissime fasi delle indagini e nei prossimi giorni, quindi, potrebbero esserci degli aggiornamenti. Al momento si procede contro ignoti. L’abusivismo è il principale colpevole, e lo sottolineo, anche se è ancora tutto da valutare. Però, da primissime valutazioni, fatte sorvolando la zona, alcune costruzioni sembra siano molto più vicine all’alveo del fiume a fronte dei 150 metri di rispetto imposti dalle norme”. E al Comune di Casteldaccia il sindaco Giovanni Di Giacinto conferma: “La casa travolta dal fiume era abusiva e pendeva dal 2018 un ordine di demolizione del Comune che è stato impugnato dai proprietari dell’immobile davanti al Tar. Da quanto ci risulta ancora il Tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile. Io non mi tiro fuori dalle responsabilità, è chiaro che la mia amministrazione ha fatto nel tempo quello che poteva, con le risorse limitate che ha. Oggi noi siamo un comune in dissesto, non possiamo intervenire, oltre all’ordinario, nella straordinarietà” – conclude il sindaco, al quale replica immediato il Consiglio di Stato e della Giustizia amministrativa, che controbatte: “Il Tar di Palermo non ha mai sospeso l’ordine di demolizione della villetta abusiva di Casteldaccia. Il Comune, che aveva emesso il provvedimento di abbattimento, avrebbe dovuto demolire l’immobile anche se i proprietari avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro la demolizione. Non può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso sia di per sé sufficiente a bloccare l’efficacia dell’ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l’ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata. E nemmeno il Comune si è mai costituito in giudizio. Quindi in questi anni l’ordinanza di demolizione poteva, e doveva, essere eseguita”.

Maltempo Agrigento, residenti sui danni (video interviste)

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Agrigento e la violenta ondata di maltempo, la minaccia del fiume Akragas e i danni. Le interviste ai residenti.

Giornata Forze Armate, la “Montalcini” in visita ai Carabinieri di Agrigento (video interviste)

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Ad Agrigento, al mattino di oggi, una rappresentanza di alunni dell’Istituto scolastico “Rita Levi Montalcini” si sono recati alla Caserma del Comando provinciale dei Carabinieri, coordinati dal preside Luigi Costanza e dalla docente Antonella Zambuto. L’iniziativa rientra nell’ambito della Giornata delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il fiume Akragas il giorno dopo il disastro (video)

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Il fiume Akragas a rischio straripamento

Il fiume Akragas a rischio straripamento
Ecco il fiume Akragas il giorno dopo il disastro volando sul drone dell’associazione ambientalista MareAmico, coordinata da Claudio Lombardo…https://www.facebook.com/835808973122116/videos/247459942597281/

Raimondo Burgio confessa l’omicidio di Ignazio Scopelliti

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A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio Scopelliti

A sinistra Raimondo Burgio, a destra Ignazio Scopelliti
In occasione dell’udienza di convalida dell’arresto, innanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, il palmese di 35 anni, Raimondo Burgio, indagato dell’omicidio del cognato Ignazio Scopelliti, 45 anni, tra l’altro ha affermato: “Sì, gli ho sparato io perchè temevo di essere ucciso. Un conoscente mi aveva detto che andava in giro armato di un coltello e avrebbe ucciso mia sorella. Stavo rientrando a casa, dal negozio di ortofrutta, e ho visto che stava discutendo con mia madre. Ho avuto paura, gli ho detto di andare via e lui mi ha minacciato. Per questo ho sparato”.