Acqua torbida dighe, disagi nell’erogazione
Dopo le intese piogge dei giorni scorsi che hanno intorbidito l’acqua nelle dighe, ricorrono disagi nell’erogazione idrica a Palermo e provincia, a causa del peggioramento della qualità dell’acqua dell’invaso Rosamarina, dove la torbidità ha raggiunto quota 100 mila Ntu: infatti, la potabilità si ha a 5 Ntu e l’ingresso nei potabilizzatori è possibile con valori inferiori a 25 mila. I tecnici dell’Amap hanno interrotto l’approvvigionamento idrico da quell’invaso, dopo aver interrotto quello dal Poma e dallo Jato. E l’Amap spiega: “Al fine di garantire i rifornimenti di emergenza previsti dalla legge per scuole, ospedali e caserme sarà quindi necessario una ulteriore riduzione di pressione alla rete generale”.
Autorizzato l’ampliamento della sesta vasca di Bellolampo
La conferenza dei servizi, appositamente convocata all’assessorato regionale a Territorio e Ambiente, ha autorizzato l’ampliamento definitivo della sesta vasca nella discarica di Bellolampo a Palermo. Attorno allo stesso tavolo si sono seduti tutti gli enti competenti nel rilascio dei pareri propedeutici alla Via, la valutazione di impatto ambientale: Genio civile, Soprintendenza, Dipartimenti regionali, Azienda sanitaria e Arpa protezione ambiente. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “Abbiamo mantenuto gli impegni presi in precedenza. In pochi mesi siamo riusciti ad autorizzare un provvedimento per il quale, in passato, ci volevano anche anni. Un ringraziamento, in tal senso, va agli uffici del dipartimento regionale dell’Ambiente per la celerità dimostrata”. E l’assessore all’Ambiente, Totò Cordaro, aggiunge: “Con il provvedimento di autorizzazione, che sarà notificato subito al Comune di Palermo, potranno iniziare immediatamente i lavori di allargamento della discarica e si consentirà a Palermo di venire fuori dall’emergenza rifiuti. Con questo provvedimento si superano le ordinanze in emergenza e si evita una crisi nello smaltimento dei rifiuti che a Palermo è stata sfiorata appena la scorsa settimana con gli auto-compattatori rimasti 24 ore carichi e con la raccolta rallentata nonostante gli sforzi per evitarne lo stop”.
Maltempo, vittime, danni, l’intervento del geologo Antonio Calamita
La prima del processo “Depistaggio”
Dopo il rinvio a giudizio, si è svolta a Caltanissetta la prima udienza del processo a carico dei tre poliziotti imputati del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. Il ministero dell’Interno, dichiarato “responsabile civile” per il danno che sarebbe stato causato dai tre imputati, ha presentato una richiesta di risarcimento del danno all’immagine di 60 milioni di euro. L’Avvocatura dello Stato ha inoltre presentato la richiesta di parte civile del ministero della Giustizia, per il danno subito dal reato di calunnia che sarebbe stato commesso dagli imputati. Hanno chiesto di costituirsi parte civile anche i familiari dei poliziotti uccisi con Paolo Borsellino, il superstite della strage, Antonino Vullo, e il Comune di Palermo. Il collegio del tribunale, presieduto da Francesco D’Arrigo, deciderà sulle questioni preliminari il 26 novembre. Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice Paolo, che è parte civile nel processo con i suoi fratelli, commenta: “Abbiamo già aspettato tanto, vigileremo su questo processo, perché tante persone ancora non vogliono cercarla la verità”. Gli imputati sono gli ispettori, oggi in pensione, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, ed il dirigente Mario Bò. Agli atti dell’inchiesta vi sono, tra l’altro, gli appunti che l’ispettore Mattei consegnava a Scarantino per indottrinarlo a dovere prima delle audizioni con i magistrati. Da chi aveva ricevuto l’ordine?: ecco l’interrogativo ancora senza risposta.
Parello accoglie l’ambasciatore d’Egitto ad Agrigento
Il direttore ad interim del Museo archeologico “Griffo” di Agrigento, Giuseppe Parello, ha accolto, donandogli pregiate pubblicazioni sull’archeologia e olio Diodoros, l’ambasciatore d’Egitto a Roma, Hisham Badr, che, in visita privata ad Agrigento, ha apprezzato i tesori archeologici del Museo della città dei Templi, e, in particolare, la maestosità dei Telamoni. Parello lo ha accompagnato nel corso della visita alla struttura museale, illustrandogli i reperti, la loro storia e la rilevanza che rivestono nell’ambito della ricerca, sottolineandone l’interesse del turismo internazionale. Il diplomatico ha inoltre espresso il proprio apprezzamento per il progetto Diodoros che tutela e valorizza i prodotti del Parco dei Templi, valorizzandone il paesaggio e la storia.
MareAmico: “Scala dei Turchi ridotta ad un campo di battaglia” (video)
L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, stigmatizza l’attuale condizione in cui versa la Scala dei Turchi a Realmonte. Lombardo, che ha diffuso un video-testimonianza, afferma: “Quella che dovrebbe essere la vetrina turistica della provincia di Agrigento, sembra un vero e proprio campo di battaglia. Il degrado è ovunque. E c’è stato pure un nuovo piccolo crollo della marna. Che tristezza!”.
Ecco la situazione attuale alla Scala dei turchi.Questa, che dovrebbe essere la vetrina turistica della provincia di Agrigento, sembra un vero e proprio campo di battaglia. Il degrado è ovunque…e poi c'è stato pure un nuovo piccolo crollo della marna.Che tristezza!
Pubblicato da Mareamico Delegazione Di Agrigento su Martedì 6 novembre 2018
La Fortitudo basket Agrigento si allena al Palasport “Nicosia”
Agrigento e differenziata, si rimedia al turno carta e umido di lunedì
L’Ufficio Ecologia del Comune di Agrigento informa che la mancata raccolta dell’umido e della carta ieri lunedì in alcune strade della città è stata causata dall’organizzazione delle assemblee sindacali che hanno determinato la riduzione delle ore di lavoro dei lavoratori, con la conseguente impossibilità di completare il servizio. Al fine di rimediare è stato disposto sia un giro di raccolta aggiuntiva dell’umido e della carta nella giornata odierna martedì, in coda alla raccolta della plastica, sia la raccolta della carta anche nella giornata di domani mercoledì.
Frana a Favara, corsa contro il tempo per tamponare il depuratore
A Favara, verosimilmente a causa delle abbondanti piogge, è scivolato parte del vallone in contrada Esa Chimento provocando in parte il cedimento del depuratore. In particolare, la frana ha interessato i collettori del collegamento fognario degli scarichi cittadini verso il depuratore. Girgenti Acque è a lavoro per scongiurare il pericolo che i reflui fognari si disperdano nella zona circostante al depuratore. L’amministrazione comunale, presieduta dalla sindaca Anna Alba, ha istituito un tavolo di monitoraggio costante dell’emergenza.