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Maltempo e danni, intervento AssoVini

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Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 86 tra le principali aziende vitivinicole siciliane da cui si genera l’80% del valore dell’imbottigliato regionale, traccia un bilancio dei danni causati ai propri soci dal maltempo. Assovini Sicilia afferma: “Al cordoglio per le vittime si associa preoccupazione e frustrazione fra i produttori che tanto hanno investito e investono nello sviluppo del territorio. La vendemmia per fortuna si è conclusa prima dell’arrivo delle ultime violente perturbazioni, ma la conta dei danni inizia ora e riguarda strade, vigneti e in alcuni casi anche immobili e attrezzature. Si registrano anche violenti episodi di erosione e di smottamenti di intere colline con perdita di suolo e talora anche di interi vigneti. Ecco perché auspichiamo uno sforzo eccezionale da parte delle istituzioni per il ripristino della viabilità ove interrotta evitando il rimbalzo di competenze sulla manutenzione tra le diverse amministrazioni. Chiediamo inoltre una corsia privilegiata per i produttori danneggiati rispetto ai nuovi bandi in uscita e soprattutto vogliamo riaffermare il ruolo centrale dell’agricoltura, e della viticoltura per quanto ci riguarda, per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del paesaggio agricolo siciliano”.

Da Agrigento l’Sos emergenza

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Calogero Firetto

Calogero Firetto
A seguito dei danni causati dal maltempo nel territorio comunale di Agrigento, il sindaco Calogero Firetto è intervenuto a sostegno della richiesta avanzata dall’Anci Sicilia, l’Associazione dei Comuni, al Governo nazionale affinchè si proceda con la dichiarazione dello stato di emergenza. Firetto afferma: “Il Comune di Agrigento ha fatto fronte al disastro con le proprie forze, soccorrendo cinquanta famiglie in difficoltà e aiutando gli sfollati, in una notte da incubo per tutta la Sicilia che sarà impossibile dimenticare. La macchina del Comitato operativo comunale di protezione civile ha funzionato anche con il sostegno di tanti volontari e sono stati scongiurati danni alle persone. È necessario e urgente ora che i Governi nazionale e regionale intervengano congiuntamente per aiutare anche la nostra città nella messa in sicurezza delle strade e delle zone della città più colpite, e per sostenere tutte le attività produttive che hanno subito danni ingenti. Sono sicuro che non rimarremo soli e inascoltati in questa gravissima circostanza. Gli effetti delle piogge torrenziali e dell’esondazione dei fiumi e dei torrenti sono devastanti. L’inverno non è ancora arrivato ed è già emergenza. Occorre intervenire subito per fronteggiare l’attuale situazione e per prevenire nuovi rischi per il territorio e per la popolazione”.

La giunta regionale approva un ddl anti-abusivismo (video intervista)

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La Sicilia e la lotta all’abusivismo, anche al riparo dalle conseguenze emerse nella loro gravità la sera del 3 novembre scorso: la giunta regionale ha approvato un disegno di legge anti-abusivismo. Il testo adesso sarà trasferito in Assemblea per l’approvazione definitiva. Secondo il disegno di legge, i sindaci potranno vietare che siano abitate e sgomberare subito le case abusive costruite in aree ad elevato rischio, e ciò anche prima dell’ordinanza di demolizione ed anche in pendenza di una pratica di sanatoria. E il sindaco che omette lo sgombero sarà rimosso. La Regione, inoltre, pagherà, i primi 60 giorni, le spese, poi da restituire, per l’ospitalità in albergo dei residenti nelle case abusive o sottoposte a rischio idro-geologico colpite da ordinanza di sgombero. La Regione ha inoltre stanziato 7 milioni di euro per la manutenzione dei principali corsi d’acqua ed è stato predisposto un piano per dragarne ottanta. E la Regione Sicilia chiederà al Governo nazionale di istituire un fondo speciale per sostenere le spese di demolizione a cura dei Comuni che, invece, attualmente, non sono in grado di pagarle.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al presidente della Regione, Nello Musumeci.

Da Agrigento al Congresso nazionale Giovani di Forza Italia

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Di Nolfo e Franciamore
Domenica prossima, 11 Novembre, a Roma, all’Hotel Parco dei Principi si svolgerà il Congresso nazionale di Forza Italia Giovani. All’assemblea congressuale giovanile azzurra parteciperanno le due coordinatrici Agrigentine, Lilly Di Nolfo e Simona Franciamore, che affermano: “Il congresso di un movimento, storicamente, è assolutamente necessario per istituire regole, ruoli e doveri. Ed è proprio nell’organizzazione che risiede la base più solida per essere e poi per fare. Siamo felici che i giovani abbiano ampiamente anticipato i grandi. Si poteva far meglio? Probabile. Ma noi lo stiamo facendo. Giorno 11 saremo a Roma per scegliere il nostro coordinatore nazionale. Il voto è stato sempre un grande strumento di democrazia, fondamentale per mettere nero su bianco le nostre idee. Saremo presenti e contribuiremo con la nostra parola oltre che con il nostro voto. Dite ai giovani che il mondo esisteva già prima di loro, e ricordate ai vecchi che il mondo esisterà anche dopo di loro”.

L’Ance su 640 e danni maltempo (video)

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L’Ance di Sicilia media tra assessore Falcone e Cmc Ravenna a lavoro sulla 640. I costruttori edili d’accordo con Musumeci su maltempo e danni: “Togliere progetti e fondi ai burocrati”.

Si è scatenata una bagarre: l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Falcone, e gli ispettori dell’assessorato, hanno sorpreso il cantiere di lavoro vuoto della strada statale 640 Caltanissetta – Agrigento, e hanno strigliato l’Anas a revocare il contratto a Cmc Ravenna. I circa 200 lavoratori della Cmc Ravenna hanno replicato con una lettera infuocata: “Ma quale vuoto. Lo è stato solo il giorno dell’ispezione martedì 28 ottobre a causa della pioggia. Gli altri giorni lavoriamo. Noi. E altri invece girano alla ricerca di voti”. Poi si è aggravata l’ondata di maltempo. E, a fronte dei danni, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha tuonato contro uffici e burocrazia, colpevoli di fregarsene della esecuzione dei progetti di manutenzione sprecando il denaro stanziato. Adesso, nel tentativo di sedare la bagarre, che tradotto dal francese è lotta, rissa, è intervenuta l’Ance, l’associazione dei costruttori edili di Sicilia, che tra l’assessore Falcone e i lavoratori sulla 640 scaglia un colpo al cerchio e un altro alla botte. E su uffici e burocrati l’Ance condivide il rimprovero del presidente della Regione: “Sì Musumeci, togli i progetti e i fondi ai burocrati”. Il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone, afferma: “L’Ance Sicilia invita tutte le parti in causa, Regione, Cmc di Ravenna, imprese dell’indotto e sindacati, a partecipare ad una riunione per affrontare e superare ogni problema a garanzia della prosecuzione e del completamento dei lavori sulla statale 640 Agrigento-Caltanissetta. L’azione ispettiva dell’assessore Falcone non è stata rivolta contro qualcuno, men che meno contro l’azienda e i lavoratori, ma per portare alla luce evidenti difficoltà e sollecitare chi di dovere a non girare lo sguardo da un’altra parte scaricando tutto su impresa e maestranze. Bisogna che qualcuno tolga le castagne dal fuoco. Alla Cmc Ravenna va riconosciuto l’indubbio ruolo nell’avere messo in piedi un sistema produttivo che ha anche creato un ampio indotto in un territorio impoverito dalla crisi e, a differenza di altri grandi operatori del settore, finora ha anche mantenuto gli impegni pagando regolarmente i dipendenti nonostante le difficoltà. Adesso occorre il concorso e l’impegno di tutte le istituzioni e di tutti gli attori sociali per far sì che quest’opera fondamentale per lo sviluppo della Sicilia possa essere portata a compimento nel più breve tempo possibile, e che anche i subappaltatori e i fornitori possano essere saldati. Quanto ai danni provocati dal maltempo in questi giorni, chiediamo un’azione forte e incisiva al presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha denunciato che i fondi per la manutenzione del territorio ci sono, ma i burocrati ne rallentano l’utilizzo. Questi non sono episodi emergenziali ma fatti ricorrenti che si ripetono sempre negli stessi punti. Sciacca si allaga ogni anno, ancora piangiamo i morti delle alluvioni degli ultimi tempi, ma le frane, i danni e i ponti crollati sono tutti lì. A Musumeci chiediamo di togliere i fondi dalle mani dei burocrati, di creare un’Autorità di gestione sotto la sua guida e di adottare procedure straordinarie, più snelle e rapide di quelle previste dall’attuale Codice dei contratti, del quale da tempo chiediamo la modifica. Insomma, agisca rapidamente, così come ha dimostrato in altre occasioni, per il dissesto idrogeologico, il rischio sismico, la messa in sicurezza del territorio, delle infrastrutture e degli edifici”.

Vitellaro: “Micari ha annunciato i corsi di laurea ad Agrigento” (video)

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Pietro Vitellaro

Il consigliere comunale di Agrigento, Pietro Vitellaro, capogruppo di Agrigento cambia, rileva in positivo che il rettore dell’Università di Palermo, Micari, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, si è riferito anche all’attivazione di corsi di laurea ad Agrigento. Vitellaro afferma: “Il rettore Micari ha parlato di Architettura, Economia, Scienze dell’Educazione e Giurisprudenza. Dopo anni di lotte e continue incertezze forse stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel. Sarebbe una vittoria importantissima per l’intera provincia. E’ chiaro che fino a quando non vediamo fatti concreti non possiamo cullarci, ma è già una buona notizia quella comunicata dal rettore Micari”.
Ecco alcuni interventi in Consiglio comunale di Pietro Vitellaro, e poi parte dell’intervento di Micari su Agrigento…

TORNA L'UNIVERSITÀ AD AGRIGENTO (Sentite cosa dice il Rettore Micari!)Forse ce la stiamo facendo!Il Rettore Micari, all'inaugurazione dell'Anno Accademico, ha finalmente parlato di apertura di corsi di laurea ad Agrigento. Ha parlato di Architettura, Scienze dell'Educazione e Giurisprudenza.Sarebbe una vittoria importantissima per l'intera provincia.Non molliamo la presa e teniamo alta l'attenzione!

Pubblicato da Pietro Vitellaro su Martedì 6 novembre 2018

Maltempo e danni, a Bivona è stato di calamità (galleria foto)

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L’Amministrazione comunale di Bivona ha deliberato lo stato di calamità naturale e di emergenza a causa dei recenti violenti nubifragi, richiedendo alla Protezione Civile Regionale le somme urgenti per gli interventi di prima emergenza. La stessa amministrazione bivonese spiega: “La situazione della viabilità comunale ed intercomunale è critica. La quasi totalità delle contrade in agro di Bivona non sono accessibili. Le aziende agricole hanno subito danni ingenti, specialmente alle coltivazioni arboree di pregio, come la pesca, soprattutto nelle contrade Margi, Cerasella – Santa Venera, Aldovino, Pedano e Cava. Nella gran parte dei casi, gli agricoltori possono raggiungere le loro aziende soltanto a piedi e non con i mezzi, per cui risulta impossibile al momento mettere in atto le operazioni colturali ordinarie e straordinarie, necessarie a garantire la sopravvivenza e la produzione degli impianti arborei, compreso lo smaltimento delle acque in eccesso. Lo stato del Magazzolo e dei suoi affluenti, esondati rovinosamente in più punti, è costantemente monitorato, insieme alla situazione dell’invaso Castello; quasi tutti gli attraversamenti, i ponti e le condotte sul Magazzolo e sugli affluenti sono stati completamente distrutti. Gli sforzi dell’Amministrazione, in queste prime fasi, sono indirizzati a ripristinare i principali collegamenti viari nel territorio comunale e a mettere in sicurezza la cittadinanza”.

Caso Jessica Lattuca: incontro al Castello Chiaramonte

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Jessica Lattuca

Jessica Lattuca
Il caso Jessica Lattuca, la donna di 27 anni di Favara di cui non vi è più traccia dallo scorso 12 agosto, così come è stato trattato da tanti organi di stampa nazionali ha reso un’immagine di Favara come luogo di profondo degrado sociale e urbano, ben diverso dalla realtà. In ragione di ciò il giornalista di Sicilia Tv Favara, Salvatore Sorce, ha inviato il collega giornalista Emilio Orlando, che opera a livello nazionale, a Favara, da venerdì 9 a domenica 11 novembre. Inoltre, in accordo con la sindaca Anna Alba, sabato pomeriggio, 10 novembre, a Favara, al Castello Chiaramonte, alle ore 16, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare ad un incontro – dibattito con lo stesso Orlando.

Agrigento, madri detenuti: “Il carcere è in degrado totale”

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Alcune madri di detenuti nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento, in contrada Petrusa, hanno diffuso una lettera attraverso cui sollecitano l’intervento delle Istituzioni preposte a rimedio delle pessime condizioni – a loro avviso – in cui versa il carcere di Agrigento. Le madri dei detenuti scrivono: “Il carcere di Agrigento è in stato di inagibilità e di degrado totale, i detenuti sono in mezzo all’acqua, pieni di dolori reumatici e senza acqua calda. Durante i colloqui abbiamo riscontrato che l’acqua cade da tutte le parti. Riteniamo che l’uomo abbia diritto di vivere adeguatamente, e non in condizioni disumane. Pertanto chiediamo l’intervento urgente delle Istituzioni”.

Il sindaco Silvio Cuffaro su polemica Conte-Musumeci

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Silvio Cuffaro

Silvio Cuffaro
In riferimento alla polemica tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, allorché Conte, tramite il capo del suo cerimoniale, avrebbe lasciato fuori dalla camera ardente delle vittime di Casteldaccia al Policlinico di Palermo il presidente della Regione, interviene il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, che afferma: “Premetto che sono orgoglioso di indossare la fascia tricolore e mi onoro di fare il sindaco della mia città. Mi indigno però quando rappresentanti delle Istituzioni nazionali maltrattano il nostro presidente della Regione. Perché ritengo che è come se mancassero di rispetto a tutti i sindaci siciliani e di conseguenza a tutti i cittadini siciliani. Capisco che il viaggio del Presidente del Consiglio sia stato organizzato in fretta e non ci sia stato il tempo per rapportarsi con le istituzioni regionali, e lo stesso professor Conte ha già dichiarato che si è trattato di un disguido ed ha invitato a Palazzo Chigi il Presidente della Regione. Ritengo però che se si commettono degli errori, si debba avere il coraggio e la forza di chiedere scusa a Musumeci e a tutti i siciliani. Nel porgere le mie più sentite condoglianze ai familiari delle vittime, rimane il rammarico per questa vicenda, specie in un momento come questo quando invece avremmo preferito che tutte le istituzioni avessero dimostrato senso di appartenenza, di aggregazione, di unità e di solidarietà, al cospetto di una tragedia che ci addolora tutti”.