Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 86 tra le principali aziende vitivinicole siciliane da cui si genera l’80% del valore dell’imbottigliato regionale, traccia un bilancio dei danni causati ai propri soci dal maltempo. Assovini Sicilia afferma: “Al cordoglio per le vittime si associa preoccupazione e frustrazione fra i produttori che tanto hanno investito e investono nello sviluppo del territorio. La vendemmia per fortuna si è conclusa prima dell’arrivo delle ultime violente perturbazioni, ma la conta dei danni inizia ora e riguarda strade, vigneti e in alcuni casi anche immobili e attrezzature. Si registrano anche violenti episodi di erosione e di smottamenti di intere colline con perdita di suolo e talora anche di interi vigneti. Ecco perché auspichiamo uno sforzo eccezionale da parte delle istituzioni per il ripristino della viabilità ove interrotta evitando il rimbalzo di competenze sulla manutenzione tra le diverse amministrazioni. Chiediamo inoltre una corsia privilegiata per i produttori danneggiati rispetto ai nuovi bandi in uscita e soprattutto vogliamo riaffermare il ruolo centrale dell’agricoltura, e della viticoltura per quanto ci riguarda, per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del paesaggio agricolo siciliano”.
Maltempo e danni, intervento AssoVini
Da Agrigento l’Sos emergenza
La giunta regionale approva un ddl anti-abusivismo (video intervista)
La Sicilia e la lotta all’abusivismo, anche al riparo dalle conseguenze emerse nella loro gravità la sera del 3 novembre scorso: la giunta regionale ha approvato un disegno di legge anti-abusivismo. Il testo adesso sarà trasferito in Assemblea per l’approvazione definitiva. Secondo il disegno di legge, i sindaci potranno vietare che siano abitate e sgomberare subito le case abusive costruite in aree ad elevato rischio, e ciò anche prima dell’ordinanza di demolizione ed anche in pendenza di una pratica di sanatoria. E il sindaco che omette lo sgombero sarà rimosso. La Regione, inoltre, pagherà, i primi 60 giorni, le spese, poi da restituire, per l’ospitalità in albergo dei residenti nelle case abusive o sottoposte a rischio idro-geologico colpite da ordinanza di sgombero. La Regione ha inoltre stanziato 7 milioni di euro per la manutenzione dei principali corsi d’acqua ed è stato predisposto un piano per dragarne ottanta. E la Regione Sicilia chiederà al Governo nazionale di istituire un fondo speciale per sostenere le spese di demolizione a cura dei Comuni che, invece, attualmente, non sono in grado di pagarle.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al presidente della Regione, Nello Musumeci.
Da Agrigento al Congresso nazionale Giovani di Forza Italia
L’Ance su 640 e danni maltempo (video)
L’Ance di Sicilia media tra assessore Falcone e Cmc Ravenna a lavoro sulla 640. I costruttori edili d’accordo con Musumeci su maltempo e danni: “Togliere progetti e fondi ai burocrati”.
Si è scatenata una bagarre: l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Falcone, e gli ispettori dell’assessorato, hanno sorpreso il cantiere di lavoro vuoto della strada statale 640 Caltanissetta – Agrigento, e hanno strigliato l’Anas a revocare il contratto a Cmc Ravenna. I circa 200 lavoratori della Cmc Ravenna hanno replicato con una lettera infuocata: “Ma quale vuoto. Lo è stato solo il giorno dell’ispezione martedì 28 ottobre a causa della pioggia. Gli altri giorni lavoriamo. Noi. E altri invece girano alla ricerca di voti”. Poi si è aggravata l’ondata di maltempo. E, a fronte dei danni, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha tuonato contro uffici e burocrazia, colpevoli di fregarsene della esecuzione dei progetti di manutenzione sprecando il denaro stanziato. Adesso, nel tentativo di sedare la bagarre, che tradotto dal francese è lotta, rissa, è intervenuta l’Ance, l’associazione dei costruttori edili di Sicilia, che tra l’assessore Falcone e i lavoratori sulla 640 scaglia un colpo al cerchio e un altro alla botte. E su uffici e burocrati l’Ance condivide il rimprovero del presidente della Regione: “Sì Musumeci, togli i progetti e i fondi ai burocrati”. Il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone, afferma: “L’Ance Sicilia invita tutte le parti in causa, Regione, Cmc di Ravenna, imprese dell’indotto e sindacati, a partecipare ad una riunione per affrontare e superare ogni problema a garanzia della prosecuzione e del completamento dei lavori sulla statale 640 Agrigento-Caltanissetta. L’azione ispettiva dell’assessore Falcone non è stata rivolta contro qualcuno, men che meno contro l’azienda e i lavoratori, ma per portare alla luce evidenti difficoltà e sollecitare chi di dovere a non girare lo sguardo da un’altra parte scaricando tutto su impresa e maestranze. Bisogna che qualcuno tolga le castagne dal fuoco. Alla Cmc Ravenna va riconosciuto l’indubbio ruolo nell’avere messo in piedi un sistema produttivo che ha anche creato un ampio indotto in un territorio impoverito dalla crisi e, a differenza di altri grandi operatori del settore, finora ha anche mantenuto gli impegni pagando regolarmente i dipendenti nonostante le difficoltà. Adesso occorre il concorso e l’impegno di tutte le istituzioni e di tutti gli attori sociali per far sì che quest’opera fondamentale per lo sviluppo della Sicilia possa essere portata a compimento nel più breve tempo possibile, e che anche i subappaltatori e i fornitori possano essere saldati. Quanto ai danni provocati dal maltempo in questi giorni, chiediamo un’azione forte e incisiva al presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha denunciato che i fondi per la manutenzione del territorio ci sono, ma i burocrati ne rallentano l’utilizzo. Questi non sono episodi emergenziali ma fatti ricorrenti che si ripetono sempre negli stessi punti. Sciacca si allaga ogni anno, ancora piangiamo i morti delle alluvioni degli ultimi tempi, ma le frane, i danni e i ponti crollati sono tutti lì. A Musumeci chiediamo di togliere i fondi dalle mani dei burocrati, di creare un’Autorità di gestione sotto la sua guida e di adottare procedure straordinarie, più snelle e rapide di quelle previste dall’attuale Codice dei contratti, del quale da tempo chiediamo la modifica. Insomma, agisca rapidamente, così come ha dimostrato in altre occasioni, per il dissesto idrogeologico, il rischio sismico, la messa in sicurezza del territorio, delle infrastrutture e degli edifici”.
Vitellaro: “Micari ha annunciato i corsi di laurea ad Agrigento” (video)
Il consigliere comunale di Agrigento, Pietro Vitellaro, capogruppo di Agrigento cambia, rileva in positivo che il rettore dell’Università di Palermo, Micari, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, si è riferito anche all’attivazione di corsi di laurea ad Agrigento. Vitellaro afferma: “Il rettore Micari ha parlato di Architettura, Economia, Scienze dell’Educazione e Giurisprudenza. Dopo anni di lotte e continue incertezze forse stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel. Sarebbe una vittoria importantissima per l’intera provincia. E’ chiaro che fino a quando non vediamo fatti concreti non possiamo cullarci, ma è già una buona notizia quella comunicata dal rettore Micari”.
Ecco alcuni interventi in Consiglio comunale di Pietro Vitellaro, e poi parte dell’intervento di Micari su Agrigento…
TORNA L'UNIVERSITÀ AD AGRIGENTO (Sentite cosa dice il Rettore Micari!)Forse ce la stiamo facendo!Il Rettore Micari, all'inaugurazione dell'Anno Accademico, ha finalmente parlato di apertura di corsi di laurea ad Agrigento. Ha parlato di Architettura, Scienze dell'Educazione e Giurisprudenza.Sarebbe una vittoria importantissima per l'intera provincia.Non molliamo la presa e teniamo alta l'attenzione!
Pubblicato da Pietro Vitellaro su Martedì 6 novembre 2018
Maltempo e danni, a Bivona è stato di calamità (galleria foto)
L’Amministrazione comunale di Bivona ha deliberato lo stato di calamità naturale e di emergenza a causa dei recenti violenti nubifragi, richiedendo alla Protezione Civile Regionale le somme urgenti per gli interventi di prima emergenza. La stessa amministrazione bivonese spiega: “La situazione della viabilità comunale ed intercomunale è critica. La quasi totalità delle contrade in agro di Bivona non sono accessibili. Le aziende agricole hanno subito danni ingenti, specialmente alle coltivazioni arboree di pregio, come la pesca, soprattutto nelle contrade Margi, Cerasella – Santa Venera, Aldovino, Pedano e Cava. Nella gran parte dei casi, gli agricoltori possono raggiungere le loro aziende soltanto a piedi e non con i mezzi, per cui risulta impossibile al momento mettere in atto le operazioni colturali ordinarie e straordinarie, necessarie a garantire la sopravvivenza e la produzione degli impianti arborei, compreso lo smaltimento delle acque in eccesso. Lo stato del Magazzolo e dei suoi affluenti, esondati rovinosamente in più punti, è costantemente monitorato, insieme alla situazione dell’invaso Castello; quasi tutti gli attraversamenti, i ponti e le condotte sul Magazzolo e sugli affluenti sono stati completamente distrutti. Gli sforzi dell’Amministrazione, in queste prime fasi, sono indirizzati a ripristinare i principali collegamenti viari nel territorio comunale e a mettere in sicurezza la cittadinanza”.
Caso Jessica Lattuca: incontro al Castello Chiaramonte
Agrigento, madri detenuti: “Il carcere è in degrado totale”
Alcune madri di detenuti nella Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento, in contrada Petrusa, hanno diffuso una lettera attraverso cui sollecitano l’intervento delle Istituzioni preposte a rimedio delle pessime condizioni – a loro avviso – in cui versa il carcere di Agrigento. Le madri dei detenuti scrivono: “Il carcere di Agrigento è in stato di inagibilità e di degrado totale, i detenuti sono in mezzo all’acqua, pieni di dolori reumatici e senza acqua calda. Durante i colloqui abbiamo riscontrato che l’acqua cade da tutte le parti. Riteniamo che l’uomo abbia diritto di vivere adeguatamente, e non in condizioni disumane. Pertanto chiediamo l’intervento urgente delle Istituzioni”.