Ad Agrigento, nella Biblioteca Museo Pirandello, è stato presentato il libro del professor Rosario Perricone, “Oralità dell’immagine – Etnografia visiva nelle realtà rurali siciliane”. L’autore ha dialogato con Angelo Pitrone e Giandomenico Vivacqua. L’iniziativa è organizzata dalla Libera Università Agrigentina-Auser e dal Centro Culturale Pier Paolo Pasolini, con il contributo della Biblioteca Museo Pirandello di Agrigento.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Omicidio a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo. La vittima è Vincenzo Greco, operaio edile incensurato di 37 anni. L’uomo è stato attinto da diversi colpi di pistola, sorpreso all’interno della sua automobile, un fuoristrada Mitsubishi, in zona Portella della Paglia, lungo la provinciale 38 che collega Belmonte a Santa Cristina Gela, durante il tragitto verso l’azienda agricola che Greco ha gestito insieme ai due fratelli anche loro manovali edili. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Palermo. Il suocero di Vincenzo Greco è Filippo Cassella, ucciso a 32 anni il 10 marzo del 1994. Greco, padre di un figlio, si sarebbe sposato tra un mese.
Agrigento è il primo capoluogo in provincia in Sicilia per la percentuale di raccolta differenziata. Al dicembre 2018 è stata del 69,06%. La media annuale, ovviamente riferita al 2018, è del 60,38%. Ancora più nel dettaglio, a dicembre Agrigento ha riciclato rifiuti per 1.298.390 chilogrammi, ed ha smaltito rifiuti per 581.600 chili. Nel 2018 sono stati riciclati 15.445.406 chili, e smaltiti 10.134.069 chili. Tuttavia, e purtroppo, i risparmi sono in parte pregiudicati dalla mancanza di una discarica di smaltimento nella provincia di Agrigento, e quindi i rifiuti sono conferiti a centinaia di chilometri di distanza. Attualmente Agrigento conferisce a Bellolampo in provincia di Palermo.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.
Le tragedie dei migranti in mare, la mostra “Le grida silenziose” di Giko al palazzo Filippini e la visita del cardinale Francesco Montenegro accompagnato dal sindaco Firetto.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Sulla proposta di Finanziaria una valanga di emendamenti, anche dalla maggioranza, in Commissione Bilancio. Insorge l’opposizione, appello a Musumeci: “Ritirateli”.
L’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Siciliana è stato deliberato per un mese, dal primo al 31 gennaio. Tuttavia, in ragione di come si procede, non è da escludere del tutto che, così come nelle precedenti volte, anche nel 2019 l’esercizio provvisorio sia prorogato ancora. Ad esempio nel 2018 lo è stato fino al 30 aprile, per 4 mesi, fino all’ultimo termine a disposizione secondo legge. Infatti, la proposta di Finanziaria, firmata dal governo Musumeci, è approdata all’Assemblea Regionale, all’attenzione della Commissione Bilancio. E sul testo di legge si è letteralmente abbattuta una valanga di emendamenti, centinaia, e tanti sono stati scagliati anche dalla maggioranza di centro destra, la coalizione di governo. Ovviamente le modifiche contenute negli emendamenti incidono, e di molto, sulla previsione di spesa. E quindi la Commissione Bilancio, investita da cotanta valanga, è stata impossibilitata a proseguire l’opera, riunendosi e rinviando subito i lavori in attesa che trascorra la tempesta. L’opposizione insorge. Il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, e il vice presidente della Commissione Bilancio, Baldo Gucciardi, del Pd, si sono rivolti così al presidente Musumeci: “La commissione Bilancio che era stata convocata ieri per l’esame della legge di stabilità è stata rinviata a oggi venerdì a causa dello scontro interno alla coalizione Musumeci che paralizza ancora una volta la Regione ed impedisce l’approvazione del bilancio di previsione 2019 e della legge di stabilità. Centinaia di emendamenti presentati dai deputati di maggioranza, e perfino dagli stessi assessori, hanno fatto esplodere le previsioni di spesa del bilancio. La rissa all’interno dei partiti che sostengono il presidente della Regione ha determinato di fatto la bocciatura della ridicola ed improvvisata manovra economica approvata dalla giunta. Musumeci abbia il buonsenso di intervenire per il bene della Sicilia. Impedisca il ‘saccheggio’ delle casse regionali chiedendo il ritiro di tutti gli emendamenti presentati dalla sua irresponsabile maggioranza che ha sabotato la manovra facendo precipitare la Regione nel caos” – concludono. Davvero, come sostengono Lupo e Gucciardi, alcuni emendamenti sono stati presentati dagli assessori? Sì, vi sono emendamenti a firma dell’assessore regionale a Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e dell’assessore ai Servizi primari, Roberto Pierobon. Pertanto, almeno attualmente si registra una brusca interruzione alla tabella di marcia che, secondo i migliori auspici, avrebbe condotto all’approvazione degli strumenti contabili entro la prima metà di gennaio.
Nello HamelL’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, informa che il mancato ritiro ieri dell’umido in alcune zone della città è stato causato dall’improvvisa chiusura della piattaforma di conferimento che impedisce lo scarico dell’umido e la possibiltà di continuare la raccolta. Il Comune – aggiunge Hamel – ha in corso una verifica per l’adozione dei provvedimenti e l’accertamento delle responsabilità.
La relazione dell’Ufficio studi dell’Assemblea Regionale ha bocciato in ampia parte il testo della Finanziaria presentato dal governo Musumeci in commissione Bilancio. Dubbi sono espressi sulla valutazione delle entrate tributarie, che non sarebbero connesse ai dati macro-economici ed agli accordi con lo Stato. E poi sulla bassa incidenza della spesa di investimento, generante sviluppo, rispetto alla spesa corrente. Altri chiarimenti sono richiesti sul meccanismo di incidenza del debito. Poi è stata bocciata la proposta del “modello Portogallo”, ovvero lo sconto fiscale per chi trasferisce la residenza in Sicilia, e ciò perché “nulla si rintraccia in merito alle modalità di quantificazione, cosicché non ci si può esprimere sulla congruità. Inoltre non appare di facile interpretazione il riferimento alla operatività del provvedimento rispetto ai tributi comunali”. E poi, ancora tra l’altro, sulla prescrizione del rimborso della tassa automobilistica “si rileva che la norma presenta profili di illegittimità, atteso che la competenza in materia è dello Stato”.
Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, annuncia la nomina di un commissario per le strade in Sicilia, e su twitter ha scritto: “Lo avevamo proposto e finalmente la Regione Sicilia ha presentato richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per le condizioni disastrate della viabilità in Sicilia. Ora il governo lavora per nominare un commissario, sbloccare cantieri e rimettere a posto le strade dell’Isola. L’obiettivo è sbloccare gli appalti fermi per le strade provinciali soprattutto. Con il commissariamento si creerà una struttura ad hoc che potrà progettare gli interventi, laddove manchi la progettazione, e soprattutto bandire le gare di appalto”.
Questa sera, giovedì 10 gennaio, su Teleacras, intorno alle ore 21, sarà in onda una nuova puntata di Punto Fermo, sul tema: “Associazioni culturali e prospettive 2019”. Ospiti in studio di Mario Gaziano sono Salvo Preti, presidente Teatranima, Paolo Cilona, presidente Cepasa, e l’attrice Maria Grazia Castellana per la terza stagione della rassegna del Teatro da Camera.
Stefania CampoLa deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, è la prima firmataria all’Assemblea Regionale di una mozione all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, affinchè il governo regionale dichiari lo stato di calamità naturale per i danni provocati al comparto agricolo delle zone colpite dal gelo della prima settimana di gennaio. La stessa Campo afferma: “I maggiori danni del maltempo si sono registrati nelle aziende agricole del ragusano, dove la temperatura arrivata sino a meno 5 gradi ha provocato danni anche alle colture in serra con la tradizionale copertura in plastica, che non è riuscita a riparare intere piantagioni di zucchine, peperoni, pomodori e melanzane da un clima così rigido. L’ondata di maltempo ha vanificato di fatto l’intera annata agraria di moltissimi produttori, aggravando una già pesante situazione di crisi che il comparto agricolo attraversa da tempo. Da qui la richiesta di impegno della Regione, nella persona del presidente Musumeci e dell’assessore Bandiera, ad avviare da subito, attraverso i vari Ispettorati provinciali dell’agricoltura, il censimento dei danni. Inoltre chiediamo di dare maggiore spazio nel programma di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 alla possibilità di introdurre fondi per le varie avversità, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato”.