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“Cocaina”, operaio di Cattolica Eraclea patteggia condanna

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alessandra Vella, ha accolto la richiesta di patteggiamento della condanna ad 1 anno e 8 mesi di reclusione a carico di Ignazio Augello, 46 anni, di Cattolica Eraclea, operaio, arrestato dai Carabinieri lo scorso 24 luglio per detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio allorchè sorpreso in possesso di 11 grammi di cocaina nascosti nelle cassette degli interruttori elettrici di un suo magazzino.

Hashish, due arresti al Villaggio Mosè

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Ad Agrigento i Carabinieri hanno arrestato due migranti di 19 anni di età originari del Gambia, sorpresi in flagranza di reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. I due, ospiti di una comunità d’accoglienza, sono stati colti al Villaggio Mosè in atteggiamento sospetto ed in possesso di circa 12 dosi di hashish per oltre 50 grammi complessivi. Sono ristretti ai domiciliari.

Assenteismo al Comune di Palma di Montechiaro, chieste quattro condanne

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Palma di Montechiaro, Palazzo degli Scolopi, sede del Municipio

Palma di Montechiaro, Palazzo degli Scolopi
Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero, Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto al giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Stefano Zammuto, di condannare quattro impiegati del Comune di Palma di Montechiaro, giudicati in abbreviato e imputati di truffa nell’ambito di un’inchiesta anti-assenteismo che ha già determinato 20 rinvii al giudizio ordinario. Nel dettaglio, 1 anno di carcere per Giuseppe Bellia, 63 anni, e 10 mesi di reclusione ciascuno per Pino Scerra, 66 anni, Casimiro Gaetano Castronovo, 51 anni, e Giuseppe Amato, 51 anni. Il 9 aprile si svolgeranno le arringhe difensive.

Abuso d’ufficio, chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Aragona

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La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite la sostituto Chiara Bisso, ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, imputato di abuso d’ufficio allorchè avrebbe esercitato delle pressioni su un dirigente comunale affinchè fosse revocato l’ordine di demolizione, con relativa sanzione, di un immobile abusivo. E’ stato lo stesso dirigente a denunciare quanto sarebbe accaduto. La prima udienza è in calendario il 24 gennaio innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. Il sindaco Pendolino è difeso dall’avvocato Nino Caleca.

Oggi la consegna dei lavori al viadotto “Petrusa”

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Oggi mercoledì 16 gennaio sono stati consegnati i lavori del cantiere per la ricostruzione del viadotto “Petrusa”, al confine tra Agrigento e Favara. Le opere sono in corso lungo la strada statale 122, per un importo di oltre 2 milioni e 736mila euro, e saranno compiute in 300 giorni dal raggruppamento temporaneo d’imprese che si è aggiudicato l’appalto. Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, commenta: “E’ un’opera essenziale per la città di Agrigento, perché è di pubblica utilità e pone fine a tanti disagi. Il nuovo ponte, che ricongiunge la strada statale 122 dopo l’interruzione di molti mesi che ha di fatto spezzato i collegamenti diretti tra Agrigento e Favara, presto sarà una moderna realtà, ricostruito in acciaio con tre piloni a campate più lunghe, rispetto alle cinque vecchie campate”.

“Rifiuti”, sos ad Agrigento (video interviste)

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I residenti delle contrade Gibisa, Ciavolotta e dintorni, senza porta e porta e con un furgone unico come deposito dei rifiuti solo dalle 10 alle 11:30. Rabbia e avvilimento.

Ad Agrigento i residenti delle contrade Gibisa, Ciavolotta e dintorni sono disperati perché privi del servizio, da loro pagato, di raccolta differenziata. Si tratta di una zona tecnicamente ‘a case sparse’, e quindi, secondo disposizione dell’amministrazione comunale, la raccolta non è effettuata porta a porta perché troppo dispendiosa. Si è rimediato predisponendo un luogo unico di raccolta, in piazzale “Miniera Ciavolotta”, che, nel corso del tempo, essendo distante dalle abitazioni ed in una zona esposta ad altre strade di transito, si è trasformato in una discarica di rifiuti indifferenziati a disposizione di tutti. Nel settembre scorso, dunque, il Comune ha rimosso i sei cassonetti da piazzale “Miniera Ciavolotta” e ha offerto ai residenti un furgoncino per la raccolta in sosta accanto alla casa Anas, al chilometro 194, dalle ore 10 alle 11:30. I residenti hanno più volte rilevato che si tratta di un orario di conferimento impossibile per tanti che, per potere sopravvivere, al mattino si recano a lavorare. Ed è stato chiesto il cambio d’orario, alla sera. Il Comune non ha prestato ascolto, anzi, i residenti sono stati multati perché alla sera hanno appoggiato il sacchetto dei rifiuti sul posto dove poi l’indomani mattina dalle ore 10 alle 11:30 si posteggia il furgoncino.

Le interviste ai residenti sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Giornata della Memoria”, ad Agrigento l’evento “Razza umana”

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Agrigento, la chiesa di San Pietro

Agrigento, la chiesa di San Pietro
Ad Agrigento, lunedì 28 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, nello spazio Temenos della Chiesa di San Pietro, alle ore 17:30, la Caritas Diocesana e la Fondazione Mondo Altro, hanno organizzato l’evento “Razza umana”. Interverrà Grazia Di Veroli, vice presidente dell’associazione nazionale ex Deportati, sezione di Roma, la cui storia familiare è legata al rastrellamento del Ghetto di Roma, il 16 ottobre del 1943, ed alla deportazione di tanti familiari ad Auschwitz. E poi interverrà Perafan Afan De Rivera Costaguti, in rappresentanza della sua famiglia che, nel corso dei rastrellamenti nazi-fascisti al Ghetto di Roma, salvò centinaia di ebrei, ospitandoli e nascondendoli, a loro rischio e pericolo, in casa, mantenendo poi un profilo di riservatezza e ricusando qualsiasi tipo di riconoscimento.

“Montante”, ok alla procedura di rimessione (video)

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Antonello Montante

La Cassazione ha dichiarato non manifestamente infondata la richiesta di rimessione del processo sulla presunta rete di spionaggio e di favori incrociati imbastita da Antonello Montante. I dettagli.

Antonello Montante
Lo scorso 7 gennaio, lunedì, alla prima udienza del 2019 dopo la pausa natalizia, i difensori di Antonello Montante, gli avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto, hanno chiesto al Tribunale di Caltanissetta, spiegandone le ragioni in oltre 50 pagine, il trasferimento del processo ad altro Giudice per “grave incompatibilità ambientale” dei magistrati di Caltanissetta. Adesso la Cassazione, come impone il codice di procedura penale, si è pronunciata nel merito dell’istanza, e la prima Presidenza della Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato ammissibile la richiesta di rimessione per legittimo sospetto perchè non manifestamente infondata. Il ricorso è stato assegnato alla sesta sezione della Cassazione, che sentenzierà, nel concreto, se trasferire il processo ad altro Giudice oppure no. Così annuncia l’avvocato Carlo Taormina che spiega: “La richiesta è basata sulla impraticabilità di un giudizio imparziale dei magistrati di Caltanissetta allorchè hanno operato per 12 anni con Montante nella lotta all’imprenditoria mafiosa, mettendo a disposizione i potenti strumenti giudiziari ed avvalendosi nelle investigazioni dei supporti tecnici e tecnologici”. E poi Taormina aggiunge: “E’ un primo segnale di attenzione verso questa vicenda di cui nessuno vuole parlare in ragione dei suoi caratteri essenziali di grande interesse giudiziario e sociale per il nostro Paese. Si tratta qui di sgominare una impostazione giudiziaria che vorrebbe fare piazza pulita di 12 anni di antimafia condotti dal dottor Montante insieme con i magistrati di Caltanissetta, dando ragione in maniera consapevole o inconsapevole alla vecchia mafia soppressa e che sta riprendendo fiato”. E poi, ancora l’avvocato Taormina ribadisce: “Non è possibile che i magistrati che avrebbero vissuto in simbiosi con il dottor Montante possano essere gli stessi che oggi abbiano la possibilità di giudicarlo nella consapevolezza che sarebbero stati essi stessi concorrenti nel reato mafioso che gli viene contestato. Il processo non si può celebrare a Caltanissetta, perché c’è un pregiudizio dei magistrati nisseni con cui l’ex leader di Confindustria ha condiviso per 12 anni il compimento di proficue attività antimafia e rapporti personali, fino alla familiarità, e ciò non permette serenità di giudizio”. Nel frattempo, gli stessi avvocati Taormina e Panepinto, a testimonianza di altre presunte anomalie, hanno invitato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ed il Csm, il Consiglio superiore della magistratura, a valutare il no alla prima richiesta di scarcerazione di Antonello Montante per conclamati gravi motivi di salute.

Ad Agrigento un confronto sui contrasti giurisprudenziali e il contributo del Massimario

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Ad Agrigento, sabato prossimo, 19 gennaio, al palazzo di giustizia, nell’aula Livatino, alle ore 9:30, l’Ordine degli Avvocati di Agrigento e la Camera degli Avvocati Tributaristi di Agrigento hanno organizzato un confronto sul tema: “Contrasti giurisprudenziali: il contributo del Massimario”. Al dibattito, moderato dall’avvocato Daniele Vitello, presidente della Camera degli Avvocati Tributaristi di Agrigento, interverranno il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, Vincenzo Avanzato, il presidente del Tribunale, Pietro Falcone, il presidente della Commissione tributaria regionale di Palermo, Giuseppe Savoca, il vice presidente nazionale dell’Associazione Magistrati Tributari, Salvino Pillitteri, il presidente dell’Ufficio del Massimario presso la Ctr Sicilia, Ignazio Gennaro, il presidente della Commissione tributaria provinciale di Agrigento, Salvatore Di Vitale, i docenti universitari a Palermo Salvatore Sammartino e Daniela Mazzagreco, il magistrato della Corte dei Conti e della Ctp di Palermo, Francesco Antonino Cancilla, e la vice presidente della Camera degli avvocati tributaristi di Agrigento, Cristina Mancuso. La partecipazione consente il riconoscimento di 3 crediti formativi.

“Restituiteci la discarica” (video intervista)

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Giuseppe Bennica

Giuseppe Bennica
La provincia agrigentina ancora senza una discarica: appello al governo regionale del vice sindaco di Favara, Giuseppe Bennica, assessore con delega a territorio e ambiente. L’intervista a Bennica è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.