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Antidroga “Big Family” a Ribera, in Appello chieste sei condanne

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A Palermo, al palazzo di giustizia, la sostituto procuratore generale Rita Fulantelli ha chiesto la conferma delle sei condanne inflitte in primo grado dal Tribunale di Sciacca nell’ambito dell’inchiesta antidroga cosiddetta “Big family”, che il 30 luglio 2012 ha provocato un blitz della Polizia contro un gruppo che sarebbe stato impegnato nel trasporto e nella vendita di cocaina, eroina, hashish e marijuana da Napoli a Ribera.
Carlo Giardiello, 31 anni, a 13 anni e 2 mesi.
Ciretta Veible, 56 anni, madre di Giardiello, a 7 anni e 6 mesi.
Maria Sedita, 42 anni, a 7 anni.
Giuseppe Failla, 54 anni, a 6 anni e 4 mesi,
E poi 6 anni di reclusione ciascuno per Giuseppe Triassi, di 30 anni, e Debora Arcadipane, di 28 anni.
Le arringhe difensive, e probabilmente anche la sentenza, all’udienza del 21 marzo prossimo.

Assolta coppia empedoclina che sarebbe sfuggita ad un posto di blocco

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L'avvocato Daniela Posante

L’avvocato Daniela Posante
Accogliendo le tesi dei difensori, gli avvocati Daniela Posante e Paolo Grillo, la giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Ornella Maimone, ha assolto Francesco Cioffi, conosciuto come Paolo, 42 anni, di Porto Empedocle, e la moglie, Silvana Campisi, 44 anni. I due sono stati denunciati dai Carabinieri il 20 novembre del 2012 allorchè sarebbero fuggiti ad un posto di blocco a Villaseta a bordo della propria automobile, senza assicurazione, e Cioffi all’epoca è stato senza patente perché revocatagli. Ebbene, i difensori hanno sostenuto che alla guida dell’auto vi è stata la moglie, e non Cioffi.

Agrigento, il “Gallo” al freddo, gli studenti si astengono dalle lezioni

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Ad Agrigento gli studenti dell’Istituto scolastico “Nicolò Gallo” oggi non sono entrati a scuola perché i termosifoni sono spenti. Anche i genitori hanno manifestato disappunto per una condizione incresciosa che espone a rischi la salute dei propri figli. Probabilmente anche domani, perdurando tale condizione, gli studenti dell’istituto “Gallo” si asterranno dalle lezioni.

Minaccia grave al procuratore aggiunto Vella, giudizio immediato per imputato

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Fabio Bellanca

Fabio Bellanca
Ad Agrigento, al Centro commerciale, lo scorso 17 luglio, il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, a pranzo con una collaboratrice, è stato sorpreso da un uomo che, accortosi della presenza del magistrato, avrebbe esclamato: “A chistu pubblico ministero l’ama fari saltari in aria cu lu tritolo”. Il giudice Vella si è rivolto subito ai Carabinieri che hanno identificato e denunciato il minacciatore. Si tratta di Fabio Bellanca, 37 anni, di Joppolo Giancaxio. Ebbene, adesso il pubblico ministero della Procura di Caltanissetta, Stefano Sallicano, ha disposto il giudizio immediato a carico di Bellanca, che, difeso dall’avvocato Daniele Re, risponderà di minaccia grave al giudice monocratico del Tribunale di Caltanissetta, Nadia Marina La Rana, all’udienza del prossimo 16 aprile.

Proposta la sorveglianza speciale per l’imprenditore Giuseppe Burgio

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L'imprenditore Giuseppe Burgio

L’imprenditore Giuseppe Burgio
La Procura antimafia di Palermo ha proposto alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento l’applicazione della sorveglianza speciale per 3 anni a carico dell’imprenditore di Agrigento, Giuseppe Burgio, 54 anni, già condannato in primo grado lo scorso 14 maggio ad 8 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Secondo i magistrati della Dda palermitana, Burgio avrebbe intrattenuto rapporti con ambienti malavitosi per riciclare denaro. Il Tribunale si è riservato di decidere sull’istanza dopo le opportune valutazioni a riscontro.

La Tari nella bolletta elettrica, “cosa buona e giusta”

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Se il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, fosse inserito nella bolletta elettrica, come già accade per il canone Rai, sarebbe “una cosa buona e giusta”. Anche il sindaco di Agrigento condivide la proposta adesso all’esame della Commissione competente al Senato. Calogero Firetto afferma: “Poter riscuotere la Tari attraverso la bolletta dell’energia elettrica significa consentire non soltanto l’emersione ma anche l’immediata contribuzione da parte degli attuali evasori. Dunque, contribuire tutti per far pagare meno chi paga con regolarità. La riduzione della tariffa andrebbe a beneficio di tutti e si aggiungerebbe all’ulteriore garanzia di poter conseguire in modo eccellente l’obiettivo della raccolta differenziata. I conti dei Comuni siciliani potrebbero immediatamente averne giovamento per superare, come si spera, le attuali condizioni di sofferenza e di emergenza”.

Crisi Cmc e stop cantieri in Sicilia, interrogazione di Michele Catanzaro

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Michele Catanzaro

Michele Catanzaro
Sicilia, la crisi della Cmc e lo stop ai cantieri, tra l’altro, lungo le strade Agrigento-Palermo e Agrigento-Caltanissetta: il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, ha presentato una interrogazione al governo firmata anche da Nello Dipasquale, Giuseppe Arancio, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo. Tra l’altro Michele Catanzaro afferma: “La crisi della Cmc ha pesanti conseguenze per quel che riguarda i tempi di completamento degli assi viari, ma anche per le ricadute sui fornitori e sui dipendenti, circa 2.000 persone che in Sicilia rischiano di perdere il lavoro. Chiediamo al governo regionale, in particolare all’assessore alle Infrastrutture, di assumere le iniziative necessarie nei confronti di Anas per sollecitare la definizione diretta delle pendenze economiche nei confronti dei lavoratori e di tutti gli operatori economici creditori della società cooperativa Cmc di Ravenna e del Contraente generale, nonché per consentire la prosecuzione e conclusione delle opere pubbliche in questione”.

Stabilizzazione precari, apprezzamento della Uil di Agrigento

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Danile e Acquisto
La Uil di Agrigento, tramite Gero Acquisto e Fabrizio Danile, esprime apprezzamento perché già numerosi Enti Locali agrigentini hanno concluso le procedure di stabilizzazione dei propri lavoratori precari. Gli stessi Acquisto e Danile aggiungono: “Finalmente cominciamo a registrare un primo percorso concreto nel processo di stabilizzazione dei precari degli enti locali anche in provincia di Agrigento, dando piena applicazione alla legge Madia ed alla legge regionale 27, che hanno aperto una breccia e un percorso di vera stabilizzazione economica e lavorativa per questo personale presente da tanti lustri nelle dotazione organiche e che svolge funzioni essenziali e indispensabili per i servizi di buona amministrazione e di erogazione ai fabbisogni del cittadino. Per questo la Uil di Agrigento monitorerà costantemente la situazione”.

Incidente 189, Firetto: “Altrove l’alta velocità, qui la preistoria”

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Calogero Firetto

Calogero Firetto
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, interviene a seguito dell’ennesimo incidente stradale mortale lungo la strada statale 189 Agrigento – Palermo, e afferma: “Mentre su altri tavoli si discute dell’opportunità dell’alta velocità, qui in Sicilia siamo ancora alla preistoria di normalissime infrastrutture e le attendiamo da decenni, tra sospensioni, polvere, semafori, e deviazioni infinite che sfidano la pazienza di chiunque. Siamo pronti ad andare tutti a Roma, se necessario: ogni pazienza ha un limite e questa volta il limite è stato ampiamente superato. I sindaci, tutti insieme, ci incontreremo sabato mattina ad Agrigento, al Comune, alle 10:30, così da avviare un fronte comune per la ripresa dei cantieri della Agrigento – Palermo e della Agrigento – Caltanissetta”.

Agrigento e randagismo, Iacolino: “Comune inerte”

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Giorgia Iacolino

Giorgia Iacolino
La presidente della Commissione consiliare Sanità al Comune di Agrigento, Giorgia Iacolino, ha diffuso un intervento tramite cui sollecita l’amministrazione comunale ad adottare le misure opportune per contenere il fenomeno del randagismo. La Iacolino sottolinea che il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale “è pienamente disponibile a supportare l’azione comunale lungamente attesa” – conclude la consigliere comunale.
Infatti dal 2015 in poi ad Agrigento è stata promessa, e mai mantenuta, l’attivazione del rifugio sanitario in contrada Consolida, dove si sarebbe proceduto alle sterilizzazione e alla custodia dei randagi. In proposito da più di tre anni gli amministratori comunali raccontano menzogne. Ciò che è ancora più grave è che la Regione ha stanziato dei fondi per sostenere l’allestimento e le attività dei rifugi, ma il Comune di Agrigento non è stato capace di redigere un solo progetto necessario per attingere a tali fondi.