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Ambulanti a nord del lungomare di San Leone? ConfCommercio Fipe e Fiva invocano concertazione

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Ad Agrigento i dirigenti di ConfCommercio Fipe, Gabriella Cucchiara, e di ConfCommercio Fiva, Alfonso Valenza, dichiarano di avere appreso di una proposta di modifica del regolamento comunale del commercio su aree pubbliche. Gli stessi Cucchiara e Valenza spiegano: “Si tratta di una modifica per consentire l’attività di vendita ambulante, quindi bancarelle e camioncini, nella zona nord del lungomare di San Leone, che è un’area, invece, dove attualmente sono ubicati ristoranti, pizzerie, bar, altri pubblici esercizi e attività commerciali. Ebbene, tali importanti decisioni non possono che essere discusse, ragionate e condivise con le associazioni di categoria di riferimento. Pertanto chiediamo all’Amministrazione comunale di Agrigento di convocare tutti i soggetti portatori di interesse, al fine di valutare attentamente ogni e qualsiasi situazione, onde evitare conflitti tra le diverse categorie di commercianti che potrebbero sfociare in situazioni poco gradevoli”.

Agrigento, stato d’agitazione a “Casa Amica”

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Ad Agrigento gli operatori di “Casa Amica – Cooperativa centro sociale”, con sede al villaggio La Loggia, sono in stato di agitazione perché da oltre 6 mesi non percepiscono lo stipendio. Gli stessi operatori aggiungono: “Non vi sono certezze sul piano aziendale, nonostante i nostri solleciti ai vertici del Consiglio di amministrazione che – a loro volta, e come rispondono a noi – non ricevono i pagamenti legati alle convenzioni di affidamento. Casa Amica esiste da 50 anni, vi lavorano 30 operatori, con tanta esperienza e capacità, che rappresentano 30 famiglie con figli da sfamare. Le Istituzioni preposte intervengano a rimedio, ciascuna nell’assunzione delle proprie responsabilità”.

Il sindacato Sagi ha istituito il premio “Filippo Plano”

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Filippo Plano

Filippo Plano
Il Dipartimento Attività Culturali del sindacato dei giornalisti “Sagi” ha istituito il premio in memoria di “Filippo Plano”, dirigente bancario, originario di Raffadali, morto prematuramente due anni addietro e molto attivo nell’ambito della comunicazione e dei social network. La cerimonia di consegna del riconoscimento si svolgerà sabato 29 giugno ad Agrigento in via Atenea nei locali del Centro Culturale “Pasolini” alle ore 17:30. Il Premio “Filippo Plano” è rivolto a tutti i giornalisti e operatori dell’informazione che si occupano di materie economiche che trattano nello specifico argomenti afferenti al credito bancario. A valutare gli articoli è una giuria di giornalisti aderenti al Sagi.

Precari al Comune di Agrigento, la Cgil sollecita la stabilizzazione

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Pietro Aquilino

Pietro Aquilino
Il responsabile Enti Locali della Cgil Funzione pubblica di Agrigento, Pietro Aquilino, denuncia che il Comune di Agrigento rischia di non sfruttare l’opportunità offerta dalla legge Madia di stabilizzare i lavoratori precari attualmente con contratto a tempo determinato. Lo stesso Aquilino spiega: “Nel febbraio scorso il sindaco Firetto si è impegnato a rimuovere gli ostacoli che impediscono la stabilizzazione del personale precario. Da allora non si è avuto alcun riscontro. Anzi, sono state tagliate le integrazioni orarie degli stessi lavoratori. Al Comune di Agrigento negli ultimi anni vi sono stati più di cento pensionamenti, e, adesso, il taglio delle ore ai precari pregiudica ulteriormente la funzionalità del Comune a danno dei servizi alla cittadinanza. Sollecitiamo l’amministrazione comunale all’adempimento dovuto, per garantire continuità al lavoro iniziato ormai da diversi anni”.

Agrigento, “Area Rinnovamento” rinnova il proprio organigramma

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Daniele Re

Daniele Re
Il movimento civico e politico “Area Rinnovamento” di Agrigento ha rinnovato il proprio organigramma in occasione di una riunione del direttivo provinciale. puntella il proprio organigramma con innesti di spessore, confermando in tal modo la propria presenza su gran parte del territorio provinciale. Il presidente, confermato, è Marcello Fattori. Vice presidente è l’avvocato penalista agrigentino, Daniele Re, segretario è la consigliere comunale di Comitini, Teresa Delisi, da sempre impegnata nel sociale. Lo stesso Fattori commenta: “Si tratta di un decisivo passo in avanti per il nostro Movimento, sempre attento a coinvolgere le migliori personalità, con l’obiettivo di svecchiare la politica fallimentare degli ultimi decenni e fornendo in tal modo nuove soluzioni di qualità allo sviluppo del nostro territorio. Siamo già al lavoro per offrire una nostra credibile proposta per le amministrative che si terranno ad Agrigento l’anno venturo, in occasione delle quali miriamo a realizzare un’area civica che promuova un programma snello, realizzabile e con progetti ambiziosi, in modo da poter risolvere le tante criticità che affliggono la città”.
Fattori e Delisi

Bernardo Agrò presidente del Cda del Parco dei Templi. Gli altri componenti

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Bernardo Agrò

Bernardo Agrò
L’architetto Bernardo Agrò, già a lavoro all’Unità operativa per i Beni storico-artistici della Soprintendenza di Agrigento, è stato dunque nominato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, alla direzione del Parco di Selinunte. Inoltre, lo stesso Bernardo Agrò è stato designato presidente del Consiglio di amministrazione del Parco della Valle dei Templi. All’interno del Cda, secondo Statuto, siedono il sindaco di Agrigento, il soprintendente ai Beni culturali, e poi alcuni componenti nominati dalla Regione. E si tratta dell’avvocato di Porto Empedocle, Luigi Troja, come “esperto in economia dei beni culturali”, poi l’ingegner Heinz-Jurgen Beste come “esperto nel settore della tutela, della salvaguardia, valorizzazione, divulgazione, studio e ricerca relative alla Valle dei Templi”, e poi tre componenti nominati dalle associazioni, Fabio Amato (Gruppo archeologi d’Italia), Salvo Barrano (Associazione nazionale archeologi) e Vincenzo Piazzese (Archeoclub d’Italia).

Sbarco “fantasma” sulla spiaggia di Piana Grande a Ribera (video)

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L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, ha documentato in video l’approdo “fantasma” di un’imbarcazione di quasi 10 metri sulla spiaggia di Piana Grande a Ribera. A bordo, probabilmente, hanno viaggiato almeno una ventina di persone. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno riscontrato il motore ancora acceso della barca. Indagini sono in corso.

Canicattì, arrestato romeno per sequestro di persona e violenza sessuale

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I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno arrestato un bracciante agricolo di 39 anni, originario della Romania, indagato di sequestro di persona e violenza sessuale. Una donna di 29 anni, anche lei romena, domiciliata a Canicattì, si presenta al Pronto soccorso dell’ospedale: “Ho subito violenza sessuale”. I sanitari avvertono i Carabinieri. Lei racconta ai militari: “Un uomo, mio connazionale, mi ha attirata nella sua abitazione per svolgere a pagamento alcune mansioni domestiche. Io mi sono fidata di lui. Poi, invece, dentro casa, mi ha bloccata, terrorizzata, minacciata di morte e mi ha costretto a subire, per alcune ore, ripetuti atti sessuali. Ho promesso che non avrei raccontato a nessuno quanto accaduto, e solo così mi ha lasciata andare”. I Carabinieri hanno tracciato l’identikit del malvivente, e ad un posto di blocco lo hanno intercettato, riconosciuto e arrestato. L’Autorità giudiziaria lo ha posto agli arresti domiciliari.

La festa della Marina Militare (video interviste)

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La festa della Marina Militare a Porto Empedocle, la cerimonia al monumento ai Caduti del Mare nel piazzale Marinai d’Italia, la Capitaneria e gli interventi in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Bisconti, confidenze 007, omicidio Di Liberto (video)

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Filippo Bisconti

L’ex boss poi pentito, Filippo Bisconti, sarebbe stato anche fonte dei servizi segreti. Si stringe il cerchio sui due killer che hanno ucciso il cugino di secondo grado Di Liberto.

Filippo Bisconti

Lo scorso 4 dicembre 2018, il giorno della maxi operazione antimafia ad opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo cosiddetta “Nuova Cupola”, tra gli arrestati vi è stato anche Filippo Bisconti, 58 anni, presunto capo mandamento di Misilmeri – Belmonte Mezzagno. E le prime parole rivolte da Filippo Bisconti ai Carabinieri all’atto dell’arresto sarebbero state “Deve esserci un errore”. E ciò perché lui, Bisconti, non sarebbe stato solo capomafia e poi, adesso, collaboratore della giustizia, ma anche fonte degli 007, i servizi segreti. Una sorta di doppio gioco: da una parte avrebbe esercitato il suo potere nell’associazione mafiosa, e dall’altra si sarebbe reso confidente dei servizi segreti sulla stessa associazione della quale è stato ai vertici. L’architetto Filippo Bisconti è interrogato dallo scorso gennaio in una località segreta dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvatore De Luca, e dai sostituti impegnati su delega in inchieste antimafia nelle province siciliane. Lui, Bisconti, da sempre gravitante nel settore degli appalti, racconta anche di rapporti dei mafiosi con politici, amministratori e funzionari pubblici. Nella nuova “Cupola” – la commissione provinciale di Cosa Nostra progettata dopo la morte di Riina, e che è stata sgominata dal blitz “Nuova Cupola” del 4 dicembre 2018 – Bisconti sarebbe stato designato come rappresentante delle famiglie mafiose della provincia palermitana. Poi si sarebbe defilato perché non del tutto d’accordo con i boss di Palermo città che, contrariamente alla stagione corleonese di Riina, avrebbero organizzato una Commissione “Palermo-centrica”, declassando dunque la provincia. La famiglia di Filippo Bisconti non lo ha seguito nella località protetta. Moglie e figli hanno dichiarato: “Ha sbagliato e pagherà il suo conto con la giustizia. Ha fatto delle scelte di vita che non condividevamo prima e non condividiamo ora. Non abbiamo alcun motivo di mandare messaggi di dissociazione a chicchessia, vogliamo soltanto continuare a vivere la nostra vita”. Al mattino dello scorso 8 maggio, a Belmonte Mezzagno è stato ucciso Antonio Di Liberto, 49 anni, commercialista, incensurato, fratello dell’ex sindaco del paese e cugino di secondo grado di Filippo Bisconti. Il cadavere è stato scoperto nell’automobile della vittima, una Bmw, in via Umbria. La Procura antimafia di Palermo e i Carabinieri hanno eseguito la prova del guanto di paraffina, alla ricerca di tracce di polvere da sparo, su cinque sospettati, pregiudicati della zona. Dal Ris di Messina è attesa a breve una relazione. I killer da identificare sono due: uno che ha impugnato una pistola 7,65 e ha sparato sei colpi contro il parabrezza della Bmw ferendo mortalmente Di Liberto alla testa. E un altro che, imbracciando un fucile calibro 22, ha colpito il commercialista due volte, al fianco e al collo. Filippo Bisconti è stato ascoltato nel merito, e ha indicato coloro che avrebbero potuto avere degli interessi a commissionare l’omicidio del cugino di secondo grado, titolare di uno studio di commercialisti tra i primi in Sicilia, con due sedi, trenta professionisti, un migliaio di clienti, ed anche sede legale di diverse società, alcune delle quali ritenute in odor di mafia. Ed è nell’ambito di tali società che si concentrano le indagini.