La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Tiziana Carrubba, ha disposto l’archiviazione per 39 consiglieri comunali di Siracusa coinvolti nell’ambito dell’inchiesta “Gettonopoli” per abuso d’ufficio in concorso. L’indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, è stata avviata dopo una denuncia del Movimento 5 Stelle che ha sollevato dubbi sulle spese sostenute dalla pubblica amministrazione per pagare le sedute delle commissioni ed i rimborsi, ammontanti ad oltre 600mila euro annui. Secondo le iniziali contestazioni di reato, i consiglieri, eletti alle Amministrative del 2013, avrebbero incassato i gettoni nonostante il rinvio delle riunioni per mancanza di numero legale o in sedute in cui non sarebbe stata svolta alcuna attività. L’unico a non rimanere coinvolto nell’inchiesta è stato Antonio Sullo, in quel periodo presidente del Consiglio comunale, che non ha mai partecipato alle commissioni.
“Gettonopoli” a Siracusa, archiviazione per 39 consiglieri comunali
A Licata proseguiranno le demolizioni dal 9 settembre in poi
A Licata tra pochi giorni romberanno ancora i motori delle ruspe che dovranno demolire gli immobili abusivi costruiti nelle zone balneari, a meno di 150 metri dalla battigia e in violazione delle regole edilizie e paesaggistiche. Lunedì 9 settembre, infatti, secondo quanto annunciato dal capo dell’ufficio tecnico e del dipartimento urbanistica del Comune, l’ingegnere Vincenzo Ortega, saranno a lavoro i mezzi meccanici del Consorzio di imprese Conpat che dovranno abbattere le strutture costruite, senza autorizzazione, sul mare. Durante il periodo estivo, come accaduto negli anni precedenti, si sono spenti i motori per evitare di demolire con turisti e bagnanti in spiaggia, a pochi metri di distanza. E fino al 9 settembre sarà osservato lo stop agli abbattimenti.
Aragona, arrestato un nigeriano con oltre 30 grammi di hashish
Ad Aragona i Carabinieri della locale stazione, coordinati dal maresciallo Paolo Scibetta, hanno sorpreso nottetempo un giovane immigrato dalla Nigeria, di 19 anni, ospite di una comunità ad Aragona, in atteggiamento nervoso ed elusivo. E’ stato perquisito. Dalle tasche dei suoi pantaloni sono saltate fuori 10 dosi di hashish per oltre 30 grammi, per un valore di mercato di alcune centinaia di euro. L’africano è stato ristretto ai domiciliari.
Agrigento, minorenne picchia i genitori, trasferito in comunità
Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti sono intervenuti d’urgenza in un’abitazione nel centro storico al fine di trattenere un minorenne in escandescenze che ha aggredito e picchiato i propri genitori, tanto che gli stessi hanno ritenuto opportuno telefonare alla Polizia per contenere e frenare l’ira del figlio. Su disposizione del Tribunale per i minorenni, il ragazzino è stato trasferito in una comunità.
Stalking e violenza sessuale, arresto nell’Agrigentino
I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno arrestato ai domiciliari un uomo di 28 anni che, non rassegnatosi alla conclusione della relazione, avrebbe ripetutamente molestato e perseguitato l’ex fidanzata, abusandone anche sessualmente. Il ventottenne risponde all’autorità giudiziaria di stalking e violenza sessuale. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Agrigento, si avvale anche delle dichiarazioni della ragazza.
Contesa sindaci Casteltermini, le precisazioni di Pellitteri
Come già pubblicato, l’avvocato Filippo Pellitteri, candidato del Movimento 5 Stelle alla carica di sindaco di Casteltermini, non eletto alle scorse Amministrative, ha proposto un ricorso contro l’elezione del sindaco eletto Gioacchino Nicastro, e la Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato la non eleggibilità di Nicastro, sostituendo nella carica di sindaco il Nicastro con Filippo Pellitteri. Tuttavia, Gioacchino Nicastro ha proposto a sua volta un ricorso ottenendo la sospensione del provvedimento di sostituzione. Pertanto, l’Assessorato regionale competente dovrà nominare un Commissario che gestisca il Comune di Casteltermini fino alle nuove elezioni. In proposito interviene l’avvocato Filippo Pellitteri, il quale puntualizza: “Non potranno essere indette nuove elezioni fino all’esito del pendente giudizio di Cassazione e solo nella denegata ipotesi di annullamento della parte della sentenza di appello nella parte in cui viene sostituito il sindaco ineleggibile con quello che ne ha diritto”.
Oltre “fotografa” Mandorlo e San Calogero, adesso anche lo Sport
Dopo il successo dei due concorsi decennali “Fotografa San Calogero” e “Fotografa il Mandorlo in Fiore”, Domenico Vecchio, ideatore e promotore dei concorsi, oltre che editore del giornale online AgrigentoOggi, lancia un nuovo concorso dedicato allo Sport in ogni sua forma. L’invito a partecipare, gratuitamente, è rivolto a coloro che seguono lo Sport e riescono a coglierne i momenti più belli e significativi immortalandoli con la macchina fotografica. Sono ammessi scatti fotografici per qualsivoglia disciplina sportiva. Nei prossimi giorni sarà reso noto il regolamento del concorso, che si concluderà, anche in tal caso, con una cerimonia di premiazione.
Sabato corre il treno storico nella Valle dei Templi
La rassegna dei “Treni storici nella Valle dei Templi”: sabato prossimo 31 agosto, ad Agrigento, dalla stazione centrale partirà alle ore 16 il treno storico diretto al Tempio di Vulcano, percorrendo l’antica Ferrovia dei Templi. Al Tempio di Vulcano sosta e visita guidata al Giardino della Kolymbethra e all’ipogeo che collega il Giardino con l’accesso di Porta quinta. Alle ore 18.15 circa l’aperitivo. Partenza ritorno ad Agrigento dal Tempio di Vulcano alle 19. Il costo del biglietto è di 8 euro, che comprende viaggio e aperitivo. La visita alla Kolymbethra costa 3 euro. 1,50 per i bambini.
Proroghe ad avvisi di interesse da parte dell’assessore Manlio Messina
A Ribera procede a soluzione il caso “alloggi popolari”
Lo scorso luglio, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha compiuto un sopralluogo a Ribera, nel quartiere dei 60 alloggi popolari di Largo Martiri e di via Fani. Le palazzine dello Iacp di Agrigento, costruite con cemento depotenziato, sono state sgomberate nel 2011, e poi rioccupate da abusivi e immigrati. Gli edifici, da tempo in attesa della demolizione, sono in rovina. Il Governo Musumeci ha avviato le operazioni di bonifica e sgombero, preliminari all’abbattimento, e poi alla ricostruzione. Lavori di bonifica, tra ruspe e pale meccaniche, come promesso, sono entrate in azione dopo Ferragosto, cancellando uno degli scempi abitativi più gravi della Sicilia. Poi da settembre, semaforo verde alla costruzione dei nuovi alloggi per le sessanta famiglie senza casa da anni.