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Il restauro della Madonna all’Immacolata (video interviste)

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Ad Agrigento, nello Spazio Temenos della Chiesa di San Pietro, presentati i lavori di restauro conservativo della statua dell’Immacolata nella Basilica in piazza San Francesco, eseguiti da Ivana Mancino. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Cuffaro e il “malaffare” dei termovalorizzatori (video)

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L’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, in audizione all’Antimafia sui rifiuti: “Il no ai termovalorizzatori ha reso la Sicilia una pattumiera e i Comuni in dissesto finanziario”.


Il governo Musumeci è a lavoro sulla proposta di riforma dei rifiuti, terreno di scontro politico all’Assemblea Regionale, e la Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, reduce dall’indagine sul cosiddetto “Sistema Montante”, è impegnata, fino all’inizio del prossimo anno, in un approfondimento sul sistema della gestione dei rifiuti in Sicilia nel corso degli ultimi due decenni. I commissari lavorano da oltre un mese. Sono state già svolte diverse audizioni, tra dirigenti ed ex assessori come Giosuè Marino, Nicolò Marino e Pier Carmelo Russo. Adesso è stata la volta dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro. L’audizione è ruotata, soprattutto, intorno alla gara, risalente ai primi anni 2000, per la costruzione di quattro maxi inceneritori in Sicilia. E Cuffaro ha affermato: “All’epoca il governo Berlusconi inserì l’obbligo dello smaltimento dei rifiuti con la termovalorizzazione, come residuo della differenziata. Ecco perché il nostro piano, l’unico redatto dalla Regione fino ad oggi, ha progettato la costruzione dei termovalorizzatori. Il piano è stato autorizzato dall’Unione Europea. Abbiamo pubblicato il bando di gara, con evidenza non europea, obbedendo al ministero dell’Ambiente perché tecnicamente sarebbe stata una concessione di rifiuti. L’Unione Europea ha poi smentito il ministero, ritenendo che si trattasse di un appalto vero e proprio, e quindi avremo dovuto pubblicare il bando sulla Gazzetta Europea”. E Claudio Fava obietta: “Il bando di gara ha limitato da subito la concorrenza, perché ha imposto l’obbligo ai partecipanti di avere la disponibilità dei terreni su cui costruire i termovalorizzatori”. E Cuffaro risponde: “Il bando è stato formulato dall’Arra, l’apposita agenzia per la predisposizione dei bandi. Si sono presentati sette raggruppamenti di imprese. Due senza titoli, e uno in ritardo. Dunque, la gara sarebbe stata per quattro raggruppamenti”. E Claudio Fava obietta: “Perché non avete richiesto le certificazioni antimafia alle imprese?”. E Cuffaro risponde: “Se si riferisce all’Altecoen, perché è stata l’Altecoen la società infiltrata, io ho dimostrato, durante il processo a mio carico, che al momento della gara l’Altecoen è stata in possesso della certificazione antimafia”. E Claudio Fava obietta: “Secondo il Tar, le quattro cordate di imprese si sono spartite a tavolino la gara dei termovalorizzatori, tanto che le quattro offerte sono state compatibili territorialmente comune per comune. Peraltro le quattro cordate di imprese sono state create dallo stesso notaio lo stesso giorno e con le stesse relazioni”. E Cuffaro risponde: “E’ stata l’agenzia Arra a seguire il bando. Io non mi sono occupato delle gare. Io non mi sono accorto di alcuna irregolarità. Le principali imprese erano nazionali, Falck, Eni, Enel, e poi in tali gruppi vi sono state anche le imprese gestrici delle discariche, che si sarebbero occupate della parte differenziata, quindi non bruciabile, come l’impresa Catanzaro. Con i termovalorizzatori il conferimento sarebbe costato ai cittadini 74 euro a tonnellata. Oggi con le discariche costa 200 euro a tonnellata. Il governo dopo di me, il governo di Raffaele Lombardo, si è vantato di avere bloccato il malaffare dei termovalorizzatori, ma il malaffare è stato ed è dall’altra parte, nelle discariche. Il governo Lombardo, composto da coloro che già nel mio governo hanno approvato il malaffare dei termovalorizzatori, poi si è vantato di avere bloccato il malaffare dei termovalorizzatori! Il malaffare è nelle discariche: non abbiamo costruito i termovalorizzarori e abbiamo reso la Sicilia una pattumiera. Poi abbiamo provocato il dissesto dei Comuni che non sono in grado di pagare lo smaltimento. E poi alla data del 2008 il debito degli Ato era di 36 milioni, fino al 2011 era di 411 milioni di euro, oggi siamo oltre il miliardo e mezzo di euro. Tutto ciò perché non abbiamo voluto costruire i termovalorizzatori”.

Archiviata ipotesi danno erariale di oltre 2 milioni di euro all’Azienda Policlinico di Palermo

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
Il ragioniere L.L. (sono le iniziali del nome), di 68 anni, residente a Palermo, ha svolto le funzioni di coordinatore della gestione amministrativo – contabile dei dipartimenti assistenziali presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.
Con invito a dedurre ritualmente notificato, la Procura Regionale della Corte dei Conti aveva contestato al coordinatore L.L talune presunte irregolarità relative all’esecuzione del servizio per il trasporto degli ammalati all’interno del nosocomio, che avrebbero causato delle diseconomicità in danno dell’Azienda Policlinico per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro.
Più nel dettaglio, la Procura contestava al coordinatore e ad altri tre dipendenti di non avere vigilato sulla conformità delle prestazioni rese dal Raggruppamento Temporaneo di imprese aggiudicatario del servizio rispetto al Capitolato Speciale di Appalto. Il coordinatore produceva alla Procura delle deduzioni difensive, con il patrocinio dell’Avvocato Girolamo Rubino, facendo presente che i controlli previsti dal Capitolato Speciale di Appalto erano di competenza esclusiva della Direzione Sanitaria.Il Pubblico Ministero, dottoressa Maria Concetta Carlotti, condividendo la tesi sostenuta dall’Avvocato Rubino secondo cui il Capitolato Speciale d’Appalto concentra nell’esclusiva sfera di competenza della Direzione Sanitaria i poteri -doveri di vigilanza e controllo, e le conseguenti responsabilità, ha disposto l’archiviazione della posizione del coordinatore, “ritenuta l’insussistenza di elementi sufficienti a sostenere in giudizio la sua posizione di responsabilità”.

Commercialisti e Caritas contro il sovra-indebitamento (video interviste)

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Agrigento, Seminario Arcivescovile

Agrigento, Seminario Arcivescovile
Ad Agrigento, nella sala chiaramontana del Seminario, l’Ordine dei dottori commercialisti di Agrigento, il Centro per la Carità dell’ Arcidiocesi di Agrigento e la Fondazione Mondoaltro hanno organizzato un convegno sul tema: “Il sovra-indebitamento: aspetti sociali, economici e giuridici”. Sono stati esposti i dettagli delle apposite normative in vigore utili per risolvere le crisi da sovra-indebitamento. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Angela Galvano eletta nel Consiglio nazionale dell’Anci

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Angela Galvano

Angela Galvano
La 36esima Assemblea annuale dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, che si è svolta ad Arezzo, ha rinnovato i propri organismi. Oltre a confermare alla presidenza Antonio Decaro, sindaco di Bari, oltre 9mila partecipanti in tre giorni hanno eletto i componenti del Consiglio nazionale. Ebbene, nel Consiglio nazionale, organo di indirizzo dell’Anci, è stata eletta anche l’avvocato agrigentina Angela Galvano, dirigente regionale e provinciale di Articolo Uno, consigliere comunale di Agrigento, vice presidente di Commissione consiliare, da sempre impegnata nel sociale e nel volontariato quale presidente provinciale dell’Arci di Agrigento. Il segretario regionale di Articolo Uno, Pippo Zappulla, commenta: “L’elezione di Angela Galvano premia l’impegno e la dedizione di chi svolge l’attività politica e istituzionale con passione. Per questo esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto che è un riconoscimento all’intera comunità di militanti e di dirigenti del nostro partito in Sicilia”.

Appello al governo sui “Testimoni di Giustizia”

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L’Associazione nazionale antimafia “In movimento per la legalità”, presieduta da Nino Randisi, auspica che, sui testimoni di giustizia, il Governo recepisca le osservazioni al decreto attuativo in tema di assunzioni e di scorte, presentato, tra gli altri in Commissione, dalla deputata Piera Aiello. Lo stesso Randisi, insieme a Ignazio Cutrò, responsabile dell’Associazione nazionale Testimoni di Giustizia e iscritto ad “Antimafia in Movimento”, esprimono disappunto per il voto espresso dai rappresentanti di Lega e Forza Italia sulle modifiche migliorative apportate al decreto attuativo in esame. “E’ deplorevole – sottolineano – che la politica si sia presentata divisa su tali temi”.

Tar annulla sanzione di oltre 530mila euro ad un imprenditore

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
Un’impresa edile con sede nel Comune di Alcamo ha realizzato, presso tale Comune, un complesso immobiliare.
Nei confronti del titolare dell’impresa, del progettista e del direttore dei lavori è stato avviato un procedimento penale per presunti reati edilizi dagli stessi commessi.
Il Tribunale di Trapani, nel 2016, ha assolto gli imputati “perché il fatto non sussiste”.
Tuttavia, il Comune di Alcamo – sempre nel 2016 e a distanza di svariati anni dalla realizzazione delle opere – ha ordinato la demolizione del complesso immobiliare, sostenendo che lo stesso fosse abusivo.
L’impresa edile, pertanto, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, ha impugnato l’ordine di demolizione, rilevandone la palese illegittimità.
Il TAR Palermo, condividendo le censure sollevate dall’avvocato Rubino, ha disposto il riesame del provvedimento impugnato, “al fine di consentire alla pubblica amministrazione di valutare la possibilità di sostituire la sanzione della demolizione con quella pecuniaria”.
A seguito di tale ordinanza, il Comune di Alcamo, con un nuovo provvedimento, ha sostituito il precedente ordine di demolizione con una sanzione pecuniaria di oltre 530mila euro.
L’impresa edile, pertanto, sempre con il patrocinio dell’avvocato Rubino, ha chiesto l’annullamento anche di tale sanzione pecuniaria, rilevando che, con la citata sentenza del Tribunale di Trapani, la presenza di abusi edilizi è stata esclusa sia dal Collegio peritale sia dal Giudice Penale.
In particolare, l’Avvocato Rubino ha rilevato che la sentenza di assoluzione del Tribunale di Trapani è stata resa all’esito di un giudizio penale in cui il Comune di Alcamo si è costituito parte civile, pertanto, sulla scorta delle statuizioni di tale sentenza, il Comune (parte del giudizio) non avrebbe potuto adottare i provvedimenti sanzionatori impugnati.
Il TAR Sicilia Palermo, condividendo le censure proposte dall’avvocato Rubino, ha annullato l’impugnata sanzione pecuniaria.
Per effetto della sentenza, l’impresa edile non dovrà pagare la sanzione pecuniaria di oltre 530mila euro irrogata dal Comune di Alcamo che, invece, è stato condannato al pagamento delle spese legali liquidate 2mila euro.

“30 anni morte Sciascia”, pellegrinaggio di un gruppo di artisti a Racalmuto

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In occasione dei 30 anni dalla morte di Leonardo Sciascia, un gruppo di artisti agrigentini si è recato a Racalmuto e ha visitato i luoghi sciasciani, tra la casa natale, la sede della Fondazione, il corso principale, dove è collocata la statua bronzea dello scrittore, e la tomba, nei pressi della quale si sono svolte anche delle rappresentazioni letterarie e teatrali.

Accademia Studi Mediterranei, dal Forum sull’immigrazione ai Giusti dell’Umanità

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Il Giardino dei Giusti

Ad Agrigento, su iniziativa dell’Accademia di Studi Mediterranei, da venerdì 29 novembre a giovedì 5 dicembre, tranne domenica primo dicembre, a Casa Sanfilippo, sede del Parco della Valle dei Templi, dalle ore 9:30 in poi, si svolgerà il quinto Forum internazionale intitolato “La terra è di tutti – Migrazione globale, dramma epocale”.
Poi, venerdì 6 dicembre, ancora a Casa Sanfilippo, alle ore 9:30 inizierà la tavola rotonda “I Giusti dell’Umanità”, e alle ore 11:45, nel Giardino de “I Giusti dell’Umanità”, nei pressi del Tempio della Concordia, sei Stele e alberi saranno dedicati, in occasione di un’apposita cerimonia, a Giuliano Guazzelli, agli eroici militari della Guardia di Finanza trucidati nelle Foibe, a Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, a Sophie e Hans Scholl ed ai Giovani della Rosa bianca, ad Alganesh Fessaha, e al vescovo Giovanni Battista Scalabrini.

Bivona nella vetrina internazionale della CNN

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L’emittente americana CNN ha pubblicato un articolo per la valorizzazione dei beni culturali del territorio di Bivona, in provincia di Agrigento, in riferimento ai progetti “Case a 1 euro” e “Albergo diffuso”. Il sindaco di Bivona, Milko Cinà, esprime tanta soddisfazione, e commenta: “E’ una preziosa vetrina internazionale. L’articolo della CNN proietta il lavoro dell’amministrazione di Bivona in tutto il mondo”. Leggi l’articolo.