“Il premio letterario – spiegano il presidente e il direttore artistico dell’Accademia, Tonina Rampello ed Enzo Alessi – prevede quattro concorsi: poesia in lingua siciliana, poesia in lingua italiana, racconti in lingua siciliana, e racconti in lingua italiana. Le opere saranno valutate da giurie di esperti. Altre commissioni decideranno poi i Premi Speciali per i settori: teatro, cinema, comunicazione, tradizioni popolari, impegno sociale, musica, canto, narrativa, storia patria, saggistica e scuola. La cerimonia di premiazione si svolgerà a settembre”.
Pubblicato il bando del 23° Premio Nazionale “Alessio Di Giovanni”
Amministrative, Iacolino e Di Caro: “I giovani siano candidati”
Leggi iniziativa popolare, firme “Fratelli d’Italia” a Favara
A Favara, domani, domenica 9 febbraio, in piazza Don Giustino, dalle ore 10 in poi, Fratelli d’Italia sarà impegnata, dopo le tappe a Sciacca, Agrigento e Ribera, nella campagna di raccolta firme a sostegno di quattro proposte di legge di iniziativa popolare, ovvero l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, l’abolizione dei Senatori a vita, l’inserimento di un tetto limite alle tasse in Costituzione, e la supremazia dell’ordinamento italiano su quello europeo. In piazza Don Giustino saranno presenti, oltre ai componenti del direttivo ed ai membri del circolo, il Dirigente nazionale, Calogero Pisano, ed il Portavoce provinciale, Fabio La Felice. Per potere firmare è necessario esibire un documento d’identità valido.
Sagra mandorlo in fiore, Spataro rilancia transito Agrigento a valle
Il Tar sconfessa il Ministero e arruola aspirante Vigile del fuoco
In ragione delle certificazioni sanitarie prodotte dall’avvocato Rubino, ed attestanti la sussistenza in capo al proprio assistito del requisito afferente il visus minimo prescritto per l’arruolamento nei Vigili del Fuoco, il Tar del Lazio disponeva una verificazione, in contraddittorio tra le parti, incaricando di ciò il Ministero della Difesa, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Centro Nazionale Selezione Reclutamento.
A seguito degli accertamenti sanitari effettuati veniva accertata la fondatezza delle censure mosse dall’avvocato Rubino in ordine al possesso dei requisiti di idoneità previsti per l’arruolamento nel Corpo dei Vigili del Fuoco in capo all’aspirante Vigile del Fuoco.
Conseguentemente, il Tar del Lazio, con sentenza succintamente motivata, accoglieva il ricorso proposto, condannando altresì il Ministero dell’Interno al pagamento delle spese giudiziali.
Non essendo stata data integrale esecuzione alla sentenza, il signor M R, assistito dall’avvocato Rubino, è stato costretto a proporre un ulteriore ricorso innanzi al Tar del Lazio per l’esecuzione del giudicato. Il Tar ha accolto anche il nuovo ricorso, dichiarando l’obbligo dell’intimato Ministero dell’Interno di dare integrale esecuzione, in favore della parte ricorrente, alla sentenza, nominando per il caso di ulteriore inottemperanza Commissario ad acta il Prefetto di Roma e condannando nuovamente lo stesso Ministero al pagamento delle spese giudiziali.
Pertanto, per effetto dell’accoglimento dei ricorsi proposti dall’avvocato Girolamo Rubino, il giovane aspirante Vigile del Fuoco è stato assunto, mentre il Ministero dell’Interno, risultato soccombente, corrisponderà le spese giudiziali.
Fabrizio La Gaipa eletto amministratore del Distretto turistico Valle dei Templi
Disordini al carcere “Di Lorenzo” ad Agrigento
Ad Agrigento nel carcere “Pasquale Di Lorenzo”, in contrada Petrusa, una detenuta, per ragioni al momento ignote, ha appiccato un incendio all’interno della sua cella. Sono subito intervenuti gli agenti della Polizia penitenziaria che hanno spento il fuoco prima che divampasse. La donna è stata trasferita in isolamento. Nel frattempo, durante l’ora d’aria si è scatenata una rissa tra una decina di detenuti passeggianti. Un immigrato africano è stato soccorso in Ospedale.
Graviano: “Ho incontrato Berlusconi almeno tre volte”
In Calabria, innanzi alla Corte d’Assise di Reggio Calabria, al processo ‘Ndrangheta stragista’, il boss di Brancaccio Palermo, Giuseppe Graviano, imputato dell’omicidio di due carabinieri, ha reso dichiarazioni contro l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ha affermato: “Ho incontrato Berlusconi da latitante almeno per tre volte. L’ultima volta nel dicembre 1993. Abbiamo cenato insieme. È accaduto a Milano 3 in un appartamento. Io ero socio del Cavaliere a cui i boss palermitani avevano affidato montagne di soldi da investire. Poi quando si parlò della riforma del Codice penale e si parlava di abolizione dell’ergastolo mi hanno detto che lui chiese di non inserire gli imputati coinvolti nelle stragi mafiose. Dopo quello che ha fatto mio nonno per lui… non solo economicamente. Visto che io ho rapporti economici, e lui politici, e le confidenze che avevamo… certo che potevamo avere soddisfazioni, ma non di criminalità ma di cose belle, perché l’Italia potrebbe essere il migliore paese del mondo. Io adesso sto dicendo solo qualcosa. Io fiducia nella giustizia italiana non ne ho. Non ho fiducia nella pubblica accusa e ai presidenti ora tutti indagati con la Saguto… insomma, io tutta sta fiducia nella giustizia italiana non ce l’ho. Quello che vi sto dicendo è per il benessere del Paese. Io adesso non sto facendo niente, io adesso sto dicendo qualcosa. Solo qualcosa, ma posso dire ancora tante altre cose. Quello di cui l’Italia ha bisogno è conoscere la verità, nient’altro che la verità”.