Home Blog Pagina 2

Teleacras, oggi in onda l’Angolo della poesia, di Irene Catarella

0
Irene Catarella

Nell’ #Angolodellapoesia di oggi la professoressa Irene Catarella recita la sua poesia inedita #Unanimacheama , dedicata a Madre Teresa di Calcutta. In onda oggi al Videogiornale di Teleacras (ore 14:05, 18:30, 20:10), sul canale 89 di Tele Iblea.

Distretto Turistico, assegnata una borsa di studio per il Master di Scrittura della Strada degli Scrittori (interviste al Vg)

0
Attanasio e Ceserani

Il Distretto Turistico Valle dei Templi ha assegnato a una giovanissima e talentuosa agrigentina una borsa di studio del valore di 795 euro per l’8° Master di Scrittura “Le parole del Cinema”, che si è appena concluso ad Agrigento, organizzato dall’associazione “Strada degli Scrittori”. Si tratta di Maria Costanza Attanasio, che frequenta quest’anno il V Ginnasio del Liceo classico-musicale “Empedocle”. Costante lettrice e appassionata di scrittura, Maria Costanza è stata parte per tre anni dell’orchestra della scuola secondaria di primo grado “Garibaldi” di Agrigento, con cui ha coltivato la passione per la musica. Per la selezione della borsista è stata attivata una collaborazione con l’International Inner Wheel di Agrigento, associazione femminile strettamente legata al Rotary, presieduta da Lea Provenzani Ceserani.

In proposito il video e delle interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras (ore 14:05, 18:30, 20:10), sul canale 89 di Tele Iblea.

Truffa agli anziani, bersaglio a Ravanusa colpito e affondato

0

Ancora una, l’ennesima, truffa agli anziani nella provincia agrigentina. A Ravanusa una pensionata di 95 anni ha ricevuto una telefonata: “Sono un maresciallo dei Carabinieri, suo nipote ha provocato un grave incidente stradale, rischia l’arresto, serve pagare una cauzione di 7.200 euro per evitarlo”. Poco dopo ha citofonato un uomo, e lei gli ha consegnato 2.500 euro in contanti e tutti i gioielli custoditi in casa. Poi, dopo avere compreso di essere stata truffata, ha denunciato quanto accaduto ai Carabinieri della locale Stazione. Indagini in corso.

Asp Agrigento, il Tar sospende un concorso per incompatibilità di alcuni commissari

0
L'avvocato Girolamo Rubino

Nel 2022 L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha bandito un concorso pubblico volto alla copertura – a tempo indeterminato – di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.
All’esito della prima prova scritta l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alla successiva prova pratica.
A fronte di ciò, alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, lamentando la sussistenza di alcuni vizi afferenti la regolare composizione della Commissione esaminatrice e comportanti la possibile caducazione dell’intera procedura concorsuale, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Mario La Loggia, hanno proposto un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione d’esame.
Con Decreto del Presidente della Regione, in conformità al parere vincolante del 20.05.2023 reso dal CGARS, veniva accolta la misura cautelare richiesta dai ricorrenti, disponendo la sospensione di tutti atti impugnati.
Nondimeno, l’ASP di Agrigento, con successiva delibera, ha proceduto anche all’approvazione della graduatoria finale del concorso e, pertanto, avverso tale provvedimento i ricorrenti, sempre con il patrocinio degli Avv.ti Rubino, Impiduglia e La Loggia hanno proposto motivi aggiunti al ricorso straordinario.
A questo punto, l’ASP di Agrigento ed alcuni controinteressati (candidati vincitori) difesi dagli avv. Giovanni Immordino e Giuseppe Immordino hanno chiesto la trasposizione del predetto ricorso innanzi al Giudice Amministrativo e, conseguentemente, il giudizio veniva incardinato innanzi al TAR-Palermo.
Nell’ambito di tale giudizio gli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto hanno censurato l’illegittimità degli atti adottati dalla Commissione d’esame in ragione di alcuni elementi incidenti proprio sull’imparzialità della detta Commissione d’esame.
Segnatamente, veniva rappresentato in giudizio che un Commissario – il dr. Antonio Nobile -, prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, aveva preso parte alle consultazioni celebratesi per l’elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di Ravanusa, risultando altresì eletto quale Consigliere Comunale; ed ancora, che il Presidente della Commissione – il dr. Angelo Trigona – successivamente a tale nomina, era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.
In ragione di quanto sopra, gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno dunque rilevato che i suddetti componenti della commissione esaminatrice non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, con conseguente illegittimità sia della composizione della Commissione esaminatrice che degli atti da quest’ultima adottati.
Con ordinanza del 6 settembre 2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha osservato che in ragione degli incarichi politici ricoperti in due comuni dell’Agrigentino dai due componenti della Commissione giudicatrice debba considerarsi sussistente una stretta connessione territoriale tra l’area di attività dell’Ente che ha indetto il concorso (ASP di Agrigento) e l’ambito in cui i suddetti Commissari esercitano l’attività politica, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti.
Pertanto, il TAR – Palermo, con la predetta ordinanza ha sospeso l’efficacia degli atti impugnati afferenti il concorso, fissando l’udienza di trattazione del merito del ricorso all’udienza del 5 dicembre 2024.

Agrigento, da lunedì 16 settembre gli indumenti usati nell’isola ecologica mobile

0

Ad Agrigento da lunedì 16 settembre non sarà più consentito depositare indumenti usati nei contenitori stradali distribuiti in diverse aree della città, che saranno rimossi. I cittadini potranno utilizzare l’isola ecologica mobile per depositare, oltre gli indumenti usati, anche prodotti tessili, scarpe, cinture e borse. L’isola ecologica mobile sarà operativa da lunedì a sabato, dalle ore 7 alle 11.
Lunedì: Piazza Ugo La Malfa
Martedì: Quartiere Fontanelle, Via Alessio di Giovanni, fronte civico 36
Mercoledì: Piazza Don Pino Puglisi, Quartiere Monserrato
Giovedì: Piazza Ugo La Malfa
Venerdì: Piazza Pio X, Quartiere Villaggio Peruzzo
Sabato: Villaggio Mosè, Piazza del Vespro

In proposito il sindaco, Francesco Miccichè, e l’assessore con delega alla Nettezza urbana, Aurelio Trupia, commentano: “La rimozione dei contenitori stradali per indumenti usati ci permetterà di mantenere Agrigento più pulita e ordinata, combattendo l’incessante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. La possibilità di conferire presso l’isola ecologica rappresenta un tassello importante per garantire una gestione più efficace dei rifiuti nella nostra città. E’ importante che ognuno faccia la propria parte e che il conferimento avvenga nel modo corretto, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e tutelare il decoro urbano”.

A Realmonte si è conclusa la prima edizione del “DJ Contest Realmonte Città della Scala dei Turchi” (intervista al Vg)

0

A Realmonte si è conclusa la prima edizione del “DJ Contest Realmonte Città della Scala dei Turchi”, organizzato dal Comune e dall’imprenditore Pietro Caruana. Ha vinto il 19enne catanese Kevin Foti. Il video e un’intervista al sindaco Sabrina Lattuca sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras (ore 14:05, 18:30, 20:10), sul canale 89 di Tele Iblea.

“Mosaico”, condannato Vardaro

0

Il tentato omicidio Nicotra – Distefano a Favara: condannato Carmelo Vardaro. Assolto per l’omicidio Jakelich, ancora senza un colpevole. I dettagli.

Carmelo Vardaro
Lo scorso 7 giugno il pubblico ministero della Procura antimafia di Palermo, Alessia Sinatra, a conclusione della requisitoria, ha proposto la condanna a 30 anni di carcere a carico di Carmelo Vardaro, 47 anni, di Favara. Adesso invece la Corte d’Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Alfonso Malato, lo ha condannato a 24 anni e 6 mesi di reclusione. Vardaro è imputato nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” su una faida insorta a Favara con risvolti sanguinari anche a Liegi in Belgio. Lui è stato ritenuto colpevole del duplice tentato omicidio dei favaresi Carmelo Nicotra, 43 anni, e Maurizio Distefano, 48 anni, il 23 maggio del 2017 a Favara in via Torino, di due estorsioni aggravate e di alcuni casi di spaccio di droga. Non è stato invece riconosciuto responsabile dell’omicidio di Mario Jakelich, 31 anni, originario di Porto Empedocle, e del contestuale tentato omicidio dello stesso Maurizio Distefano il 14 settembre 2016 a Liegi in Belgio. Vardaro, difeso dall’avvocato Salvatore Virgone, è l’unico degli imputati dell’inchiesta “Mosaico” ad avere scelto di essere giudicato con il rito ordinario. Risarcirà con 30.000 euro le vittime del tentato omicidio, Nicotra e Distefano, parte civile tramite gli avvocati Salvatore Cusumano e Teresa Alba Raguccia. Ancora in riferimento all’omicidio Jakelich e al tentato omicidio Distefano in Belgio, lo scorso 26 marzo la Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura generale di Palermo e delle parti civili, e ha reso definitiva l’assoluzione di Calogero Bellavia, 35 anni. Ed è già altrettanto definitiva l’assoluzione del cugino del padre di Calogero, Antonio Bellavia, 53 anni, anche lui gravato dalle stesse imputazioni. Entrambi in primo grado, il 31 maggio del 2022, sono stati condannati all’ergastolo. Poi Antonio Bellavia l’8 giugno del 2023 è stato assolto in secondo grado ed è stato scarcerato. E la Corte d’Appello ha inflitto 20 anni di reclusione a Calogero Bellavia per il duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Distefano. A proposito di tale agguato, il collaboratore della giustizia di Favara, Giuseppe Quaranta, ha raccontato: “Quella sera a qualcuno c’ammoddraru i manu. A uno è caduto il kalashnikov a terra”.

“La mafia dei pascoli”: Antoci dopo le condanne

0

L’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, eletto a giugno deputato europeo 5 Stelle, interviene a seguito della sentenza d’Appello sulla cosiddetta “Mafia dei pascoli”.

Come appena pubblicato, la Corte d’Assise d’Appello di Messina ha emesso la sentenza di secondo grado al maxi processo sulla cosiddetta “mafia dei pascoli” nei Nebrodi. L’inchiesta coinvolge i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo che per decenni avrebbero organizzato truffe agricole all’Unione Europea e all’Agea drenando milioni di euro di fondi pubblici. Sono complessivamente 65 le condanne, frutto delle denunce e dell’impegno antimafia dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, eletto a giugno parlamentare europeo 5 Stelle, bersaglio di un agguato la notte tra il 17 e il 18 maggio del 2016 nel bosco di Miraglia tra Cesarò e San Fratello, dove furono esplosi colpi di fucile contro la sua auto blindata. Ed in riferimento a tale attentato, il Giudice nell’ordinanza dell’operazione “Nebrodi”, che ha generato il maxiprocesso, ha scritto: “Nel contesto che emerge nella presente indagine, di truffe milionarie e di furto mafioso del territorio, trova aspetti di significazione probatoria e chiavi di lettura quell’attentato ad Antoci, che si è posto in contrasto con interessi milionari della mafia”. E adesso lo stesso Antoci, emessa la sentenza d’Appello, commenta: “Abbiamo colpito con un’azione senza precedenti la mafia dei terreni, ricca, potente e violenta, ed è per questo che quella notte dell’attentato volevano fermarmi. Volevano bloccare l’idea di una legge nazionale e dunque tutto quello che sta accadendo oggi. Le condanne in Appello e la tenuta dell’impianto accusatorio sono la conferma del buon lavoro svolto da Magistratura e Forze dell’Ordine. Mi hanno tolto tutto, libertà, serenità, mi hanno costretto ad una vita complicata costringendo la mia famiglia a vivere in una casa blindata e presidiata dall’Esercito. Due cose però non sono riusciti a togliermi: la vita e la dignità, e con dignità e onore porterò avanti il mio mandato in Parlamento Europeo difendendo e migliorando le norme antimafia per le quali valorosi servitori dello Stato hanno perso la vita”.

Regione e pagamenti: istituita una task force

0

L’assessore regionale all’Economia, Dagnino, ha istituito una task force per smaltire gli arretrati dei pagamenti alle imprese. A lavoro anche nel fine settimana.

Il pagamento da parte della Regione Siciliana alle imprese fornitrici di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione è un calvario, tra ritardi burocratici, intoppi e danni agli imprenditori che anticipano i soldi necessari per onorare l’appalto, si indebitano con le banche, sono costretti a licenziare personale e spesso a dichiarare fallimento. Dai quasi ultimi due anni della legislatura Musumeci, con continuità nei due anni successivi dell’attuale governo Schifani, è stata riscontrata – anche dalla parte in causa, ovvero l’Ance, l’Associazione dei costruttori edili di Sicilia – una positiva inversione di tendenza, appena testimoniata anche dall’attuale assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, successore di Marco Falcone, eletto al Parlamento Europeo. Infatti, Dagnino ha istituito una task force per accelerare il completamento del riaccertamento ordinario dei residui. E ha disposto che gli uffici restino in servizio anche nel fine settimana così da procedere il più speditamente possibile fino al raggiungimento del risultato. E Schifani e Dagnino congiuntamente spiegano: “Il governo regionale, sensibile al tema dei pagamenti alle imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione regionale, ha deciso di intervenire concretamente con un organismo e con delle direttive agli uffici affinchè accelerino il processo finale di riaccertamento, dopo che nelle scorse settimane la Ragioneria aveva già sbloccato pagamenti per 370 milioni di euro”.

Realmonte, successo per la “Padellata dell’Amicizia”

0

A Realmonte, a Punta Grande, al Lido Maragià, ha riscosso successo e partecipazione la “Padellata dell’Amicizia”, organizzata dallo stesso Lido in collaborazione con il Lions Club Agrigento Chiaramonte, presieduto dall’ingegnere Salvatore Impiduglia. Sono stati raccolti fondi da destinare all’acquisto di parrucche per donne in terapie chemioterapiche. La serata, a cui ha partecipato anche la presidente del Lions Club Agrigento Host, professoressa Nancy Arena, si è svolta con allegria e divertimento, e tanti hanno contribuito alla nobile causa.