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Mountain bike, convocazione per i Campionati italiani giovanili pista per Elisha Fiorello della Racing Team Agrigento

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Il Coordinatore della Struttura Tecnica Regionale, su indicazione del Tecnico Regionale Pista Prof. Angelo Pistritto, ha convocato per i Campionati Italiani Giovanili Pista, che si svolgeranno a Noto (SR) dal 15 al 18 settembre, l’atleta esordiente primo anno donne della Racing Team Agrigento Elisha Fiorello.
Grande la soddisfazione alla scuola di ciclismo nella Valle per questa prestigiosa convocazione anche perché, ci tiene a precisare il D. S. Totò D’Andrea “Elisha è una ragazza innamorata del ciclismo cresciuta nel vivaio della scuola di ciclismo nella Valle. I suoi sacrifici per la preparazione atletica, seguita dal preparatore Antonino Analfino per la parte agonistica e dal tecnico Carmelo Fontana per la parte tecnica del fuoristrada hanno avuto i suoi frutti”.

Crisi idrica, scuole a rischio chiusura: interrogazione di Ida Carmina

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Ida Carmina

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico, in Sicilia si profilano gravi inconvenienti, soprattutto nella provincia di Agrigento, a fronte della siccità e della crisi idrica. In proposito la deputata nazionale agrigentina del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, ha presentato un’interrogazione parlamentare. Carmina tra l’altro afferma: “Per scongiurare la crisi idrica servirebbero almeno 100 litri di acqua al secondo da immettere nella rete, ma al momento ben l’80% di questa cifra non si trova. Non sono stati reperiti gli 80 litri al secondo che servirebbero per assicurare una minima normalità nella vita quotidiana e il diritto universale all’accesso all’ acqua, negato ai siciliani. E’ una situazione inaccettabile anche in occasione della riapertura delle scuole, che rischiano di chiudere per mancanza d’acqua. E’ a rischio il diritto allo studio, servono ampie garanzie sul mantenimento delle condizioni igienico – sanitarie più idonee. Per questo ho presentato una interrogazione parlamentare al governo. Servono risposte urgenti e immediate. Le famiglie e gli studenti siciliani non possono essere abbandonati a loro stessi”.

Ospedale Agrigento, nel reparto Radioterapia la “campana della vittoria”

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La “Victory bell”, dall’inglese “campana della vittoria”, è frutto della tradizione britannica, e i suoi rintocchi celebrano la conclusione positiva dei trattamenti salvavita. A dotarsi della campana della gioia e del conforto è l’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento, nell’Unità operativa complessa di Radioterapia, diretta dal dottor Michele Bono. Appena installata, è stata inaugurata oggi, con il corredo di una targa celebrativa, nel corso di un’apposita cerimonia. Adesso suonerà per testimoniare la vittoria sul male, il lieto fine di una faticosa battaglia aggrappati alla vita. In proposito il video e delle interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras (ore 14:05, 18:30, 20:10), sul canale 89 di Tele Iblea.

Porto Empedocle, approdate sette bare di migranti

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(foto archivio)

E’ ormai un rituale, macabro e desolante. Altre bare di migranti approdano al porto di Porto Empedocle, terminando così, nel peggiore dei modi, il loro viaggio della speranza, colata a picco nel mare. Le ultime sono sei salme, prima recuperate in acque libiche, poi trasportate a Lampedusa, una sommaria ispezione cadaverica, e poi il trasferimento al molo empedoclino. Alle sei se ne è aggiunta un’altra, di un migrante deceduto in precedenza. Il naufragio è avvenuto lo scorso 4 settembre. Hanno navigato in 28. 7 di loro, siriani, sono stati recuperati aggrappati al relitto galleggiante. Gli altri 21, tra cui 3 bambini, sono dispersi, tranne i 6 restituiti dal mare.
Dei morti non è stato possibile risalire all’identità. Saranno sepolti anonimi nei cimiteri della provincia, in attesa del completamento del nuovo cimitero islamico a Palma di Montechiaro.

Agrigento, modifiche alla raccolta rifiuti il lunedì in via Atenea

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Il Comune di Agrigento ha disposto per 52 settimane, quindi un anno, a decorrere da lunedì prossimo 16 settembre, la chiusura, ad eccezione dei residenti, della via Atenea nella sola giornata di lunedì, dalle ore 7:30 alle ore 15:30, nel tratto del civico 143, per consentire il transito e la sosta di un’autogrù e di mezzi per il carico e lo scarico di materiali edili, per i lavori di ristrutturazione di un immobile. Dunque sono state modificate anche le regole di conferimento dei rifiuti. In particolare, sarà raccolto l’umido, sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali, ma i mastelli dovranno essere sempre esposti rigorosamente dalle 20 della sera precedente la raccolta, quindi domenica, fino e non oltre alle 6 del mattino di lunedì. Inoltre per le utenze non domestiche il lunedì non sarà raccolto il cartone.

Agrigento, arresto per tentata violenza sessuale

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno arrestato un uomo di 33 anni domiciliato ad Agrigento, ritenuto responsabile di tentata violenza sessuale a danno di una 26enne. I militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione al 112, e hanno bloccato l’uomo all’interno della sua abitazione poco dopo il tentato abuso a cui la donna è riuscita a sottrarsi fuggendo dall’appartamento e rifugiandosi dai propri familiari. Sul posto è intervenuto anche personale sanitario del 118 che ha prestato le prime cure alla vittima. L’uomo è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

I dissalatori non siano armi di illusione di massa

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Il presidente della Regione, Schifani, ottiene che ad occuparsi dei dissalatori in Sicilia sia la ‘cabina di regia’ nazionale con procedure straordinarie. Stanziati 100 milioni.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ad agosto ha annunciato che per riattivare il dissalatore di Porto Empedocle, e anche di Gela e Trapani, sarebbero stati utilizzati 90 milioni di euro frutto dell’accordo di Coesione con il governo nazionale. E altri 10 milioni di euro sarebbero stati stanziati dalla Regione da altre fonti. Tuttavia Schifani ha compreso e prospettato che, seguendo la procedura ordinaria, gli impianti non sarebbero stati pronti all’uso per la prossima stagione. Dunque ha pressato sulla ‘cabina di regia’ nazionale per l’emergenza idrica affinchè ad occuparsi dei dissalatori in Sicilia fosse il commissario per l’emergenza, ovvero colui che è dotato di ‘poteri speciali’ per procedere lungo corsie straordinarie scavalcando le ordinarie, ossia il dottore Nicola Dell’Acqua. E la proposta è stata accolta in occasione di un’apposita riunione della ‘cabina di regia’ nazionale a cui tra gli altri, oltre a Schifani, ha partecipato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. E da Roma sono stati stanziati 100 milioni per riattivare i tre dissalatori criminalmente condannati al degrado e alla non utilizzabilità perché senza manutenzione dopo essere stati spenti. Ordunque: se Schifani, seguendo la procedura ordinaria, non sarebbe riuscito a dissalare entro la prossima stagione, se ne deduce che adesso il commissario nazionale, Nicola Dell’Acqua, seguendo la procedura straordinaria, riesca a dissalare prima che incomba l’emergenza 2025. Quindi, in sintesi, l’impegno è che i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani siano resi funzionanti almeno entro il primo semestre 2025. Altrimenti i ‘poteri speciali’ del commissario nazionale si riveleranno ‘effetti speciali’, che si utilizzano come armi di distrazione di massa, in tal caso ‘armi di illusione di massa’, per illudere i miserabili siciliani (nel senso di Victor Hugo) che presto l’incubo del serbatoio di casa vuoto sarà risolto, placando rabbia e turbolenze. Non sarebbe la prima volta che le ‘armi di illusione di massa’ siano utilizzate in Sicilia. Nel frattempo Schifani vanta con ragione il proprio merito e ringrazia il governo Meloni e la ‘cabina di regia’ nazionale. L’assessore regionale a Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, e il deputato nazionale Calogero Pisano, ringraziano altrettanto il governo Meloni e plaudono all’ottima sinergia tra Regione Sicilia e Roma. Il resto lo scopriremo vivendo fino a giugno 2025.

Omicidio Alaimo a Favara: 22 anni di reclusione a Vetro

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Alaimo e Vetro

L’omicidio del cardiologo di Favara, Gaetano Alaimo: la Corte d’Assise di Agrigento condanna l’imputato reo confesso, Adriano Vetro, a 22 anni di carcere.

Adriano Vetro in stato d’arresto
Lo scorso 11 luglio il pubblico ministero di Agrigento, Elenia Manno, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna a 24 anni di carcere a carico di Adriano Vetro, 49 anni, di Favara, reo confesso dell’omicidio del cardiologo di Favara, Gaetano Alaimo, ucciso a 62 anni di età il 29 novembre del 2022. Adesso la Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli, ha condannato Vetro (difeso dagli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino) a 22 anni di reclusione, riconoscendo le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, equivalenti però alle attenuanti generiche concesse. E Vetro è stato altresì condannato a pagare un risarcimento del danno per 100.000 euro ai familiari della vittima, parte civile tramite l’avvocato Giuseppe Barba. E poi altri 10.000 euro all’Ordine dei medici di Agrigento, parte civile tramite l’avvocato Vincenzo Caponnetto. Lo scorso 27 maggio è stata depositata la perizia psichiatrica, disposta dalla Corte d’Assise su proposta della Procura di Agrigento e delle parti civili. E l’esito della perizia ha escluso il vizio di mente. Vetro è stato capace di intendere e di volere quando ha ucciso il cardiologo, “colpevole” (tra virgolette) di non avergli firmato un certificato per il rinnovo della patente. Più nel dettaglio, Adriano Vetro a magistrati e carabinieri ha risposto così: “Ho sparato e ho ucciso il dottor Gaetano Alaimo. Mi servivano tre certificati medici per ottenere il rinnovo della patente. Il diabetologo e l’oculista me li avevano rilasciati. Il dottor Alaimo invece mi prendeva in giro e rinviava continuamente. La pistola l’ho trovata in campagna”. Il cardiologo Gaetano Alaimo, specializzato anche in malattie dell’apparato cardio-vascolare e in medicina interna, ha diagnosticato ad Adriano Vetro una malformazione cardiaca, uno scompenso, e ciò non gli avrebbe permesso il rinnovo della patente di guida. Il dottor Alaimo, valutate le condizioni generali del suo paziente, si è opposto ad un intervento chirurgico, invocato da Vetro come unica soluzione per superare l’ostacolo al rinnovo della patente. Pochi giorni prima dell’omicidio, Vetro e Alaimo hanno ancora una volta discusso dell’argomento. Da una parte Vetro a insistere, e dall’altra Alaimo a spiegare che non sarebbe stato possibile, ovviamente per ragioni di carattere medico. Poi il sanguinoso epilogo. Vetro si è recato in via Giovanni Bassanesi 1 al Poliambulatorio di Gaetano Alaimo, e, appena si è accorto del cardiologo in sala d’attesa, gli ha sparato a bruciapelo con una pistola calibro 7,65, e lo ha colpito mortalmente al torace, innanzi ad alcuni dipendenti della clinica, che poi hanno svelato ai carabinieri, giunti sul posto, il nome dell’assassino. I militari lo hanno trovato nella sua casa in campagna, dove dimora insieme ai genitori, con la pistola ancora fumante.

Voto Europee, Falcone ringrazia gli amici agrigentini

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La Rocca Ruvolo, Falcone e Gallo

Ad Agrigento, a San Leone, all’Hotel Dioscuri, Forza Italia agrigentina ha accolto il neo deputato europeo di Forza Italia, Marco Falcone, ex assessore regionale all’Economia.

L’incontro è stato occasione di riconoscimento dell’impegno profuso in campagna elettorale, che ha sortito l’ottimo risultato conseguito da Forza Italia, primo partito in provincia di Agrigento con la candidata più votata, l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, e primo partito in Italia.

Falcone ha ringraziato gli amici agrigentini che hanno espresso il loro voto a suo favore, e ha assicurato massima attenzione alle istanze del territorio agrigentino in sede europea, su un virtuale ponte di collegamento con Bruxelles.

Nel corso del proprio intervento, il vice coordinatore regionale di Forza Italia, onorevole Riccardo Gallo, ha sottolineato il merito del presidente della Regione, Renato Schifani, e del coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, in riferimento alla formazione della lista di Forza Italia, e alla gestione complessiva della campagna elettorale, con costanza e tenacia. Gallo ha quindi rivolto parole di gratitudine e di stima verso l’operato di Schifani e Caruso, e a tutti i candidati della lista di Forza Italia, che si sono spesi con dedizione e senso di responsabilità.

Nel corso della riunione si è discusso anche del tesseramento a Forza Italia, che inizia ora e che si concluderà il prossimo 31 ottobre, nel cui ambito il partito agrigentino intende assumere un ruolo da protagonista.

Gallo e Falcone



“Dark Community”: 3 condanne e 4 assoluzioni

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L’inchiesta “Dark Community” a Favara: il Tribunale di Agrigento sentenzia 3 condanne e 4 assoluzioni a conclusione del giudizio abbreviato. I dettagli.

Lo scorso 30 novembre, la Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Paola Vetro, ha depositato istanza di rinvio a giudizio di 14 imputati nell’ambito dell’inchiesta battezzata “Dark Community”, ovvero “Comunità oscura”. E così perché tra le mura di una Comunità alloggio per disabili psichici a Favara vi sarebbero stati degli accadimenti loschi, oscuri. Sarebbe stata spacciata droga, e una donna ospite ha denunciato di avere subito minacce e più volte delle violenze sessuali come prezzo da pagare per comprare la droga. I Carabinieri hanno inoltre riscontrato numerosi episodi di abusi e maltrattamenti da parte dei dirigenti e degli operatori della Comunità, tra minacce e aggressioni fisiche contro i pazienti “colpevoli” (tra virgolette) di lamentare carenze o disservizi. Innanzi al giudice per le udienze preliminari, Iacopo Mazzullo, si è svolta l’udienza preliminare. Sette imputati hanno scelto di essere giudicati in abbreviato. E lo stesso pubblico ministero, Paola Vetro, a conclusione della requisitoria, ha invocato sette condanne.
Chyarl Bennardo, 41 anni, di Favara, 12 anni e 2 mesi di reclusione.
Carmelo Cusumano, 53 anni, di Favara, 6 anni.
Emanuele Luigi Capraro, 25 anni, di Agrigento, 4 anni.
Gaetano Lombardo, 48 anni, di Favara, 4 anni.
Carmelo Nicotra, 38 anni, di Favara, 6 anni.
Salvatore D’Oro, 51 anni, di Favara, 3 anni,
Giovanni Colantoni, 28 anni, di Favara, 4 anni e 4 mesi.
Ebbene adesso il giudice Mazzullo, che peraltro non ha riscontrato la violenza sessuale bensì la tentata violenza sessuale come prezzo per pagare la droga, ha emesso la sentenza: 3 condanne e 4 assoluzioni:
2 anni e 4 mesi di reclusione a Chyarl Bennardo,
3 anni e 8 mesi a Carmelo Cusumano,
1 anno a Emanuele Luigi Capraro.
Assolti Giovanni Colantoni, Salvatore D’Oro, Gaetano Lombardo e Carmelo Nicotra.
Quattro posizioni sono state già stralciate e saranno giudicati in separata sede:
Paolo Graccione, 45 anni, nato in Germania,
Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni, di Favara,
Gaetano Gramaglia, 33 anni, di Favara,
Fiorella Bennardo, 43 anni, di Favara.
Il giudice Mazzullo ha inoltre già rinviato a giudizio ordinario:
Antonio Presti, 37 anni, di Agrigento,
Calogero Rizzo, 36 anni, di Favara,
Giuseppe Papia, 64 anni, di Favara.