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Contagi, vaccini e morti sospette

Incidenza dei positivi al 2,1% in Sicilia. Superato il target nell’ambito della campagna vaccinale. Caso “AstraZeneca” a Gela: la Procura chiede l’archiviazione.

Sono 418 i nuovi positivi al covid in Sicilia, su 19.386 tamponi processati, con una incidenza del 2,1%. La Regione è ancora al terzo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 9, per un totale di 5.807. Il numero degli attuali positivi è di 10.615, con una diminuzione di 725 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 1.134. Negli ospedali i ricoverati sono 585, 31 in meno, e quelli nelle terapie intensive sono 73, 8 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Catania 168, Palermo 72, Messina 51, Agrigento 41, Siracusa 25, Trapani 23, Ragusa 20, Caltanissetta 11, Enna 7. Nel frattempo sono state accolte le istanze del governo della Regione per una ulteriore e maggiore fornitura di dosi di vaccino. Da domani, domenica 30 maggio, nei centri vaccinali dell’isola saranno in distribuzione 76.100 vaccini anti-covid, in consegna da parte del corriere espresso di Poste Italiane. Si tratta di 29.600 dosi del tipo Moderna e 46.500 Johnson & Johnson. Ad Agrigento sono attese 4000 dosi di Moderna e 4000 dosi di Johnson & Johnson. Per la seconda settimana consecutiva la Sicilia ha superato il target di vaccinazioni assegnato dalla struttura commissariale nazionale. Negli ultimi sette giorni sono state effettuate 291.105 somministrazioni, quindi oltre 24mila dosi rispetto all’obiettivo prefissato. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “La campagna vaccinale prosegue a buon ritmo, nonostante i limiti nella disponibilità di sieri imposti da Roma e che hanno causato qualche rallentamento. Grazie all’impegno instancabile di tutti gli operatori sanitari, al lavoro negli oltre cento punti vaccinali attivi, e con le adeguate forniture di vaccini, potremo accelerare ulteriormente verso il traguardo dell’immunità di gregge”. Ancora nel frattempo, la Procura di Gela ha chiesto al Tribunale l’archiviazione del procedimento penale per omicidio colposo nei confronti di ignoti a seguito della morte di Zelia Guzzo, 37 anni, l’insegnante a cui l’1 marzo scorso è stato somministrato il vaccino AstraZeneca ed è stata colpita da trombosi ed emorragia cerebrale 11 giorni dopo aver ricevuto la dose. Dalla consulenza medico-legale non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino e il decesso, imputabili a medici e sanitari che hanno avuto in cura la paziente.

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