Il prossimo 28 giugno scadono i contratti di 9 manager su 18 della sanità siciliana. Si tratta quindi dell’esatta metà del personale di vertice del settore sanitario in Sicilia, da sempre con le leve finanziarie più pesanti e massicce. In discussione vi sono le posizioni di cinque manager di aziende sanitarie provinciali e quattro ospedalieri. E tra i nove vi è anche Salvatore Lucio Ficarra, attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento.
A momento, nel periodo cosiddetto “semestre bianco”, ossia lo stop alle nomine a sei mesi dal voto, il governo Crocetta non potrà nominare nuovi direttori generali nella Sanità siciliana, ma potrà limitarsi, solamente, alla nomina di commissari, che dovranno essere selezionati seguendo lo stesso iter previsto per i direttori generali. Non potrà essere, insomma, l’assessore a nominare direttamente il commissario, ma la scelta dovrà passare anche dalla giunta regionale e quindi dall’esame della commissione Affari istituzionali all’Assemblea regionale. Le nomine che verrebbero fuori da questa procedura, però, potrebbero avere una durata molto lunga o brevissima. Formalmente, l’incarico dovrà avere una lunghezza massima identica a quella prevista per i manager, cioè di cinque anni, ma potrebbe decadere nel momento in cui lo Stato, dopo aver trovato un’intesa con le Regioni, decidesse di modificare l’elenco nazionale dei manager.
Ascoltiamo nel merito il manager Salvatore Lucio Ficarra dell’Asp di Agrigento.
L’intervista è in onda al Videogiornale di Teleacras.