Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice per le udienze preliminari, Francesco Provenzano, ha rinviato a giudizio otto imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Catene spezzate”, su presunti casi di maltrattamenti e sequestro di persona a danno di disabili psichici, tra isolamento, anche dai familiari, precarie condizioni igieniche, digiuno, e uno di loro sarebbe stato anche legato ad un letto con una catena per evitare che si allontanasse. Si tratta di dipendenti a vario titolo della comunità “Suami onlus” di Licata: Salvatore Lupo, 45 anni, di Favara, e poi i licatesi Caterina Federico, 37 anni, Angelo Federico, 34 anni, Domenico Savio Federico, 29 anni, Giovanni Cammilleri, 30 anni, Salvatore Gibaldi, 44 anni, Maria Cappello, 51 anni, e Angela Ferranti, 54 anni. Prima udienza il prossimo 8 settembre.